Medio Oriente

Dieci palestinesi uccisi in un raid israeliano a Nablus, in Cisgiordania

Secondo l'esercito israeliano i militari sono entrati a Nablus per arrestare 3 militanti sospettati di precedenti attacchi in Cisgiordania e dell'uccisione di un soldato israeliano. Fonti palestinesi affermano che tra le vittime ci sono 3 civili

Dieci palestinesi uccisi in un raid israeliano a Nablus, in Cisgiordania
Zain Jaafar / AFP
Scontri tra palestinesi e forze armate israeliane a Nablus, Cisgiordania

Almeno dieci persone, tra le quali un uomo di 72 anni, sono state uccise e 102, di cui 6 gravemente, sono state ferite oggi a seguito di un raid delle forze armate israeliane a Nablus, in Cisgiordania. Ne ha dato notizia il ministero della Salute dell'Autorità nazionale palestinese, senza divulgare le identità delle vittime. Fonti palestinesi hanno affermato che tra i morti ci sono due comandanti della Jihad islamica uccisi insieme a un altro uomo armato. Tra le vittime ci sarebbero anche tre civili, tra cui un uomo di 72 anni e un ragazzo di 14 anni.

Quello di stamattina da parte dell'esercito israeliano è stato un raro raid di arresti a essere compiuto di giorno. Solitamente questo tipo di blitz vengono effettuati di notte, in quella che secondo l'esercito è una tattica mirata a ridurre il rischio di vittime civili. 

Il raid ha lasciato un edificio in macerie e una serie di negozi crivellati di proiettili. Si è trattato di una delle battaglie più sanguinose in quasi un anno di scontri in Cisgiordania e a Gerusalemme Est e fa temere ulteriori spargimenti di sangue. Il gruppo militante palestinese Hamas ha avvertito che "la pazienza sta finendo".

L'agenzia Reuters citando fonti di Jihad Islami, gruppo islamista considerato vicino agli Hezbollah libanesi e ai regimi di Siria e Iran, ha riportato che due dei comandanti della loro fazione armata, le brigate Al-Quds, sarebbero stati accerchiati in un edificio. Sono stati sparati lacrimogeni, si sono udite esplosioni e colpi di arma da fuoco, giovani di Nablus hanno scagliato pietre contro i militari israeliani. Le forze di difesa di Israele hanno confermato che stavano operando a Nablus.

Secondo la versione fornita dall'esercito israeliano, i militari sono entrati a Nablus per arrestare 3 militanti ricercati e sospettati di precedenti attacchi a fuoco in Cisgiordania, tra cui l'uccisione di un soldato israeliano lo scorso autunno. L'esercito ha dichiarato di essere intervenuto dopo che i servizi di intelligence avevano rintracciato gli uomini in un nascondiglio e avevano avvertito che rappresentavano una minaccia imminente. 

I militari hanno circondato l'edificio e chiesto agli uomini di arrendersi, ma questi hanno aperto il fuoco. Quando uno dei militanti ha cercato di fuggire dall'edificio, è stato colpito e ucciso, ha dichiarato il tenente colonnello Richard Hecht, un portavoce militare. I soldati hanno poi sparato missili contro la casa, lasciandola in macerie e uccidendo gli altri 2 uomini. Non ci sono state vittime israeliane, ha detto un comunicato dell'esercito.

Un gruppo armato di recente formazione con sede nella città vecchia di Nablus, chiamato Tana del Leone, che è salito alla ribalta negli ultimi mesi, ha confermato che i militanti erano suoi membri. Durante il raid, l'esercito ha dichiarato che uomini armati in città "hanno sparato pesantemente contro le forze armate", che hanno risposto al fuoco. Altri hanno lanciato pietre ed esplosivi contro i soldati. 

L'esercito ha diffuso un video ripreso dall'interno di un veicolo blindato mentre una folla di giovani palestinesi gli lancia contro pietre. Non ci sono state vittime israeliane. Gli scontri giungono in un momento delicato, meno di 2 mesi dopo l'insediamento del nuovo governo del premier israeliano Benjamin Netanyahu. Il governo è dominato da ultranazionalisti che hanno spinto per un'azione più dura contro i militanti palestinesi.

La situazione nei territori palestinesi occupati “è la più incandescente da anni”, ha detto il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, definendo "profondamente preoccupante" l'operazione israeliana di oggi a Nablus. Guterres ha esortato a intensificare gli sforzi per prevenire un'ulteriore escalation di violenza, ridurre le tensioni e ripristinare la calma.

"Condanniamo il raid dell'occupazione a Nablus e chiediamo la fine dei continui attacchi contro il nostro popolo", ha detto Nabil Abu Rudeineh, portavoce del presidente dell'Anp Mahmoud Abbas, noto anche come Abu Mazen.

Almeno 51 palestinesi sono stati uccisi in Cisgiordania e Gerusalemme est dall'inizio del 2023, che si sommano ai 150 del 2022. Israele sostiene che la maggior parte delle persone uccise fossero miliziani, ma tra le vittime risultano giovani che protestavano contro i raid e altre persone non coinvolte negli scontri. Israele afferma che i raid militari hanno lo scopo di smantellare le reti militanti e contrastare futuri attacchi, mentre i palestinesi li considerano un ulteriore rafforzamento dell'occupazione. Israele ha conquistato la Cisgiordania, Gerusalemme est e la Striscia di Gaza in una guerra del 1967.