Israele, il ministro delle Finanze: "Il villaggio di Huwara va cancellato". Gli Usa: "Ripugnante"

Si tratta del luogo dove due giovani fratelli israeliani sono stati uccisi in un attentato palestinese. Ma, sommerso dalle critiche, si corregge su Twitter. Biasimo anche dagli Usa. Procede intanto tra le proteste l'iter della riforma della Giustizia

Israele, il ministro delle Finanze: "Il villaggio di Huwara va cancellato". Gli Usa: "Ripugnante"
AP Photo/ Maya Alleruzzo
Il ministro Smotrich, leader del Partito Religioso Sionista, dialoga con un collega durante una sessione della Knesset, in un'immagine d'archivio

Il ministro delle finanze israeliano, Bezalel Smotrich (leader del partito nazionalista “Sionismo religioso”) ha affermato oggi in un dibattito che il villaggio palestinese di Huwara, presso Nablus, “dovrebbe essere cancellato”. Huwara è il luogo dove domenica due fratelli israeliani sono stati uccisi in un attentato palestinese, in seguito al quale centinaia di coloni della zona si sono abbandonati ad ore di violenza incontrollata e ad incendi dolosi. Un comandante militare israeliano ha poi definito queste ritorsioni “un pogrom”.

“Io penso che Huwara debba essere cancellato. Ma penso che sia dovere dello Stato d'Israele farlo, e non di privati cittadini” ha spiegato Smotrich in un convegno organizzato dal giornale economico The Marker. Faceva riferimento anche a precedenti dichiarazioni di un deputato nazionalista, Zvi Fogel, che aveva visto negli estesi incendi dolosi a Huwara “un forte rafforzamento del deterrente di Israele” di fronte ai palestinesi. Questi interventi hanno indignato il leader della opposizione centrista Yair Lapid. Smotrich, secondo Lapid, “ha incitato a crimini di guerra. Gli ebrei - ha aggiunto - non compiono pogrom, non cancellano villaggi. Questo governo - ha concluso Lapid - è uscito di strada”.

Sulla questione è intervenuto anche il portavoce del dipartimento di Stato Usa, Ned Price, secondo il quale tali affermazioni sono “irresponsabili, ripugnanti, disgustose. Così come condanniamo l'incitamento palestinese alla violenza, condanniamo queste osservazioni provocatorie che equivalgono anch'esse ad incitamento alla violenza”.

La polizia israeliana ha ucciso un palestinese e arrestato altri sei, sospettati di essere coinvolti nella sparatoria che, lunedì scorso, ha provocato la morte di un israeliano americano in Cisgiordania.

In seguito alla forti polemiche, il ministro delle Finanze ha lamentato di essere stato citato dai media in maniera “parziale e distorta”. Ma, di fatto, non ha smentito la sua richiesta di cancellare il villaggio. Smotrich ha scritto su Twitter: “Per togliere ogni dubbio, non intendevo cancellare il villaggio di Huwara, bensì sostenevo la necessità di operare in maniera concentrata al suo interno contro i terroristi ed i loro fiancheggiatori, e far pagare a costoro un prezzo pesante, al fine di riportare la sicurezza agli abitanti della zona”.

Ancora proteste in tutto il Paese per la riforma della giustizia

Continuano, intanto, le proteste in tutto il Paese contro la legge di riforma della giustizia presentata dal governo di destra di Benyamin Netanyahu: blocchi stradali, cortei, violenti scontri tra polizia e dimostranti a Tel Aviv con lancio di granate assordanti, lacrimogeni e getti di acqua. Una quarantina sono state le persone arrestate a Tel Aviv e 11 i feriti curati al pronto soccorso nel giorno nazionale di lotta indetto dalle organizzazioni contrarie alla riforma che ha registrato manifestazioni in tutto il Paese. Tra le persone contestate per la vessata legge anche la moglie del premier, Sarah. Mentre si trovava dal parrucchiere in una zona elegante di Tel Aviv - secondo i media - è stata apostrofata più volte con urla di “vergogna”.

In serata, la protesta è arrivata a Gerusalemme dove i dimostranti si sono raccolti a poca distanza dalla residenza privata del premier per un'ulteriore prova di forza. Ma il governo non appare intenzionato a fermare la sua riforma, che oggi ha registrato alla Knesset altri avanzamenti nel percorso di approvazione: tra questi, quello che riguarda la pena di morte per i terroristi che uccidono israeliani e i poteri della Corte Suprema.