Marte. Un villaggio bosniaco è in febbrile attesa dell'arrivo del rover Perseverance: ecco perché
Il cratere Jezero, obiettivo della missione della Nasa sul pianeta rosso, un tempo aveva caratteristiche simili a questa verdeggiante valle bosniaca.
Gli abitanti di un paese bosniaco si preparano a riunirsi davanti al mega-schermo installato nel cortile dell'unica scuola della loro comunità per seguire l'arrivo del rover della NASA su Marte in un cratere che porta il nome del loro piccolo villaggio: Jezero.
Sarà un giorno storico per i mille abitanti che, grazie alla missione Perseverance, si sentono un po' protagonisti e finalmente al centro di un momento storico positivo, una bella differenza rispetto al passato. C'è orgoglio tra gli uomini e le donne di Jezero, un sentimento raro in un luogo dove sono ancora evidenti le ferite lasciate dalla guerra degli anni Novanta, a cominciare da una povertà dura da sradicare.
"Quando ho sentito per la prima volta in TV che la NASA aveva dato il nome di Jezero a un cratere di Marte, sono rimasto sorpreso e ho pensato, 'qualcosa di buono ci sta finalmente accadendo. Dopo anni di difficoltà forse questo è un segno che possiamo finalmente andare avanti", racconta a Associated Press Milan Kotanjac, "È molto importante per il nostro paese e per la nostra gente". Molti sperano che l'esplorazione del cratere di Marte da parte del Perseverance possa attirare turisti e visitatori in questa verdeggiante valle bosniaca adiacente al bellissimo lago Pivsko, alimentato da un fiume. Nel 2019, la NASA informò le autorità locali che avrebbe battezzato il cratere marziano, largo circa 45 chilometri, con il nome del loro villaggio perché una volta era sede di un lago alimentato da un fiume come quello appena fuori Jezero, il cui nome significa appunto "lago" in bosniaco.
La notizia fu data personalmente dall'ambasciatore degli Stati Uniti in Bosnia alla sindaca di Jezero con una lettera del direttore della missione Marte della NASA che sanciva il legame tra il villaggio e il pianeta rosso. Il rover Perseverance è diretto giovedì verso una zona compatta in questo cratere molto frastagliato, con fosse, dune di sabbia e rocce. L'area potrebbe contenere prove di vita passata, e il rover dovrebbe raccogliere campioni da riportare sulla Terra.
All'inizio, ci sono state alcune reazioni negative nel villaggio bosniaco da parte di coloro che temevano potesse essere una distrazione dai gravi problemi che rimangono ancora irrisolti a molti anni dalla fine della guerra, tra tutti la povertà e la mancanza di opportunità di lavoro. La maggior parte della gente ha reagito però con ironia: "Il sindaco ci porterà su Marte!". Ma ora in paese c'è fibrillazione a poche ore dall'evento. "Siamo molto felici che abbia portato attenzione su di noi, sulla nostra Jezero", dice Nedeljko Kovacevic, un abitante del villaggio. La sindaca Snezana Ruzici spera che la nuova fama permetterà alla zona di sviluppare progetti, come campi giovanili dedicati all'esplorazione dello spazio per i ragazzi di tutta la Bosnia, un Paese che rimane molto diviso tra i diversi gruppi etnici. Ruzicic ha spiegato che la pandemia di coronavirus ha costretto la sua amministrazione a ridimensionare la serie di eventi e conferenze previsti per seguire la missione Nasa.
Lo scopo era di raccontare ai giovani gli obiettivi dell'esplorazione del cratere Jezero alla ricerca di tracce di vita su un altro pianeta. Nel luglio scorso l'intero villaggio si è riunito nella piazza centrale per seguire insieme in diretta il lancio di Perseverance dal Kennedy Space Center della NASA in Florida e i bambini hanno decorato la strada principale del villaggio con i disegni di come loro immaginano Marte.