Ciad, vite sospese: i profughi in fuga da Boko Haram
In viaggio nella remota regione del Lago Ciad, Andrea de Georgio ha raccolto le testimonianze dei sopravvissuti che vivono nel campo profughi di Dar Assalam, a Baga Sola
Il Lago Ciad è una delle regioni del mondo maggiormente colpite dal cambiamento climatico. Fino a qualche anno fa questo era uno dei laghi più grandi di tutta l’Africa, mentre oggi appare parzialmente prosciugato. In questa zona del Ciad, alla profonda crisi ambientale negli ultimi tre anni si è aggiunta anche un’ondata di sfollati interni e rifugiati che, dai Paesi confinanti quali la Nigeria, il Niger e il Camerun, scappano dalle violenze dei jihadisti di Boko Haram. In viaggio nella remota regione del Lago Ciad, Andrea de Georgio ha raccolto le testimonianze dei sopravvissuti che vivono nel campo profughi di Dar Assalam, a Baga Sola
Il reportage di Andrea de Georgio fa parte del progetto “Checkpoint: storie di frontiere tra Sahel ed Europa” - “Frame, Voice, Report”, cofinanziato dall’Unione europea, Consorzio ong Piemonte, promosso da Rainbow for Africa e cooperativa Orso, in collaborazione con Engim Internazionale, Radio Beckwith evangelica, Border radio.