Coronavirus
Emergenza Covid-19
La pandemia corre in tutta Italia, preoccupano Lombardia e Emilia Romagna
Tutti i comuni della città metropolitana di Bologna e della provincia di Modena da domani in zona rossa e la provincia di Reggio Emilia in arancione scuro. Nelle Marche, Ancona in rosso. E anche in Lombardia i dati destano inquietudine

Lo dice Guido Bertolaso, coordinatore della campagna di vaccinazione anti Covid in Lombardia, oggi nel corso della conferenza stampa a Palazzo Pirelli per illustrare i provvedimenti approvati dalla Giunta sul piano vaccinale anti-Covid.
"Mi sembra che tutta l'Italia, tranne la Sardegna, si stia avvicinando a lunghi passi alla zona rossa". Dichiara ancora Bertolaso che però ha anche precisato di non essere tuttavia "più preoccupato della Lombardia rispetto ad altre Regioni".
Fontana: "Obiettivo 170mila vaccini al giorno"
Se la Lombardia passerà o no in zona rossa "lo diranno i dati che arriveranno dal Cts". Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, chiude alle illazioni su un cambio di colore dovuto all'aumento dei contagi e si concentra su come portare avanti la campagna vaccinale. L'obiettivo reso noto oggi in conferenza stampa, insieme alla vice presidente e assessore al Welfare Letizia Moratti è arrivare a effettuare 170.000 vaccinazioni al giorno, raggiungendo almeno 6,6 milioni di persone, sui 10,2 milioni di cittadini residenti.
L'Emilia Romagna corre ai ripari
Firmata oggi l'ordinanza con cui la Regione Emilia-Romagna, d'intesa con i sindaci e sulla base dei dati forniti dalle Aziende sanitarie, stabilisce l'ingresso in fascia rossa, a partire da domani, 4 marzo, e fino al 21 marzo, di tutti i comuni della Città metropolitana di Bologna e della provincia di Modena e la zona arancione scuro per quelli della provincia di Reggio Emilia. Il punto sul provvedimento, deciso per fronteggiare la crescente e veloce diffusione dei contagi a causa delle nuove varianti, anche tra i più giovani, e proteggere la rete ospedaliera, è stato fatto questa mattina in videoconferenza stampa dalla sede della Regione, a Bologna, con il presidente Stefano Bonaccini.
Confermate tutte le misure restrittive annunciate per contenere la curva epidemiologica, con un chiarimento resosi necessario dopo l'approvazione ieri del nuovo Dpcm, in vigore dal 6 marzo. L'ordinanza regionale farà partire la sospensione di nidi e materne (sia statali che comunali) dal 6 marzo, così come la chiusura delle attività di servizi alla persona come parrucchieri e barbieri, lo stesso che prevede il nuovo Dpcm per le zone rosse in tutto il Paese.
Bonaccini: "A Bologna e Modena Rt sopra 1,25"
"E' assolutamente necessario contrastare e circoscrivere il contagio con misure restrittive e tempestive, in assenza delle quali la curva epidemica continuerebbe a crescere anche in zona arancione. Nelle due province che con l'ordinanza faremo diventare rosse, l'Rt è già sopra l'1,25, e le strutture ospedaliere, dove peraltro già dalla scorsa estate abbiamo triplicato le terapie intensive e fortemente potenziato i reparti Covid, sono in sofferenza".
"D'intesa con i sindaci, che abbiamo incontrato tutti, insieme, e che ringrazio per la grande collaborazione fornita, e sulla base dei dati della nostra sanità regionale, abbiamo deciso di agire subito: tra due giorni - ha concluso Bonaccini - arriverà l'analisi della Cabina di regia nazionale, che potrebbe portare l'Emilia-Romagna dal lunedì successivo in zona rossa, ma non potevamo aspettare oltre".
Marche: Ancona in fascia rossa
Fino a venerdì, la provincia di Ancona è in fascia rossa. Lo ha deciso il governatore della Regione Marche, Francesco Acquaroli, con un'ordinanza che scadrà insieme al Dpcm ancora in vigore. "Per il periodo successivo emaneremo un nuovo provvedimento - ha spiegato Acquaroli -, non appena sarà noto il testo definitivo del nuovo Dpcm che entrerà in vigore da sabato 6 marzo". Il presidente ha spiegato che "la situazione è in continuo divenire ed è monitorata costantemente".