La neosegretaria ospite di "Che tempo che fa"

Schlein traccia il cammino del suo Partito democratico: "Inclusività e stop alle correnti"

Intervista da Fabio Fazio su Raitre, spiega la sua posizione sulla strage di Cutro "Ricostruire la catena di comando e responsabilità", sulle politiche economiche ed energetiche e gli aiuti all'Ucraina. Senza tralasciare la questione alleanze

Schlein traccia il cammino del suo Partito democratico: "Inclusività e stop alle correnti"
Rai3
Elly Schlein nel salotto di Fabio Fazio su Raitre

Le primarie le hanno consegnato la guida del Partito democratico, poi la piazza di Firenze, ha segnato l'inizio di un nuovo campo largo. Il bilancio della prima settimana da segretaria dem Elly Schlein lo tira a Che tempo che fa su Raitre. Sulla poltrona bianca di Fabio Fazio, la neo-segretaria aggiunge nuovi tasselli al mosaico che andrà a comporre nelle prossime settimane, preparandosi ad alcuni passaggi fondamentali nella vita del partito: definire la nuova squadra che costituirà la segreteria del Nazareno e preparare il tesseramento, ufficialmente riaperto. 

“Sento il peso della responsabilità. Sarò la segretaria di tutti” dice la leader democratica, parlando a “quell'onda democratica” che si è riversata nei seggi delle primarie: “Mi commuove il contributo delle donne e dei giovani, coloro che sono stati quelli più schiacciati dalla crisi economica e dalla pandemia. Questa vittoria ha un senso se costruiamo un nuovo Pd” scandisce la neosegretaria.

Inclusività e stop alle logiche di corrente (“Nessuno deve più sentirsi dire ‘di chi sei figlio’ ”), sono i leitmotiv del partito targato Schlein, che poi respinge ogni ipotesi di scissione: “Assolutamente no” dice senza tergiversare. Fazio ricorda a Elly Schlein il consiglio dell'ex premier e fondatore dell'Ulivo Romano Prodi, che le ha suggerito di occuparsi prima del programma e soltanto in seguito di alleanze. Un nodo politico destinato ad animare il nuovo corso dei democratici. “È chiaro che”, è la premessa del Professore, Schlein “deve aggregare la società, questo è un compito importantissimo se vuole che un giorno il centrosinistra prenda la maggioranza del Paese. Alleanze e aperture vanno assolutamente fatte, e fatte in modo che possano durare nel tempo”.

Ha le idee chiare, Elly Schlein, sulle prossime battaglie politiche e le elenca in diretta tv: autonomia, scuola pubblica, salario minimo, terreno fertile per progetti comuni: “Io credo che sui temi concreti abbiamo trovato la necessità e la voglia di un'opposizione efficace e ordinata”, dice commentando la sua foto alla manifestazione di Firenze tra Conte e Landini. Anzi, si dice convinta di poter trovare delle convergenze sia con il leader dei 5Stelle che con il leader di Azione, Carlo Calenda: “Li ho sentiti. Penso che alcune battaglie come quella sul salario minimo e la difesa della sanità pubblica possiamo farle insieme”.

L’autonomia, si diceva: “Di fronti aperti con questo governo, purtroppo, ce ne sono tanti, sta forzando la mano anche sul tema delle diseguaglianze territoriali” accusa la segretaria del Pd. Nel mirino del nuovo Pd c'è l'autonomia differenziata del ministro Calderoli, che “ha detto di aver avuto il via libera dalla Conferenza unificata”, ma è stata una riforma “fatta scavalcando il Parlamento. Per questo ci opporremo con forza”.

Sul caso Cospito e sulle manifestazioni periodiche degli anarchici che stanno solidarizzando con il detenuto al 41 bis, la leader dem esprime “totale non accettazione e condanna di questi fenomeni di violenza che continuiamo a vedere anche a Torino, non ci può essere nessuna accettazione e tolleranza, tutta la mia solidarietà alle sedi, non solo diplomatiche e consolari, che hanno subito attacchi: bisogna tenere chiara la difesa dei principi di democrazia e pluralismo, non possiamo arretrare di un centimetro”, mette in chiaro Schlein.

Passando ai temi economici, e riferendosi all’ultima (nonché prima) manovra targata Meloni, la segretaria del Pd ricorda come “questo è un governo che premia gli evasori, alzando ad esempio il tetto al contante; che sta andando nella direzione più sbagliata mettendo in contrapposizione dipendenti e autonomi: noi vorremmo poter fornire un certo sistema di tutela che non metta in contrapposizione fragilità diverse partendo dal principio costituzionale della progressività, altrimenti qualcosa si rompe nel contratto sociale”.

Quando Fabio Fazio le chiede se il termovalorizzatore di Roma vada fatto o no, Elly Schlein diventa diplomatica: “Ci confronteremo con gli amministratori locali, chiederemo maggiore impegno su alcuni temi”. Sulla spinosa questione degli aiuti all’Ucraina (un terreno che potrebbe complicare un’eventuale convergenza con i 5S), la segretaria del Pd puntualizza: “Abbiamo già votato su questo in Parlamento, bisogna sostenere il popolo ucraino rispetto a una invasione criminale, questo non è mai stato messo in discussione”. Ma “non ci può essere sinistra senza l'ambizione di costruire un futuro di pace”.

Confermando di vederla diversamente dall’ex premier Conte, Schlein precisa: “I conflitti non si risolvono solo con le armi, vorrei un protagonismo forte della Ue dal punto di vista politico e diplomatico, un ruolo forte perché Putin non è isolato, ci sono ancora molti Paesi che lo supportano. Bisogna riuscire a fare ancora maggiore pressione per costruire un terreno che possa portare alla fine di questo conflitto”.