Libia 1970: quando gli italiani fuggirono da Gheddafi. Le foto dell'epoca
L’esodo di massa degli italiani di Libia inizia subito dopo il 1 settembre 1969, giorno in cui il giovane Gheddafi conquista il potere con un colpo di Stato. Nei quattro mesi successivi partono almeno 800 italiani: alcuni senza nemmeno un visto, organizzando piani anche rischiosi per approdare il Sicilia. Il decreto ufficiale di espulsione arriva nell’estate del 1970: dei 44 mila italiani residenti nel 1948 ne restano meno di metà. Sbarcano a Napoli, vengono smistati nei campi profughi in Campania, Puglia e Lombardia. La Libia confisca 40 mila ettari di terra, 1700 case, 500 attività commerciali: in totale 200 miliardi di lire del 1970. La chiesa diventa moschea, i monumenti polvere. Il cimitero viene profanano e Roma rimpatria anche 20 mila salme di soldati. Quello di ieri è il terzo esodo degli italiani. Prima degli anni 70 c’erano state le espulsioni del 1951, dopo l’indipendenza della ex colonia italiana.