L'aggressione russa

Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 105

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Ansa
Ucraina: Turchia, possibile ripresa colloqui tra Mosca e Kiev

Zelensky: la Russia non ha la volontà di negoziare, va indebolita

"Non vediamo il desiderio della Federazione Russa di sedersi al tavolo dei negoziati e di risolvere diplomaticamente questa guerra senza omicidi e torture. Come mai? Perché sta ancora sentendo il potere. Come indebolirlo? Il mondo intero deve farlo. Li indeboliamo molto semplicemente: indeboliamo il loro esercito combattendolo sulla nostra terra". Lo ha affermato il presidente ucraino, Volodymir Zelensky, durante il vertice del Ceo di Yale, come riferisce Ukrinform. Allo stesso tempo il presidente ucraino ha sottolineato che per fermare l'aggressione russa è necessario rafforzare l'Ucraina. "Un'Ucraina forte , in particolare, è un paese unito all'Ue, a ciascun paese dell'Ue, unito ai valori e alle posizioni di Stati Uniti, Canada, Australia, nonché con i paesi di Africa e Asia. Vogliamo uscirne, vogliamo porre fine alla guerra, ma non a costo della nostra indipendenza".

Guterres (Onu): l'accordo su grano e fertilizzanti è essenziale

Il capo delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha dichiarato di aver chiesto ai colleghi di contribuire a trovare "un accordo che consenta l'esportazione sicura di alimenti prodotti in Ucraina attraverso il Mar Nero e l'accesso senza ostacoli ai mercati globali per gli alimenti e i fertilizzanti russi". Lo riporta Bbc. "Questo accordo è essenziale per centinaia di milioni di persone nei Paesi in via di sviluppo, anche nell'Africa sub-sahariana", ha aggiunto Guterres, intervenendo  alla presentazione di un rapporto delle Nazioni Unite sulle ripercussioni del conflitto. 

Il ministro ucraino della Difesa parla con Guerini: "Aspettiamo il terzo invio di armi"

"Ho avuto una conversazione produttiva con il ministro della Difesa Lorenzo Guerini. In attesa di ricevere il terzo pacchetto di assistenza alla sicurezza da parte italiana. Apprezziamo molto il sostegno dell'Italia nella lotta contro lo Stato terrorista". Così in un tweet il ministro della Difesa ucraino, Oleksii Reznikov. Dall'Italia sono stati finora approvati due decreti interministeriali per l'invio di armamenti all'Ucraina.

Zelensky: a Severodonetsk si decide il destino del Donbass

A Severodonetsk si combatte "una battaglia brutale, che decide il destino del Donbass". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un discorso video citato da Ukrinform. "Nel 105mo giorno di una guerra su vasta scala rimane l'epicentro dello scontro nel Donbass. Difendiamo le nostre posizioni, infliggiamo perdite significative al nemico - sostiene Zelensky - È una battaglia molto brutale, molto difficile. Probabilmente uno delle più difficili durante questa guerra". Il presidente ucraino si dice "grato a tutti coloro" impegnati nella difesa della città, "è qui che il destino del nostro Donbass viene deciso".
 

Draghi arrivato all'Eliseo per l'incontro con Macron. Tra i temi in agenda Ucraina, energia e Libia

Il presidente del Consiglio Mario Draghi è arrivato all'Eliseo, a Parigi, per la cena di lavoro con il presidente francese Emmanuel Macron. Tra i temi al centro dell'incontro la situazione in Ucraina, il dossier dell'energia, la questione libica. Macron ha accolto Draghi chiamandolo da lontano per nome ("Mario!"), poi fra i due c'è stato un lungo abbraccio e molti sorrisi. Al via la cena di lavoro in programma. Domattina, Draghi è invece atteso all'Ocse per il discorso di apertura della Conferenza ministeriale presieduta quest'anno dall'Italia. 

L'Organizzazione mondiale del commercio: la crisi alimentare rischia di durare anni

La crisi alimentare scatenata dall'invasione russa dell'Ucraina rischia di durare anni se non verranno adottate misure decisive. Lo sottolinea Ngozi Okonjo-Iweala, direttore generale dell'Organizzazione mondiale del commercio (Wto), in un'intervista alla Bbc. L'Ucraina produce il 42% dell'olio di girasole, il 16% del mais, il 10% dell'orzo e il 9% del grano venduti nel mondo. "Se non saremo in grado ora di far uscire i cereali dall'Ucraina, e in luglio sta arrivando il raccolto con una simile quantità da sprecare, vedremo che questa cosa ci sarà per il prossimo paio di anni. E che sarà veramente, veramente disastrosa per certe parti del mondo", ha affermato Okonjo-Iweala, sottolineando come l'Africa sarà particolarmente colpita, anche perché importa fertilizzanti dal mar Nero.
 

Rischio pena di morte per i britannici catturati dai russi

I due combattenti britannici catturati in Ucraina dalle forze russe rischiano almeno 20 anni di carcere, con uno di loro che potrebbe essere condannato a morte. Lo si apprende da un video del processo in corso nell'autoproclamata repubblica filorussa di Donetsk, diffuso dall'agenzia stampa russa Ria Novosti. Secondo l'agenzia, il 28enne Aiden Aislin e il 48enne Shaun Pinner hanno ammesso di aver avuto un "addestramento per attività terroristiche". Le immagini mostrano Aislin che risponde affermativamente quando gli viene chiesto se si dichiara colpevole. L'accusa contestata comporta una pena di 15-20 anni di carcere. Pinner avrebbe anche ammesso il tentativo "di prendere il potere con la forza", reato per il quale rischia la pena di morte. Nel video appare un terzo imputato, un marocchino identificato come Saaudun Brahim. Aislin viene presentato come mercenario britannico dai russi, ma in realtà ha anche la nazionalità ucraina. Sposato ad una donna ucraina, viveva già nel paese ed era entrato nell'esercito di Kiev prima dell'invasione russa.

Kiev: “Nessun accordo concreto sul grano tra Ankara e Mosca”

Nessun accordo concreto è stato raggiunto nell'incontro di Ankara tra i rappresentanti di Russia e Turchia. Lo ha annunciato in un briefing l'ambasciatore dell'Ucraina in Turchia, Vasyl Bodnar, come riporta Ukrainska Pravda. "Ora noi attendiamo con impazienza la comunicazione tra la parte ucraina e quella turca per trovare un terreno comune ", ha affermato Bodnar, sottolineando che è importante per l'Ucraina che la Turchia continui ad agire come mediatore e a negoziare sia con l'Ucraina che con la Russia.

Lo sblocco è nell'interesse sia dell'Ucraina che della Turchia. Invece, ritiene l'ambasciatore, la Russia ha interessi opposti: non liberare grano ucraino dai porti, ma vendere "più del proprio e rubare il nostro nei territori occupati". Secondo Bodnar, prima di tutto, i russi devono ritirarsi, sbloccare questi porti, dopodiché "sarà possibile parlare di sminamento e di lasciare i porti e esportare grano in sicurezza".

Russia: nuovo dipartimento per la legge marziale

Il ministero russo dell'Interno ha creato un nuovo dipartimento per l'applicazione della legge marziale e il coordinamento delle forze in caso di dichiarazione dello stato di emergenza o di una operazione di anti terrorismo. La nascita del Direttorato per la Risposta rapida è stata annunciata oggi dall'agenzia stampa Tass. Nel rilanciare la notizia, il Moscow Times ricorda che il Cremlino ha ripetutamente detto di non voler proclamare la legge marziale dopo l'invasione dell'Ucraina il 24 febbraio. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha detto che il nuovo dipartimento riflette "le correnti richieste", mentre la portavoce del ministero, Irina Volk, ha sottolineato che le nuove misure servono a "rafforzare" il dicastero. Il nuovo dipartimento sarà inoltre incaricato della protezione degli edifici del ministero dell'Interno, anche contro gli attacchi terroristici, dell'organizzazione di attività di difesa civile, oltre che dei rapporti sul crimine e i reati amministrativi.

Kiev: “Nell'area di Severodonetsk le truppe russe sono 10 volte superiori”

In alcune zone della regione di Severodonetsk, la città strategica del Donbass sotto attacco da settimane e ormai quasi interamente controllata da Mosca, i militari russi superano di 10 volte i difensori ucraini. Lo ha detto il portavoce del ministero della Difesa di Mosca, Oleksandr Motuzyanyk. "Severodonetsk è un obiettivo strategico, dopo di che cercheranno di effettuare operazioni di assalto a Lysychansk, tagliare le vie di comunicazione e da lì continuare l'offensiva nel Donbass", ha spiegato. 

Partiti i primi treni carichi di grano dall'Ucraina verso il Medio Oriente

I primi treni con il grano ucraino "sono partiti dalla Crimea diretti in Medio Oriente". Lo ha dichiarato il responsabile dell'amministrazione russa nella regione ucraina occupata di Zaporizhia, Yevgeni Balitsky, intervistato dall'emittente televisiva Rossiya 24. Balitsky non ha specificato quali Paesi mediorentali fossero i destinatari del carico, limitandosi ad affermare che "si tratta di un mercato tradizionale per l'Ucraina".

Draghi da Macron: sostegno a Kiev

Il presidente del Consiglio, Mario Draghi è atteso all'Eliseo dove avrà questa sera una cena di lavoro con il Presidente francese Emmanuel Macron. L'incontro, fa sapere palazzo Chigi, "sarà l'occasione per fare il punto sui dossier cruciali dell'agenda europea in vista dei prossimi appuntamenti: i Vertici del G7 e della Nato in programma a fine mese e il Consiglio europeo del 23 e 24 giugno a Bruxelles".

Tra i temi al centro del colloquio, "gli sviluppi della guerra in Ucraina e il sostegno a Kiev, la sicurezza alimentare, il rafforzamento dell'autonomia europea in materia di Difesa e di Energia, nell'ottica di una strategia energetica diversificata e di una minore dipendenza energetica dalla Russia". I due Presidenti potranno affrontare anche il tema della Libia, della migrazione e i seguiti della Conferenza sul Futuro dell'Europa. Draghi e Macron, inoltre, discuteranno "delle ottime relazioni bilaterali tra Italia e Francia, in seguito alla firma del Trattato del Quirinale, e dell'importanza che il dialogo rafforzato si traduca anche in azioni e iniziative congiunte riguardo le questioni più importanti dell'agenda europea e internazionale".

Mosca: “Gravemente decimate le truppe ucraine di Severdonetsk”

Il Cremlino ha riferito che le truppe ucraine sono state gravemente decimate e stanno resistendo solo trincerate nelle aree industriali della città di Severdonetsk. Per l'intelligence militare britannica, "la Russia continua a tentare assalti contro la sacca di Severdonetsk da tre direzioni, ma la difesa ucraina regge. Ed è improbabile che una delle due parti abbia guadagnato terreno significativo nelle ultime 24 ore". Intanto, secondo l'agenzia russa Tass, più di 1.000 prigionieri ucraini detenuti dall'esercito russo dopo la resa all'acciaieria Azovstal a Mariupol, sono stati trasferiti in Russia per indagini. Secondo quanto riferito dal comando militare russo il 20 maggio scorso, dalle strutture delle acciaierie in cui si erano trincerati per più di due mesi uscirono più di 2.400 soldati ucraini, molti dei quali membri del battaglione nazionalista Azov.

Guterres: “Le conseguenze della guerra stanno peggiorando”

"L'impatto della guerra sulla sicurezza alimentare, l'energia e la finanza è sistemico, grave e sta accelerando": lo afferma il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, presentando il secondo rapporto sulle ripercussioni del conflitto ucraino.

Filorussi del Donetsk: “I mercenari stranieri si dichiarano parzialmente colpevoli”

I cittadini britannici Sean Pinner e Aiden Aslin, così come il cittadino marocchino Saadoun Brahim, si sono dichiarati "parzialmente colpevoli" davanti al tribunale dell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk. Lo riporta Ria Novosti. I detenuti si sono dichiarati colpevoli ai sensi dell'articolo 232 del codice penale della cosiddetta Repubblica di Donetsk, che parla di “formazione per svolgere attività terroristiche”. I reati contestati sono puniti con la reclusione da 15 a 20 anni o con l'ergastolo.

Biden in Germania e Spagna per vertici G7 e Nato su Ucraina

Il presidente americano, Joe Biden, si recherà il Germania alla fine di giugno per partecipare al summit G7 e poi proseguirà per la Spagna in occasione del vertice Nato. Lo ha riferito la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, precisando che Biden sarà il 25 giugno allo Schloss Elmau per discutere della guerra in Ucraina e delle crisi alimentari ed energetiche. Il 28 giugno sarà la volta della tappa a Madrid per discutere della "trasformazione dell'Alleanza atlantica nel prossimo decennio".

Giustizia ucraina: oltre 2.000 procedimenti per tradimento e collaborazionismo

"Dall'inizio della guerra su larga scala della Russia contro l'Ucraina, sono stati avviati più di 2.000 procedimenti penali per tradimento e collaborazionismo". Lo ha fatto sapere il procuratore generale dell'Ucraina, Iryna Venediktova, durante un collegamento con i canali ucraini, come riporta Radio Svoboda. "Per quanto riguarda il tradimento - ha fatto sapere Venediktova - abbiamo più di 250 sospettati (di cui, purtroppo, 73 sono agenti delle forze dell'ordine). Ci sono già delle sentenze".

Autorità di Lugansk: “Possibile ritiro da Severodonetsk”

Le forze armate ucraine potrebbero essere costrette a ritirarsi da Severodonetsk, città strategica per il controllo del Donbass: lo ha ammesso il governatore della regione di Lugansk, Sergiy Gaiday. La città, che prima della guerra contava oltre 100 mila abitanti, è al centro di combattimenti che durano da settimane con alterne fortune per i due contendenti. Ieri però da Mosca è arrivata la conferma del controllo delle aree residenziali e oggi Gaiday ha detto che le forze ucraine potrebbero essere costrette a ritirarsi perché Severodonetsk è bombardata dalle truppe russe "24 ore su 24". Come ha detto in una intervista televisiva, "è possibile che dovremo ritirarci". Le città di Severodonetsk e di Lysychansk, separate da un fiume, sono le ultime aree ancora sotto il controllo ucraino nell'oblast di Lugansk. Severodonetsk sembrava prossima alla conquista pochi giorni fa, ma le forze ucraine hanno lanciato contrattacchi riuscendo a frenare l'avanzata di Mosca."Severodonetsk è il luogo in cui si stanno combattendo le battaglie più feroci", ha dichiarato il portavoce del ministero della Difesa ucraino, Olexandr Motuzianyk, aggiungendo che le truppe ucraine stanno ancora effettuando contrattacchi dove possibile. 

Kuleba: “Al vertice Nato di Madrid per noi serve un miracolo”

Il ministro degli esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha confidato di non aspettarsi alcuna decisione vantaggiosa per l'Ucraina al summit Nato che si terrà a Madrid dal 28 al 30 giugno, dove Kiev peraltro è stata invitata. "Non ho grandi aspettative, se non in un miracolo", ha detto ai giornalisti ucraini nel corso di una conferenza stampa, secondo quanto riporta l'Ukrainska Pravda. "Indubbiamente sentiremo parole di sostegno, parole di solidarietà, ma finora non vedo alcun segno di decisioni forti in arrivo sull'Ucraina da parte dell'Alleanza, nemmeno di decisioni sulla sicurezza del mar Nero", ha aggiunto. "Sono stato criticato per aver detto che la Nato, come organizzazione, non ha fatto nulla per l'Ucraina dopo il 23 febbraio 2022: allora ho chiesto loro di mostrarmi cosa ha fatto l'Alleanza. E ho scoperto che non ci sono decisioni di questo tipo". 

Gaidai: “A Severodonetsk gli ucraini controllano solo i sobborghi”

Le forze ucraine sono state spinte verso l'esterno di Severodonetsk, la città dell'est Ucraina teatro di una feroce battaglia tra le forze di Mosca e quelle di Kiev, e ora controllano solo i sobborghi. L'ha detto oggi il governatore della provincia di Lugansk, Sergey Gaidai, parlando a RBC. Gaidai ha affermato che sono in corso fieri combattimenti e le forze ucraine potrebbero essersi consolidate su posizioni più solide ed esterne. È "impossibile" dire se Severodonetsk è completamente nelle mani dei russi, ha detto ancora il governatore. "Le nostre forze ora controllano solo i sobborghi della città", ha affermato Gaidai. "Ma i combattimenti - ha proseguito - sono ancora in corso e le nostre forze stanno difendendo Severodonetsk".

Kiev: “Il negoziato con Mosca passa dalle sconfitte in battaglia”

“La Russia afferma che la richiesta del presidente Zelensky di ritirarsi dietro la linea del 24 febbraio ”non è seria". Questo dimostra che Mosca rimane concentrata sulla guerra, non sulla diplomazia, e invia un chiaro messaggio al mondo: il percorso della Russia verso il tavolo dei negoziati passa attraverso le sconfitte sul campo di battaglia". Lo ha scritto su twitter il ministro degli esteri ucraino, Dmytro Kuleba.

Il Consiglio per l'Artico riprende i lavori, ma senza la Russia

Riprende la cooperazione del Consiglio per l'Artico, ma "in modo limitato", vale a dire, senza la Russia. Stati Uniti, Canada, Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia e Svezia hanno annunciato, in una nota congiunta, il riavvio dei progetti comuni, che erano stati messi in pausa lo scorso 3 marzo in seguito all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, che fa parte del Consiglio Artico. Da allora, i diversi Paesi del Consiglio hanno cercato di identificare formule per riprendere i lavori e ora hanno deciso la ripresa "limitata" della loro collaborazione, in progetti che non contemplano la partecipazione della Russia, approvati da tutti i Paesi membri. Progetti considerati come "una componente cruciale della nostra responsabilità nei confronti della gente dell'Artico, inclusi gli indigeni". I Paesi membri del Consiglio, senza la Russia, ribadiscono che l'invasione dell'Ucraina "è stata una flagrante violazione dei principi di sovranità e integrità territoriale", per questo non intendono tornare a collaborare con un Paese che fra l'altro è Presidente di turno fino al 2023.

Gazprom conferma: Schroeder ha rinunciato alla nomina

Gazprom ha confermato che l'ex cancelliere tedesco, Gerhard Schroeder, ha rinunciato a correre per la nomina all'interno del Consiglio di sorveglianza del colosso russo del gas. Lo riporta l'agenzia Interfax, confermando quanto scritto da Schroeder sul suo profilo Linkedin il 24 maggio. Lo scorso 20 maggio, l'ex cancelliere aveva rinunciato alla carica di presidente del Consiglio di sorveglianza di Rosneff, colosso del petrolio controllata dal Cremlino.

Lavrov: “Pronti a far uscire in sicurezza le navi con il grano”

Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, è volato in Turchia per discutere della creazione di corridoi marittimi per facilitare il commercio di grano nel Mar Nero. E ha dichiarato che Mosca è pronta a garantire il passaggio sicuro delle navi provenienti dall'Ucraina. "Siamo pronti a garantire la sicurezza delle navi che lasciano i porti ucraini e si dirigono verso gli stretti. Siamo pronti a farlo in collaborazione con i nostri colleghi turchi" ha detto Lavrov durante una conferenza stampa ad Ankara, in Turchia, con il suo omologo turco, Mevlut Cavusoglu. Il ministro degli Esteri russo ha anche dichiarato che "se l'Ucraina inizierà lo sminamento dei porti, Mosca non approfitterà di questa situazione nell'interesse dell'operazione militare speciale in corso". Cavusoglu ha definito "legittime" le richieste russe per aiutare il grano ucraino ad arrivare sul mercato mondiale, facendo riferimento alla rimozione delle sanzioni. "Se dobbiamo aprire il mercato internazionale al grano ucraino, al girasole o all'olio di girasole - ha detto - consideriamo la rimozione degli ostacoli che si frappongono alle esportazioni della Russia come una richiesta legittima". La Turchia, su richiesta delle Nazioni Unite, ha offerto la propria assistenza per scortare i convogli marittimi dai porti ucraini.

I livelli delle radiazioni attorno alla centrale nucleare di Chernobyl sono tornati alla normalità, in linea con quelli precedenti al 24 febbraio quando è stata lanciata l'aggressione militare russa all'Ucraina. Lo ha affermato l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea).

Zelensky, appello alle aziende statunitensi

"Vorrei che le aziende Usa prendessero in considerazione non solo l'opzione di lasciare la Russia, ma anche di trovare il loro posto nell'economia ucraina", ha detto il presidente ucraino, Volodymir Zelensky, intervenendo in videoconferenza al vertice dei Ceo organizzato dall'università di Yale. "Questo sarebbe un potente segno di sostegno", ha aggiunto il presidente che ha invitato gli amministratori delegati a non pagare le tasse russe "perché questi soldi vengono utilizzati per finanziare la loro macchina da guerra". Zelensky ha precisato che la Russia “non rispetta le leggi delle imprese, il che significa che detteranno le loro condizioni” e ha concluso dicendo: "Volete davvero fare affari con la Russia adesso?".

Scholz: “Tank a Kiev? Facciamo quel che fanno i nostri partner”

"La situazione è molto drammatica, l'Ucraina ha bisogno di sostegno" e lo ha, "ma poiché è importante che non si arrivi a uno scontro diretto fra la Nato e la Russia noi vediamo sempre cosa fanno i nostri partner, Francia, Gran Bretagna e Usa, e facciamo la stessa cosa". Lo ha detto il cancelliere Olaf Scholz, rispondendo a una domanda nel corso di una conferenza stampa con i giornalisti stranieri in cancelleria, sul perché la Germania neghi la consegna diretta a Kiev di tank Marder.

Zelensky: “I russi perdono 300 uomini al giorno”

Sono più di 31mila i soldati russi morti dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina, ovvero "300 morti al giorno per una guerra insensata". Lo afferma il presidente dell'Ucraina, Volodymir Zelensky, in un video in cui prevede che presto il bilancio dei morti "raggiungerà un livello inaccettabile anche per i russi". Le intercettazioni delle comunicazioni dei soldati russi evidenziano il "basso morale" delle truppe occupanti, ha sottolineato.

In rafforzamento i sistemi d'attacco russi verso Zaporizhzhia

"L'esercito russo sta rafforzando i propri sistemi di attacco in direzione di Zaporizhzhia, in particolare nei pressi di Vasylivka a 35 km da Zaporizhzhia, dove il nemico ha collocato 30 carri armati T 62". Lo fa sapere Oleksandr Motusianyk, portavoce del ministero della Difesa, durante il briefing di oggi sulla situazione.

Secondo alcuni media, è stata hackerata una radio russa e messe in onda canzoni contro la guerra

La radio russa "Kommersant FM" ha subito un attacco hacker e ha trasmesso l'inno ucraino e alcune canzoni contro la guerra: lo riferiscono Novaya Gazeta Europa e il Moscow Times. Le truppe russe hanno invaso l'Ucraina il 24 febbraio scatenando un'atroce guerra nel cuore dell'Europa. Secondo il Moscow Times, l'emittente ha rapidamente interrotto le trasmissioni e in una nota ha confermato che "la stazione radio ha subito un attacco hacker" e che i programmi sarebbero stati presto ripristinati.

Papa, all'udienza era presente un gruppo di bambini ucraini

C'era anche un gruppo di 34 bambini ucraini questa mattina all'udienza generale di Papa Francesco. Erano accompagnati da dieci educatori. Dal 2 aprile sono ospiti in Garfagnana dei 120 volontari delle Misericordie d'Italia che, per nove settimane, si sono alternati a Rzeszów, sul confine tra Ucraina e Polonia per aiutare i profughi. "Non erano più al sicuro — raccontano i responsabili all'Ossservatore Romano — e così li abbiamo accolti in un istituto religioso a Fosciandora, in Garfagnana, dove, in attesa di tornare dai loro genitori o comunque nella loro terra, potranno continuare il percorso di crescita scolastica e sociale in un ambiente protetto, anche insieme ad alcune delle loro educatrici e a 9 mediatori culturali ucraini".

Governatore Luhansk: evacuate 40 persone, impossibile intorno a Severodonetsk

Dalla regione di Luhansk sono state evacuate 40 persone, di cui 34 da Lysychansk e 6 da Vrubivka. Lo riferisce su Telegram il Governatore della regione di Luhansk, Serhiy Haidai sottolineando che "purtroppo è impossibile evacuare le persone dai dintorni di Severodonetsk". Quando c'era la possibilità, rileva, "erano in pochi a voler andarsene. Ora il numero di persone aumenta ogni giorno".

Kiev: scuola distrutta da raid russi a Bakhmut, vittime

Una scuola e un edificio amministrativo sono stati colpiti stamani da raid aerei russi a Bakhmut, nell'oblast di Donetsk. "La scuola è stata completamente distrutta", ha riferito il ministero dell'Interno ucraino, citato da Ukrinform, aggiungendo che secondo le prime informazioni dei soccorritori sul posto ci sarebbero vittime.

 

Il capo dell’amministrazione militare a Zaporizhia: aiutatemi a far liberare mio figlio

Oleg Buryak, capo dell’amministrazione militare a Zaporizhia ha lanciato un appello per sollecitare la liberazione del figlio Vlad che “a soli 16 anni è ostaggio da 61 giorni”. “Mio figlio è un eroe”, ha detto, spiegando che il giovane ha ritardato l'evacuazione per non lasciare solo il nonno morente. “Chiedo alle organizzazioni internazionali, ai governi esteri, ai media, a chiunque abbia la possibilità di parlare alle delegazioni russe di chiedere la liberazione di mio  figlio. Non un militare, non un militante, ma uno studente di appena 16 anni”, ha chiesto Buryak.

Zelensky: stop alla vendita di gas e carbone per sopravvivere all'inverno

Il presidente ucraino Vladimir Zelensky ha annunciato che Kiev sospenderà tutte le esportazioni di carbone e gas in vista di quello che ha descritto come "l'inverno più difficile". "Durante questo periodo, non venderemo il nostro gas e carbone all'estero. Tutta la produzione si concentrerà sul soddisfacimento della domanda interna", ha detto in un video pubblicato sul suo canale Telegram.

Biden in Germania e Spagna il 25 e 28 giugno per G7 e vertice Nato

Il 25 giugno il presidente americano Joe Biden si recherà a Schloss Elmau, nella Germania meridionale, per partecipare al vertice dei leader del G7. Lo riporta la Casa Bianca. Il Presidente e i leader del G7 discuteranno una serie di questioni globali più urgenti, compreso il sostegno incrollabile del G7 a un'Ucraina democratica, sovrana e prospera, la resilienza economica e democratica, la lotta alla crisi climatica, le infrastrutture di sviluppo, la sicurezza sanitaria globale e il crisi alimentare ed energetica causata dalla guerra di aggressione russa, si legge in una nota. Il 28 giugno, invece, Biden si recherà a Madrid, in Spagna, per il vertice della Nato del 2022. I leader alleati - viene spiegato - avalleranno un nuovo Concetto strategico per guidare la trasformazione della Nato nel prossimo decennio, dal rafforzamento della deterrenza e della difesa, alla costruzione della resilienza contro le minacce transnazionali, comprese quelle informatiche e climatiche, all'approfondimento dei partenariati con i partner democratici in Europa e in Asia al fine di rafforzare le regole ordine internazionale basato.

 

Kiev: la causa della crisi del grano è l'aggressione russa e non le sanzioni

L'impennata dei prezzi dei cereali dovuta al blocco delle esportazioni di grano è dovuta all'"aggressione russa" in Ucraina e "non alle sanzioni" occidentali contro Mosca. Lo ha affermato il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, dicendosi soddisfatto di aver "rovinato" la narrativa russa secondo cui "la causa della crisi alimentare mondiale sarebbero le sanzioni".

Mattarella: l'aggressione all'Ucraina nuovo momento di arresto e involuzione

Dopo la crisi causata dalla pandemia e gli importanti segnali di ripresa anche nei comparti dei servizi, del commercio, del turismo, l'aggressione della Federazione Russa all'Ucraina sta generando un nuovo momento di arresto e involuzione". Lo scrive il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato in occasione dell'Assemblea generale di Confcommercio. "La rottura intervenuta negli ordinamenti della comunità internazionale - a partire dalla stessa Organizzazione Mondiale del Commercio - unita all'interruzione delle normali catene di valore basate sugli scambi, sta provocando forti tensioni, destinate a riflettersi anche sul mercato interno, con aumenti di costi, a partire da quelli per l'energia", ha aggiunto.

Lavrov: "Rotte sicure se Kiev smina porti"

"Il Presidente Putin ne ha già parlato pubblicamente che garantiamo la sicurezza di tali rotte e garantiamo che quando l'Ucraina procederà allo sminamento e consentirà il ritiro delle navi dai suoi porti, non approfitteremo di questa situazione nell'interesse dell'operazione militare speciale in corso. Queste sono le garanzie del presidente della Russia, siamo pronti a formalizzarle in un modo o nell'altro", le parole del ministro degli Esteri Lavrov in Turchia per un incontro sul grano.

Generale Bertolini: Severodonetsk sotto controllo russo ma per ucraini non è finita

"Sul campo le operazioni vanno avanti lentamente, anche se con una certa decisione". Lo afferma all'Adnkronos il generale Marco Bertolini, già comandante del Comando Operativo di Vertice Interforze e della Brigata Folgore.  "Severodonetsk pare che sia sotto controllo russo; ma non è finita perché ci sono comunque delle unità ucraine molto forti ed esperte in zona. Fino a quando riusciranno a mantenere il controllo degli assi stradali per il rifornimento andranno avanti e credo che i russi puntino ora ad interdire proprio queste strade. Così facendo, 10-12 mila uomini ucraini rimarrebbero isolati e a questo punto probabilmente finirà anche questa fase. Resta da vedere se l'afflusso di altre armi occidentali potrà rallentare la progressione russa",  conclude Bertolini.         

Turchia: possibile ripresa colloqui tra Mosca e Kiev

C'è la possibilità di una ripresa del negoziato tra Russia e Ucraina per arrivare al cessate il fuoco. Lo ha fatto sapere il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, come riporta Anadolu, durante una conferenza stampa congiunta ad Ankara con l'omologo russo Serghei Lavrov.

Bombardamenti a Bakhmut, distrutta una scuola (Video)

Presidente Rada: Russia ruba il grano dalle zone occupate

"La Russia dice di voler evitare una carestia di grano ma ruba le riserve di grano nei territori occupati". Lo ha dichiarato il presidente della Rada, il Parlamento ucraino, Ruslan Stefanchuk, nel suo discorso al Parlamento europeo.

Turchia: ragionevole e fattibile piano Onu per corridoio

La Turchia ritiene che sia "ragionevole e fattibile" il piano Onu per stabilire un meccanismo per un corridoio per il trasporto del grano bloccato nei porti dell'Ucraina. Lo ha detto il ministro degli Esteri della Turchia, Mevlut Cavusoglu, parlando al termine del suo incontro ad Ankara con il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov.

Lavrov: nessuna catastrofe sul grano, meno dell'1% bloccato

Con il ministro turco abbiamo parlato "dei problemi di trasporto del grano ucraino che i colleghi occidentali cercano di presentare come una catastrofe: in realtà solo meno dell'1% della produzione mondiale di grano e di altri cereali bloccati. Questo non ha a che fare con la crisi alimentare". Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov in conferenza stampa ad Ankara dopo l'incontro con l'omologo Cavusoglu. Lavrov ha tuttavia detto di apprezzare "gli sforzi dei nostri amici turchi per per sbloccare il grano, sminare i porti ucraini e permettere l'accesso alle navi straniere che al momento sono in ostaggio". 

Michel: unire le forze per denunciare le menzogne russe

"La fame mondiale riguarda tutti e ci vuole un approccio coordinato globale e lavoriamo anche con il G7, l'Unione Africana e tutti gli altri partner". Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, nel suo intervento in plenaria al Parlamento europeo a Strasburgo. "Ho incontrato il segretario generale dell'Onu Guterres, a New York, qualche giorno fa, per discutere della sicurezza alimentare mondiale e dei nostri sforzi per sbloccare i cereali da Odessa", ha ricordato Michel. "Il Cremlino usa le forniture alimentari come arma di guerra e dobbiamo unire le nostre forze per denunciare le  menzogne russe", ha continuato il presidente del Consiglio europeo. "I missili e le navi russi bloccano il trasporto dei cereali. I bombardamenti russi e le mine impediscono i raccolti sui campi ucraini", ha spiegato ancora. "Che sia chiaro a tutti: non ci sono sanzioni sui prodotti agricoli e questa crisi non è nostra responsabilità. Non cadete nella propaganda russa, non siate strumentalizzati", ha evidenziato Michel.

Von der Leyen: "ll cibo è parte dell'arsenale del terrore del Cremlino"

La crisi alimentare e del grano ucraino è frutto di "un freddo, insensibile e calcolato assedio di Putin ad alcuni dei Paesi e delle persone più vulnerabili del mondo. Il cibo è diventato parte dell'arsenale del terrore del Cremlino". Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen parlando alla Plenaria del Parlamento europeo e ribadendo che le sanzioni europee non colpiscono i prodotti alimentari bloccati in Ucraina.

Filorussi: riaperto porto Berdyansk, "qui è pieno di grano"

Il porto dell'Ucraina sud-orientale di Berdyansk, occupato dai russi, è stato riaperto dopo lo sminamento e si prevede che le prime navi con il grano prenderanno il mare alla fine di questa settimana, ha riferito all'Agenzia russa Tass Vladimir Rogov, membro del consiglio direttivo dell'autoproclamata amministrazione locale. "Tutto è pronto per la spedizione del carico, e probabilmente il grano partirà per primo. In realtà qui c'è molto grano, tutti gli elevatori sono pieni". Le prime navi dovrebbero lasciare il porto alla fine di questa settimana", ha detto.

Ad Ankara incontro Lavrov-Cavusoglu su corridoi grano

Il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu ha ricevuto ad Ankara l'omologo russo Serghei Lavrov. Lo fa sapere Anadolu. La creazione di corridoi sicuri per permettere a navi commerciali di trasportare grano ucraino attraverso il mar Nero è il tema centrale dell'incontro tra i ministri nella capitale turca. Al termine dei colloqui è prevista una conferenza stampa congiunta.

Intelligence GB: Severodonetsk sta tenendo

La Russia continua ad attaccare Severodonetsk ma le difese ucraine stanno reggendo. Lo ha confermato il ministero della Difesa britannico nell'analisi quotidiana della situazione in Ucraina. In ogni caso, "appare improbabile che le parti abbiano guadagnato terreno significativo nelle ultime 24 ore". Secondo gli 007 britannici, nella fase attuale l'offensiva russa continua a concentrarsi sul settore centrale del Donbass, mentre le forze del Cremlino "restano sulla difensiva ai fianchi". Riferendosi alla regione di Kherson, l'intelligence britannica sottolinea che "le forze ucraine hanno recentemente ottenuto un certo successo attraverso una serie di contrattacchi, incluso il recupero di un caposaldo sulla sponda orientale del fiume Ingulets".

Mosca: "Nessuna soluzione pacifica sull'Ucraina per l'Occidente"

"I Paesi occidentali non sono disposti a discutere di un accordo pacifico come soluzione alla crisi ucraina. La soluzione pacifica è fuori dal tavolo: questo è il concetto di Washington e dell'Occidente incentrato sulla Nato". Lo ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova a radio Sputnik, citata dalla Tass.

Di Maio: Italia partecipa a sforzi Onu e Ue sul grano

"Assistere l'Ucraina nell'esportazione dei milioni di tonnellate di grano e generi alimentari attualmente bloccati nei suoi silos è un'emergenza. Il premier Mario Draghi ha discusso di questo problema con il presidente Putin e il presidente Zelensky. L'Italia sostiene gli sforzi dell'Onu e dell'Ue per affrontare questo problema e ringrazia la Presidenza tedesca del G7 per il suo impegno. Continueremo a contribuire attivamente a tutti gli sforzi internazionali per trovare una soluzione". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, al Dialogo Ministeriale Mediterraneo sulla Crisi Alimentare alla Farnesina. 

Mosca ha restituito 210 cadaveri combattenti a Mariupol

Il governo russo ha restituito all'Ucraina i cadaveri di 210 combattenti rimasti uccisi nella città costiera di Mariupol, la maggior parte dei quali erano soldati che hanno difeso le strutture dell'acciaieria Azovstal, l'ultima enclave della città caduta in mano russa.    Secondo le agenzie locali, molti di coloro che sono morti nell'assedio delle strutture siderurgiche appartenevano al reggimento Azov, il gruppo ultranazionalista che si è unito all'esercito ucraino.   "Il processo di restituzione dei corpi dei difensori morti a Mariupol continua con l'aiuto del quartier generale di coordinamento per il trattamento dei prigionieri di guerra", affermano le fonti. Finora, "sono stati restituiti 210 dei nostri militari, la maggior parte dei quali erano eroici difensori dell'Azovstal", riferisce la nota della Difesa.    Il ministero a Kiev aggiunge che il quartier generale del coordinamento, a nome del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, lavora per restituire i cadaveri di tutti i morti nel territorio ucraino controllato. Il 2 giugno Ucraina e Russia hanno effettuato un primo trasferimento di cadaveri dei soldati uccisi nei combattimenti, scambiandosi 160 soldati ciascuno.

A Severodonetsk distrutto ospedale con croce rossa su tetto

Due ospedali sono stati distrutti dai bombardamenti russi a Severodonetsk e Rubizhne, nell'Ucraina orientale, come mostrano le nuove immagini satellitari scattate da Maxar Technologies e pubblicate dalla Cnn. Sul tetto della struttura ospedaliera di Severodonetsk era stata dipinta una grande croce rossa. Nel sud di Rubizhne oltre all'ospedale sono stati rasi al suolo anche un'azienda farmaceutica e gli edifici circostanti. 

Mcallister: Dare a Kiev status di candidato Ue

Il Presidente della Commissione per gli Affari esteri del Parlamento europeo, il tedesco David Mcallister, ha affermato che a Kiev vanno fornite armi, attrezzature e lo status di candidato Ue come “chiaro segnale politico di solidarietà con il coraggioso popolo dell'Ucraina”. 

Zelensky: Pubblicheremo il 'libro dei carnefici' con prove sui presunti crimini di guerra

L'Ucraina lancerà un sistema per raccogliere prove sui presunti crimini di guerra commessi dalla Russia durante l'occupazione militare. L'ha affermato in un discorso il presidente Volodymyr Zelensky, nel quale ha dichiarato che la pubblicazione sarà denominata "Libro dei carnefici". Secondo i procuratori ucraini, sono stati rilevati oltre 12mila presunti crimini di guerra commessi da oltre 600 sospettati dall'inizio dell'invasione il 24 febbraio. "La prossima settimana sarà lanciata una pubblicazione speciale, il "Libro dei carnefici", un sistema informativo per riunione conferme dei dati sui criminali di guerra, criminali dell'esercito russo" ha detto Zelensky nel discorso trasmesso in video. "Ci sono - ha continuato - fatti concreti su concreti individui di concreti crimini crudeli contro gli ucraini".

 

Zelensky: Situazione di stallo con la Russia non è un'opzione. Pronto a colloqui diretti con Putin

Una situazione di stallo con la Russia "non è un'opzione". Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un'intervista al Financial Times. "La vittoria deve essere ottenuta sul campo di battaglia", ha spiegato. "Siamo inferiori in termini di equipaggiamento e quindi non siamo in grado di avanzare. Subiremo più perdite e le persone sono la mia priorità”. Alla domanda sui colloqui con la Russia, sospesi da fine marzo, Zelensky ha detto di non aver cambiato posizione, aggiungendo che la guerra dovrebbe finire al tavolo dei negoziati. Il presidente ucraino ha dichiarato di essere pronto per colloqui diretti con Vladimir Putin.
 

Rabbino Capo di Mosca fuggito dalla Russia

Il Rabbino Capodi Mosca, Pinchas Goldschmidt, è fuggito dalla Russia dopo essere stato sottoposto a pressioni per sostenere l'invasione dell'Ucraina. Lo rende noto Avital Chizhik-Goldschmidt, giornalista negli Stati Uniti e nuora dell'autorità religiosa ebraica. 

Media: Mille soldati che si erano arresi a Mariupol portati in Russia

Oltre mille tra militari ucraini e mercenari stranieri che si erano arresi a Mariupol sono stati trasferiti in Russia per essere interrogati, secondo una fonte di sicurezza dell'agenzia di stampa russa Tass. 

Ambasciatore Kiev a Israele, vendeteci il sistema di difesa anti-missilistico Iron Dome

L'ambasciatore ucraino in Israele, Yevgen Korniychuk, ha esortato lo Stato ebraico a vendere a Kiev il sistema di difesa anti-missilistico Iron Dome in modo da poter difendere i civili dall'invasione russa. In una conferenza stampa a Tel Aviv, il diplomatico ha sostenuto che gli Usa non si opporrebbero alla vendita. Nessun commento finora da Israele che ha fornito sostegno umanitario all'Ucraina ma finora si è rifiutata di farsi coinvolgere con aiuti militari nel timore di una ritorsione della Russia. Con il Cremlino, lo Stato ebraico ha un coordinamento in Siria, dove le forze israeliane compiono raid aerei regolarmente, avvertendo Mosca in modo da non incorrere in incidenti con le forze russe presenti nel Paese vicino. 

Zelensky: Morti in guerra 31mila soldati russi

“Oltre 31.000 militari russi sono già morti in Ucraina. Dal 24 febbraio, la Russia paga ogni giorno quasi 300 vite dei suoi soldati per una guerra completamente insensata contro l'Ucraina. E comunque verrà il giorno in cui il numero delle perdite, anche per la Russia, supererà il limite consentito”. Lo afferma il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Telegram.  

La Banca Mondiale stanzia nuovi fondi per 1,49 miliardi di dollari per l'Ucraina

La Banca Mondiale ha approvato un finanziamento aggiuntivo di 1,49 miliardi di dollari per l'Ucraina, per contribuire al pagamento dei salari dei lavoratori statali e sociali, espandendo il sostegno totale promesso a Kiev a oltre 4 miliardi di dollari. La Banca ha dichiarato in un comunicato che l'ultima tornata di finanziamenti per l'Ucraina è sostenuta da garanzie di finanziamento da parte di Gran Bretagna, Paesi Bassi, Lituania e Lettonia

Mosca: Kiev ha distrutto 50mila tonnellate di grano a Mariupol

Nel porto di Mariupol, i combattenti ucraini hanno "intenzionalmente" bruciato un grande granaio e più di 50mila tonnellate di grano sono andate distrutte. Lo ha detto il generale Mikhail Mizintsev, capo del Centro nazionale per il controllo della difesa della Russia. Mosca ritiene "che i militanti ucraini non volessero lasciare il grano
agli abitanti di Mariupol" e considera tali azioni "terrorismo alimentare, che Kiev compie contro il suo stesso popolo".

 

Merkel: Sulla Russia non ho niente di cui scusarmi

L'ex cancelliera tedesca Angela Merkel ha difeso la sua politica nei confronti della Russia e ha ribadito di "non avere nulla di cui scusarsi". "La diplomazia non è sbagliata solo perché non ha funzionato", ha ricordato, nella sua prima intervista da quando ha lasciato il potere. Tra i riferimenti citati, il suo sostegno alle sanzioni economiche contro Mosca in seguito all'annessione della Crimea nel 2014 e gli sforzi messi in campo insieme alla Francia per tenere in vita il processo di pace di Minsk. "Non devo incolpare me stessa per non aver provato abbastanza. Non vedo ragioni per dire 'era sbagliato' ed e' per questo che non ho nulla di cui scusarmi".