L'invasione russa

Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 32

Il conflitto in tempo reale
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 32
Ansa (EPA/ANDRZEJ LANGE)
Ucraina, bombardamento russo presso Irpin

Cnn: forte esplosione a Kiev

Una forte esplosione seguita dal suono delle sirene è stata sentita poco fa a Kiev. Lo riferisce la Cnn, citando i suoi reporter in città.

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Londra: Mosca mantiene il blocco a distanza della costa sul Mar Nero

La Marina militare russa sta mantenendo un blocco a distanza della costa ucraina sul Mar Nero, isolando di fatto Kiev dal commercio marittimo internazionale. E' quanto si legge nell'ultimo bollettino dell'intelligence militare britannica sull'andamento del conflitto.

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Attacchi missilistici su varie città ucraine

Attacchi missilistici russi sono stati segnalati da giornalisti e autorità locali sulle città ucraine di Lutsk, Rivne, Zhytomyr e Kiev. A Lutsk sarebbe stato distrutto un deposito di carburante. Le sirene antiaeree hanno suonato di nuovo anche a Leopoli.

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Zelensky: a Mariupol 2.000 bambini portati via dai russi

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha definito l'assedio russo a Mariupol una "catastrofe umanitaria", affermando che le forze russe hanno portato via dalla città oltre 2.000 bambini. Lo riporta la Cnn, citando l'intervista del presidente con giornalisti indipendenti russi. "Secondo le nostre informazioni, sono stati portati via più di duemila bambini, il che significa che sono stati rapiti", ha detto Zelensky. "La loro posizione esatta è sconosciuta. Possono essere lì con o senza genitori. E' spaventoso. Li tengono come merce di scambio", ha aggiunto.

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Forze di Kiev riconquistano alcuni villaggi presso Kharkiv

L'amministratore regionale di Kharkiv ha affermato che alcuni villaggi intorno a Malaya Rogan sono stati riconquistati dalle forze ucraine. Il video, verificato dalla Cnn, mostra le truppe ucraine a Vilkhivka, uno degli insediamenti a circa 30 chilometri dal confine russo. Le truppe ucraine avrebbero inoltre liberato una serie di insediamenti più a Nord, nei pressi di Sumy. Un altro contrattacco ucraino nel Sud ha infine liberato due villaggi a Nord-Ovest di Mariupol, riferisce l'amministrazione militare regionale di Zaporizhzhia.

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Michel: credo che la Russia abbia commesso crimini di guerra

"Credo profondamente che i russi in Ucraina abbiano commesso dei crimini di guerra". Ma "d'altra parte, per necessità, credo che dobbiamo mantenere un dialogo con Vladimir Putin, perché, che ci piaccia o no, oggi è lui che siede al Cremlino". Così il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, su Twitter. "Non ci faremo intimidire. Ciò che accade in Ucraina è pericoloso per la sicurezza in Europa e nel mondo - ha aggiunto-. L'azione europea, rapida, ferma, con sanzioni, con il sostegno all'Ucraina, anche militare, è l'unica strada che dobbiamo mantenere".

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Giornalista russa: "Mi sento sola, ho più paura per i miei figli che per me stessa, non so cosa accadrà domani"

"La mia vita mi ricorda un thriller, non so cosa succederà domani, mi posso svegliare lunedì e sentirmi accusata di essere una spia britannica. Forse ci sarà un altro procedimento contro di me in Russia, vivo alla giornata". Certamente ho paura, sono una persona normale con due figli, ho più paura per loro che per me stessa, ho paura di un'aggressione nei loro confronti da parte di chi ha un altro punto di vista. Ho trovato le ruote bucate della macchina e il giorno dopo non partiva, vivo cose poco piacevoli. Non ho accettato l'asilo politico della Francia perché sono patriota e le persone come me servono al mio Paese", ha concluso. La giornalista russa rischia una pena fino a 15 anni di carcere.

"Quando è iniziata la guerra avevo deciso di licenziarmi perché i miei punti di vista erano diversi dalla politica redazionale, volevo andare a manifestare ma era già in vigore la legge che prevede il carcere" per i manifestanti, "i manifestanti venivano subito presi dalla polizia e non si riusciva neanche a tirare fuori dei cartelli, allora ho avuto l'idea di fare una cosa diversa", ha continuato Ovsyannikova a Che tempo che fa, "volevo far vedere che la gente russa è contro la guerra".

"Mi sento sola, perché dopo questo incidente alla televisione nessuno mi ha chiamato, mi ha scritto una sola persona e mi ha mandato una parola di sostegno, ma tra le altre persone più vicine a me nessuno mi ha chiamato". Lo ha rivelato la giornalista russa no war Marina Ovsyannikova a Che Tempo Che Fa su Rai3.

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Ovsyannikova: i russi non hanno informazioni vere

"Adesso le informazioni in Russia sono davvero ridotte perché in Russia tutti i mass media dell'opposizione sono bloccati, o chiusi e lo stesso lo è anche per anche i social. Attualmente i russi non sanno dove trovare informazioni veritiere perché hanno soltanto a loro disposizione i canali dello Stato". Lo ha detto la giornalista russa no war Marina Ovsyannikova a ‘Che Tempo Che Fa’ su Rai3. Ovsyannikova, che si è pubblicamente opposta all'invasione russa dell'Ucraina irrompendo lo scorso 14 marzo nello studio del telegiornale serale di Canale Uno - principale emittente russa - e mostrando un cartello di protesta, rischia una pena di15 anni di carcere.

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Il governo ucraino critica Unhcr e Croce Rossa per il loro operato in guerra

Il governo ucraino critica l'agenzia Onu per i rifugiati Unhcr e la Croce Rossa internazionale per il loro operato nel Paese in guerra: la prima, accusano, era più preoccupata a ritirare il proprio personale, mentre la seconda viene descritta come 'impotente' nella protezione dei rifugiati. Lo scrive il Guardian.      

Iryna Vereshchuk, vicepremier ucraina, ha detto che le organizzazioni appaiono 'disorientate' dal conflitto, mentre il sindaco di Leopoli, Andriy Sadovyi ha accusato gli operatori di essere restati a guardare, inizialmente, "preoccupati da vino e caffè". "Sfortunatamente - ha affermato - nessuna Ong straniera o internazionale era pronta all'inizio della guerra, nonostante se ne parlasse da sei mesi, e gli avvertimenti sulla guerra imminente". Il suo vice, Serhiy Kiral, ha spiegato che l'Unhcr ha definito il proprio personale "profughi" durante una conversazione.    

Un portavoce dell'agenzia Onu ha detto che anche se il personale è stato spostato da Mariupol, Severodonetsk e Kiev in zone più sicure, il numero di operatori nel Paese è aumentato. "Nessuno era preparato ad un'emergenza di queste dimensioni e velocità - ha affermato - Persino il governo ucraino aveva criticato i media internazionali, accusandoli di aver creato paura prima della guerra, e che loro non si aspettavano un'invasione".    

Il Comitato internazionale della Croce Rossa è stato criticato per non esser riuscito ad organizzare corridoi umanitari per i civili di città assediate come Mariupol. Definendoli "impotenti", Vereshchuk ha spiegato: "Avevamo dato loro un compito, concentratevi su Chernihiv o Kherson, zone difficili per noi. Dove non possiamo negoziare con i russi. Abbiamo detto, andate là e portate via i civili. Non possono farlo".

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Il sindaco di Kiev domani parlerà al consiglio comunale di Firenze

Oggi il sindaco di Firenze Dario Nardella e il sindaco di Kiev Vitali Klitschko si sono sentiti di nuovo in una conversazione telefonica nel corso della quale hanno concordato che Klitschko si collegherà domani con Firenze per un discorso all'assemblea del consiglio comunale di Firenze. Lo fa sapere Palazzo Vecchio. Le modalità sono da concordare con il presidente del consiglio comunale Luca Milani, comunque l'intervento di Klitschko è previsto alle ore 16 "salvo imprevisti - precisano dal Comune - legati alla situazione della guerra".   

Firenze e Kiev sono città gemellate dal 1967, ricorda Palazzo Vecchio, e i sindaci Nardella e Klitschko in questo periodo sono in contatto costante; è attiva una linea diretta per gli aiuti alla popolazione colpita dalla guerra.

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L'ente russo regolatore dei media avverte di non pubblicare l'intervista a Zelensky

L'ente regolatore dei media di Mosca, il Roskomnadzor, ha avvertito di non pubblicare né trasmettere l'intervista del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, rilasciata oggi ad alcuni media russi per la prima volta dall'inizio della guerra. Lo riferisce Sky News. Una versione senza tagli dell'intervista era stata promessa a Zelensky dai 3 media protagonisti: Meduza, Dozhd tv, e Kommersant.

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Zelensky accusa l'Occidente di mancanza di coraggio. Il presidente ucraino continua a richiedere jet

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato oggi l'Occidente di non aver abbastanza "coraggio" quando si tratta di aiutare l'Ucraina, ripetendo la sua richiesta di inviare aerei e carri armati a Kiev. Parlando in un nuovo video sui suoi canali social, Zelensky ha affermato che l'Occidente "gioca a ping-pong nel decidere chi dovrebbe mandare i jet". "Oggi ho parlato con i difensori di Mariupol - dice -. Sono in costante contatto con loro. La loro determinazione, il loro eroismo e la loro fermezza sono straordinarie. Se solo coloro che da 31 giorni stanno pensando come mandarci aerei e tank avessero l'1% del loro coraggio".

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Mosca conferma, i negoziati in Turchia saranno il 29 e 30 marzo

Le delegazioni di Russia e Ucraina hanno deciso di tenere il prossimo round di negoziati faccia a faccia il 29  e 30 marzo. Lo ha annunciato il capo della delegazione della  Federazione Russa, il consigliere del presidente Vladimir Medinsky sul suo canale Telegram. Medinsky non ha però precisato dove si terranno i negoziati, che, secondo un negoziatore ucraino, dovrebbero tenersi in Turchia.

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Borrell: Ue non cerca cambio di regime in Russia

"Non ho sentito direttamente cosa ha detto Biden ma ho visto la posizione della Casa Bianca. Come Ue non stiamo cercando un cambio di regime, spetta ai cittadini russi decidere se lo vogliono. Quello che vogliamo nel caso della Russia è impedire che l'aggressione continui e questo è il nostro obiettivo: fermare la guerra di Putin contro l'Ucraina". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Josep Borrell citato da Sky News Arabia.

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Lugansk: al momento nessun referendum è in preparazione

"Al momento non sono in corso preparativi" per un possibile referendum sull'annessione a Mosca dell'autoproclamata repubblica separatista di Lugansk. Lo ha precisato il leader dell'entità filo-russa, citato dalla Tass, che nelle scorse ore ne aveva ipotizzato l'organizzazione "in un prossimo futuro".

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Estesi incendi nella zona di Chernobyl, pericolo inquinamento radioattivo

Estesi incendi sono scoppiati nella zona di esclusione di Chernobyl a causa degli intensi bombardamenti da parte dei russi. Lo ha riferito la commissaria per i diritti umani del Parlamento ucraino (Verkhovna Rada), Lyudmila Denisova nel suo  canale Telegram, citata da Unian. Attualmente sono noti 31 incendi che hanno inghiottito più di10.000 ettari di foresta.   

L'incendio, ha chiarito Denisova, provoca un aumento del livello di inquinamento atmosferico radioattivo. "La combustione rilascia radionuclidi nell'atmosfera, che vengono trasportati dal vento su lunghe distanze. Le radiazioni minacciano Ucraina, Bielorussia ed Europa".   

I soccorritori non sono attualmente in grado di adottare misure efficaci per localizzare l'incendio ed eliminarlo, a causa del controllo russo su tutta l'area. Il sindaco Slavutych ha fatto appello all'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) affinché invii esperti e attrezzature antincendio in Ucraina il prima possibile.

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Si terranno in Turchia, dal 28 al 30 marzo, i prossimi negoziati tra russi e ucraini

I prossimi colloqui tra la delegazione russa e la delegazione ucraina si terranno in Turchia dal 28 al 30 marzo, lo rivelano i negoziatori ucraini.

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Sindaco di Mariupol: la città è circondata, migliaia sono i morti, urgente un'evacuazione completa

"La bandiera ucraina sventola su Mariupol, la città è circondata, le forze russe hanno preso il controllo della  periferia, la città è in un anello e si sta restringendo". Lo ha detto il sindaco di Mariupol, Vadym Boychenko, in un'intervista all'agenzia  ucraina Unian. "Il 50% della popolazione di 540.000 persone è stata  evacuata dalla città - ha detto il primo cittadino di Mariupol - e il  90% del patrimonio abitativo è stato danneggiato, 2.600 case".        

Mariupol "ha bisogno di un'evacuazione completa - aggiunge  Boychenko - Migliaia di persone" sono morte, posso dire con certezza che questa cifra è molto più alta" di 2187 (dati del consiglio comunale di due settimane fa)".

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Onu, sono 3,8 milioni le persone fuggite dall'Ucraina, il 90% sono donne e bambini

Sono più di 3,8 milioni le persone fuggite dall'Ucraina dall'inizio dell'invasione russa un mese fa. Lo rivelano i dati delle Nazioni Unite, precisando però che il flusso di rifugiati è notevolmente rallentato. L'agenzia dell'Onu per i rifugiati, Unhcr, ha affermato che 3.821.049 ucraini sono fuggiti dal Paese, con un aumento di 48.450 unità rispetto ai dati di sabato. Circa il 90% di loro sono donne e bambini, ha aggiunto.   

Di coloro che sono partiti, 2,2 milioni sono fuggiti in Polonia, circa 586 mila in Romania, 349 mila in Ungheria e 272 mila in Slovacchia. Quasi 300 mila sono invece andati in Russia e altri 6.300 circa in Bielorussia.

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Sondaggio: il 49% degli ucraini pronto a prendere le armi, il 70% uomini e il 30% donne

Quasi la metà degli ucraini fra i18 e i 55 anni è pronta a prendere le armi sul campo di battaglia per difendere il suo Paese contro l'invasore russo, di cui il 70% di uomini e il 30% di donne: è quanto rivela una ricerca condotta dal think tank Peace Research Institute of Oslo (Prio) con l'ausilio della società di sondaggi Info Sapiens. Il sondaggio è stato condotto in tutto il Paese su un campione di mille ucraini, della fascia d'età utile a combattere, metà uomini e metà donne, fra il 9 e il 12 marzo, cioè durante la seconda settimana di guerra.

Agli intervistati è stata presentata una gamma di quattro risposte fra le quali scegliere, che rappresentavano quattro gradi di contributo alla resistenza ucraina contro la Russia: la prima risposta prevedeva il contributo armato attivo in battaglia e ha risposto favorevolmente il 49% del campione; la seconda il contributo armato in luoghi difensivi dell'esercito ucraino (47%); la terza l'aiuto non armato alla resistenza, come rifugio, cibo e aiuti, informazioni, munizioni, ecc. (80%) e la quarta prevedeva di prestare aiuto alle vittime della guerra, come i rifugiati, i soldati feriti, ecc. (75%). Un intervistato su cinque ha detto di aver subito un qualche attacco da parte dei militari russi. "La motivazione negli ucraini di resistere all'invasore è sbalorditiva",  dice l'istituto Prio nella nota di commento alla ricerca. "L'intensità con la quale gli ucraini combatteranno crescerà in modo direttamente proporzionale al terrore rivolto contro di loro", ha detto uno degli autori dello studio, Henrikas Bartusevicius.

Kiev: senza valore il referendum sull'annessione di Lugansk alla Russia

"Qualsiasi" falso referendum "nei territori temporaneamente occupati è giuridicamente insignificante e non avrà conseguenze legali". Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri ucraino, Oleg Nikolenko, commentando l'ipotesi di una consultazione popolare nell'autoproclamata repubblica separatista di Lugansk per l'annessione a Mosca, che alla vigilia del conflitto ne aveva riconosciuto l'indipendenza, insieme con quella di Donetsk. Il portavoce di Kiev, citato da Ukrinform, si è inoltre detto convinto che nessun Paese al mondo riconoscerebbe la validità del referendum.

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Monito del servizio di sicurezza ucraino ai giornalisti: niente foto e video di esplosioni

I media stranieri che pubblicano sui siti  immagini degli attacchi possono essere considerati spie. Lo dice il  servizio di sicurezza dell'Ucraina, esortando i giornalisti locali e stranieri a non scattare foto e video delle esplosioni, a non  diffondere informazioni sui luoghi in cui sono avvenuti i bombardamenti e di quelli dove hanno volato i missili russi. "Abbiamo una popolazione civile, con le vostre pubblicazioni si  possono uccidere delle persone, specialmente con le trasmissioni in  diretta. State correggendo il fuoco del nemico", ha detto Roksolana  Yavorska, portavoce del dipartimento Sbu (servizio di sicurezza) nella regione di Leopoli, rivolgendosi direttamente ai giornalisti.

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Ucraina, Viminale: giunti in Italia 71.940 profughi, 28.197 sono minori

Sono 71.940 le persone giunte finora in Italia dall'Ucraina: 37.082 sono donne, 6.661 uomini e 28.197 minori. Lo riferisce il Viminale. Rispetto a ieri, l'incremento è di 1.156 ingressi nel territorio nazionale: le destinazioni principali sono Milano, Roma, Napoli e Bologna.

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Ucraina, Kiev: distrutto deposito petrolifero di Leopoli

Il deposito petrolifero di Leopoli colpito ieri da un missile russo è stato completamente distrutto. Lo afferma l'amministrazione militare regionale di Leopoli Maksym Kozytskyi su Telegram, citato da Ukrainian Pravda. "L'incendio è stato spento dopo più di 12 ore. Ieri l'esercito russo ha sferrato diversi colpi in tutta Leopoli", ha aggiunto.

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Brigata Azov: Putin ci chiama nazisti come pretesto per compiere stragi

"Non c'è alcun legame tra noi e il movimento nazista. Il nostro scopo è salvare l'Ucraina e la sua integrità. Putin usa la sua propaganda per chiamarci nazisti per trovare un pretesto per uccidere gli ucraini". E' quanto sottolinea in un'intervista all'Ansa Maksim Zhorin, terzo comandante della brigata Azov, attualmente operativo nell'Oblast di Kiev. "Ad Irpin in questi due giorni gli attacchi sono diminuiti, abbiamo distrutto alcuni tank russi e li abbiamo buttati nel fiume. Ora sono lì, assieme ai pesci", racconta Zhorin, tra massimi esponenti del reggimento Azov e tra i combattenti che, nel 2014, cacciarono i russi da Mariupol.

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Turchia: non bisogna bruciare i ponti con Mosca

La Turchia e altre nazioni devono ancora parlare con la Russia per aiutare a porre fine alla guerra in Ucraina. Lo  ha detto oggi il portavoce presidenziale della Turchia Ibrahim Kalin, citato dal sito della Reuters, aggiungendo che Kiev ha bisogno di più sostegno per difendersi. "Se tutti bruciano i ponti con la Russia, chi parlerà con loro alla fine della giornata?", ha affermato Kalin al forum internazionale di Doha, citato dal Guardian.

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Blinken: nessuna strategia per un cambio di regime a Mosca

Gli Stati Uniti non hanno alcuna strategia per un cambio di regime in Russia: lo ha detto il segretario di Stato Antony Blinken in Israele dopo che ieri Joe Biden ha affermato che il leader russo Vladimir Putin "non può rimanere al potere". "Penso che il presidente e la Casa Bianca ieri sera abbiano sottolineato semplicemente che Putin non può avere il potere di fare una guerra o impegnarsi in un'aggressione contro l'Ucraina o contro chiunque altro", ha detto dopo che già ieri sera la Casa Bianca aveva precisato le parole di Biden. "Come ci avete sentito dire ripetutamente, non abbiamo una strategia per un cambio di regime a Mosca".

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Sean Penn: boicottare gli Oscar se a Zelensky non sarà consentito parlare

L'attore Sean Penn, in un'intervista alla Cnn, ha invitato Hollywood a boicottare gli Oscar se al presidente ucraino Volodymyr Zelensky verrà negata la possibilità di parlare all'evento. In questa eventualità "incoraggerei tutti coloro che sono coinvolti - anche se potrebbe essere il loro momento, e lo capisco, per celebrare i loro film - a protestare e boicottare gli Academy Awards", ha detto Sean Penn. L'attore, 61 anni, ha vinto due Oscar e ha promesso che fonderà i suoi premi in pubblico se a Zelensky non verrà data la possibilità di parlare alla cerimonia.

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Il Papa: ripudiare guerra, i potenti decidono e i poveri muoiono

"C'è bisogno di ripudiare la guerra luogo di morte, dove i padri e le madri seppelliscono i figli, dove gli uomini uccidono i loro fratelli senza averli nemmeno visti, dove i potenti decidono e i poveri muoiono". Lo ha detto il Papa all'Angelus, tornando a pregare per la pace in Ucraina. "E' passato più di un mese dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina, dall'inizio di questa guerra crudele e insensata che come ogni guerra rappresenta una sconfitta per tutti, per tutti noi", ha ricordato.

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Governatore: distrutto deposito di petrolio a Dubno

Il deposito di petrolio della città di Dubno nell'Oblast di Rivne, nel nord-ovest dell'Ucraina, è stato completamente distrutto da un attacco missilistico russo avvenuto ieri. Lo ha detto oggi in tv il governatore dell'Oblast di Rivne Vitaliy Koval, citato dal Kyiv Independent. Koval ha specificato che non ci sono state vittime.

A Lugansk probabile referendum per annessione alla Russia

Leonid Pasechnik, il leader dell'autoproclamata Repubblica di Lugansk, nell'est dell'Ucraina, che recentemente Mosca ha riconosciuto come indipendente insieme alla Repubblica di Donetsk, ha detto che "in un prossimo futuro" potrebbe essere organizzato un referendum per decidere l'annessione alla Russia. Lo riferiscono le agenzie russe.

Blinken: gli Stati Uniti non cercano un cambio di regime in Russia

Gli Stati Uniti non cercano un cambio di regime in Russia ha detto il segretario di Stato Antony Blinken ai giornalisti durante una visita a Gerusalemme dopo che il presidente Joe Biden ha detto che il presidente russo Vladimir Putin "non può rimanere al potere". "Come sapete, e come ci avete sentito dire ripetutamente, non abbiamo una strategia di cambio di regime in Russia - o altrove, se è per questo".

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Kiev: uccisi 16.600 soldati russi dal 24 febbraio

Secondo lo Stato maggiore dell'Ucraina, 16.600 soldati russi sono stati uccisi dal 24 febbraio durante i combattimenti. Lo riporta il Kyiv Independent. Da parte sua il ministero della Difesa russo, citato da Interfax, ha affermato invece che sono 1.351 i soldati russi caduti in Ucraina. 

Kiev: i russi hanno usato bombe a grappolo nella regione di Donetsk

Il ministero dell'Interno dell'Ucraina accusa le truppe russe di avere usato bombe a grappolo nella regione di Donetsk, nella zona residenziale di Krasnohorivka. Lo riporta l'agenzia di stampa ucraina Unian, aggiungendo che la polizia ha invitato i residenti a fare attenzione e non avvicinarsi alle munizioni.

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Kiev: 139 bambini sono rimasti uccisi

Sono 139 i bambini ucraini rimasti uccisi nella guerra dall'inizio dell'invasione russa, secondo le informazioni dell'ufficio del Procuratore generale riportate su Telegram e citate da Ukrinform. Più di 205 sono i bambini feriti.

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Comunità e monasteri ucraini abbandonano il Patriarcato di Mosca

Il leader della Chiesa ortodossa ucraina, il metropolita Epifanio I di Kyiv, ha annunciato su Twitter che decine di comunità e monasteri ucraini sono passati ufficialmente dalla Chiesa ortodossa ucraina (Patriarcato di Mosca) alla Chiesa ortodossa indipendente dell'Ucraina dall'inizio dell'invasione su larga scala della Russia in Ucraina. Lo riferisce The Kyiv Independent. 

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Il Ministero della Difesa britannico: i russi cercano di accerchiare le forze ucraine a est

Le forze russe cercano di accerchiare quelle ucraine davanti alle regioni separatiste nell'est del Paese: lo ha reso noto in un tweet il ministero della Difesa britannico nel suo rapporto di intelligence quotidiano sulla guerra in Ucraina. Allo stesso tempo i soldati russi stanno avanzando da Kharkiv a nord e da Mariupol a sud, ma il campo di battaglia nell'Ucraina settentrionale "rimane in gran parte statico con i contrattacchi ucraini locali che ostacolano i tentativi russi di riorganizzare le loro forze".

La comunità russa manifesta contro Mosca a Praga

Migliaia di persone della comunità russa di Praga hanno marciato ieri per la città sventolando bandiere e tenendo cartelli che denunciavano l'invasione della Russia in Ucraina. Lo riferisce la Bbc. Diversi attivisti hanno gettato vernice rossa, simbolo del sangue degli ucraini uccisi nella guerra, sulle scale dell'ambasciata russa a Praga. Sui cartelli dei manifestanti le scritte 'Putin, vai all'inferno', 'Stop Putin, Stop guerra' e 'Stop Putler'.

Ministro dell'Energia ucraino: i russi non cercano lo stop né il compromesso

"Non sono un militare, ma da abitante di Kiev noto che i bombardamenti contro la nostra città non sono affatto terminati. Oltretutto, nelle ultime ore sono caduti nuovi missili su Leopoli, che sta nel settore occidentale. Questo per dire che non credo ad una parola dei russi, in genere fanno tutto l’opposto di quanto annunciano. Qui a Kiev si sono fermati soltanto per il fatto che le nostre forze militari hanno avuto il sopravvento. Non c’è alcuna volontà di compromesso da parte loro, se potessero ci conquisterebbero totalmente per poi governare con il pugno di ferro. E tutto questo mi fa capire quanto sia complicato ogni tipo di negoziato con Putin". Lo dice German Galushchenko, ministro dell'Energia ucraino, in una intervista al 'Corriere della Sera'.

Media: le forze di Kiev hanno ripreso alcune città "da sud-est a nord"

Fonti di stampa segnalano che le forze ucraine hanno recuperato terreno sul campo, riprendendo il controllo anche di alcuni centri urbani. Secondo il Kyiv Independent le due cittadine di Poltavka e Malynivka, nella regione sudorientale di Zaporizhzhia, sono state liberate, mentre precedentemente aveva reso noto che i militari di Kiev avevano ripreso la città di Trostyanets, nella regione settentrionale di Sumy. Intanto la Cnn riferisce di avere verificato diversi video che mostrano le truppe ucraine nuovamente in controllo di diversi villaggi nella regione di Sumy, oltre a Vilkhivka, un centro a 32 Km dalla frontiera con la Russia nel nord-est.

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Sincaco Leopoli: razzi sulla città sono stati messaggio a Biden

I razzi lanciati ieri su Leopoli “sono un messaggio che Mosca ha voluto far arrivare al presidente degli Stati Uniti Joe Biden”. Lo ha detto Andriy Sadovy, il sindaco della città nell'ovest dell'Ucraina fino ad ora pressoché risparmiata dall'offensiva. Lo riferisce la Bbc.

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Kiev: morto generale russo in raid vicino a Kherson

Il generale russo Yakov Rezantsev è stato ucciso in un attacco vicino alla città meridionale di Kherson. Lo riferisce il ministero ucraino della difesa citato dalla Bbc. Secondo una fonte occidentale si tratterebbe del settimo generale dell'esercito russo rimasto ucciso in Ucraina

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Regno Unito: sanzioni possono essere cancellate solo con cessate il fuoco e ritiro truppe


Le sanzioni che il Regno Unito ha imposto alla Russia potranno essere cancellate soltanto se questa si impegna a rispettare un cessate il fuoco totale e a ritirare le truppe. Lo ha detto la ministra degli esteri Liz Truss al Sunday Telegraph, precisando che le sanzioni possono comunque essere reintrodotte in caso di nuova aggressione. 

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Aiea preoccupata per personale della centrale nucleare di Chernobyl

Il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica, Rafael Grossi, ha nuovamente espresso "preoccupazione" per i lavoratori della centrale nucleare di Chernobyl dopo che le forze russe hanno preso il controllo di Slavutych, dove molti di loro vivono. Il capo dell'Aiea ha fatto riferimento alla “capacità del personale di ruotare regolarmente e tornare alle proprie case nella vicina Slavutych per riposare”. Già in precedenza l'Aiea aveva espresso timori per il personale che garantisce la sicurezza delle centrali nucleari. 

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Kuleba: Usa non sono contrari a invio di caccia attraverso la Polonia

Gli Stati Uniti "non hanno obiezioni al trasferimento di caccia" all'Ucraina, attraverso la Polonia, per combattere le forze russe. Lo ha affermato il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, precisando che secondo Kiev, "la palla sta ora ai polacchi".

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Un arresto per spionaggio a Leopoli

Un uomo è stato arrestato con l'accusa di spionaggio a Leopoli. Lo fa sapere il governatore della regione spiegando che l'uomo ha filmato l'arrivo di uno dei razzi che ieri hanno colpito la zona provocando almeno cinque feriti. Sul telefono dell'uomo sono state trovate foto di checkpoint dell'area che sarebbero state inviate a numeri russi.

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Quattro feriti in un raid nei pressi di Kiev

Quattro feriti, tra cui un bambino, in un raid che ha colpito nelle scorse ore la cittadina di Boyarka, a circa 20 km a sud-est dalla capitale ucraina: lo segnala l'ufficio del procuratore citato dal Kyiv Independent.

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Onu: sono 1.104 i civili uccisi dall'inizio della guerra, 96 i minori

Dall'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina almeno 1.104 civili sono stati uccisi. Lo ha riferito l'Onu, precisando che nel bilancio sono compresi  45 adolescenti e 51 bambini.

 

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Zelensky: i russi come i nazisti, dovranno rispondere delle distruzioni

I militari russi hanno l'ordine di distruggere "ospedali, scuole, chiese, memoriali dell'Olocausto, tutto ciò che rende il nostro un popolo. Ottanta anni fa i nazisti hanno cercato di prendere l'Europa allo stesso modo in cui agiscono gli occupanti dell'Ucraina. Nessuno glielo perdonerà. Dovranno risponderne, probabilmente non a Norimberga ma il senso sarà quello. Vedrete. Lo garantiremo". Lo ha dichiarato in un nuovo video su Facebook il presidente ucraino. Volodymyr Zelensky ha poi chiesto di nuovo armi all'Occidente.
 

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