ITALIA
Migranti
Caso Diciotti, inchiesta su Salvini. Tribunale dei ministri di Palermo incompetente, atti a Catania
Il ministro Salvini: chiudete inchiesta e lasciatemi lavorare

Salvini è indagato per la vicenda della nave Diciotti per sequestro di persona. Il Tribunale dei ministri, composto da Pilato, dal giudice Filippo Serio e dal giudice del tribunale fallimentare Giuseppe Sidoti, estratti a sorte come prevede la legge, avevano 90 giorni, compiute le indagini preliminari e sentito il pubblico ministero, per decidere se archiviare o trasmette gli atti alla Procura perché quest'ultima chieda l'autorizzazione a procedere al Senato visto che Salvini è un senatore. oggi il colpo di scena con la restituzione degli atti alla Procura di Palermo.
Salvini: chiudete inchiesta e lasciatemi lavorare
"Incredibile, continua l'inchiesta Diciotti su di me: sarei un sequestratore (rischio 15 anni di carcere) per aver fermato in mare una nave carica di immigrati. Ora l'indagine, partita da Agrigento, passera' da Palermo a Catania... Ma chiudetela qui e lasciatemi lavorare". Lo scrive su Twitter Matteo Salvini, ministro dell'Interno.
"Indagine sembra gioco dell'oca"
A Bolzano il ministro Savini ha inoltre detto: "Un giudice di Agrigento mi ha indagato per sequestro di persona, l'indagine è poi passata a Palermo e poi a Catania, non so se è come il gioco dell'oca. Più mi indagano e più mi fanno venire voglia di lavorare e difendere i confini di questo splendido Paese".
Atti inchiesta arrivati a procura Catania
Nel pomeriggio infatti sono stati recapitati alla Procura distrettuale di Catania, guidata dal procuratore Carmelo Zuccaro, gli atti dell'inchiesta per sequestro di persona aperta a carico del ministro dell'Interno Matteo Salvini. Il fascicolo, inviato dalla procura di Palermo, ha adesso come approdo il Tribunale dei ministri etneo che è composto da tre giudici sorteggiati tra i magistrati del Distretto della Corte d'appello. Sono Nicola La Mantia, sezione civile fallimentare di Catania; Paolo Corda, della quinta sezione penale del Tribunale di Catania, e Sandra Levanti, della sezione civile del Tribunale di Ragusa. Altri tre giudici sono supplenti.