"La Costituzione va amata e rispettata"

Sanremo 2023, il monologo sulla Costituzione di Roberto Benigni commuove Mattarella

L’attore omaggia il Presidente, scherza sul conduttore, fa un inno alla Carta e ricorda: “Tra i padri costituenti c'era Bernardo Mattarella, padre del Presidente, lei e la Costituzione avete avuto lo stesso padre, la Costituzione è sua sorella"

"Qui è tutto nuovo, anche l'Ariston, sembra uscito dalla fabbrica ora, ho sentito che in gara ci sono tanti cantanti giovani, poi c'è il presidente della Repubblica, per la prima volta, anche questa è una novità". Così Roberto Benigni sul palco dell'Ariston nell’apertura della prima serata dell’edizione 2023. "Lei - ha detto Benigni rivolto a Mattarella - è al secondo mandato, Amadeus è al quarto e ha già prenotato il quinto, è costituzionale? Presidente bisogna fermarlo", ha scherzato Benigni. "Bisogna fermarlo, è dittatura. Ma gli perdoniamo tutto perché è davvero una persona straordinaria e un grande direttore artistico. Il fatto che sia riuscito ad avere per la prima volta il Presidente della Repubblica a Sanremo lo dimostra", ha aggiunto. E poi ha continuato: "Presidente, ma l'hanno avvisata di quanto dura il Festival? Alle due di notte siamo a metà".

Poi, il discorso di Benigni si è rivolto alla Costituzione: "Quest'edizione è particolare perché cade nel 75° anniversario della Costituzione, e la Costituzione è legatissima con l'arte, la Costituzione è un'opera d'arte e ogni parola sprigiona una forza evocativa e rivoluzionaria, perché butta all'aria l'oppressione e la violenza che c'era prima, ci fa sentire che viviamo in un Paese che può essere giusto e bello, che si può vivere in un mondo migliore. È un sogno fabbricato da uomini svegli, ed è una cosa che può accadere una volta nella storia di un popolo. ‘Penso che un sogno così non ritorni mai più' si addice alla nostra Costituzione. L'hanno fatta in pochissimo tempo, sono stati dei visionari, ed è stato un miracolo perché erano 556 di tanti partiti, divisi su tutto tranne su una cosa: essere uniti per scrivere la Costituzione più bella. E non si rivolge alla società presente ma guarda al futuro. La Costituzione non si scorda di nessuno. Hanno fatto la Costituzione più bella che si possa immaginare. Pensate all'articolo 11 'L'Italia ripudia la guerra'. Se lo avessero adottato tutti i Paesi non esisterebbe più la guerra sulla Terra”.

L’attore toscano ha poi rivolto un pensiero a chi la Costituzione l’ha scritta: "I padri e le madri costituenti hanno lasciato l'ultima pagina bianca, perché dovevamo scriverla noi, con la nostra vita. La Costituzione non è solo da leggere, ma è da amare, bisogna farla entrare in vigore ogni giorno. Loro hanno tracciato la via e ci hanno lasciato una sola cosa da fare: far diventare questo sogno realtà". Ha detto Roberto Benigni dal palco e poi, rivolgendosi nuovamente al Presidente Mattarella: "Tra i nostri padri costituenti c'era Bernardo Mattarella che è il padre del Presidente, lei e la Costituzione avete avuto lo stesso padre, possiamo dire che la Costituzione è sua sorella”