L'epicentro dei combattimenti ad Est dell'Ucraina

Kiev avanza ancora, a Bakhmut è già controffensiva: ripresi 16 km quadrati in tre giorni

Mentre Zelensky chiede armi alle cancellerie europee attacchi russi a Ovest: bombe su Leopoli e nella regione di Dnepropetrovsk, distrutti depositi munizioni importanti. Wp, Prigozhin offrì all'Ucraina posizione delle truppe russe

Kiev avanza ancora, a Bakhmut è già controffensiva: ripresi 16 km quadrati in tre giorni
AP
Guerra in Ucraina

La porta della controffensiva ucraina è e sembra rimanere, Bakhmut: una città ridotta ormai completamente in macerie, i palazzi spettrali e disabitati, dove si svolge una battaglia "all'ultimo miglio", con rivolgimenti di fronte - questo almeno, nelle scorse settimane - che sembrano ribaltare i rapporti di forza sul campo. Ma un'altra, "controffensiva" - non meno rilevante - sembra essersi scatenata nell'arco di 48 ore, con il viaggio a sorpresa del presidente ucraino Zelensky presso le maggiori cancellerie europee, a cominciare dall'Italia, poi Germania, e ieri sera la Francia: ottenuto un sostegno mai visto dai principali paesi europei, concreto e senza distinguo. 

Bakhmut, preludio di controffensiva"
Il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak scioglie la riserva e parla chiaramente dei successi ucraini sulla città del Donetsk come "preludio" alla liberazione di tutti i territori occupati dai russi, forte anche delle buone notizie che giungono dal fronte: dopo aver liberato oltre 16 chilometri quadrati di territorio in 3 giorni di contrattacchi - un dato del think tank Usa "Isw" - nell'ultima giornata l'esercito di Kiev ha riconquistato più di dieci posizioni nei sobborghi a nord a sud della città

"Ancora qualche visita e le armi saranno sufficienti"
E l'avanzata su Bakhmut continua, facendo prigionieri tra "battaglie feroci", secondo la viceministra della Difesa Hanna Malyar. Il fronte si sposta verso oriente quindi, mentre il presidente ucraino Zelensky continua il suo tour in Europa proprio per incassare quel sostegno - soprattutto militare - per assicurare il successo alle manovre dei suoi soldati: "Ancora qualche visita e le armi saranno sufficienti", ha detto da Berlino. Appena prima di partire alla volta di Parigi, dove ha ricevuto sostegno - militare - anche dal presidente Macron.

Controffensiva "non è un evento unico"
Podolyak intanto ha spiegato ancora una volta che la tattica militare non prevede una controffensiva fatta di "un evento unico che inizia oggi e finisce domani". Sono invece "decine, centinaia" le azioni. Alcune di queste "sono già in corso di attuazione" e "ci sono già piccoli progressi locali in diverse parti della regione di Donetsk", ha riferito il consigliere presidenziale ucraino. 

A Bakhmut uccisi due alti ufficiali militari russi 
Che lo scontro a est sia sempre più duro lo testimonia anche il ministero della Difesa russo, che in una rara comunicazione ha riferito dell'uccisione di due alti ufficiali militari russi impegnati in battaglia: i colonnelli Vyacheslav Makarov e Yevgeny Brovko, morti "eroicamente" al fronte.  
 

I raid di Mosca sull'Ovest ucraino
Arrivano quindi conferme che qualcosa si muove, mentre Mosca tenta di far paura aumentando la profondità della sua offensiva nel Paese. ieri notte una nuova ondata di attacchi è stata lanciata infatti in dieci regioni ucraine e sulla capitale, provocando morti e feriti. Due attacchi notturni sono stati sferrati sull'oblast occidentale di Ternopil, dove alcuni magazzini sono stati devastati da un incendio. 

Mosca: "Distrutto sito di armi occidentalI"
Secondo Mosca, si trattava di "un sito di armi occidentali" per l'Ucraina, colpito insieme ad un altro a Petropavlivka, nella regione orientale di Dnipropetrovsk. Perché dopo le infrastrutture energetiche, ora l'obiettivo di Mosca sono le armi, mentre continuano gli attacchi nei territori occupati e sul territorio russo. 

Gli attacchi ucraini in territorio russo
I media hanno riferito di esplosioni nella città di Yasinuvata e a Donetsk, dove secondo i filorussi un civile è rimasto ucciso in uno strike dell'esercito ucraino. Secondo Mosca l'Ucraina è diventata "uno Stato sponsor del terrorismo" e "istiga e perpetra gli omicidi di russi", ha accusato il Cremlino. 

Archivio: l'incendio di un deposito di petrolio a Bryansk (Russia), ad Aprile Telegram
Archivio: l'incendio di un deposito di petrolio a Bryansk (Russia), ad Aprile

 Kiev non commenta ma esulta all'indomani delle notizie dei velivoli caduti nella regione di Bryansk. "Una brutta giornata per la loro aviazione", ha affermato il portavoce dell'aeronautica ucraina, Yuri Ignat, secondo cui sarebbero cinque - tre elicotteri e due aerei - i mezzi che si sono schiantati. 

Il giallo degli aerei russi abbattuti
Secondo il portavoce, sarebbero stati abbattuti dalla stessa difesa aerea russa. Una ricostruzione non esclusa anche dal capo dei mercenari Wagner Yevgeny Prigozhin, che non perde occasione di alimentare le critiche contro le forze regolari russe.  
 

Wp, Prigozhin offrì a Kiev posizione truppe russe 

Ed è il Washington Post che pubblica un articolo dove sostiene che “Alla fine di gennaio il capo del gruppo Wagner, Yevgeniy Prigozhin”, avrebbe “offerto all'Ucraina informazioni sul posizionamento delle truppe russe in modo da poterle colpire in cambio del ritiro dei soldati di Kiev dall'area intorno a Bakhmut”. E' quanto emerge dai leak del Pentagono riportati dal quotidiano americano. 

Prigozhin aveva fatto arrivare la sua proposta tramite i suoi contatti nell'intelligence militare di Kiev. Contatti confermati, aggiunge il quotidiano, da due funzionari ucraini, secondo i quali Prigozhin ha parlato in varie occasioni il servizio di intelligence militare (Hur) del governo di Kiev.