Nella notte a Mosca

Sventato attentato contro Putin al Cremlino, lui è illeso. Kiev: "Non siamo stati noi"

Due velivoli senza pilota hanno cercato di colpire la residenza ufficiale del presidente russo, che al momento dell'attacco non era presente. Frammenti di due droni sono caduti all'interno delle mura, chiuso lo spazio aereo della capitale

Sventato attentato contro Putin al Cremlino, lui è illeso. Kiev: "Non siamo stati noi"
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Il momento in cui i due droni esplodono

Un tentativo di attacco, un attentato in piena regola contro la vita di Vladimir Putin: è successo la notte scorsa al Cremlino, residenza ufficiale del capo della Federazione russa e sede del governo. L’attacco è stato effettuato con due droni ucraini ma è stato sventato, Putin risulta illeso. Lo ha riferito il servizio stampa presidenziale.

Ma l'Ucraina ribatte di non avere “nulla a che fare” con l'azione. Lo riferisce la presidenza di Kiev, confermato anche da Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un messaggio ai giornalisti. La stessa informazione è stata riportata anche dal portavoce Serghei Nikivorov, citato dai media ucraini. Il consigliere del capo di Stato di Kiev ha definito l'episodio “tutto prevedibile... la Russia sta chiaramente preparando un attacco terroristico su larga scala”, ha twittato. E ha aggiunto: “L'Ucraina conduce una guerra esclusivamente difensiva e non attacca obiettivi sul territorio della Federazione Russa”, perché “non risolverebbe alcun problema militare e fornirebbe a Mosca motivi per giustificare i suoi attacchi ai civili. I droni sulle strutture energetiche o sul Cremlino possono solo indicare le attività di guerriglia delle forze di resistenza locali” ha spiegato Podolyak.

“Questa notte – si legge in un comunicato – il regime di Kiev ha tentato di colpire con veicoli aerei senza equipaggio la residenza del presidente della Federazione russa al Cremlino”. Secondo il rapporto, i droni sono stati neutralizzati. La nota poi specifica: “Due veicoli aerei senza equipaggio erano puntati contro il Cremlino. A seguito di azioni tempestive, intraprese dai servizi militari e speciali che utilizzano sistemi radar, i dispositivi sono stati messi fuori uso. A seguito della loro caduta e della dispersione di frammenti sul territorio del Cremlino, non ci sono state vittime e danni materiali” ha specificato Mosca.

Il Cremlino bolla l'accaduto come “un atto terroristico pianificato e un attentato alla vita del presidente della Federazione russa, compiuto alla vigilia del Giorno della Vittoria, la parata del 9 maggio, alla quale è prevista anche la presenza di ospiti stranieri”. La nota ribadisce che il presidente della Russia non è stato ferito, aggiungendo che “il programma dei suoi lavori non è cambiato, continua come al solito”, osserva il servizio stampa. “La parte russa si riserva il diritto di adottare misure di ritorsione dove e quando lo ritiene opportuno”, si legge ancora nella nota.

La notizia è stata confermata dall’agenzia di stampa Ria Novosti. Il portavoce della presidenza russa, Dmitri Peskov, ha poi specificato che Vladimir Putin non era al Cremlino nel momento dell'attacco. Peskov ha anche chiarito che la parata del 9 maggio si terrà come da programma.

I due droni sono stati distrutti dai sistemi elettronici di difesa aerea, ma alcuni frammenti sono caduti all'interno del territorio del complesso presidenziale, senza provocare feriti. Un video realizzato la scorsa notte e circolato su canali Telegram mostra del fumo bianco alzarsi da oltre le mura del Cremlino dopo l'impatto. Il sindaco di Mosca, Serghey Sobyanin, ha disposto il divieto di sorvolo di droni sulla capitale russa.

“Non posso commentare in alcun modo questo fenomeno. Forse è stato un fulmine. La cosa principale per me è ottenere le munizioni per avanzare a Bakhmut. E la seconda cosa è che i fianchi dell'esercito non vengano danneggiati” ha commentato Yevgeny Prigozhin, capo del Gruppo Wagner, rispondendo a una domanda sul tentativo di attacco, sul suo canale Telegram.