Il presidio contro le discriminazioni di genere

A Milano scendono in piazza le famiglie Arcobaleno: "Giù le mani dai nostri figli"

La manifestazione contro lo stop alla trascrizione degli atti di nascita dei figli di coppie omogenitoriali. "Il presidio sancisce di fatto l'inizio di una persecuzione di Stato nei confronti della comunità Lgbtq" hanno detto gli organizzatori

A Milano scendono in piazza le famiglie Arcobaleno: "Giù le mani dai nostri figli"
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Milano, manifestazione famiglie arcobaleno

Ci sono le bandiere colorate, palloncini, mamme e mamme, papà e papà che tengono per mano i figli: a Milano, in piazza della Scala, oggi sono di scena le Famiglie Arcobaleno per la manifestazione contro lo stop alla trascrizione degli atti di nascita dei figli di coppie omogenitoriali. 

Sono 10 mila le persone che stanno partecipando al presidio con lo slogan comune: "Giù le mani dai nostri figli e dalle nostre figlie". A sorpresa è arrivato anche il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che in un primo momento aveva detto che non avrebbe partecipato. "Sono sempre con voi, lo sono stato dal primo momento", ha detto portando il suo saluto dal palco.

Elly Schlein, in piazza Scala a Milano dove è in corso la manifestazione "Giù le mani dai nostri figli e dalle nostre figlie" ansa
Elly Schlein, in piazza Scala a Milano dove è in corso la manifestazione "Giù le mani dai nostri figli e dalle nostre figlie"

In piazza per partecipare alla manifestazione arcobaleno anche la segretaria del Pd, Elly Schlein che, al termine della manifestazione, ha detto: "Ci stiamo già muovendo e c'è qui anche Alessandro Zan per portare avanti anche in Parlamento le aspettative che sono emerse dalla piazza. Cioè di poter vedere riconosciuto per legge il diritto delle coppie omogenitoriali. La legge -ha aggiunto la segretaria del Pd- è stata preparata e scritta insieme alle associazioni, alle famiglie arcobaleno e alla rete Lenford. Saremo al loro fianco come in piazza anche in Parlamento. Oggi -ha concluso Schlein- è stata una giornata di bellissima partecipazione qui in piazza della Scala, dove molte persone e molte famiglie rivendicano i loro diritti negati. Noi siamo al loro fianco per contrastare ogni forma di discriminazione che colpisce i loro figli''.

Il presidio è stato organizzato da Famiglie Arcobaleno, Cig Arcigay Milano e I Sentinelli di Milano in risposta allo stop imposto al Comune di Milano delle trascrizioni dei certificati di nascita dei bambini con due papà e la formazione di atti di nascita con due mamme. Una manifestazione “contro - hanno spiegato gli organizzatori nei giorni scorsi - questo atto che sancisce di fatto l'inizio di una persecuzione di Stato nei confronti della comunità Lgbtq+ e che colpisce ancora una volta chi invece avrebbe bisogno di più tutele”.

Una circolare della Prefettura di Milano, su sollecitazione di una direttiva del Viminale, e che fa riferimento alla sentenza della Cassazione del dicembre 2022, ha portato alla richiesta da parte del prefetto meneghino,  Renato Saccone, di interrompere il riconoscimento dei figli di coppie omogenitoriali. A Milano, dal 2018 queste stesse famiglie avevano la possibilità di trascrivere il certificato di nascita estero in Comune, sulla sulla base di una ordinanza sindacale del primo cittadino Beppe Sala.

Al corteo anche l'attivista e volto televisivo Vladimir Luxuria. Quelle sull'utero in affitto ''sono bufale che servono a distrarre dai problemi di questo governo, dal flop sul tetto ai contanti, su quello che è accaduto con i naufragi'', ha detto l'ex parlamentare a margine della manifestazione arcobaleno. ''Quando c'è bisogno di distrarre si tira fuori l'ideologia e la questione delle famiglie arcobaleno -. ha aggiunto Luxuria, che condurrà la manifestazione -. Nessuno vuole l'utero in affitto, nessuno vuole sfruttare il corpo delle donne. Dobbiamo invece garantire il diritto a tutti di poter essere genitori. Non è che con questi provvedimenti non esisteranno più le famiglie arcobaleno: continueranno a esistere ma avranno la vita più complicata, soprattutto i bambini e le bambine''.

In piazza anche l'attivista per i diritti lgbtq+ Francesca Pascale: "In piazza oggi a Milano ci sono le persone discriminate. Tutta la politica è fuori dalla realtà della società, che invece potrebbe dare lezioni di vita a questo Governo. Alla Meloni non chiediamo scontri, è venuto il momento di smetterla con questi scontri tra destra e sinistra, perché i diritti civili sono i diritti di tutti, anche di Giorgia Meloni e di sua figlia'', ha detto in risposta ai giornalisti.

Presentazione del presidio contro lo stop alle trascrizioni dei figli nati all'estero da coppie omogenitoriali ansa
Presentazione del presidio contro lo stop alle trascrizioni dei figli nati all'estero da coppie omogenitoriali

"Oggi siamo qui a fianco di tutti coloro sono dalla parte dei bambini e delle bambine, tutte. E' per loro che chiediamo il riconoscimento di pieni diritti, indipendentemente da come sono venuti al mondo. Giù le mani dai nostri figli e dalle nostre figlie" afferma la responsabile 'liberta' & diritti' di Sinistra Italiana, Marilena Grassadonia.

“Basta alle menzogne da parte di chi, da ogni schieramento politico - prosegue l'esponente Lgbt - continua ad avvelenare i pozzi confondendo i piani e mistificando la realtà. Chi strumentalizza il tema della 'Gestazione per Altri' fa solo propaganda, non riconoscendo di fatto la necessità di tutelare bambini in carne e ossa che esistono”.

Arrivando alla manifestazione il deputato Pd Alessandro Zan ha dichiarato: "Questo governo sta cercando di distruggere i diritti di tante famiglie, di 150 mila bambini ma la società è dalla nostra parte". "Ci sono famiglie in carne ed ossa che solo la destra non vede. Il governo è indecente e ci sta portando verso la Polonia e l'Ungheria" ha osservato aggiungendo che "non 'è accettabile avere figli di serie A e di serie B: tutti i bambini dovrebbero avere gli stessi diritti". 

“Con i provvedimenti che impediscono il riconoscimento dei figli di coppie omogenitoriali la destra al governo si assume la responsabilità di privare quei bambini del diritto a essere tutelati da entrambi i genitori. La destra, ancora una volta, mette la scelta ideologica di penalizzare il mondo lgbtq davanti all'interesse dei bambini”, scrive in un post su Facebook il sen. Franco Mirabelli, vicepresidente del gruppo Pd.