MONDO
Il dolore della famiglia
Congo, il papà di Attanasio: "Luca era felice, ora ci è crollato il mondo addosso"
Parla Salvatore Attanasio, padre dell'ambasciatore italiano ucciso in Congo: "Per noi la vita è finita, ora dobbiamo pensare alle nipotine"

L'ultimo saluto domenica scorsa
Salvatore racconta di aver sentito il figlio l'ultima volta domenica scorsa, il giorno prima dell'agguato nel parco nazionale di Virunga: "Non era assolutamente preoccupato, ci ha spiegato la sua missione, ci ha detto quali erano gli obiettivi. E' stato sempre una persona rivolta agli altri, ha sempre fatto del bene a tutti, ed è sempre stato proiettato verso alti ideali, capace di coinvolgere chiunque nei suoi progetti. Una cosa che a me poteva sembrare poco chiara, lui me la rendeva diversa, positiva. Era una persona onesta, corretta, mai uno screzio. Siamo distrutti, è una perdita incommensurabile".
Ci è crollato il mondo addosso
Poi torna al momento in cui ha appreso la drammatica notizia: "In trenta secondi sono passati i ricordi di una vita, ci è crollato il mondo addosso. Sono cose ingiuste, che non devono accadere. Per noi la vita è finita. Ma adesso bisogna pensare alle nipoti, queste tre creature avevano praterie davanti a loro con un padre così. Non sanno ancora cosa è accaduto, non si rendono conto", dice ancora Salvatore Attanasio. "Anche la loro mamma, la moglie di Luca, è distrutta dal dolore".
La sua Africa
Infine un pensiero all'Africa, tanto importante per il figlio, ma per lui lontana: "L'Africa l'ho vissuta attraverso di lui, ci siamo stati, ma per poco tempo".