Cina, il meraviglioso mondo delle sculture di ghiaccio di Harbin
Torna il Festival di Harbin, ma in tempi di Covid si entra con apposito 'codice sanitario'
Giganteschi labirinti di neve, torri ghiacciate illuminate e palazzi di cristallo scolpiti in enormi blocchi di ghiaccio hanno accolto i visitatori del Festival di Harbin, tradizionale manifestazione internazionale dedicata alle sculture di ghiaccio e neve nella città cinese della provincia orientale del Heilongjiang, ai confini con la Siberia.
I paesaggi da sogno hanno attirato milioni di visitatori nel corso degli anni nella città, che ha inaugurato il festival il 5 gennaio nonostante i focolai di Covid-19 in tutta la Cina. I preparativi per l'evento iniziano con settimane dianticipo, con i lavoratori che estraggono milioni metri cubi di ghiaccio dalla superficie del fiume Songhua in turni lunghi ed estenuanti.
La Cina ha tenuto sotto controllo le infezioni da coronavirus a livello nazionale, con la riapertura di luoghi di intrattenimento e culturali e la vita in gran parte tornata alla normalità negli ultimi mesi. Ma piccoli focolai in più città hanno indotto le autorità a intensificare i test e le restrizioni di viaggio. I visitatori del festival di quest'anno devono mostrare un "codice sanitario" su un'app di tracciamento dei contatti e misurare la temperatura prima di entrare.