Grossi petardi e bombe carta sono stati lanciati dal corteo di anarchici ieri sera a Torino in solidarietà con Alfredo Cospito. I manifestanti sono avanzati al grido di "Fuoco alle galere", "Fuori tutti dal 41 bis" e "Assassini". Rotte a colpi di pietra alcune vetrine nei pressi di Piazza Arbarello. Scritte contro il ministro Nordio.
Il corteo degli anarchici con centinaia di manifestanti ha proseguito la marcia, tra gli atti vandalici commessi contro numerosi edifici e negozi, chiusi per indicazione delle forze dell'ordine. La manifestazione era partita da piazza Solferino senza suscitare particolari problemi. La decisione di sfilare in corteo ha però cambiato i programmi. Per rallentare l'azione delle forze dell'ordine gli anarchici hanno creato alcune barricate con i secchi dell'immondizia presi dai negozi. Divelti cartelli stradali e totem pubblicitari, incendiati cassonetti, lanciati grossi petardi, bombe carte, sassi e bottiglie. Distrutti vetri di auto in sosta, imbrattato l'obelisco monumento alle leggi Siccardi che portarono alla soppressione dei tribunali speciali ecclesiastici.
La polizia ha lanciato alcuni lacrimogeni contro i manifestanti all'altezza del mercato di Porta Palazzo, nel momento in cui tra forze dell'ordine e anarchici c'erano solo una cinquantina di metri di distanza. I dimostranti hanno divelto un cartello stradale per usarlo come ariete e poi hanno tentato di accendere un fuoco con bancali in legno. La polizia è dovuta intervenire con gli idranti per allontanare i manifestanti dal centro di Torino, dopo scene da guerriglia urbana.
Scene da guerriglia urbana: 2 agenti feriti, 34 manifestanti fermati, 150 identificati
Due agenti sono rimasti feriti in modo non grave mentre sono 34 i manifestanti fermati e oltre 150 gli identificati, non solo italiani. Le persone accompagnate in questura avevano manifestato con caschi, scudi in plexiglass e artifici esplodenti. Secondo quanto si apprende, sono in preparazione almeno undici fogli di via.
“La lotta non finisce”, “La lutte continue”, “La lucha continùa”, “The fight never ends”, “Der kampf ist noch nicht zu ende”. L’appello è internazionale.
Erano oltre un migliaio gli anarchici attesi nel pomeriggio di oggi a Torino, per un corteo in solidarietà ad Alfredo Cospito, il militante della Federazione anarchica informale, detenuto al 41 bis e in sciopero della fame dal 20 ottobre scorso. La galassia anarchia si è data appuntamento nel capoluogo piemontese, dopo la sentenza della Corte di Cassazione che ha confermato il carcere duro per una manifestazione nazionale lanciata nei giorni scorsi su blog e siti di riferimento con un volantino tradotto anche in francese, spagnolo, inglese e tedesco.
"Abbiamo scelto di essere un'altra volta in strada – si legge nel volantino - al fianco di Alfredo, al fianco di chi lotta. A ribadire che non vogliamo 41bis, né carceri, né Cpr". E anche: "Che l'unica guerra a cui partecipiamo ci vede a fianco di tutti gli sfruttati, sulla barricata che ci divide dagli sfruttatori, a urlare la nostra rabbia per una decisione che segna un ulteriore cambio di passo nella repressione delle lotte, con la condanna a morte di un compagno. Inevitabilmente deve segnarlo anche nel nostro modo di farle fronte”.
All’appello hanno risposto da tutta Italia, dalla Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Trentino e Lazio, ma anche dalla Francia, Spagna, Grecia e dalla Germania. Torino nella galassia anarchia resta una città simbolo: proprio nel capoluogo piemontese, infatti, Alfredo Cospito si trasferisce negli anni ‘90 e qui, nel 2003 concepisce insieme alla sua compagna, Anna Beniamino, la Federazione anarchica informale.
Intanto la Digos della Questura di Torino ha identificato una trentina di anarchici provenienti da altre regioni italiane e dall'estero. Tra gli identificati anche 5 francesi, a Imperia, e tedeschi. Un attivista anarchico portoghese è stato bloccato a Lisbona mentre stava per imbarcarsi per raggiungere Torino.
Le misure di sicurezza
Centro blindato, piazza Castello off-limits. Presidiato anche il Palazzo di Giustizia. La prefettura ha chiesto rinforzi da altre regioni e il dispositivo sarà ampi. Il livello d’allerta è elevato, come non si vedeva da anni. Per la precisione dalle proteste che hanno seguito lo sgombero dell’ex Asilo occupato di via Alessandria nel 2019. Schierati polizia, carabinieri e guardia di finanza. Ed è stato chiesto l’impiego anche dell’elicottero.
I controlli sono stati disposti sui treni, nelle stazioni e in aeroporto. L’attenzione è in particolare sugli attivisti greci e spagnoli, che rappresentano l’ala più violenta
Agli ambulanti di Porta Palazzo è stato chiesto di anticipare la chiusura dei banchi.
