Sono state una cinquantina le persone che hanno passato la notte fuori dalle loro abitazioni tra Umbertide e Pierantonio in Umbria dopo il forte terremoto di ieri. Le persone sono state alloggiate presso due palestre. La notte è trascorsa in maniera tranquilla senza ulteriori scosse dopo le due forti della giornata di ieri.
Proseguono intanto le verifiche dei vigili del fuoco, protezione civile e tecnici comunali per fare un quadro dei danni. Oggi intanto resteranno precauzionalmente chiuse le scuole a Umbertide e in gran parte dei comuni della provincia di Perugia, compreso il capoluogo.
Ieri dopo la scossa del pomeriggio altre due scosse di terremoto si sono registrate in Umbria a distanza di cinque minuti l'una dall'altra: la prima, alle 20.08, ha avuto una magnitudo provvisoria tra 4.4 e 4.9, la seconda, alle 20.13, tra 3.7 e 4.2
Si è mossa la faglia dell'Umbertide
"È stato un terremoto importante, che solitamente si avverte entro un raggio di 100 Km". Lo afferma Thomas Braun, ricercatore dell'Ingv nella sede di Arezzo. Le segnalazioni all'Ingv sono arrivate da tutto il centro Italia per il terremoto registrato poco dopo le 16,00 con epicentro Umbertide. "Difficile dire a distanza di così poco tempo di quale faglia si tratti - afferma Braun - molto probabilmente la faglia dell'Umbertide". "L'appennino è come se fosse spezzato - prosegue Braun - c'è la parte nord orientale si muove verso la zona balcanica con 1 o 2 millimetri l'anno, mentre l'altra parte sta ferma. Per "accomodare" questo stress si verificano i terremoti".
I controlli di Protezione Civile e Vigili del Fuoco
I primi controlli effettuati, nel pomeriggio, in provincia di Perugia dopo la scossa di terremoto hanno escluso al momento danni a persone o a cose. Lo sottolinea il Dipartimento della Protezione Civile dopo aver fatto una serie di verifiche con le strutture locali della protezione civile. Ai centralini dei Vigili del Fuoco sono arrivate diverse richieste di informazioni ma al momento nessuna richiesta di intervento. Le verifiche da parte del Dipartimento della Protezione Civile sono comunque ancora in corso. Squadre sono state inviate in ricognizione sul territorio per verificare la situazione mentre è in volo l'elicottero del reparto volo Arezzo. Al momento sono state "segnalate microlesioni su edifici", "non danni a persone". E' quanto riferiscono i Vigili del Fuoco.
Quattro palazzine, 2 abitazioni e un'azienda sono state evacuate. La sede dell'azienda, riferiscono i Vigili del fuoco, presenta una trave lesionata. Per il momento ci sono circa 30 persone fuori dalle loro abitazioni e ricollocate altrove. Gli immobili evacuati sono in zona Pierantonio, Abbadia Montecorona, Pian D'Assino, Umbertide. Lesionata anche la vecchia stazione di Montecorona, da anni non più utilizzata.
Scuole chiuse anche a Perugia, Bastia Umbra e Assisi
Le scuole di ogni ordine e grado resteranno chiuse domani a Umbertide, in seguito alla scossa di terremoto, con magnitudo 4.4 registrata oggi pomeriggio. Lo ha deciso il sindaco, Luca Carizia. Secondo quanto si è appreso, dai primi sopralluoghi, avviati da subito nelle strutture scolastiche, oltre che nell'ospedale, non sono emersi tuttavia problemi particolari.
Rimarranno chiuse domani e sabato anche le scuole nei comuni di Perugia, Bastia Umbra e Assisi. Il provvedimento, preso dai sindaci in via cautelativa, consentirà ai tecnici dei rispettivi comuni di fare verifiche per quanto di loro competenza.
Sisma avvertito anche in Tocana
La scossa è stata avvertita anche in Toscana, "Scossa di terremoto avvertita nelle province di Arezzo e Siena. Stiamo verificando con la sala operativa regionale la situazione. Stimata magnitudo tra 4.3 e 4.8 con epicentro provincia di Perugia", scrive su Facebook il presidente della Toscana Eugenio Giani.
Presidente regione Umbria: avvertita anche nel centro di Perugia
La scossa è stata percepita intorno alla città di Umbertide, stiamo monitorando attraverso la Protezione Civile e sembra non ci siano stati danni. Circoscritta, ma percepita, io l'ho avvertita qui nel mio ufficio a Perugia. Ho pensato che speriamo non sia nulla, perché stiamo ancora gestendo la ricostruzione dal terremoto del 2016, poi c'é stata la pandemia, insomma stiamo gestendo tutta una serie di complessità". Lo dice all'Adnkronos Donatella Tesei, presidente della Regione Umbria, commentando la scossa di terremoto avvertita sul territorio. "Importante che non ci siano danni né alle persone né alle cose. Stiamo monitorando con la Protezione Civile - ribadisce - ma al momento sembra sia tutto tranquillo. Mi arrivano continuamente rassicurazioni da parte della protezione civile, quindi speriamo sia solo paura e niente di più".
Ingv: risentito su un'area molto ampia
Il terremoto "Certamente è stato risentito fra province di Perugia, di Arezzo e nel Ternano fino alle Marche e alla costa adriatica", ha detto all'ANSA Salvatore Stramondo, direttore dell'Osservatorio Nazionale Terremoti dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). Quella colpita dal terremoto "è una zona che ha una sismicità storica e recente importante", nell'alta Valtiberina, a Nord rispetto a quella colpita dal terremoto del 1997 e all'intersezione fra Marche. Abruzzo e Lazio. Per avere le prime informazioni dettagliate relative alle faglie attivate servirà ancora un po' di tempo, ha detto Stramondo. "Quelle che abbiamo al momento sono ancora analisi qualitative e non di dettaglio", ha aggiunto. E' possibile soltanto dire che "il terremoto è avvenuto in un'area nella quale il meccanismo è quello estensionale, tipico della zona degli Appennini", una sorta di 'stiramento' della crosta terrestre in corrispondenza dell'Appennino con un conseguente allargamento dell'Italia Centrale.
Stessa faglia dell'Aquila e Amatrice
"E' stato un terremoto importante, che solitamente si avverte entro un raggio di 100 Km". Lo afferma Thomas Braun, ricercatore dell'Ingv nella sede di Arezzo.Le segnalazioni all'Ingv sono arrivate da tutto il centro Italia per il terremoto registrato poco dopo le 16,00 con epicentro Umbertide. "Difficile dire a distanza di cosi' poco tempo di quale faglia si tratti, con molta probabilita' e' la faglia Alto Tiberina - afferma Braun - e' la faglia gia' nota: la stessa del terremoto di Amatrice, dell'Aquila, Colfiorito e Gubbio". Una faglia molto attiva che si trova nell'Appennino. "L'appennino e' come se fosse spezzato - prosegue Braun - c'e' la parte nord orientale si muove verso la zona balcanica con 1 o 2 millimetri l'anno, mentre l'altra parte sta ferma. Per "accomodare" questo stress si verificano i terremoti".