Myanmar. Saluto a tre dita in stile Hunger Games e nastro rosso, medici in sciopero contro golpe
Il personale di decine di ospedali in tutto il Myanmar ha scelto di scioperare nell'ambito di una crescente campagna di disobbedienza civile contro il colpo di stato dei militari e la destituzione del governo eletto di Aung San Suu Kyi.
Anche in Myanmar come nelle recenti manifestazioni pro democrazia in Thailandia, in queste ore convulse che seguono il golpe militare, prende piede il segno delle tre dita con indice, medio e anulare alzati, ispirato al saluto dei ribelli di Capitol City nella saga di "Hunger Games", come simbolo di protesta.
Già martedì gli operatori sanitari in 70 ospedali e dipartimenti sanitari a Naypyidaw, Yangon e in altre città avevano reso noto che non avrebbero lavorato sotto il regime militare, denunciando il colpo di Stato e accusando i generali di porre i propri interessi al di sopra di quelli della gente comune nonostante la pandemia da nuovo coronavirus. Tra gli ospedali governativi interessati, non solo quelli di Naypyidaw e di Yangon, ma anche di Mandalay, Pyay, Bago, Myawaddy, Kyaukse, Monywa, Sagaing, Pyin Oo Lwin, Magwe e Nyaung U.
"Ci rifiutiamo di obbedire agli ordini di un regime militare illegittimo che ha dimostrato di non avere alcun riguardo per i nostri poveri pazienti", si legge in una nota. La campagna, scrive Frontier Myanmar, potrebbe essere il primo grande banco di prova politico per il nuovo regime militare, che finora ha incontrato poche opposizioni tangibili al colpo di stato lanciato all'alba di lunedì.
Intanto la pagina Facebook che coordina la campagna ha accumulato quasi 150 mila follower in sole 24 ore. "Non fermeranno questo movimento fino a quando il governo eletto non sarà ripristinato", ha detto Kyaw, un chirurgo dell'ospedale generale di West Yangon che è in sciopero.
I primi segni di disobbedienza civile si erano visti mercoledì sera. Alle 20:00 ora locale, migliaia di cittadini hanno deciso di manifestare la propria rabbia per la presa del potere da parte dei militari battendo con le pentole e i coperchi dai balconi e suonando i clacson delle auto in strada. E' accaduto nella capitale economica Yangon ma anche in altre città; una forma di disobbedienza civile che, secondo alcuni, potrebbe ripetersi ogni giorno come forma di opposizione all'azione militare.