L'invasione russa

Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 34

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Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 34
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I negoziati di oggi a Istanbul

Zelensky: nessun compromesso sull'integrità territoriale dell'Ucraina

"L'Ucraina continuerà il processo di negoziazione nella misura in cui dipende davvero da noi. Contiamo sui risultati. Ci deve essere una vera sicurezza per noi, per il nostro Stato, per la sovranità, per il nostro popolo. Le truppe russe devono lasciare i territori occupati. La sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina devono essere garantite. Non ci possono essere compromessi sulla sovranità e sulla nostra integrità territoriale. Questi sono principi chiari". Lo ha detto in un video su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, secondo Ukrinform. "L'Ucraina non intende allentare gli sforzi militari", ha aggiunto. 

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Zelensky: la revoca delle sanzioni a Mosca solo dopo la fine della guerra

La revoca delle sanzioni contro la Russia "può essere prevista solo a guerra finita". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Non bisogna aspettarsi che i negoziati influiscano sulla revoca delle sanzioni contro la Russia. La questione delle sanzioni non può nemmeno essere sollevata fino alla fine di questa guerra, finché non avremo indietro ciò che ci appartiene, finché non ripristiniamo la giustizia. Al contrario, le sanzioni dovrebbero essere rafforzate settimanalmente e dovrebbero essere dure", ha aggiunto. 

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Zelensky: segnali positivi dai negoziati ma non fermano le bombe russe

"I segnali che arrivano dal luogo dei negoziati possono essere considerati positivi". Lo ha detto in un video il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, commentando l'esito dei colloqui di Istanbul, dove la Russia si è impegnata a ridurre l'attività militare contro la capitale Kiev. "Ma questi segnali - ha aggiunto - non fermano l'esplosione delle bombe russe. Certamente, vediamo tutti i rischi e non vediamo alcun motivo per fidarci delle parole di alcuni rappresentanti di uno Stato che continua a combattere per la nostra distruzione. Gli ucraini non sono persone ingenue. Gli ucraini hanno già capito, durante questi 34 giorni di invasione e negli ultimi otto anni di guerra nel Donbass, che ci si può fidare solo di un risultato concreto".

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Il Pentagono: la minaccia russa a Kiev non è terminata

"La minaccia a Kiev non è finita": lo ha detto il portavoce del Pentagono John Kirby. "Nessuno dovrebbe illudersi" che la Russia ha ritirato tutte le sue forze dalla capitale ucraina, ha aggiunto. Le forze russe intorno a Kiev hanno iniziato un "riposizionamento" ma "non un vero ritiro", ha poi detto Kirby. "Possiamo confermare che abbiamo visto un piccolo numero" di truppe "cominciare a riposizionarsi". Ma "dobbiamo essere pronti a vedere una grande offensiva contro altre aree dell'Ucraina".

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Biden e alleati europei d'accordo per aumento costi alla Russia

Nella telefonata tra Joe Biden e i dirigenti europei, i leader "hanno ribadito la loro determinazione a continuare ad aumentare i costi contro la Russia per il suo brutale attacco in Ucraina, come pure a continuare a fornire all'Ucraina assistenza militare per difendere se stessa contro un assalto ingiustificato e non provocato": lo rende noto la Casa Bianca.

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Putin: i combattenti nazionalisti di Mariupol si arrendano

"Per trovare una soluzione alla situazione umanitaria difficile" a Mariupol, secondo il presidente russo Vladimir Putin "i combattenti nazionalisti ucraini devono smettere di resistere e deporre le armi". E' una richiesta di resa quella del leader di Mosca, secondo quanto si legge in un comunicato del Cremlino in cui si riferiscono le parole di Putin nel colloquio con il presidente francese Emmanuel Macron su Mariupol, il porto sul Mar d'Azov sotto assedio da settimane.  Putin, riferisce il Cremlino, ha informato il capo dell'Eliseo delle "misure prese dall'esercito russo per dare un aiuto umanitario d'emergenza e garantire l'evacuazione sicura dei civili" in Ucraina. I due leader hanno parlato dei colloqui di Istanbul e della decisione di Mosca di chiedere pagamenti in rubli per il gas esportato. "E' stato deciso di proseguire i contatti", ha fatto sapere Mosca.

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L'Eliseo: l'operazione umanitaria a Mariupol per ora è impossibile

Un'operazione umanitaria a Mariupol in questa fase non è possibile. Lo ha comunicato l'Eliseo, dopo il colloquio tra Emmanuel Macron e Vladimir Putin sulla guerra in Ucraina. Il presidente russo Vladimir Putin avrebbe assicurato a Macron che "rifletterà" sulla proposta di un'evacuazione di cui il presidente francese si è fatto portavoce e che è presentata da Francia, Turchia e Grecia. Putin "darà poi una risposta" a Macron, ha concluso l'Eliseo.

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5 alleati occidentali evocano una svolta sull'energia

"Rimodellare l'architettura" della politica energetica globale per ridurre la dipendenza del mondo dagli idrocarburi russi. E' l'impegno ribadito dai leader di Usa, Italia, Germania, Francia e Regno Unito, secondo il resoconto di Downing Street di un video vertice svoltosi oggi per ribadire il sostegno degli alleati occidentali all'Ucraina di fronte "all'aggressione" di Mosca. Nella nota di Londra si evidenzia che Boris Johnson ha detto ai colleghi che "Vladimir Putin sta continuando a rigirare il coltello nelle ferite aperte dell'Ucraina per indurre Kiev e i suoi alleati a capitolare". E li ha invitati a tenere alta la guardia.

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Draghi: coordinamento con gli Usa per il cessate il fuoco

Il premier Mario Draghi, il presidente degli Stati Uniti d'America, Joe Biden, il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, il cancelliere della Repubblica Federale di Germania, Olaf Scholz, e il primo ministro del Regno Unito, Boris Johnson, nella telefonata odierna, hanno condiviso la necessità di sostenere i negoziati in corso, assicurando al più presto il cessate il fuoco. Al centro del confronto anche la diversificazione degli approvvigionamenti energetici. Lo comunica Palazzo Chigi.

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Viminale: 475 i minori ucraini non accompagnati

Sono al momento 475 i minori stranieri non accompagnati arrivati dall'Ucraina, "buona parte dei quali è stata affidata alle famiglie mentre un'altra parte vive in istituti individuati dai comuni che rientrano nei parametri stabiliti". Lo ha detto il capo del Dipartimento libertà civili e immigrazione del Viminale Francesca Ferrandino, sottolineando che "è importantissimo che chiunque sia a conoscenza della presenza di un minore non accompagnato lo segnali affinché scatti quella cordata di interventi che garantiscano l'interesse prioritario del minore".

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Mosca: risponderemo all'espulsione di nostri diplomatici dall'Europa

La Russia risponderà all'espulsione dei suoi diplomatici dai Paesi Bassi e dal Belgio. Lo ha dichiarato il ministero degli Esteri di Mosca, citato da Interfax.

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Brigata Azov: Il comandante ceceno Geremeyev gravemente ferito a Mariupol

Il comandante delle truppe cecene a Mariupol, Ruslan Geremeyev, vicino al leader ceceno Kadyrov e presunto organizzatore dell'assassinio, nel 2015, del politico russo Boris Nemtsov, oppositore di Putin, è stato gravemente ferito nella città assediata dai russi. E' quanto riporta su Telegram la brigata Azov, secondo quanto riferisce Ukrinform.  "A Mariupol, dopo un assalto senza successo a una casa vuota incendiata, Ruslan Geremeyev è stato gravemente ferito", si legge nel post.

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L'arcivescovo di Kiev: per uscire da Mariupol i russi chiedono danaro

Se vuoi lasciare Mariupol ai russi "devi pagare 1.000 dollari a macchina. Se hai i soldi esci, senza corridoi umanitari". Lo riferisce l'arcivescovo maggiore di Kiev, monsignor Sviatoslav Shevchuk, in un incontro online organizzato dal Pontificio Istituto Orientale sul ruolo della Chiesa greco-cattolica ucraina nel contesto della guerra. "Gli aggressori fanno i soldi, sono venuti per spogliarci".

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Telefonata Putin-Macron per l'evacuazione DI Mariupol

Telefonata fra il presidente francese, Emmanuel Macron, e quello russo, Vladimir Putin, per organizzare l'evacuazione dei civili da Mariupol. Lo rende noto l'Eliseo. Il colloquio è durato un'ora.

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Mosca: la de-escalation a Kiev e Chernihiv non significa cessate il fuoco

La "de-escalation" delle operazioni militari russe sui fronti di Kiev e Chernihiv "non significano un cessate il fuoco". Lo ha affermato il capo negoziatore russo alle trattative con l'Ucraina, Vladimir Medinsky, citato dalla Tass.

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Banche, S&P: con L'Ucraina tasso default in Europa verso il 2,5%

Lo shock dell'invasione dell'Ucraina è un punto di svolta nel ciclo del credito in Europa ed è atteso un deterioramento delle prospettive del settore, con "un inasprimento delle condizioni di finanziamento e un tasso di default in rialzo verso il 2,5% entro la fine dell'anno". Lo afferma un report di S&P Global Ratings sulle condizioni del credito in Europa per il 2022."La sicurezza energetica, ulteriori interruzioni nelle catene di approvvigionamento e l'aumento delle pressioni inflazionistiche sono i fattori di rischio che più probabilmente influenzeranno le condizioni del credito europeo nei prossimi mesi", afferma S&P.

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Negoziatore russo: ancora lungo cammino per la pace

Rimane "un lungo cammino" da fare per arrivare a un accordo di pace accettabile sia per la Russia sia per l'Ucraina. Lo ha detto il capo della delegazione russa alle trattative, Vladimir Medinsky, citato dalla Tass. Mosca, ha aggiunto, "ha fatto passi da gigante verso la pace, e si aspetta un progresso reciproco dall'Ucraina".

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Telefonata Biden-leader europei di quasi un'ora

E' durata quasi un'ora la telefonata tra il presidente usa, Joe Biden, e quello francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi e il primo ministro britannico Boris Johnson. Lo ha reso noto la Casa Bianca. La telefonata, che è durata in tutto 53 minuti, era dedicata alla crisi ucraino-russa.

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Blinken: le parole di Mosca? Ci interessano i fatti. Non vediamo segnali di reale serietà

Gli Stati Uniti non vedono segnali di "reale serietà" dalla Russia. Lo ha dichiarato a Rabat il segretario di Stato americano, Antony Blinken, aggiungendo che c'è una differenza tra quello che la Russia dice e quello che fa e "gli Stati Uniti si  concentrano su quest'ultimo". Il segretario di Stato ha quindi chiesto alla Russia di "mettere fine ora all'aggressione" e di ritirare le sue forze dall'Ucraina. "Noi ci focalizziamo su quello che la Russia fa non su ciò che dice. Ci atteniamo ai fatti. Dobbiamo capire se la Russia sta cercando di prendere tempo per raggruppare le truppe, non lo sappiamo". "Se Mosca crede che soggiogare il Donbass sia accettabile è in errore. Gli ucraini determineranno il loro destino" ha aggiunto il segretario di Stato americano.

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Belgio e Olanda espellono diplomatici russi per spionaggio

Il Belgio ha annunciato l'espulsione di 21 diplomatici russi per presunto spionaggio. Lo riporta il Guardian aggiungendo che anche i Paesi Bassi hanno annunciato l'espulsione di 17 agenti russi accreditati come diplomatici, sempre per attività di spionaggio.
 

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Mosca: speriamo che l'emotività di Biden non porti all'irreparabile

La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha espresso la speranza che "l'emotività" di Joe Biden non lo porti a "fare qualcosa di irreparabile e pericoloso per il mondo intero". Lo riportano le agenzie russe. Il riferimento è alle parole pronunciate dal presidente americano nei confronti del leader russo Vladimir Putin.

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Kiev: i Paesi garanti dovranno fornirci armi e cieli chiusi

"I Paesi garanti dovranno fornirci assistenza militare, forze armate, armamenti, cieli chiusi: tutto ciò di cui abbiamo tanto bisogno ora e che non possiamo ottenere". Così il capo della delegazione ucraina David Arahamiya durante un briefing dopo i colloqui con la Russia a Istanbul, citato da Ukrainska Pravda.

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Arrestata giornalista a Zaporizhya

"Nella regione di Zaporizhzhya gli occupanti hanno arrestato la giornalista Iryna Dubchenko. L'hanno presa mentre nella città di Rozivka, dove era rimasta per prendersi cura dell'anziana nonna". Lo denuncia su Facebook il giornalista Yakov Noskov, aggiungendo che la collega è stata "portata a Donetsk per 'azioni investigative'".  Sull'arresto della giornalista interviene su Telegram anche il commissario per i diritti umani del Parlamento ucraino Lyudmila Denisova, che spiega che Dubchenko "è accusata di sostenere e nascondere l'esercito ucraino".

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Mosca: non siamo contrari ad adesione si Kiev alla Ue

Delegazione di Kiev: anche l’Italia tra i paesi garanti

C'è anche l'Italia tra i Paesi garanti  indicati dall'Ucraina per la propria sicurezza. Lo ha evidenziato il capo della delegazione ucraina a Istanbul, David Arakhmia, citando anche Regno Unito, Cina, Polonia, Stati Uniti, Francia, Turchia, Germania, Canada e Israele.

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Kiev: no ingresso in Nato ma vogliamo garanzie sicurezza come art. 5

"Vogliamo un meccanismo di garanzie di sicurezza simile a quello previsto dall'articolo 5 della Nato", "con tali garanzie "non ci saranno truppe straniere nel nostro paese e non entreremo nella Nato". Lo ha riferito la delegazione di Kiev in un punto stampa al termine del primo giorno di colloqui con Mosca a Istanbul.

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Turchia: oggi il più significativo progresso nei negoziati. Atteso nuovo incontro tra Kuleba e Lavrov

"Oggi è stato raggiunto il più significativo progresso nei negoziati in corso" tra Russia e Ucraina". Lo ha detto  il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, come riporta la tv di Stato Trt, aggiungendo che è atteso in futuro un nuovo incontro tra i ministri degli Esteri di Ucraina e Russia Dmytro Kuleba e Serghei Lavrov, senza specificare una data. Cavusoglu, durante una conferenza stampa al termine dei colloqui, ha parlato di "riconciliazione" tra le parti dopo l'incontro di oggi. "Continueremo il nostro impegno per arrivare a un cessate il fuoco e a una pace permanente" ha affermato il ministro turco. 

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Kiev: lo status della Crimea da decidere entro 15 anni. Su Donbass devono discutere Putin e Zelensky

L'Ucraina propone alla Russia trattative separate sullo status della Crimea e del porto di Sebastopoli che dovranno concludersi entro 15 anni. Lo ha detto il capo negoziatore ucraino Mikhailo Podolyak, citato dall'agenzia Unian. Per quanto riguarda il Donbass, Kiev propone che il suo status venga discusso in un incontro diretto tra i presidenti Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky. Il porto di Sebastopoli, quartier generale della flotta russa del Mar Nero, era sotto il controllo di Mosca anche prima dell'annessione della Crimea, grazie ad un contratto d'affitto con Kiev.

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Cnn: Mosca ha iniziato ritiro vicino Kiev, è un cambio di strategia

La Russia sta iniziando a ritirare le sue forze dalle vicinanze di Kiev. Lo riporta Cnn citando due funzionari americani che vedono nella mossa un grande cambio di strategia. Secondo gli Stati Uniti, i movimenti già osservati non sono un aggiustamento di breve termine, ma una mossa di lungo termine.

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La Casa Bianca: Biden sentirà i leader europei

Il presidente Usa Joe Biden discuterà della guerra in Ucraina in una telefonata con i leader europei. Lo rende noto la Casa Bianca.

Il colloquio telefonico è alle 15.15 tra Biden e i leader di Italia, Regno Unito, Francia e Germania.

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Kiev: i colloqui con Mosca continuano stasera

Il capo negoziatore ucraino Podolyak ha affermato che i colloqui con la Russia continuano stasera.

Su intesa referendum e voto Parlamenti Paesi garanti
Prima di entrare in vigore, un accordo di pace tra Russia e Ucraina dovrà essere approvato in un referendum popolare in Ucraina e poi dai Parlamenti di tutti i Paesi garanti della sicurezza ucraina. Lo ha detto il capo negoziatore ucraino Mikhailo Podolyak, citato dall'agenzia Unian.

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La Russia si impegna a ridurre gli attacchi su Kiev, uno dei punti emersi dai negoziati a Istanbul

Diminuzione "drastica" delle attività militari russe nella capitale Kiev e nella città settentrionale di Chernihiv; istituzione di un sistema di sicurezza garantito da più Paesi, fra i quali la Turchia e l'Italia; negoziati a parte sullo status della Crimea e del Donbass. Sono questi alcuni dei punti emersi oggi nei negoziati fra Ucraina e Russia che si sono tenuti a Istanbul, in Turchia, stando a quanto riferiscono media ucraini, russi e turchi.   

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Mosca ferma attività militari a Kiev e Chernikiv

"Faremo due passi concreti per la escalation della crisi": lo ha detto il consigliere presidenziale russo, Vladimir Medinsky al termine dei colloqui a Istanbul tra la delegazione ucraina e russa. I colloqui, ha continuato, sono ora in fase concreta e "la Russia interromperà l'attività militare vicino a Kiev e Chernikiv". Il vice ministro della Difesa, Alexander Fomin, anche lui presente in Turchia, ha confermato la decisione "al fine di aumentare la fiducia reciproca per i futuri negoziati".

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Kiev: se il sistema delle garanzie funziona ok a neutralità

Se il sistema di garanzie per la  sicurezza dell'Ucraina, proposto alla Russia, dovesse "funzionare", il governo di Kiev accetterebbe lo status di "neutralità". Lo ha  dichiarato il capo della delegazione ucraina, David Arakhmia, al  termine dei colloqui a Istanbul. Con la neutralità, ha precisato il  negoziatore, non ci sarebbero basi straniere in Ucraina.

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Kiev: prosegue il negoziato con la Russia, ma coinvolgeremo anche i Paesi garanti

"Continueremo i nostri negoziati con la Russia ma coinvolgeremo anche i Paesi garanti". Lo ha affermato il delegato ucraino Mikhaylo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in una conferenza stampa dopo la sessione dei colloqui con rappresentanti di Mosca e Kiev che si sono tenuti questa mattina al palazzo Dolmabahce di Istanbul. La Turchia, che ha ospitato l'incontro di oggi, fa parte degli 8 Stati garanti che ha designato Kiev.

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Zelensky: almeno 7 morti e 22 feriti a Mykolaiv

Almeno 7 persone sono morte e 22 ferite nel bombardamento russo stamattina a Mykolaiv. Lo ha detto il presidente ucraino Volodomyr Zelensky nel suo intervento al Parlamento danese.

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Conclusi i colloqui tra Russia e Ucraina in Turchia

Si è conclusa la prima giornata di colloqui tra delegazioni di Russia e Ucraina al palazzo Dolmabahce di Istanbul. Lo fa sapere l'ufficio stampa dell'ambasciata ucraina di Ankara. Non è ancora chiaro se il negoziato andrà avanti anche nella giornata di domani mentre è attesa a breve una conferenza stampa da parte di un membro della delegazione di Kiev.

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Shoigu: obiettivo primario è liberare il Donbass

La Russia ha "raggiunto gli obiettivi principali della prima fase" della cosiddetta "operazione militare speciale" in Ucraina. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa russo, Serghei Shoigu, sottolineando che "l'obiettivo primario è liberare il Donbass". "I principali compiti della prima fase dell'operazione sono stati completati. Il potenziale di combattimento delle forze armate ucraine è stato notevolmente ridotto, il che consente di concentrare la nostra principale attenzione e i principali sforzi sul raggiungimento dell'obiettivo principale: la liberazione del Donbas". Shoigu ha aggiunto che l'aviazione ucraina e il suo sistema di difesa aerea sono stati "praticamente distrutti" e che la Russia ora controlla i cieli.

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Viceministro Kiev: si rischia la guerra mondiale, fermare Putin. La minaccia alla sicurezza nucleare è reale

"Siamo davvero a un passo dalla terza guerra mondiale. Dobbiamo fermare Putin". Lo ha detto il viceministro dell'Energia ucraino, Yeroslaw Demchenkov intervenendo al Berlin Energy Transition Dialogue nella capitale tedesca. Il viceministro ha sottolineato che la Russia agisce "in modo aggressivo", e porta avanti una sorta di "terrorismo nucleare" mostrando di non rispettare i principi di sicurezza sugli impianti nucleari. La minaccia "è reale", ha aggiunto.

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Il consigliere di Zelensky: sul tavolo di Istanbul garanzie di sicurezza e cessate fuoco

"Garanzie di sicurezza incondizionate per l'Ucraina, cessate il fuoco, decisioni efficaci sui corridoi umanitari e sui convogli umanitari, osservanza da parte delle parti delle regole di guerra. Colloqui di pace difficili per il nostro Paese. Round a Istanbul in questo momento". Ad affermarlo in un tweet è Mykhailo Podolyak, il consigliere del presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky.

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Cremlino: Mosca e Washington dovranno parlare di stabilità

Prima o poi Mosca e Washington dovranno parlare di questioni di stabilità strategica: è importante per tutto il mondo. Lo afferma il Cremlino citato dalla Tass. 

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Direttore Aiea: pericolo senza precedenti per centrali nucleari

Il capo dell'Aiea, l'Agenzia internazionale per l'energia atomica, Rafael Grossi è in Ucraina per discutere con funzionari del governo e fornire "assistenza tecnica" per garantire la sicurezza degli impianti nucleari". Lo riferisce una nota rilasciata dall'organismo delle Nazioni Unite martedì.   "Il conflitto militare pone un pericolo senza precedenti perle centrali nucleari del Paese e altri siti. Dobbiamo prendere misure urgenti per garantire che continuino a funzionare in modo sicuro e ridurre il rischio di un incidente", ha detto.

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Mosca convoca ambasciatori Baltici, espulsi diplomatici

Il ministero degli Esteri russo ha convocato gli ambasciatori a Mosca di Lettonia, Lituania ed Estonia, per comunicare loro la decisione di espellere dei diplomatici delle rispettive rappresentanze in Russia. Lo comunica l'agenzia russa Tass.   Si tratta di una ritorsione per la decisione dei Paesi Baltici di espellere diversi diplomatici russi il 18 marzo: tre ciascuno da parte di Estonia e Lettonia, quattro da parte della Lituania, che li ha dichiarati 'persona non grata'. 

 

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Fonte russa, in negoziati la questione della neutralità Ucraina è in bozza

I termini dello status neutrale dell'Ucraina sono discussi nei colloqui a Istanbul: lo ha detto martedì a Interfax una fonte che ha familiarità con i progressi dei negoziati. "Le parti hanno iniziato i negoziati a livello di capi delegazione. In particolare, è stata sollevata la questione dei termini del possibile status neutrale dell'Ucraina", ha detto la fonte.   Presumibilmente, l'incontro può finire con la messa su carta dei termini dello status neutrale, ha detto. "Si tratta di una bozza di un certo accordo o dichiarazione. Tutto è allo stadio di discussione", ha detto la fonte.

 

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Ministro degli esteri ucraino ai delegati: non mangiate né toccate superfici

Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha esortato i negoziatori impegnati nei colloqui con la Russia a Istanbul a "non mangiare e bere nulla e preferibilmente evitare di toccare superfici". Ieri, sui media è circolata la notizia che l'oligarca russo Roman Abramovich insieme ad altri due membri della delegazione di Kiev sia stato avvelenato in occasione dei primi incontri tra i due gruppi. 

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Attacco russo a Mykolaiv, colpito edificio amministrativo

Questa mattina l'esercito russo è tornato ad attaccare la città si Mykolaiv, a poco più di 100 chilometri a est di Odessa. Lo riporta il servizio statale di emergenza ucraino, spiegando che i missili russi hanno colpito un edificio amministrativo regionale di nove piani, "distruggendo" la sua parte centrale.   L'attacco è avvenuto attorno alle 8.30 ora locale di questa mattina. In questi minuti le sirene sono tornate a suonare in città. 

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Iniziati i colloqui tra i negoziatori a Istanbul

Le delegazioni di Russia e Ucraina hanno iniziato i colloqui a Istanbul, con la partecipazione del presidente turco Tayyip Recep Erdogan. Lo riferisce Interfax. Il canale televisivo Russia Today ha trasmesso l'inizio della riunione. Erdogan si è rivolto ai negoziatori con un breve discorso prima dei colloqui.

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Erdogan: se ci saranno progressi nei negoziati pronto a ospitare incontro Zelenky-Putin

"Passi avanti fatti nel corso di questi colloqui consentiranno ai leader di Russia e Ucraina di avere un faccia a faccia, e la Turchia è pronta ad ospitare anche questo incontro": lo ha detto il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, nel breve intervento tenuto prima dell'avvio dei negoziati tra le delegazioni di Russia e Ucraina a Istanbul, riportato dal Daily Sabah.

 

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Colloqui in Turchia: l'oligarca russo Roman Abramovich è a Istanbul

L'oligarca russo Roman Abramovich è a Istanbul dove oggi si terranno i colloqui russo-ucraini. Lo riferisce la Tass. Nelle immagini trasmesse dai media turchi, si vede Abramovich che non è seduto al tavolo principale delle delegazioni russa e ucraina, ma di lato accanto a Ibrahim Kalin, un portavoce del presidente Erdogan, e indossa cuffie per la traduzione. Lo riporta la Bbc.   Kalin avrebbe aiutato a coordinare gli incontri tra l'oligarca russo e un membro della delegazione ucraina in un hotel di Istanbul. La presenza di Abramovich - sottolinea la Bbc- suggerisce che è ancora coinvolto a qualche livello nei tentativi di mediazione. 

 

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Ministro degli Esteri ucraino Kuleba: "Putin ha i suoi piani? Noi abbiamo i nostri"

"Se Putin ha i suoi piani per 'distruggere' l'Ucraina, anche noi abbiamo i nostri, vincere la guerra e liberare i nostri territori": lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmitry Kuleba parlando in televisione secondo quanto riferito dall'agenzia ucraina Unian, a sua volta ripresa dalla Ukrainska Pravda.   Il riferimento è al tentativo di mediazione attribuito dal Times all'oligarca russo Roman Abramovich al quale il presidente russo Putin avrebbe reagito affermando: "Digli che li distruggerò".   "Ricordo che Putin aveva detto che avrebbe catturato Kiev e le città chiave dell'Ucraina in pochi giorni, ma non è avvenuto.Può anche fare i suoi piani, ma noi abbiamo i nostri, piani perla vittoria e la liberazione dei nostri territori", ha concluso Kuleba. 

 

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Onu, si indaghi su torture a prigionieri di guerra in Ucraina

Le Nazioni unite chiedono a Mosca e Kiev di indagare sulle presunte torture ai prigionieri di guerra in Ucraina: lo ha detto il capo della missione di monitoraggio dei diritti umani delle nazioni unite in Ucraina, Matilda Bogner, in un briefing, commentando alcuni video diffusi ieri. "Abbiamo visto video da entrambe le parti di prigionieri di guerra ucraini che sono stati presi da parte russa e prigionieri di guerra russi che sono stati presi da parte ucraina", ha sottolineato, aggiungendo che l'Onu era "in procinto di verificare tutto il materiale che è stato rilasciato." "Chiediamo alle autorità di entrambe le parti di condurre indagini complete sulle accuse sollevate da questi video", ha sottolineato Bogner. "È importante che questo tipo di episodi e qualsiasi maltrattamento che potrebbe verificarsi venga interrotto immediatamente", ha osservato. Ieri su internet erano stati diffusi video che mostravano presunti nazionalisti radicali ucraini che torturavano soldati russi fatti prigionieri, di cui non è ancora chiara la veridicità. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov ha affermato che coloro che fossero coinvolti nelle torture dovranno essere ritenuti responsabili delle loro azioni.

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Forze russe respinte a 40-60 km da Kryvyi Rih

Le forze russe sono state respinte a 40-60 km da Kryvyi Rih, città dell'Ucraina meridionale, a 130 km a sud-ovest di Dnipro. Lo riporta il Kyiv Independent. Oleksandr Vilkul, capo dell'amministrazione statale regionale di Kryvyi Rih, ha affermato che l'esercito ucraino ha fermato l'avanzata russa e ha spinto i nemici verso l'Oblast di Kherson.

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La Russia lancia Rosgram, sostituto di Instagram

La Russia lancia Rosgram, sostituto di Instagram. Lo ha annunciato il nuovo social tramite il suo canale Telegram. Lo riporta il Kyiv Independent. L'applicazione sostituirà Instagram, anche se non includerà molte delle sue funzionalità. Instagram è stato bandito in Russia il 14 marzo scorso.

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È arrivata a Istanbul la delegazione dell'Ucraina

È arrivata a Istanbul, in Turchia, la delegazione ucraina per i colloqui di pace con le controparti russe che si terranno questa mattina. Lo rende noto la Bbc. La delegazione è guidata dal ministro della Difesa ucraino, Oleksii Reznikov, e da Mikhail Podolyak, capo dell'ufficio del presidente. Il massimo obiettivo è ottenere un “cessate il fuoco”, sebbene vi sia scetticismo sul fatto che ciò sia probabile. 

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Cremlino, la Russia non attaccherà i paesi Nato

La Russia non ha in programma di attaccare nessun paese della Nato, ha detto all'emittente statunitense Pbs il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, a meno che non sia "un atto reciproco". Lo riferisce la Tass. Rispondendo a una domanda sul possibile allargamento del conflitto a paesi Nato, Peskov ha detto che "se non ci sarà un atto reciproco, se non ce lo fanno fare, non possiamo pensarci e non vogliamo pensarci".

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Casa Bianca: la guerra in Ucraina dimostra l'importanza della produzione locale

"Gli eventi degli ultimi due anni, inclusa la pandemia e la guerra della Russia contro l'Ucraina, hanno sottolineato quanto sia importante per la nostra sicurezza economica e nazionale sfruttare maggiormente questi elementi cruciali in America". Lo scrive la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaky, in una nota sull'approvazione da parte del Senato dell'Innovation Act. "Il Senato ha compiuto un altro passo avanti nel realizzare il piano del presidente per rafforzare la nostra catena di approvvigionamento, produrre di più in America e superare la Cina e il resto del mondo nei decenni a venire. Non vediamo l'ora che anche la Camera dei rappresentanti si muova rapidamente per avviare il processo". 

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Ucraina, stato maggiore difesa: continuiamo a difendere Mariupol

Le forze ucraine "continuano a difendere Mariupol". Lo stato maggiore ucraino ha affermato che le sue forze "continuano a mantenere la difesa circolare" all'interno della città portuale di Mariupol, anche se le forze russe hanno consolidato il controllo intorno alla città. Lo riporta il Kyiv Independent. 

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Forze armate di Kiev: colpiti 17 bersagli aerei russi

Nelle ultime 24 ore l'aviazione ucraina ha colpito 17 bersagli aerei russi. Lo riferisce il comando delle Forze armate ucraine su Facebook, rende noto Ukrinform. In particolare, "sono stati colpiti otto aerei, tre elicotteri, quattro UAV e due missili da crociera", si legge nel post.

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Biden: “Putin dittatore, la Russia non vincerà”

Joe Biden torna a definire dittatore Vladimir Putin. "Un dittatore deciso a ricostruire un impero non cancellerà mai l'amore di un popolo per la libertà", scrive sulla sua pagina personale Twitter il presidente americano. "La brutalità non ridurrà mai la volontà di essere liberi. L'Ucraina non sarà mai una vittoria per la Russia", aggiunge.

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Peskov: “La Russia userebbe armi nucleari se minacciata per l'esistenza”

La Russia userebbe armi nucleari solo nel caso di una "minaccia all'esistenza" del Paese e non a causa dell'attuale guerra in Ucraina. Lo ha spiegato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, alla televisione americana Pbs. "Ma qualsiasi risultato dell'operazione (in Ucraina), ovviamente, non è un motivo per l'uso di un'arma nucleare", ha detto Peskov. "Abbiamo un concetto di sicurezza che afferma molto chiaramente che solo quando c'è una minaccia per l'esistenza dello stato, nel nostro paese, possiamo usare e useremo effettivamente armi nucleari per eliminare la minaccia per l'esistenza del nostro paese", ha aggiunto.

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Zelensky, un gruppo di esperti controllerà l'efficacia delle sanzioni a Mosca

"Stiamo creando un gruppo di esperti, ucraini e internazionali, presso l'ufficio del presidente, che analizzerà costantemente le sanzioni contro la Russia con l'obiettivo di monitorare la loro effettiva efficacia e assicurarsi che non possano essere aggirate. Questo dovrebbe essere un obiettivo per l'intero mondo democratico senza eccezioni". Lo ha detto il presidente ucraino Zelensky in un nuovo video postato sui social.

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Oggi previsto un nuovo colloquio tra Macron e Putin

Il presidente francese. Emmanuel Macron, ha in programma oggi un nuovo colloquio telefonico con il leader russo Vladimir Putin. Lo riferisce la Tass, sulla base di quanto la portavoce del ministero degli Esteri francese, Anne-Claire Legendre, ha annunciato al canale televisivo Bfm: "La Francia intende mantenere questo canale aperto al dialogo". Macron ha già avuto "una serie di lunghe conversazioni con il presidente della Russia", l'ultima risale al 22 marzo scorso. Nel prossimo colloquio, il presidente francese intenderà affrontare con Putin i dettagli dell'operazione umanitaria per far evacuare i civili da Mariupol con la partecipazione di Grecia e Turchia. Rispondendo a quanto affermato dal ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, sulle misure di ritorsione previste per i visti contro i paesi ostili, Legendre ha osservato che "tutti i paesi dell'Ue sono inclusi nell'elenco dei paesi ostili. Al momento non sappiamo come la Russia affronterà questo problema nella pratica".

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Kiev: "Neutralizzato" cyberattacco russo

Un "potente cyberattacco" al fornitore dei servizi internet e di telefonia ucraino Ukrtelecom è stato "neutralizzato". Lo ha reso noto su twitter il servizio delle telecomunicazioni statali, parlando di un attacco informatico del "nemico" e precisando che, nel bloccare l'attacco, la priorità è stata data al mantenimento dei servizi di comunicazione per l'esercito ucraino.

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