Distante dal nostro pianeta 18 milioni di km

Nasa: "Un asteroide potrebbe colpire la Terra il giorno di San Valentino del 2046"

Ha le dimensioni di una piscina olimpica e, secondo i dati elaborati dall'agenzia governativa, avrebbe una possibilità su 560 di impattare contro il nostro pianeta

Nasa: "Un asteroide potrebbe colpire la Terra il giorno di San Valentino del 2046"
ESA-P.Carril
Ricostruzione grafica di un asteroide

Un San Valentino forse indimenticabile, quello del 2046: secondo i dati elaborati dal Planetary Defense Coordination Office della NASA un asteroide delle dimensioni di una piscina olimpica potrebbe colpire il nostro pianeta tra 23 anni e proprio nel giorno degli innamorati. 

Minime, ma non impossibili, le possibilità di impatto: secondo il Jet Propulsion Laboratory sono di 1 su 560. 

Davide Farnocchia, ingegnere presso il JPL di Pasadena, in California, ha subito tranquillizzato: “Non si presenta in modo particolarmente preoccupante”.

2023 DW, questo il nome dell’asteroide, è stato avvistato per la prima volta nello spazio lo scorso 2 febbraio. Al momento si sta muovendo a circa 15,5 miglia al secondo (25 chilometri al secondo) e si trova ad una distanza di oltre di 11 milioni di miglia (18 milioni di chilometri) dalla Terra, completando un ciclo intorno al Sole ogni 271 giorni.

Il 2023 DW si presenta però anche come l’unico 'oggetto spaziale' inserito nell'elenco dei rischi della NASA classificato 1 e non zero. 

Ciononostante gli ingegneri hanno avvertito che le probabilità di impatto potranno cambiare drasticamente: "Spesso quando nuovi oggetti vengono scoperti per la prima volta," ha osservato la NASA Asteroid Watch su Twitter, "ci vogliono diverse settimane di dati raccolti per ridurre le incertezze e prevedere adeguatamente le loro orbite anni nel futuro."

Molto spesso, insomma, la minaccia associata a un oggetto specifico diminuisce man mano che si acquisiscono e si elaborano nuovi dati.

Sempre Farnocchia, in una email inviata alla Cnn, ha spiegato che potrebbero passare alcuni giorni prima che ulteriori elementi da analizzare possano essere raccolti a causa della vicinanza dell'asteroide alla luna. “L'ultima luna piena è stata due giorni fa. Molto luminosa e grande nel cielo non permette una visione chiara e immediata del 2023 DW. Ma l'asteroide – ha aggiunto - rimarrà osservabile per settimane (anche mesi, grazie all'utilizzo di telescopi più grandi): in questo modo potremo ottenere più dati da analizzare nel dettaglio".

Farnocchia ha anche ricordato il successo della sonda Dart lanciata lo scorso settembre contro l'asteroide Dimorphos per deviarne la traiettoria.