Frana Amalfi: al lavoro la Protezione Civile. Necessaria via di fuga
Proseguono gli interventi della Protezione Civile tra la costiera Amalfitana e il Cilento. Due le preoccupazioni: il dissesto idrogeologico e un altro ostacolo al possibile riavvio dopo il Covid del turismo
Una ferita aperta sulla costa Amalfitana e il Cilento. Uno dei luoghi più famosi al mondo per la sua bellezza. Patrimonio dell’Unesco e che prese il nome di Divina perché meta del jet set internazionale. Il lavoro della Protezione Civile della Regione Campania prosegue senza sosta, con squadre di tecnici e di volontari, dove ieri per il maltempo ha fatto crollare un costone roccioso in particolare nel Comune di Amalfi, sulla Statale 163. Il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, costantemente informato, si legge in una nota, ha convocato per sabato prossimo una riunione operativa con Anas, Protezione Civile e il sindaco di Amalfi per una valutazione aggiornata delle problematiche create dalla frana e per definire un ulteriore piano di interventi.
I danni provocati dalla frana caduta ieri mattina ad Amalfi sono notevoli. Il timore è che, dopo la crisi provocata dal Covid, possano esserci altri contraccolpi all'economia turistica del territorio. Al momento la Divina è spaccata in due e sono stati predisposti percorsi alternativi per raggiungere alcune località. Secondo il segretario generale della Cisl Salerno, Gerardo Ceres, "sulla frana di Amalfi bisogna intervenire presto per evitare che la prossima stagione estiva, che sarà già segnata dalla pandemia, possa avere l'ennesima frenata. Inoltre, sul rischio idrogeologico di tutto il territorio della Divina serve programmazione. Basta lavori sporadici e che servono a poco. D'altronde il risultato è sotto gli occhi di tutti". Secondo la Cisl Salerno "adesso non è il momento delle polemiche. La magistratura accerterà, se ci sono le responsabilità. Agli Enti, invece, tocca il compito di garantire una viabilità sicura per i prossimi mesi. Il costone della Vagliendola è nevralgico per il territorio, perché unisce i due versanti della Costiera. Non possono essere ammessi ritardi nei lavori. C'è da salvare una stagione estiva, che sicuramente sarà segnata dalla pandemia. Come sindacato siamo pronti a fare la nostra parte. La Costiera amalfitana è patrimonio dell'umanità. Bisognerebbe ricordarselo".