Johnson: ospedali a rischio saturazione in Gran Bretagna
Proroga delle restrizioni in Danimarca, Regno Unito in allerta ospedali, stato di emergenza in Giappone e Malawi. Al via vaccinazione di massa in Russia
In Gran Bretagna, il premier Johnson ha annunciato ospedali a rischio saturazione denunciando timori per nuova 'variante brasiliana. L'impennata di contagi da covid alimentata nel Regno Unito in particolare dalla cosiddetta variante inglese del virus comporta ormai "un rischio sostanziale" per gli ospedali britannici, sul fronte d'una saturazione di posti letto in terapia intensiva, ha detto Johnson in un'audizione parlamentare in commissione, pur aggiungendo di non essere in grado di "predire" quando questa saturazione possa essere raggiunta. Il premier ha insistito poi sull'importanza del lockdown e dell'accelerazione dei vaccini in questa fase, mentre ha espresso preoccupazione per una "nuova variante individuata in Brasile" dopo quella sudafricana.
La variante del virus ha colpito per prima e con estrema durezza, il 2020 è stato l'anno con più vittime dalla Grande Guerra.
Sul cartello attaccato alla saracinesca si legge la scritta "Negozio momentaneamente chiuso". A Copenhagen le strade sono deserte e le restrizioni attualmente in vigore fino al 17 gennaio saranno prorogate nel tentativo di combattere il coronavirus. Lo ha annunciato il primo ministro danese Mette Frederiksen: "Credo che sia chiaramente necessaria una proroga delle restrizioni. Non da ultimo per garantire che la variante britannica non si diffonda", ha detto Frederiksen. Anche il parlamento interromperà alcune attività per un mese, compresi i dibattiti su diversi nuovi progetti di legge. La Danimarca ha anche annunciato che sarà consentito l'ingresso nel Paese solo ai voli in cui ogni passeggero fosse risultato negativo al Covid-19 e ha emesso una guida per sconsigliare ai cittadini qualsiasi viaggio all'estero.
"In tutta Europa sta montando una nuova forte tempesta", ha avvertito oggi il ministro della Salute Roberto Speranza, "Il virus verrà piegato con i vaccini ma adesso continua a circolare con forza crescente e può di nuovo colpirci molto duramente". "Nel mondo i numeri restano terribili nella loro evidente drammaticità - ha aggiunto -: un caso confermato ogni 89 abitanti, un decesso ogni 4080 abitanti. Sono numeri impressionanti e in Europa la situazione è ancora peggiore: 1 caso confermato ogni 27 abitanti, un decesso ogni 793 abitanti. Germania e Regno unito sono in lockdown totale".
La Germania è preoccupata dalla variante inglese, veloce nel propagarsi, tanto che Angela Merkel ha preparato i tedeschi a un lockdown prolungato per altri due mesi. Già dal 14 gennaio saranno introdotte regole più rigide per i viaggiatori che tornano nel Paese come l'obbligo di dimostrare di non essere infetto dal coronavirus entro e non oltre 48 ore dall'ingresso. Anche coloro che arrivano dai paesi più colpiti devono presentare il risultato di un test negativo prima di entrare in Germania. Tra questi paesi figurano Regno Unito e Sudafrica, due luoghi in cui sono state rilevate per la prima volta varianti altamente trasmissibili del virus.
Più disciplinati appaiono gli olandesi: otto su dieci ritengono il lockdown giusto, secondo un sondaggio diffuso dai media locali nel giorno in cui il premier Mark Rutte ha annunciato il prolungamento del confinamento nazionale di altre 3 settimane, fino al 9 febbraio. Il blocco sarebbe dovuto decadere il 19 gennaio ma per il governo il numero dei casi giornalieri - seppur in calo da 2 settimane - è ancora troppo alto.
La Francia ha registrato nelle ultime 24 ore 23.852 nuovi casi di Covid-19, più dei 19.752 di martedì ma in calo rispetto ai 25.379 di una settimana fa. I dati del ministero della Salute hanno anche mostrato che 229 persone erano morte a causa del virus negli ospedali, in calo rispetto alle 355 di martedì. Il numero di persone in terapia intensiva è aumentato di numeri a due cifre per il quarto giorno consecutivo. Il ministero ha anche affermato che ad oggi più di 247.000 persone sono state vaccinate contro il Covid-19, rispetto alle quasi 190.000 di martedì e 138.000 di lunedì. La reintroduzione del confinamento nazionale è l'ipotesi meno probabile. Si valuta invece una chiusura in base alle regioni, o parziale, per esempio nei weekend. Oppure l'anticipo del coprifuoco dalle 20 alle 18 in tutto il Paese.
Mentre si allenta la tensione in Corea del Sud, con un calo dei contagi, in Giappone, il governo è pronto a sospendere gli ingressi di tutti i cittadini stranieri non in possesso di un permesso di soggiorno nel Paese, chiudendo di fatto le frontiere, per tentare di arginare l'accelerazione senza sosta dei contagi di coronavirus. Oggi il Paese, che ha superato quota 300 mila positivi totali al Covid, con circa due terzi del totale registrati da fine ottobre ad oggi, è stata confermata l'entrata in vigore dello stato di emergenza in altre 7 prefetture dell'arcipelago, oltre a Tokyo e le tre regioni confinanti. "La situazione rimane molto seria e le misure diventano inevitabili. Dobbiamo lavorare assieme per vincere questa sfida", ha detto il premier Yoshihide Suga durante la conferenza stampa di presentazione dei provvedimenti.
La capitale e un totale di 11 prefetture tra cui Osaka, Kyoto, Aichi e Fukuoka - che contribuiscono alla formazione del 60% del prodotto interno lordo del Paese - dovranno adeguarsi all'ordinanza fino al 7 febbraio. Ai residenti viene chiesto di limitare le uscite ai servizi essenziali, i ristoranti e i bar potranno servire alcol solo fino alle 19 e chiudere entro le 20. Il governo inoltre esorta le aziende ad aumentare fino al 70% la percentuale di dipendenti in smart working, mentre tutte le scuole rimarranno aperte a differenza del primo provvedimento di questo tipo istituito ad aprile dello scorso anno. Le nuove misure arrivano a poco più di sei mesi dall'inizio delle Olimpiadi di Tokyo, avallate dal premier Suga malgrado la crescente contrarietà della popolazione. Nell'ultimo sondaggio dell'emittente pubblica Nhk, il 77% degli intervistati si dice contrario all'organizzazione dei Giochi, preferendo un nuovo rinvio (39%) o la loro completa cancellazione (38%), con appena il 16% favorevole al regolare svolgimento.
Malawi in stato di emergenza
Il presidente del Malawi ha proclamato lo stato d'emergenza dopo che, in meno di 24 ore, ben due ministri del governo di questo paese africano sono morti di covid-19. Almeno una decina di membri dell'esecutivo sono risultati contagiati. "Succeda quel che succeda, lo supereremo", ha detto il presidente Lazarus Chakwera, annunciando lo stato d'emergenza dopo la morte dei ministri delle Amministrazioni locali, Lingson Berekanyama, e dei Trasporti, Sidik Mia. Chakwera ha poi convocato una riunione di emergenza del governo per valutare nuove restrizioni, compreso un lockdown generale. Secondo i dati dei Centri di controllo e di prevenzione delle malattie (Cdc) per l'Africa, in Malawi si sono registrati finora 9.400 contagi e 254 morti su una popolazione di quasi 12 milioni di abitanti.
Vaccinazione di massa in Russia
"Dobbiamo passare da una vaccinazione su larga scala a una vaccinazione di massa". Lo ha detto Vladimir Putin in una riunione con il governo, notando come l'industria abbia superato i volumi di produzione previsti di vaccino Sputnik V. La vice premier Tatyana Golikova, che ha la delega sulla lotta al coronavirus, ha detto che il sistema "è pronto" e che la vaccinazione di massa inizierà il "18 gennaio".