Coronavirus
36 milioni gli italiani che non hanno viaggiato all'estero
Confturismo: persi 78 milioni di arrivi a causa della pandemia
Il turismo è stato tra i settori più penalizzati dalla pandemia. Confturismo e Confcommercio chiedono un progetto per accedere al Recovery Fund. Intanto si vedono segni di una timidissima ripresa

Proposte per ripartire
Piani, proposte per riavviare il settore Confturismo-Confcommercio le hanno messe sul piatto. Ma “concretamente, non è accaduto nulla - conclude Patanè - neanche la più volte annunciata apertura del tavolo per aggiornare il Piano strategico del turismo, fermo al 2017". La richiesta, si spiega, è investire sulle nostre imprese, “altrimenti sarà il Paese, non solo il nostro settore, a pagarne pesantissime conseguenze".
La timida voglia di viaggiare
Dopo il record negativo di novembre, l’indice di fiducia del viaggiatore italiano calcolato da SWG per Confturismo-Confcommercio recupera nove punti e si attesta a quota 48. Ora, dopo un lungo periodo di assenza di progetti di vacanza, cominciano ad affiorare le prime idee e qualche timidissima programmazione di ferie. Il 25% degli intervistati prevede così di concedersi a febbraio, una pausa di massimo 3 giorni in Italia. Il 72% non ha però ancora scelto la destinazione, né tanto meno prenotato, e la stragrande maggioranza delle preferenze si indirizza verso seconde case di proprietà o di amici. Insomma, spiega l'associazione, non è turismo.
Le vacanze estive
Se si sposta lo sguardo in avanti, il 28% degli italiani sembra puntare a una vacanza di 3/7 giorni tra giugno e luglio, e il 50% in un break di 7 giorni tra luglio e settembre. Progetti che devono fare i conti con l’andamento del virus e piano vaccinale. Nel complesso, sono sempre le località di mare ad attrarre di più, soprattutto per i progetti di vacanza se di maggiore durata, mentre per quelle più brevi le città d’arte - soprattutto di Toscana, Lazio ed Emilia Romagna - tornano finalmente a competere con la montagna: un piccolo segnale positivo per la tipologia di destinazione più duramente colpita dalla crisi Covid.
I viaggi all’estero
Qui il panorama si restringe ancora di più. Si prevede, ma da primavera in poi, e solo da parte di un italiano su quattro. La destinazione è quasi esclusivamente l’Europa, con la Grecia ampiamente favorita. Da notare che il 6% pensa di nuovo a destinazioni di medio-lungo raggio, come Mar Rosso, Stati Uniti e area caraibica, a partire da Cuba e Santo Domingo.