Mobile World Congress e la rivoluzione 5G
Giulio Bottari, ricercatore, ci racconta come questa tecnologia cambierà la nostra vita in tanti settori, dalla medicina all'agricoltura ai trasporti e tanto altro ancora. L'intervista di Celia Guimaraes, inviata a Barcellona
Entro il 2020: il 70% delle persone utilizzerà uno smartphone e il 90% della popolazione sarà raggiunta da una rete a banda larga mobile. Le sottoscrizioni legate ad uno smartphone saranno più che raddoppiate nel 2020, a quota 6,1 miliardi. Circa l'80% di questi nuovi abbonamenti proverrà da Asia, Medio Oriente e Africa. Entro il 2020, l'80% di tutto il traffico dati mobile sarà generato da smartphone. Nord America ed Europa continueranno ad essere le prime aree per utilizzo di dati da smartphone. Il traffico dati generato da video crescerà del 55% ogni anno fino al 2020, trainato da servizi streaming e dalla sempre maggiore prevalenza di video nei contenuti online. (fonte: Ericsson Mobility Report – Giugno 2015). Con l'aggiornamento delle infrastrutture fisse la banda larga arriverà nelle case e nelle aziende, ma la connessione ultraveloce correrà anche tra i ponti di trasmissione radio per dispositivi mobili con la quinta generazione di connessioni mobili o 5G. Grazie ad essa sarà possibile utilizzare a tempo pieno e dovunque i device che ci sono ormai familiari - smartphone, tablet e console giochi - per allargarsi poi agli oggetti fino al traguardo successivo, quello dell'Internet delle cose con la domotica e gli elettrodomestici connessi, le auto che si guidano da sole, i robot che operano un paziente in Africa guidati da medici in Italia, il controllo remoto di macchine industriali.
E in Italia, più esattamente in Toscana, c'è un intero ecosistema dedicato alle applicazioni della tecnologia 5G, uno degli argomenti più interessanti del Mobile World Congress 2017