Tutti i passi dell'indagine

Cronologia di un'inchiesta: come si è arrivati all'incriminazione

In estrema sintesi, i passaggi chiave che hanno portato alla decisione del Gran Giurì di Manhattan del 30 marzo

Cronologia di un'inchiesta: come si è arrivati all'incriminazione
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La gente protesta davanti all'ufficio del procuratore distrettuale prima dell'anticipata incriminazione dell'ex presidente Donald Trump

Donald Trump è stato incriminato dall'ufficio del procuratore distrettuale di Manhattan. L'indagine riguarda somme fatte passare per spese legali che secondo l'accusa servivano a comprare il silenzio di una ex pornostar, Stormy Daniels, che ha dichiarato di aver avuto una relazione sessuale con lui. Trump diventa così il primo ex presidente degli Stati Uniti ad affrontare accuse penali. 

Ma come si è arrivati all'incriminazione? Di seguito tutti i momenti chiave della vicenda.

GENNAIO 2018
Il Wall Street Journal rivela che Trump ha organizzato un pagamento di 130mila dollari alla pornostar Stormy Daniels nell'ottobre 2016, per impedirle di discutere di un incontro sessuale che lei stessa ha detto di aver avuto con Trump nel 2006. Trump ha costantemente negato di avere avuto una relazione con Daniels, il cui vero nome è Stephanie Clifford.

FEBBRAIO 2018
Michael Cohen, ex avvocato privato e faccendiere di Trump, afferma di aver pagato Daniels usando i propri soldi e di non essere stato incaricato dalla società o dalla campagna di Trump di effettuare il pagamento. Sostiene che Trump non lo ha mai rimborsato per il pagamento. Cohen in seguito avrebbe contraddetto entrambe le dichiarazioni sotto giuramento, affermando che Trump gli aveva effettivamente ordinato di effettuare il pagamento e lo aveva poi rimborsato.

FEBBRAIO 2018
La rivista New Yorker riporta che Trump ha avuto una relazione con una modella di Playboy, Karen McDougal, dal 2006 al 2007. La rivista sostiene che American Media Inc, editore del tabloid National Enquirer, ha pagato a McDougal 150mila dollari per i diritti esclusivi sulla sua storia poco dopo che Trump è divenuto il candidato repubblicano alla presidenza nel 2016. Il National Enquirer tuttavia non ha mai pubblicato la storia.

APRILE 2018
Trump, ai giornalisti che gli chiedono se è a conoscenza del pagamento a Daniels, risponde "No". Alla domanda sul perché Cohen abbia effettuato il pagamento, Trump dice: "Dovreste chiedere a Michael Cohen".

MAGGIO 2018
In una autocertificazione, Trump riconosce di aver rimborsato Cohen per i 130mila dollari pagati per Daniels.

LUGLIO 2018
Rudy Giuliani, all'epoca uno degli avvocati personali di Trump, afferma che Cohen ha registrato una conversazione con Trump due mesi prima delle elezioni del 2016 in cui i due hanno discusso di un potenziale pagamento a McDougal. Trump nega l'illecito e definisce il nastro di Cohen "forse illegale". 

AGOSTO 2018 
Cohen si dichiara colpevole di accuse penali presso il tribunale federale di Manhattan, comprese le violazioni del finanziamento della campagna elettorale per i pagamenti in denaro oggetto dell'indagine su Trump. Cohen testimonia che Trump gli ha ordinato di effettuare i pagamenti "allo scopo principale di influenzare le elezioni". Nel loro atto d'accusa contro Cohen, i pubblici ministeri affermano che un candidato alla carica federale denominato "Individuo 1" ha organizzato i pagamenti. Trump fin qui non è accusato di un crimine. Geoffrey Berman, all'epoca massimo procuratore federale a Manhattan, confermò in seguito che l'Individuo-1 era Trump.

DICEMBRE 2018
Trump, su Twitter, definisce i pagamenti in contanti una "semplice transazione privata". In un'intervista con Reuters, sostiene che il pagamento a Daniels "non è stato un contributo elettorale" e "non c'è stata alcuna violazione".

AGOSTO 2019
Cyrus Vance, all'epoca procuratore distrettuale di Manhattan, emette un mandato di comparizione alla Trump Organization, la società immobiliare della famiglia di Trump, per la documentazione dei pagamenti occulti oggetto dell'indagine.

LUGLIO 2021
L'ufficio di Vance incrimina la Trump Organization e il suo massimo dirigente finanziario: per frode fiscale. Lo stesso Trump non è ancora accusato di alcun crimine e l'atto d'accusa non contiene alcun riferimento a pagamenti in contanti.

FEBBRAIO 2022
Si dimettono due importanti procuratori che guidano l'indagine sulle pratiche commerciali di Trump. Uno dei pubblici ministeri, Mark Pomerantz, ha poi affermato che le sue dimissioni sono arrivate dopo che Alvin Bragg - che ha sostituito il procuratore distrettuale Vance - gli ha detto di avere dubbi sulla gestione del caso contro Trump. L'ufficio di Bragg fa sapere che l'indagine è in corso.

DICEMBRE 2022
La Trump Organization è ritenuta colpevole di frode fiscale al termine del processo nel tribunale dello Stato di New York a Manhattan.

GENNAIO 2023
L'ufficio di Bragg inizia a presentare prove sul ruolo di Trump nei pagamenti in denaro per comprare il silenzio di Stormy Daniels nel 2016 e le consegna a un Gran Giurì.

MARZO 2023
I pubblici ministeri di Manhattan invitano Trump a testimoniare davanti al Gran Giurì: secondo gli esperti legali è segno che un'incriminazione potrebbe arrivare presto. Cohen testimonia davanti al Gran Giurì.

18 MARZO 2023
Trump scrive sulla sua piattaforma di social media, Truth, che si aspetta di essere arrestato il successivo martedì e invita i suoi sostenitori a protestare. Un portavoce di Trump dice peraltro che l'ex presidente non è stato informato di alcun arresto.

23 MARZO 2023
L'ufficio di Bragg fa sapere che Trump ha creato la falsa attesa di un arresto e risponde ai deputati repubblicani in cerca di documenti e testimonianze sull'indagine che stanno interferendo con un'indagine in corso.

24 MARZO 2023
Trump avverte che se verrà accusato di un crimine questo causerà "morte e distruzione".

30 MARZO 2023 (Fuso orario statunitense - in Italia mancano pochi minuti alla mezzanotte)
Una fonte vicina ai legali dell'ex presidente subito ripresa dai media diffonde la notizia: Trump è stato incriminato.