In memoria di Valerio Verbano, il maxi ritratto di Jorit a Roma
Quarantuno anni fa il giovane attivista di sinistra fu ucciso nella sua casa in un agguato condotto da tre uomini armati
A quarantuno anni dalla morte di Valerio Verbano, giovane attivista di sinistra ucciso nel 1980 in casa a colpi di pistola da tre uomini a volto coperto, oggi al Tufello è stato inaugurato un grande murale che lo ricorda. L'opera, che raffigura il volto del ragazzo, è stata realizzata sulla facciata dell'Istituto professionale 'Federico Cesi', in via delle Isole Curzolane da Jorit con il suo tratto caratteristico, i segni rossi sul viso.
Il ritratto del giovane, la cui memoria nel quartiere popolare è rimasta molto viva negli anni, con cortei ed iniziative, è stata finanziata dal Municipio III e dalla Regione Lazio. "Il volto di Valerio, impresso su uno dei muri del Municipio, porta la sua presenza nella quotidianità e nella vita di ogni giorno. E' un monito fortemente antifascista. La memoria è una trama di vicende, non un solo tempo lineare, che si misura anche nella collettività, nell'appartenenza a dei valori e nella condivisione. Le strisce sui visi di Jorit, in particolare su quello di Verbano, a questo rimandano: all'unità", spiega il mini sindaco Giovanni Caudo.
"E' il suggello di tutta una serie d'iniziative che l'anno scorso, nel 40ennale della morte di Valerio e prima della pandemia, hanno portato in piazza circa trentamila persone - spiega l'assessore municipale alla Cultura Christian Raimo -. Il ritratto sarebbe dovuto essere realizzato già la primavera scorsa ma il lockdown e il Covid hanno imposto un necessario slittamento dei tempi. Ora, finalmente, il murale concluso può diventare un simbolo per tutto il quartiere". Oggi pomeriggio per le vie del Tufello si svolgerà il tradizionale corteo antifascista in memoria di Verbano, per la cui morte non sono mai stati individuati in sede giudiziaria i colpevoli.
L'autore del maxi graffito, Jorit, ha commentato: "Quello che mi ha colpito durante la realizzazione è il senso molto forte di comunità che c'è qui. Un quartiere vivo e non un dormitorio. Lascio un pezzo di cuore qui su questo muro".
Valerio Verbano venne ucciso nella sua casa di via Monte Bianco il 22 febbraio 1980. Attivista militante, appartenente all'area di Autonomia Operaia, venne freddato con un colpo di arma da fuoco in un agguato da tre uomini armati che si erano introdotti a volto coperto nella sua casa, e avevano immobilizzato i genitori del 19enne aspettando il suo rientro. Nonostante le lunghe e ripetute indagini e la rivendicazione dai parte del movimento fascista dei Nar (Nuclei armati rivoluzionari), al momento l'omicidio resta senza un colpevole. Durante l'inaugurazione un pensiero è stato rivolto anche a Carla, la mamma di Valerio Verbano, scomparsa nel 2012, impegnata per tutta la vita a chiedere giustizia per l'uccisione del figlio.