A tre anni dall'inizio della pandemia

Covid, l'omaggio alle vittime. Schillaci: "Sanitari, eroi nel silenzio. Fa male vederli aggrediti"

All'inaugurazione a Bergamo del Bosco della memoria è intervenuto anche il ministro della Difesa Crosetto: "La pandemia e il modo in cui Bergamo e l'Italia l'hanno affrontata hanno mostrato che dalle emergenze non si esce da soli"

Covid, l'omaggio alle vittime. Schillaci: "Sanitari, eroi nel silenzio. Fa male vederli aggrediti"
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Covid: a Bergamo il ricordo delle vittime 18 03 2023

E' un coro di voci, in presenza o a distanza, quello che oggi, in occasione della celebrazione della giornata in memoria delle vittime della pandemia, ne onora e celebra il ricordo insieme all'impegno profuso dagli italiani nel combattere il coronavirus e la crisi che ne è derivata.

A Bergamo, città divenuta suo malgrado simbolo delle tante vittime, dove sfilarono i mezzi militari con a bordo i feretri dei tanti morti trasferiti fuori dalla Regione Lombardia che non riusciva a ospitarli tutti, oggi la memoria di quei giorni è vivida e lucida.

Nel video rivediamo i camion dell'esercito che, esattamente tre anni fa, uscivano dalla città trasportando centinaia di bare.

 

Un episodio che il il sindaco di Bergamo Giorgio Gori non ha potuto non ricordare nel suo discorso all'inaugurazione del Bosco della memoria dedicato alle vittime del Covid.

"Ho voluto invitare oggi il ministro della Difesa, Guido Crosetto, perché il 18 marzo è una data inscindibilmente legata alle Forze Armate. Non c'è persona, non solo in Italia, che non leghi il martirio di Bergamo alle immagini dei camion dell'esercito che la sera del 18 marzo, tre anni fa, si incolonnarono lungo via Borgo Palazzo per trasferire a Bologna e a Modena le salme di 80 nostri concittadini", ha detto Gori.

“Erano giorni in cui l'impianto di cremazione del nostro cimitero, pur operando senza interruzione, non poteva lontanamente assolvere alle necessità. Morivano infatti anche duecento persone al giorno. Sollecitammo quindi l'aiuto di altre città, chiamai i colleghi sindaci, e all'allora ministro della Difesa Guerini chiesi la disponibilità dell'esercito per il trasferimento delle salme - ha aggiunto”. 

Una delle cose che ha mostrato la pandemia e il modo in cui Bergamo e l'Italia l'hanno affrontata è che "dalle emergenze non si esce da soli, ma con il concorso di tutti", ha ribattuto il ministro della Difesa Guido Crosetto nel suo discorso per la cerimonia in onore delle vittime del Coronavirus a Bergamo.

Nell'immagine dei camion militari che portano via le bare dalla città, scattata il 18 marzo di tre anni fa, "c'è tutto di quei giorni: il dolore della città, di un territorio, della nazione interna" un dolore che per tanti è stata una tragedia personale, ma che ha mostrato "non solo il dolore della catastrofe ma, in embrione, il riscatto dell'Italia. C'è il volto migliore dello Stato" che non lascia soli i cittadini. Uno Stato, ha ricordato il ministro della Difesa, fatto di medici e infermieri, operatori sanitari, forze dell'ordine, uno "Stato che ha saputo farsi affiancare dai volontari", uno Stato rappresentato da forze dell'ordine, vigili del fuoco e, appunto, forze armate.

Covid: a Bergamo il ricordo delle vittime 18 03 2023 ansa
Covid: a Bergamo il ricordo delle vittime 18 03 2023

"La loro azione, insieme alla tenuta del tessuto socio-economico, di cui Bergamo e Brescia sono due degli esempi migliori", ha aggiunto Crosetto, ha permesso di tornare a una "situazione di normalità".

"La difesa c'è ed è un patrimonio della nazione, una risorsa sempre pronta" ha sottolineato spiegando che al dolore "abbiamo il dovere di attribuire una funzione: quella di impegnarsi" perché quanto è successo non accada più.

Presenta a Bergamo anche il ministro della Salute Orazio Schillaci che ha ricordato lo "sforzo immane" di medici, infermieri e del personale sanitario, chiamati gli "eroi del Covid, che continuano ad esserlo con discrezione" ha aggiunto con la voce rotta. "Per questo - ha aggiunto mentre i presenti gli hanno fatto un applauso - fa male quando subiscono aggressioni".

"Nella sua tragicità - ha detto il ministro - l'emergenza ha rafforzato la consapevolezza di quanto sia essenziale tutelare il diritto alla salute che i nostri Padri Costituenti hanno riconosciuto come diritto fondamentale. Avendo come faro sempre l'articolo 32 della Costituzione, siamo impegnati a curare le ferite inferte dal coronavirus per rendere più resiliente il Servizio Sanitario Nazionale e superare disuguaglianze ancora esistenti. Il Covid ha insegnato che per rafforzare il Servizio Sanitario Nazionale si deve investire in via prioritaria sul personale valorizzandolo sia in termini di trattamento economico che professionale, rendendo la sanità pubblica più attrattiva", ha sottolineato il ministro. 

Nella mattinata sono state diffuse le parole di vicinanza ai familiari delle vittime del presidente Sergio Mattarella e della premier Meloni. Tanti inoltre gli interventi via social in onore della Giornata della memoria da parte di esponenti politici del governo e dell'opposizione.