Primo maggio

Il Consiglio dei ministri ha varato il decreto lavoro: "Sosteniamo le famiglie"

La ministra Maria Elvira Calderone all'uscita da palazzo Chigi dettaglia i punti del provvedimento, dal taglio del cuneo fiscale all'avvio dell'assegno di inclusione. Il collega all'Economia Giancarlo Giorgetti: "Risposta concreta alle chiacchiere".

Il Consiglio dei ministri ha varato il decreto lavoro: "Sosteniamo le famiglie"
CARLO LANNUTTI / IMAGOECONOMICA
La ministra del lavoro Marina Elvira Calderone al termine del Consiglio dei ministri del Primo maggio 2023

L'atteso Consiglio dei ministri del Primo maggio è durato circa un'ora e mezza e si è concluso con il via libera al nuovo decreto legge sul lavoro. Al termine della riunione a palazzo Chigi la ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone, si è soffermata con i cronisti per illustrare le decisioni assunte.

"In una giornata dedicata al lavoro e ai lavoratori il governo ha introdotto dei provvedimenti importanti, a sostegno delle famiglie con un ulteriore intervento sul cuneo contributivo (la differenza tra quanto costa un dipendente al datore di lavoro e quanto riceve al netto lo stesso lavoratore, ndr) e un intervento annunciato da tempo per l'introduzione dell'assegno di inclusione, a favore delle famiglie con condizioni di fragilità", la misura ossia che sostituisce il Reddito di cittadinanza varato nella scorsa legislatura. Ha spiegato a riguardo Calderone che l'intento è "dividere la platea per meglio dimensionare gli interventi a favore di nuclei familiari che hanno soggetti che hanno diverse necessità. Interesserà i fragili: nuclei familiari che hanno over 60, componenti con disabilità o minorenni". 

È poi prevista "una misura di attivazione al lavoro in cui l'elemento importante è che chi vuole intraprendere il percorso lo deve fare manifestando la sua volontà e dando una manifestazione di attivazione importante. Chi sarà inserito nei percorsi di formazione avrà un sostegno per la durata del percorso di formazione o una possibilità di fare il servizio civile". 

 "Abbiamo tanti posti di lavoro disponibili, ma una difficoltà a intercettare" lavoratori disponibili, ha osservato ancora Calderone, per questo "sarà operativa in tempi brevissimi" una piattaforma per far incrociare domanda e offerta di lavoro, con “la caratteristica di favorire l'interoperabilità delle banche dati e mettere a sistema tutte le informazioni legate ai centri per l'impiego, le agenzie per il lavoro, l'Inps, gli enti di formazione e le aziende stesse”

“Nel giro di pochi mesi nuovamente si interviene con una misura a favore delle famiglie - ha proseguito - Mi sembra di poter dire che il governo, rispetto a ciò che è accaduto in precedenza, è già intervenuto in manovra di bilancio con una riconferma e un aumento del cuneo. Intervenire nuovamente vuol dire avere una dimensione del fatto che è necessario dare un sostegno alle famiglie. Tutto ciò che si farà sarà tutto a vantaggio dei lavoratori, si scarica totalmente sulle buste paga". Inoltre, "abbiamo degli interventi importanti a favore dei Neet e dei giovani disabili. Abbiamo costituito un fondo per il risarcimento delle famiglie che hanno perso i loro figli nei percorsi di alternanza scuola-lavoro". Infine, ci sono "tanti interventi anche sul fronte della sicurezza sul lavoro e l'intensificazione dei controlli per gestire in modo più appropriato le evidenze in materia di sicurezza".

La ministra ha anche respinto l'accusa di non avere una strategia, rivolta dai sindacati all'esecutivo: "Posso assicurare che i nostri non sono interventi spot, c'è invece una visione che poi si concretizzerà e scaricherà a terra". In particolare, "sui contratti a termine quello che ho letto non è quello che si trova all'interno dei provvedimenti. L'obiettivo non è certamente quello di rendere più precario l'utilizzo di questi strumenti ma invece quello di rendere più agevole l'interpretazione di una norma che ha delle difficoltà applicative". 

"Il concetto che vogliamo portare avanti è quello di dire che il decreto dignità non ha contribuito a rendere più stabile il lavoro. Se si vedono le indicazioni sui contratti a termine - ha spiegato - ci si rende conto che in Italia in media il contratto a termine dura meno di 12 mesi. Questo proprio perché c'era una evidente distorsione sulle causali di rinnovo. Noi affidiamo alle parti sociali la definizione delle causali tipiche con l'intento di utilizzare al meglio tutte le forme contrattuali cercando di rendere sicuramente anche più inclusivo il mondo del lavoro".

Interviene anche il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, tramite una nota diffusa dal dicastero: “Investiamo sui lavoratori e le famiglie. Abbassiamo le tasse fino a 7 punti per i redditi più bassi: è un aiuto reale contro il carovita e la risposta concreta alle chiacchiere. Entrano in vigore anche ulteriori benefici per i lavoratori che hanno figli. Continuiamo sulla strada responsabile della crescita concentrandoci sulle emergenze sociali”.