Parigi, scontri durante protesta contro la legge sulla sicurezza
Manifestazioni anche in altre città della Francia. La capitale blindata teme gilet gialli e black-bloc. Scontri alla Bastiglia: lanci di petardi contro risposta con i lacrimogeni, un'auto in fiamme. Ministro Darmanin: almeno 37 agenti feriti
E' partita da place de la République attorno alle 14 la Marcia delle Libertà a Parigi, contemporaneamente a quella di Lione, Lille, Nantes, Rennes, Montpellier e almeno una decina di altre città in Francia. E' la protesta contro la legge sulla "sicurezza globale" - e in particolare sull'articolo 24 che vieta di fotografare e filmare poliziotti in azione - ma anche contro le violenze della polizia negli ultimi giorni, dall'evacuazione dei migranti al pestaggio del produttore musicale nero Michel Zecler.
A Parigi, oltre 2.000 agenti sono schierati a protezione di alcune strade piene di negozi e oggi affollate per il primo giorno di riapertura dopo il lockdown. Per il sindacato di polizia, lo schieramento è insufficiente visti i potenziali rischi di infiltrazione della manifestazione - che arriverà a place de la Bastille - da parte di gilet gialli e black-bloc. In testa al corteo parigino, in una giornata di sole splendente a Parigi, uno striscione portato da familiari di vittime di violenze della polizia. All'arrivo alla Bastiglia, qualche gruppo di blackbloc aspettava la polizia per dar vita agli scontri. Lanci di petardi contro risposta con i lacrimogeni, un'auto in fiamme e qualche carica sono per ora il bilancio dei tafferugli. Secondo il ministero dell'Interno a Parigi ci sarebbero circa 46mila manifestanti
A Lille hanno marciato un migliaio di persone con la sindaca Martine Aubry in prima fila, scandendo lo slogan "Liberté, égalité, filmez!". A Montpellier erano quasi in 5.000 con cartelli con la scritta "Democrazia offuscata".
Scontri anche a Bordeaux e Lione
Scontri tra manifestanti e polizia si sono verificati anche a Bordeaux e a Lione, dove migliaia di persone sono scese in piazza, come nelle altre grandi città francesi, per protestare contro la nuova legge sulla sicurezza. Lo riportano i media francesi. A Bordeaux sono stati incendiati diversi arredi urbani, mentre a Lione è stato segnalato il ferimento di un poliziotto e alcuni manifestanti.
Il ministro dell'Interno: almeno 37 agenti feriti
Almeno 37 agenti sono rimasti feriti durante gli scontri tra manifestanti e polizia. Lo riferisce su Twitter il ministro dell'Interno francese, Gerald Darmanin. Il ministro ha espresso "condanna" per "le inaccettabili violenze contro le forze dell'ordine".
L'art. 24
Sotto accusa in particolare l'art. 24 della proposta di legge sulla sicurezza (in attesa del voto del senato) che prevede che sia reato pubblicare le immagini di poliziotti in servizio con lo scopo di danneggiare la loro "integrità fisica o psicologica". Chi sia riconosciuto colpevole rischia fino a un anno di carcere e multe di 45mila euro.
I manifestanti chiedono che l'articolo sia cancellato, perché va contro "le libertà pubbliche fondamentali" della democrazia e impedirebbe di denunciare le brutalità commesse dalla polizia.
Nel mirino anche gli articoli 21 e 22 che disciplinano l'uso di droni e telecamere pedonali da parte delle forze dell'ordine. Non solo, ma il gruppo di coordinamento delle proteste chiede anche il ritiro del nuovo "Schema nazionale per il mantenimento dell'ordine" che, durante le manifestazioni, obbliga i giornalisti a disperdersi quando le forze dell'ordine lo dispongono, impedendo loro di coprire eventi successivi.
Un collettivo di giornalisti ha denunciato la volontà delle forze dell'ordine e di altre istituzioni di arrogarsi un "diritto di censura", in barba alla libertà di informazione, attraverso convenzioni sempre più restrittive. La stampa francese e straniera ha denunciato "una deriva della sicurezza", "violazioni dei diritti".
"Questo disegno di legge mira a minare la libertà di stampa, la libertà di informare e di essere informati, la libertà di espressione, insomma le libertà pubbliche fondamentali della nostra Repubblica", dice il coordinamento.
Il premier Jean Castex ha annunciato che incaricherà una commissione per redigere nuovamente l'articolo 24, ma ha poi fatto marcia indietro a causa dell'opposizione dei deputati.
La proposta di legge è finita ulteriormente all'attenzione dell'opinione pubblica negli ultimi giorni, dopo che sono stati diffusi video che mostrano agenti polizia picchiare e usare gas lacrimogeni contro un produttore musicale afrodiscendente, senza apparente motivo. I poliziotti sono stati sospesi ed è stata aperta un'inchiesta, mentre il presidente Emmanuel Macron ha affermato che quei filmati "ci fanno vergognare".
Il fatto è accaduto in un momento in cui le violenze della polizia continuano a suscitare proteste in Francia, in particolare dopo la violenta evacuazione di centinaia di migranti che si erano accampati per protesta lunedì nel centro di Parigi, a place de la République.
Intanto è stato esteso di 24 ore il fermo di quattro agenti coinvolti nell'aggressione del produttore Michel Zecler. Da giovedì i quattro agenti sono stati sospesi dai loro incarichi e da ieri sono in stato di fermo presso l'Igmp, la polizia della polizia francese. E' stata aperta una inchiesta per violenze e falso in atto pubblico. La violenza esercitata dai poliziotti nei confronti di Zecler, colpevole solo di non aver indossato la mascherina, è emersa grazie a un filmato pubblicato dal sito di notizie Loopsider, e ha scatenato le proteste di oggi. Tre agenti di polizia sono coinvolti direttamente nell'aggressione di Zecler e il quarto per aver gettato una granata di gas lacrimogeni nello studio.