POLITICA
Camera dei Deputati
Shoah: negazionismo diventa reato, fino a 6 anni di carcere
È legge il ddl sul negazionismo. "Un'aggravante alla Legge Mancino, rispetto ai reati di discriminazione razziale e di stampo xenofobo". Da 2 a 6 anni se propaganda si fonda su negazione della Shoah o dei crimini di genocidio

In sostanza, il negazionismo diventerà un'aggravante, aggiunta alla legge Mancino, rispetto ai reati di discriminazione razziale e di stampo xenofobo. Con il nuovo reato si punisce con la reclusione da 2 a 6 anni, l'incitamento all'odio razziale che si fonda "in tutto o in parte sulla negazione della Shoah o dei crimini di genocidio, dei crimini contro l'umanità e dei crimini di guerra".
"Con l'approvazione di questo provvedimento, il Parlamento intende contrastare una delle forme più sottili e striscianti della diffamazione razziale, della xenofobia a sfondo antisemita e non solo, e in genere dell'incitazione all'odio". Lo ha detto Chiara Gribaudo, vice-presidente del Gruppo Pd della Camera, nella dichiarazione di voto sulla legge sul negazionismo, spiegando che "la via scelta per stabilire una sanzione penale all'odioso comportamento negazionista non è stata quella di introdurre - come, in passato, era anche stato proposto - una nuova tipologia di reato per il negazionismo (esistente in Francia, Germania, Austria, Belgio, Svezia, Svizzera, Polonia, Romania, Slovacchia, Repubblica Ceca, fino al Canada e all'Australia)".
"Abbiamo scelto, invece -spiega- di modificare l'articolo 3 della legge 13 ottobre 1975 che ha recepito la Convenzione di New York del 7 marzo 1966 sulle discriminazioni razziali introducendo il contrasto di quelle azioni discriminatorie che trovano origine nella negazione o minimizzazione del genocidio degli ebrei e di quello di altre minoranze che costituiscono uno degli aspetti più odiosi delle pratiche razziste".