ITALIA
La vicenda a Sanganiello a Caivano
Terra dei fuochi, sequestrati un terreno e un pozzo
Campi coltivati, ma contaminati da metalli pesanti nocivi per la salute. Pozzo non a norma. Dallo scavo sono stati recuperati: pneumatici, plastiche, teli, asfalto, scorie metalliche di fusione industriale, amianto e scarti di lavorazione di aziende del pellame
Terreni coltivati
Circa 13mila metri quadri della superficie agricola venivano coltivati ad ortaggi, mentre 28mila metri quadri non erano coltivati, ma presentavano un piano di calpestio rialzato di circa 40 centimetri rispetto al piano di campagna circostante a dimostrazione di un probabile riporto di terreno per un volume pari a 110mila metri cubi. Dallo scavo sono stati recuperati: pneumatici, plastiche, teli, asfalto, scorie metalliche di fusione industriale, amianto e scarti di lavorazione di aziende del pellame. Le analisi del terreno, da parte dei laboratori dell'Agenzia regionale per la protezione dell'Ambiente per la Campania, hanno evidenziato il superamento della soglia di contaminazione per berillio tra il 200 e il 300 per cento oltre i limiti di legge, per lo stagno tra il 250 e il 500 per cento e per lo zinco di circa l'80 per cento. La Procura partenopea ha emesso il provvedimento d'urgenza e gli uomini del Corpo forestale hanno condotto l'operazione.
L'operazione è stata condotta applicando il metodo investigativo elaborato dal Corpo forestale dello Stato che incrocia i dati delle ortofoto storiche con i rilievi magnetometrici che dimostrano le evidenti anomalie del campo magnetico
del sottosuolo.