Tensioni sociali

Francia, la sopravvivenza del governo è appesa al voto di due mozioni di censura

Le hanno presentate le opposizioni e saranno votate la settimana prossima. Ieri nuove proteste contro la riforma delle pensioni, a Parigi è guerriglia in Place de la Concorde, 61 arresti

Il gruppo autonomista Liot ha depositato all'Assemblea nazionale, la camera bassa francese, una mozione di censura contro il governo macronista guidato da Elisabeth Borne, che ieri, avvalendosi dell'articolo 49.3 della Costituzione, ha deciso di portare avanti la contestata riforma delle pensioni per decreto, evitando il voto parlamentare. A sottoscrivere la mozione sono stati 91 deputati di cinque gruppi parlamentari di opposizione, compresa la Nupes di Jean-Luc Mélenchon. 

Una diversa mozione è stata poi presentata del Rassemblement National di Marine Le Pen: "Ma voteremo a favore di tutte le mozioni presentate", ha sottolineato la deputata Laure Lavalette.

Le votazioni si svolgeranno all'inizio della prossima settimana, l'esito non è scontato: se una delle mozioni passasse, si andrebbe con tutta probabilità a dimissioni dell'esecutivo e nuove elezioni legislative. Molto dipenderà da quello che decideranno di fare gli eletti de Les Républicains, il partito neo-gollista fondato nel 2015 da Nicolas Sarkozy in continuità con il precedente partito Ump.

Le proteste contro l'innalzamento dell'età pensionabile da 62 a 64 anni restano molto accese. In mattinata 200 persone si sono riversate sulla tangenziale.

Mentre si susseguono gli scioperi e le agitazioni tra scuole, università e fabbriche e lo sciopero degli operatori ecologici lascia le città invase dai rifiuti (10 mila tonnellate solo a Parigi, il governo sta avviando le precettazioni), nella notte tra giovedì e venerdì nella capitale migliaia di persone sono state caricate dalla polizia in Place de la Concorde. Alcuni gruppi di manifestanti si sono spostati nel quartiere degli Champs-Elysees, appiccando incendi per strada. Scene simili si sono viste anche in altre città, da Rennes e Nantes nella Francia orientale a Lione e nella città portuale meridionale di Marsiglia, dove, secondo i media francesi, sono state distrutte vetrine e danneggiate filiali bancarie. Il ministro dell'Interno Gérald Darmanin ha riferito che 310 persone sono state arrestate, 258 delle quali nella capitale e di avere inviato rinforzi di Polizia a Rennes, dove anche oggi sono scese in piazza 5000 persone, in testa gli studenti.

Portare il dissenso nelle strade e astenersi dal lavoro è "l'unico modo per convincerli a fare marcia indietro, non ci fermeremo", ha detto Régis Vieceli, dirigente del grande sindacato Cgt. Il presidente Emmanuel Macron considera però la riforma delle pensioni una priorità del suo secondo mandato, indispensabile  per rendere l'economia francese più competitiva ed evitare che il sistema pensionistico finisca in deficit. La Francia, come molte delle nazioni più ricche, deve affrontare le conseguenze di bassi tassi di natalità e allungamento dell'aspettativa di vita.

Parigi, scontri e gas lacrimogeni alla Concorde

Nuovi scontri ieri sera a Place de la Concorde, diventato luogo di ritrovo spontaneo serale di migliaia di persone per protestare contro la riforma delle pensioni.
Migliaia di manifestanti, soprattutto giovani, si sono riuniti a partire dalle 18 attorno all'obelisco, la polizia ha transennato i punti sensibili della piazza ma gruppi con il volto mascherato hanno dato alle fiamme una quantità di transenne e materiale da cantiere. Quando un lancio di oggetti ha preso di mira gli agenti, sono partite le cariche con lancio di lacrimogeni. Alla fine le persone fermate sono 61.

 

Parigi, disordini contro la riforma delle pensioni (ApPhoto)
Parigi, disordini contro la riforma delle pensioni

Al centro della piazza era stato acceso un falò e bruciata un'effigie in cartone del presidente Emmanuel Macron fra le grida della folla. I manifestanti hanno lanciato sassi e bottiglie contro i poliziotti, che hanno risposto con cariche e lacrimogeni. La manifestazione non era autorizzata.

Anche a Bordeaux e Lione sono scoppiate tensioni tra manifestanti e forze dell'ordine, dove la polizia ha fatto uso di gas lacrimogeni e cariche contro il corteo. Proteste e disordini sono stati inoltre segnalati a Lille.

Parigi, disordini contro la riforma delle pensioni (ApPhoto)
Parigi, disordini contro la riforma delle pensioni