Il dibattito alla Camera

Partito democratico: "Il governo deve essere indagato per strage colposa" dopo il naufragio di Cutro

Opposizioni all'attacco a seguito dell'informativa urgente resa dal ministro dell'Interno Matteo Piantedosi. Il Movimento 5 stelle chiede le dimissioni di Matteo Salvini, titolare del dicastro delle Infrastrutture : "Si assuma le sue responsabilità"

Partito democratico: "Il governo deve essere indagato per strage colposa" dopo il naufragio di Cutro
CARLO LANNUTTI / IMAGOECONOMICA
Giuseppe Provenzano interviene alla Camera dopo l'informativa di Piantedosi. Al suo fianco Debora Serracchiani ed Elly Schlein applaudono

L'informativa urgente di Matteo Piantedosi, oggi alla Camera, non è servita a calmare l'aspro dibattito scaturito dal naufragio di Cutro dello scorso 26 febbraio. Anzi.

Già durante l'intervento del ministro dell'Interno ad applaudire sono stati solo i gruppi di maggioranza, mentre dai banchi delle opposizioni sono arrivate proteste e grida come “basta”, “smettila”. 

Il primo a intervenire dopo Piantedosi è stato il capogruppo di Fratelli d'Italia, Tommaso Foti, che ha ringraziato il ministro "per il suo comportamento rispetto a una notte drammatica che ci auguriamo sia stata l'ultima del mare", poi ha additato "chi pensa che "su queste vicende quando si tratta di intervenire per salvare persone ci sia un potere politico che va a condizionare funzionari dello Stato, che se sbagliano, lo fanno in buona fede e non sicuramente per dolo". Ha inoltre ribadito che sulle politiche migratorie "non possiamo pensare di essere lasciati soli dall'Europa" e denunciato il ruoo degli scafisti: "Nessuna comprensione rispetto a chi specula sulle altrui vite".

Subito dopo ha preso la parola Giuseppe Provenzano, esponente del Partito democratico, con grande durezza: "Quelle vite si potevano salvare, lo ha detto il comandante della Guardia Costiera di Crotone. Il governo deve essere indagato per strage colposa come disse anche Meloni il 14 aprile del 2015, dopo il naufragio a largo di Lampedusa. Ma allora il naufragio avvenne a 200 miglia dalla costa, questo a 200 metri". 

"Lei - ha proseguito Provenzano rivolgendosi direttamente a Piantedosi - ha accusato le vittime, c'è una inversione logica. I viaggi ci sono non perché esistono scafisti, ma è il contrario. Se mancano le vie legali di fuga da morte, torture, dittature e fame, sono i viaggi della disperazione ad essere vie di fuga: c'è l'inversione morale. La colpa, per lei, è dei padri e delle madri che hanno perso i figli, la colpa è di chi muore. Quelle parole hanno indignato i giusti, di qualsiasi colore, sono state una infamia che ha macchiato il nostro Stato, e l'Italia che non le assomiglia". 

Il successivo intervento è stato quello di Maurizio Molinari, capogruppo della Lega, che ha attaccato la neo-segretaria dem Elly Schlein: "Come primo atto è venuta in commissione alla Camera ed ha usato i morti per chiedere le dimissioni di Piantedosi,  Salvini in quanto capo della guardia costiera e Giorgetti perché a capo della guardia di finanza. È il solito film che in questo Paese vediamo da 30 anni: sono giorni che si parla di esposti in procura, giorni che qualcuno di fatto sta chiedendo l'intervento delle manette perché non si sono vinte le elezioni". Ribadendo la stima a Piantedosi ha detto che “la tragedia è avvenuta perché non c'è stata una richiesta di soccorso” e che "se non ci fosse stata la tempesta in mare, sarebbe stato l'ennesimo sbarco fantasma come ce ne sono a centinaia nelle nostre coste". 

Quarta a intervenire Vittoria Baldino, deputata del Movimento 5 stelle: "Dove è Matteo Salvini, perché continua a scappare dal parlamento come un coniglio e non si assume le sue responsabilità? Se ritiene di rispondere solo a se stesso si guardi allo specchio e si dimetta", perché avendo “voluto la delega ai porti per continuare a padroneggiare sull'immigrazione” è lui “l'autorità nazionale responsabile della convenzione” su ricerca e soccorso. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, secondo la parlamentare pentastellata, ha invece la “responsabilità politica” di quanto accaduto, ma "ha deciso di mimetizzarsi e ha preso la parola solo per autoassolversi da ogni responsabilità, non si è degnata nemmeno di andare a  guardare con i propri occhi il lascito di questa immane tragedia. Oggi, nove morti e 72 morti dopo questa ecatombe, non serve che vada a Cutro per un consiglio dei ministri spot per pulirsi la coscienza, non serve la propaganda, ma senso delle istituzione che Meloni, madre, donna e cristiana non ha".

Per Alessandro Catteneo, capogruppo di Forza Italia, “va in scena da parte delle opposizioni una strumentalizzazione volta a provare un'offensiva politica per il solo gusto di chiedere le dimissioni questa settimana di lei, Ministro Piantedosi, così come nelle settimane scorse qualche pretesto per chiedere le dimissioni di questo o quell'altro ministro. Non è così che funziona, non è questo che interessa a Forza Italia”. Ha poi chiesto retoricamente: “Davvero qualcuno qua immagina di poter tornare ai modelli dal 2012 in avanti, quei modelli che facevano sbarcare quasi 200.000 migranti all'anno, per poi buttarli nelle strade delle nostre città, voltarsi dall'altra parte, ingrassare delle organizzazioni malavitose, in molti casi, e lasciare i sindaci da soli con il cerino in mano?”.

"Nel 2015 in occasione di un altro naufragio Meloni chiedeva le dimisisoni dell'allora presidente del Consiglio Renzi. Non saranno le richieste di dimissioni delle opposizioni a convincervi. Voi siete al governo e dovete affrontare i problemi e in questo state facendo male: state sollevando più bandiere politiche che non facendo scelte giuste", ha invece accusato Ettore Rosato, presidente di Italia Viva, ricordando poi come nei primi due mesi dell'anno siano sbarcati 14 mila migrantii, a fronte dei 5.600 dello stesso periodo dei due anni precedenti: "La vostra politica nemmeno funziona. Avete buttato via l'accordo siglato dal governo Draghi e dal ministro Lamorgese con altri stati membri dell'Ue per la redistribuzione, preferibilmente per chi aveva diritto d'asilo, l'avete buttato via per una sceneggiata di due navi che non avete voluto fare attraccare". 

 "Quello di Cutro non è stato un naufragio inevitabile e ce lo confermano le sue parole la sua ricostruzione, un freddo elenco di date e orari, poi una rivendicazione delle vostre scelte e del vostro ruolo", ha detto in aula Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana,  "lei ha detto che due assetti navali sono stati costretti a rientrare in porto a causa delle condizioni avverse del meteo: come avrebbe fatto un caicco a non andare 'in distress' a non correre un pericolo potenzialmente mortale? Non può eludere questa risposta: perché dal suo ministero e dal Mit difronte al drastico peggioramento delle condizioni marine non sia stata attivata la catena dei soccorsi"