POLITICA
Viminale: ridotte del 7,9%
Nuova direttiva sulle scorte, in un anno 49 in meno
Salvini: "Tuteleremo solo chi è davvero a rischio"

"Siamo impegnati per garantire la massima tutela per chi è davvero a rischio, ma siamo determinati - aggiunge Salvini - a recuperare centinaia di donne e uomini delle Forze dell'Ordine per assicurare la sicurezza a tutti gli altri cittadini".
Al 1° giugno 2018, ricorda il Viminale, le misure per le tutele personali ammontavano a 618, con l'impiego di 2.218 donne e uomini delle forze di polizia, oltre a circa 230 agenti utilizzati per le cosiddette vigilanze fisse ad abitazioni e luoghi di lavoro. 434 le auto blindate fornite e 266 le vetture non specializzate. Esattamente un anno dopo, al 1° giugno 2019, "all'esito di un primo intervento che ha portato ad una razionalizzazione dell'esistente, le misure di sicurezza sono state 569, con un calo di circa il 9% del numero di agenti utilizzati sia per le scorte personali che per le vigilanze fisse. Per l'esattezza 2.015 le unità delle forze di polizia impiegate (203 in meno rispetto a dodici mesi prima), oltre a 211 per le vigilanze fisse, 404 le vetture blindate e 234 le non specializzate".
Per quanto riguarda le regioni, la parte del leone è del Lazio, con 209 tutele nel 2018 e 173 nel 2019, e subito dopo la Sicilia con 142 nel 2018 e 124 nel 2019.
Le categorie maggiormente tutelate sono: magistrati, imprenditori e diplomatici, oltre a politici, giornalisti e alti dirigenti dello Stato. In particolare, al primo giugno 2018, risultavano protetti 274 magistrati, 82 politici, 45 imprenditori e 28 diplomatici. Dopo un anno il numero dei magistrati tutelati non ha subìto variazioni, i politici sono scesi a 58, gli imprenditori a 32 e i diplomatici a 27.