Enigma nello spazio: dov'è la perdita d'aria? L'equipaggio della Iss isolato nel modulo russo
"Nulla di preoccupante!" scrive l'astronauta russo Ivan Vagner. La perdita, individuata nel 2019, è di poco superiore alla norma e l'isolamento serve a individuare il modulo responsabile
Dovrebbe terminare oggi l'isolamento degli astronauti della Expedition 63 a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, che da 3 giorni sono chiusi nel modulo russo Zvezda nel tentativo di individuare una leggera perdita d'aria dalla ISS.
The Exp 63 crew will spend another day inside the station's Russian segment as mission controllers continue leak detection work to collect more data. More... https://t.co/OLyC4sgtFq pic.twitter.com/uOWYsaLet8
— Intl. Space Station (@Space_Station) August 24, 2020
"Nulla di preoccupante!", scrive il cosmonauta russo Ivan Vagner su Instagram, "la perdita d'aria è solo leggermente superiore al livello consentito ed è compensata dai dispositivi di bordo per la rigenerazione dell'aria e dai serbatoi di gas arrivati con le navicelle cargo".
"Allora perché ci siamo isolati? - prosegue Vagner - Per trovare il modulo con la perdita maggiore di quella nominale. Govedì abbiamo chiuso i portelli dei moduli Rassvet e Pirs. Venerdì Chris ha chiuso tutti i portelli del segmento Americano e si è trasferito nel nostro segmento. Poi abbiamo chiuso le porte del modulo Zvezda con la navicella MS-15 e Poisk, con la Soyuz MS-16. Quindi abbiamo isolato tutti i moduli tra loro, controllando la pressione con dei vacuometri, seguiti dai colleghi a Terra che monitorano la telemetria".
"Prima dell'isolamento abbiamo aumentato la potenza del sistema di rigenerazione e installato altri filtri per il diossido di carbonio, abbiamo spostato tutti gli oggetti non necessari negli altri moduli, preso una scorta di acqua, cibo e oggetti per l'igiene, abbiamo allestito una zona lavatoio nella navicella cargo e preparato una zona-notte per Chris nel modulo Poisk. Chris ha disteso il suo sacco a pelo come un'amaca, sembra carino! Ci sentiamo in gran forma, abbiamo tutto quello che ci serve e possiamo persino fare esercizio fisico e continuare gli esperimenti sul monitoraggio della Terra" conclude l'astronauta russo.
Già nel settembre 2019 la Nasa e i suoi partner internazionali avevano notato segnali di un aumento, leggermente superiore agli standard, della perdita d'aria dalla stazione. A causa delle operazioni di routine come le passeggiate spaziali e gli arrivi e le partenze di veicoli spaziali, ci è voluto del tempo per raccogliere dati sufficienti a caratterizzare tali misurazioni. Questo tasso è leggermente aumentato, quindi i team stanno lavorando a un piano per isolare, identificare e potenzialmente riparare la fonte.
Nel 2018, una depressurizzazione della ISS causata da un piccolo foro nello scafo della Soyuz Ms-09 aveva costretto l'equipaggio a una spacewalk straordinaria.