Alla fermata dello stadio si celebra la storia del Napoli. Maradona con la coroncina
All'interno della stazione Mostra della linea ferroviaria Cumana, l'opera "Forza Napoli Sempre". Tra i tanti campioni, il pioniere Garbutt, Pesaola degli anni dei primi successi, poi Vinicio e Sivori fino all'epopea maradoniana e ai contemporanei
La stazione si trova a pochi passi dallo stadio che da ieri si chiama Diego Armando Maradona. Alla presentazione sono intervenuti il presidente del Calcio Napoli, Aurelio De Laurentiis, accompagnato dal calciatore Victor Osimhen, il presidente di Eav (holding dei trasporti della Regione Campania che gestisce, tra le altre, la linea ferroviaria Cumana), Umberto De Gregorio, e il presidente della Camera di Commercio, Ciro Fiola. Assente il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, la cui presenza era annunciata alla vigilia.
Sono ritratti tutti i principali protagonisti della quasi centenaria storia del Napoli: dai pionieri della fondazione come Garbutt e Sallustro ai primi successi degli anni Sessanta e Settanta con Pesaola, Vinicio, Sivori, Juliano e Savoldi, per arrivare ai primi anni Ottanta con Krol e Bruscolotti. A seguire l'epopea maradoniana con Diego Maradona (raffigurato con una speciale coroncina), Bianchi, Careca, Ferrara e De Napoli, per passare agli anni successivi con Cannavaro, Taglialatela e Zola, e all'era De Laurentiis con Grava, Reja, Hamsik, Lavezzi, Mazzarri e Benitez, fino ai contemporanei Gattuso, Koulibaly, Cavani e Insigne.
De Laurentiis: "Plauso a De Luca per l'opera che immortala l'importanza del Club"
"Un plauso sincero a Vincenzo De Luca per l'iniziativa artistica, che ha saputo immortalare l'importanza del Napoli attraverso una rappresentazione dei protagonisti più iconici, nella fermata di una stazione, quella dello stadio, che diventa un preludio a una partenza verso traguardi inimmaginabili" ha dichiarato De Laurentiis. "Complimenti anche all'Ente autonomo Volturno per la sua realizzazione".
"Murales stazione bellissimi, metteranno anche Ferlaino"
"Abbiamo vissuto questa settimana all'insegna del ricordo. Io e mio figlio lavoriamo da 12 mesi alla storia del Napoli dal 1926 a oggi. Volevamo partire proprio con i due scudetti e quindi avevamo già organizzato una settimana in Argentina con Maradona appena ci fossero state le possibilità di fare tutto il lavoro in sicurezza. Volevamo sentire la genialità di Diego su questi argomenti" ha poi detto De Laurentiis. "Volevamo raccontare - ha spiegato - il Napoli con questo criterio innovativo, tante partite, interviste,commenti, musica. Probabilmente andremo in produzione nel mese di gennaio e con tutta probabilità la prima stagione sarà disponibile con l'inizio del nuovo anno calcistico. Qui oggi quando ho visto il murales nella stazione è stato come un percorso di un film attraverso tanti fotogrammi straordinari.Hanno fatto un'opera di pittura bellissima, anche perché lavorare qui sotto in queste condizioni solo di notte non è stato facile. Li ringrazio, manca Ferlaino che mi hanno promesso che inseriranno, manca Oshimen che mi hanno promesso che inseriranno, quindi questo percorso che abbiamo fatto ci ha fatto ripercorrere la storia del Napoli attraverso tanti protagonisti dello stadio".