Ghriba

Sparatoria davanti alla sinagoga a Djerba, in Tunisia: 4 morti e 10 feriti

Un militare della base navale ha ucciso un collega e ha tentato di entrare nella sinagoga, dove era in corso un pellegrinaggio. Le forze di sicurezza hanno risposto al fuoco e ucciso l'assalitore. Due vittime civili, incluso un cittadino francese

Un militare apre il fuoco sull'isola di Djerba, in Tunisia, per motivi ancora ignoti. Ed è strage: i morti sono almeno 4, incluso l'assalitore, i feriti una decina.

Tutto è avvenuto nella sera di martedì nei pressi della sinagoga di Ghriba, dove si stava tenendo un annuale pellegrinaggio ebraico. 

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, un membro della Guardia nazionale in forza presso il centro navale dell'isola ha ucciso un suo collega con l'arma di servizio, poi ha cercato di entrare nella sinagoga e ha iniziato a sparare contro le unità di sicurezza sul luogo, che hanno risposto al fuoco. La zona è stata messa in allerta, le persone invitate a cercare riparo.

I morti dunque sono lo stesso assalitore, un altro militare e due civili - fra i quali un cittadino francese. I feriti sarebbero almeno dieci. 

Il ministero dell'Interno tunisino fa sapere che l'interno e l'esterno della sinagoga sono stati messi in sicurezza e che le ricerche delle autorità continuano per scoprire "le ragioni di questo attacco codardo".

La sinagoga di Ghriba - secondo la leggenda - ha circa 2500 anni ma fu ricostruita alla fine del XIX secolo sul sito del precedente edificio del VI secolo. 

Si trova nel centro dell'isola di Djerba, dove ha sede una delle più antiche comunità ebraiche del Mediterraneo, ben integrata in un Paese a maggioranza musulmana. Il pellegrinaggio in corso in queste ore attrae ogni anno migliaia di visitatori da tutto il mondo. 

Per accedervi bisogna sottoporsi a vari controlli di sicurezza, soprattutto dopo che nel 2002 il luogo fu oggetto di un sanguinoso attentato poi rivendicato dall'ala locale di Al Qaida: un camion fu fatto esplodere all'ingresso, i morti furono 20.