Partiti da Cape Canaveral

"Turisti spaziali", due sauditi per la prima volta in orbita sulla Iss. Una è donna

In Arabia Saudita le donne possono guidare l'automobile solo dal 2018. In viaggio verso la Stazione Spaziale Internazionale la seconda missione privata di Space X. A bordo anche una ex astronauta e un uomo d'affari del Tennessee

La seconda missione spaziale privata di sempre è in viaggio verso la Iss, la Stazione spaziale internazionale. A bordo ci sono anche due astronauti sauditi, una donna e un uomo, i primi cittadini del loro Paese a viaggiare verso l'avamposto orbitante. 

Il razzo SpaceX Falcon 9 è partito alle 17:37 ora locale dal Kennedy Space Center, sulla costa orientale della Florida, per una missione organizzata dalla società Axiom Space. I sauditi Rayyanah Barnawi e Ali Al-Qarni sono accompagnati da altri due membri dell'equipaggio: l'ex astronauta della Nasa Peggy Whitson e l'imprenditore americano John Shoffner. 

Rayyanah Barnawi, ricercatrice sul cancro al seno, è la prima donna saudita a viaggiare nello spazio ed è affiancata dal collega saudita Ali Al-Qarni, pilota di caccia. 
Peggy Whitson è una ex astronauta della Nasa al suo quarto volo verso la Iss. John Shoffner è un uomo d'affari del Tennessee e qui ha il ruolo di pilota.

L'equipaggio trascorrerà circa 10 giorni a bordo della ISS.

 

Lancio della missione Axiom Ax-2, Rayyanah Barnawi, l'ex astronauta della NASA Peggy Whitson, l'investitore e pilota John Shoffner e l'astronauta saudita Ali AlQarni (GettyImages)
Lancio della missione Axiom Ax-2, Rayyanah Barnawi, l'ex astronauta della NASA Peggy Whitson, l'investitore e pilota John Shoffner e l'astronauta saudita Ali AlQarni

"Essere la prima astronauta donna saudita a rappresentare il Paese è un grande piacere e un onore che sono molto felice di portare con me", ha dichiarato Barnawi in una recente conferenza stampa. L'astronauta ha aggiunto che, oltre all'entusiasmo per le ricerche che condurrà a bordo, non vede l'ora di condividere la sua esperienza con i bambini durante la permanenza sulla Iss: "Poter vedere le loro facce quando vedranno per la prima volta astronauti del loro Paese è molto emozionante". 

La missione non è la prima dell'Arabia Saudita nello spazio. Nel 1985, il principe Sultan bin Salman bin Abdulaziz, pilota dell'aeronautica, partecipò a un viaggio spaziale organizzato dagli Stati Uniti. 

Ma la missione spaziale che coinvolge una donna saudita rappresenta una nuova mossa del regno del Golfo, dove le donne hanno ottenuto il diritto di guidare solo poco tempo fa, per rinnovare la sua immagine ultraconservatrice. Il regno ha istituito la Commissione spaziale saudita nel 2018 e l'anno scorso ha lanciato un programma per inviare astronauti nello spazio.

Il team composto dai quattro astronauti dovrà effettuare una ventina di esperimenti durante la permanenza sulla Iss. Uno di questi prevede lo studio del comportamento delle cellule staminali a gravità zero. L'equipaggio si unirà ad altre sette persone già a bordo della stazione: tre russi, tre americani e l'astronauta emiratino Sultan al-Neyadi, che il mese scorso è stato il primo cittadino arabo a fare una passeggiata spaziale. 

La missione sulla Iss è la seconda in collaborazione con la Nasa, detentrice della stazione, da parte di Axiom Space, una società spaziale privata che offre i suoi viaggi a un costo di diversi milioni di dollari. Axiom Space ha effettuato la sua prima missione privata di astronauti sulla Iss nell'aprile del 2022, inviando tre uomini d'affari e l'ex astronauta Michael Lopez-Alegria a trascorrere 17 giorni in orbita. 

Alcuni astronauti presenti sulla Iss all'epoca dissero di aver dovuto sottrarre tempo alla loro giornata per prendersi cura dei “turisti spaziali”.

Per Axiom Space, queste missioni sono un primo passo verso un obiettivo ambizioso: la costruzione di una propria stazione spaziale, il cui primo modulo dovrebbe essere lanciato nel 2025. La stazione sarebbe inizialmente collegata alla Iss prima di separarsi e orbitare in modo indipendente. La Nasa prevede di mandare in pensione la Iss intorno al 2030 e di inviare i propri astronauti su stazioni private.

La Russia ha recentemente accettato di estendere l'uso della Iss fino al 2028, dopo aver minacciato di ritirarsi prima, l'anno scorso, a causa del deterioramento dei legami tra il Cremlino e l'Occidente per l'invasione dell'Ucraina. Gli altri partner internazionali - Giappone, Canada e Agenzia spaziale europea - si sono impegnati, come gli Stati Uniti, a
continuare le operazioni fino al 2030.