L'invasione russa

Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 127

Il conflitto in tempo reale
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 127
LaPresse/Nariman El-Mofty
Guerra in Ucraina, attacco missilistico su Kiev

Zelensky: il ritiro russo dall'Isola dei Serpenti cambia la situazione nel Mar Nero

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha elogiato le forze armate ucraine per il ruolo avuto nel ritiro russo dall'Isola dei Serpenti. Nel suo consueto discorso serale il leader di Kiev - riferisce l'agenzia ucraina Unian - ha detto di essere "grato ai nostri artiglieri, ai piloti dell'aviazione, all'esercito e alle forze aeree". Poi ha sottolineato che l'isolotto "è un punto strategico" e il ritiro russo "cambia in modo significativo la situazione nel Mar Nero". Secondo Zelensky tutto ciò "non garantisce sicurezza, non garantisce che il nemico non torni, ma limita già notevolmente le azioni degli occupanti. Passo dopo passo li spingeremo fuori dal nostro mare, dalla nostra terra, dal nostro cielo". 

Putin firma un decreto per nazionalizzare il settore dell'energia

Il presidente russo, Vladimir Putin, ha firmato un decreto "sull'applicazione di misure economiche speciali nel settore dei combustibili e dell'energia in relazione alle azioni ostili di alcuni Stati stranieri e organizzazioni internazionali". Come riportano le agenzie russe, il documento ufficiale prevede di fatto la prima nazionalizzazione di una compagnia energetica con azionisti stranieri: la proprietà della Sakhalin Energy diventerà russa e sarà trasferita con effetto immediato a una società creata dal governo, stabilisce il documento.     

Sakhalin Energy è un consorzio impegnato nello sviluppo del progetto Sakhalin-2 per la produzione e l'esportazione di gas e greggio; attualmente è di proprietà di Gazprom (50% più un'azione), Shell (27,5% meno un'azione), Mitsui & Co. Ltd (12,5%) e Mitsubishi Corporation (10%).    

 

Colloquio telefonico tra Zelensky e il presidente tedesco Steinmeier

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avuto oggi un colloquio telefonico con il suo omologo tedesco Frank-Walter Steinmeier. "Discusso il crescente sostegno militare all'Ucraina - scrive su Twitter Zelensky -. Apprezziamo la solidarietà del popolo tedesco per il nostro cammino verso la Ue e il sostegno nel contrastare l'aggressione. Espresso ringraziamenti per le condoglianze per il disumano attacco su Kremenchuk".

Dalla Francia altri 6 obici Caesar a Kiev

La Francia consegnerà "altri 6 obici  Caesar e un numero significativo di veicoli blindati" all'Ucraina. A dichiararlo è stato il presidente francese Emmanuel Macron, secondo  quanto riporta il Kyev Independent. A riferirne è il Guardian.

Il governatore Haidai: "La situazione nella città di Lysychansk è estremamente difficile"

La situazione nella città ucraina orientale di Lysychansk è "estremamente difficile" perché i continui bombardamenti delle forze russe rendono impossibile l'evacuazione dei civili. Ad affermarlo è stato il governatore regionale di Luhansk.  

''Ci sono molti bombardamenti e da più direzioni. L'esercito russo si sta avvicinando da diverse direzioni verso Lysychansk", ha detto Serhiy Haidai, aggiungendo che le forze russe rimangono alla periferia della città.       

Haidai ha respinto le affermazioni dei separatisti filo-russi che combattono a fianco delle forze di Mosca e affermano di controllare  metà della città. I bombardamenti su Lysychansk sono stati "molto potenti... il che significa che non è più possibile evacuare" i  restanti 15.000 dei 100.000 civili che sono ancora in città.       

 "È molto pericoloso", ha detto, sottolineando che la posizione geografica della città rende comunque più facile la difesa rispetto a Severodonetsk. ''Possiamo semplicemente dire che i russi sono molto numerosi e stanno arrivando da tutte le parti. C'è un numero incredibile di veicoli e artiglieria".

Putin: l'Occidente usa l'Ucraina per contenere la Russia

L'Occidente sta usando "cinicamente" l'Ucraina per contenere la Russia e sabotare il suo desiderio di svilupparsi in linea con i valori tradizionali. Lo ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, visitando il quartier generale del servizio d'intelligence per l'estero. "Il cosiddetto Occidente collettivo - ha affermato il presidente - basa le sue azioni sulla convinzione che il suo modello di globalismo liberale non ha alternative. E questo modello non è altro che una versione rivista del neocolonialismo, un mondo in stile americano, un mondo per pochi selezionati in cui i diritti di tutti gli altri sono semplicemente calpestati". 

Nancy Pelosi: grazie a Draghi per la sua leadership, grande amico degli Usa

"Voglio ringraziare il primo ministro italiano per la grande leadership, è un grande amico degli Usa". Lo ha detto la speaker della Camera dei rappresentanti Usa, Nancy Pelosi, alle celebrazioni per la festa dell'indipendenza Usa del 4 luglio a Villa Taverna a Roma. Pelosi ha sottolineato "l'importanza della diplomazia per raggiungere la pace e trovare un terreno comune per porre fine alla violenza" in Ucraina. 

 

Di Maio: no ad ambiguità davanti all'atroce guerra di Putin

"Davanti a questa atroce guerra di Putin non possono esserci ambiguità, non possono esserci dubbi da che parte stare della storia". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, alle celebrazioni per la festa dell'indipendenza Usa del 4 luglio, a Villa Taverna a Roma.
 

Guerini: da Madrid esce una Nato più forte e determinata

"Da questa due giorni credo che esca una Nato più forte più determinata". Lo ha detto il ministro della Difesa Lorenzo Guerini conversando con i giornalisti a Villa Taverna a Roma, alle celebrazioni per la festa dell'Indipendenza Usa del 4 luglio.

"Penso che sia stato un summit davvero storico per la Nato per le decisioni che sono state prese - ha aggiunto Guerini - e anche nel ribadire con determinazione il sostegno all'Ucraina fin quando sarà necessario, che è la condizione per arrivare ad una pace chesia equa e ad un cessate il fuoco e alla cessazione del conflitto".

Zelenska: dobbiamo resistere, speriamo forze basteranno

"Non voglio mentire e dire che non abbiamo paura, ma difendiamo la nostra terra. Non abbiamo aggredito nessuno. Dobbiamo difenderci e speriamo che le nostre forze basteranno". Lo ha detto la first lady ucraina Olena Zelenska a “Porta a Porta” in onda questa sera su Rai1.

Frasi Johnson su Putin, Russia convoca ambasciatrice britannica

Il ministero degli Esteri russo ha convocato l'ambasciatrice britannica a Mosca, Deborah Bronnert, per protestare contro le "offensive dichiarazioni" del premier Boris Johnson nei confronti del presidente Vladimir Putin. Johnson aveva affermato che Putin non avrebbe mai iniziato una guerra in Ucraina se fosse stato una donna e l'operazione militare rappresentava "un esempio perfetto di mascolinità tossica".

Draghi: se l'Ucraina non si difende non c'è pace ma sottomissione

"La posizione espressa nel G7 e nella Nato è di sostegno all'Ucraina, la frase esatta è: 'sosterremo l'Ucraina per tutto il tempo necessario'. Questo significa aiuto economico, umanitario e militare. Su questo, tutta l'alleanza Nato e l'alleanza del G7 è unita, molto determinata. A differenza di altre situazioni, c'è una frase esplicita. Se ci fosse la disponibilità ai negoziati siamo pronti a aprirli, ma se l'Ucraina non si difende, non c'è pace, c'è sottomissione, schiavitù, e continuerà la guerra". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri. 

Olena Zelenska: io e il presidente non abbiamo mai pensato di lasciare l'Ucraina

"Ci sono state delle proposte, da parte di amici e colleghi, che hanno offerto il loro aiuto a ospitarci all'estero. Ma io non mi sono mai pentita di non essermi spostata. All'estero sarei angosciata, qui sono più tranquilla". Lo dice la first lady ucraina, Olena Zelenska, a 'Porta a Porta' in onda questa sera su Rai1. Mio marito "non me lo ha mai proposto, sa che non avrei mai accettato. E lui non si sposterà mai. Anche per questo devo restare e devo dargli sostegno", ha aggiunto.

Ucraina, bombe russe su Slovyansk. Il sindaco ai cittadini: "Andate via"

Le forze armate russe hanno lanciato un attacco sulla città di Slovyansk nella regione del Donetsk. Il sindaco di Sloviansk, Vadym Liakh, ha esortato i residenti della città ucraina orientale a evacuare, mentre ha lanciato un avvertimento sull'avvicinarsi delle truppe russe. Sei persone sono rimaste ferite e due di loro erano in "gravi condizioni" dopo che le forze russe hanno sparato sulla città giovedì, ha detto il sindaco. "Oggi alle 11 il nemico ha sparato contro la città di Sloviansk da più lanciarazzi. Due esplosioni di proiettili a grappolo sono avvenute in un quartiere densamente popolato, vicino a un supermercato e vicino a una fermata dell'autobus", ha precisato Liakh all'emittente ucraina Espreso TV. "Il bombardamento è in corso. Il nemico è vicino"

Grano, Putin: la Russia non impedisce le esportazioni dall'Ucraina

La Russia non impedisce le esportazioni del grano ucraino e l'Ucraina deve ripulire dalle mine da sé i suoi porti. È quanto ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, durante un incontro con il presidente indonesiano Joko Widodo a Mosca, secondo quanto riporta l'agenzia russa Interfax. "Le autorità militari ucraine hanno minato gli accessi ai loro porti e nessuno impedisce loro di eliminare le mine e ritirare le navi con il grano da lì. Noi garantiamo la sicurezza", ha detto Putin, che ha anche richiamato l'attenzione su "altre possibilità di esportazione" del grano ucraino. "Attraverso la Romania, il Danubio, il successivo movimento lungo il Mar Nero, attraverso la Polonia, la Bielorussia, attraverso i porti del Mar d'Azov", ha detto il presidente russo.

Ucraina, Biden: nei prossimi giorni nuove armi per 800 milioni di dollari

Nei prossimi giorni gli Stati Uniti invieranno nuove armi all'Ucraina per 800 milioni di dollari. Lo ha affermato il presidente Usa, Joe Biden, in conferenza stampa dopo il vertice della Nato a Madrid. "Continueremo a sostenere l'Ucraina finché necessario", ha assicurato Biden, secondo il quale la Russia ha già avuto un "colpo" dall'Ucraina con "la perdita della sua statura internazionale" e i mancati successi militari che ne hanno ridimensionato l'immagine.

"Noi sosterremo Kiev per tutto il tempo che serve - ha assicurato il presidente Usa - i russi hanno perso 15 anni di sviluppo della loro economia, c'è stato il primo default in 100 anni, hanno difficoltà nella produzione del petrolio perché hanno bisogno di tecnologia americana e vi è una situazione simile nel settore militare". Ed ha concluso: "Non so come finirà, ma non finirà con la sconfitta dell'Ucraina".

Johnson: un disastro per il mondo se Putin vince la guerra

Gli alleati della Nato e del G7 capiscono che se Vladimir Putin vince la guerra in Ucraina vi sarebbero conseguenze disastrose per il mondo. Lo ha detto il premier britannico Boris Johnson al termine del summit di Madrid, lanciando anche una sorta di appello ai cittadini britannici (ma non solo) a non interrompere il loro sostegno all'Ucraina a causa dell'aumento dei costi della vita. "La libertà ha un prezzo e vale la pena pagarlo: se Putin vince si troverebbe nella posizione di colpire altri Paesi dell'area ex sovietica" e questo porterebbe maggior caos e dunque maggiori instabilità nell'economia.

Ucraina, Kiev: i russi combattono per circondare Lysychansk

Le truppe russe stanno combattendo per circondare Lysychansk, l'ultimo baluardo della resistenza ucraina nella provincia di Luhansk dove i militari di Mosca controllano il 95% del territorio. Lo stato maggiore di Kiev ha affermato che le truppe russe si stanno scontrando con i difensori ucraini intorno a una raffineria di petrolio ai margini della città. Il governatore di Luhansk, Serhiy Haidai, ha detto che le unità di ricognizione russe hanno cercato di entrare a Lysychansk mercoledì, ma sono state respinte. "I russi hanno lanciato praticamente tutte le loro forze per impadronirsi della città", ha spiegato Haidai.

Ucraina, Medvedev: le sanzioni potrebbero essere un casus belli

La "pratica rozza e cinica di misure restrittive unilaterali contro la Russia, la cui illegalità è stata ripetutamente sottolineata a tutti i livelli, è simile, come dicono anche i nostri oppositori, a una dichiarazione di guerra economica" e "vorrei anche sottolineare ancora una volta che in determinate circostanze tali misure ostili possono essere qualificate come un atto di aggressione internazionale. E anche come un casus belli. In risposta a queste, lo Stato ha diritto all'autodifesa individuale e collettiva". Così Dmitry Medvedev, vice presidente del Consiglio di sicurezza della Russia, al Forum internazionale legale di San Pietroburgo, citato dall'agenzia Ria Novosti.

Nato, Stoltenberg: a Madrid discusso di come far uscire il grano dall'Ucraina

L'ultima riunione dei capi di Stato e di governo della Nato ha discusso “sforzi per mitigare la crisi alimentare portando il grano fuori dall'Ucraina via terra e via mare”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, nella conferenza stampa conclusiva del vertice di Madrid. La crisi alimentare è una minaccia che è "diretta conseguenza" dell'invasione russa dell'Ucraina, ha affermato Stoltenberg. "I prezzi del cibo stanno toccando massimi storici in diversi Paesi che dipendono dall'Ucraina in modo sostanziale", ha osservato il politico norvegese.

Ucraina, von der Leyen: "Da oggi esporta elettricità nell'Ue"

A partire da oggi, l'Ucraina potrà  esportare energia elettrica nell'Ue, fornendo una "fonte aggiuntiva di elettricità all'Ue e ricevendo ricavi di cui ha grande bisogno. Insieme siamo più forti". Ne dà notizia la presidente della  Commissione Europea Ursula von der Leyen, via social.

Kiev, liberato il territorio strategico dell'Isola dei Serpenti

L'esercito ucraino ha salutato "la liberazione di un territorio strategico", dopo l'annuncio in mattinata da parte di Mosca del ritiro dall'Isola dei Serpenti nel Mar Nero, occupata fin dai primi giorni dell'invasione russa in Ucraina. "Ringrazio i difensori della regione di Odessa che hanno fatto tutto il possibile per liberare un territorio strategicamente importante", ha detto su Telegram il comandante in capo delle forze armate ucraine, Valeriy Zalouzhniy.

Mosca, oltre 6.000 militari ucraini arresi o catturati

Oltre 6.000 militari ucraini si sono arresi o sono stati fatti prigionieri dall'inizio della guerra in Ucraina: lo ha detto il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, secondo quanto riporta Interfax. "Il numero totale dei militari ucraini che sono stati catturati o che si sono arresi supera i 6.000", ha detto Konashenkov ai giornalisti.

I separatisti accusano Kiev bombardare civili con armi occidentali

I separatisti filo-russi nell'est dell'Ucraina hanno accusato le forze di Kiev di aver bombardato i civili con sofisticati lanciarazzi multipli statunitensi e obici europei appena ricevuti. Gli Stati Uniti hanno annunciato a inizio giugno che avrebbero consegnato all'Ucraina lanciarazzi multipli di tipo Himars M142, con portata leggermente più lunga rispetto alle loro controparti di fabbricazione russa e sovietica, per consentire ai militari di Kiev di distruggere le batterie nemiche restando fuori portata. Nelle ultime settimane anche diversi Paesi europei, tra cui Francia e Germania, hanno fornito pesanti obici alle forze ucraine. "I nuovi obici e gli Himars sono già all'opera contro la popolazione civile del nostro territorio", ha detto alle agenzie di stampa russe Romain Vedmedenko, vice "ministro degli Interni" dei separatisti nella regione di Lugansk, motivando le sue accuse. "C'è un afflusso costante", ha aggiunto, "di nuove armi dall'Europa".

Olanda, Rutte: gli alleati Occidente devono inviare più armi all'Ucraina

Gli alleati occidentali devono inviare più armi in Ucraina o rischiano di vedere le forze di Kiev soccombere contro la Russia, cosa che sarebbe "molto problematica" per tutti. Lo ha dichiarato il primo ministro olandese Mark Rutte, intervistato da Sky News. Rutte ha anche sottolineato che la Nato deve mantenere una serie di promesse fatte nell'importante vertice a Madrid per rafforzare le proprie difese. Alla domanda se i libri di storia guarderanno al vertice di Madrid come al momento in cui gli alleati non hanno risposto alla sfida rappresentata dalla Russia autoritaria, ha risposto: "No, non è il momento in cui abbiamo fallito. Ma se questo sia un successo dipende da due cose: se mettiamo in pratica tutti gli impegni, compresi tutto il denaro extra necessario e in secondo luogo, si tratta di nuovo delle forniture di armi all'Ucraina", ha affermato. "Questa è la cosa che dobbiamo fare a breve termine", ha aggiunto il premier olandese, "Se non lo facciamo, c'è il rischio che l'Ucraina non possa vincere e questo sarebbe molto problematico, un po' per tutti noi". Al vertice, gli alleati della Nato hanno concordato la più grande revisione delle loro difese dall'epoca della Guerra Fredda, aumentando il numero di truppe pronte a rispondere a una crisi, aumentando le spese militari e rafforzando le loro difese nei Paesi più vicini alla Russia.

Card. Koch, è eresia che Kirill giustifichi la guerra

"A mio avviso, è un'eresia che il Patriarca Kirill osi legittimare la brutale e assurda guerra in Ucraina per ragioni pseudo-religiose. Sullo sfondo è visibile un problema di fondo che è nel rapporto tra Chiesa e Stato, che nell'ortodossia è visto e plasmato nel senso di una consonanza tra le due realtà". Lo afferma il massimo responsabile del dialogo ecumenico in Vaticano, il card. Kurt Koch, in un'intervista a Tagepost.   Alla luce delle dichiarazioni di Kirill in questa guerra, il cardinale Koch ritiene che un altro incontro, dopo quello a Cuba del 2016, tra il Papa e il capo dell'ortodossia russa sia fuori questione: "Se un nuovo incontro tra il Papa e il Patriarca avvenisse in un momento in cui atti di guerra fossero ancora incorso", il Patriarca Kirill potrebbe "persistere nella sua insostenibile giustificazione della guerra". Un incontro tra il Papa e Kirill si presterebbe dunque a "gravi malintesi. Perché potrebbe essere frainteso come sostegno alla posizione del Patriarca da parte del Papa, e questo danneggerebbe gravemente l'autorità morale del Pontefice".

Corte di Strasburgo: Mosca fermi l'esecuzione dei due britannici

Mosca deve garantire che la sentenza di morte pronunciata nella "cosiddetta Repubblica popolare del Donetsk" nei confronti di Shaun Pinner e Aiden Aslin, due cittadini britannici appartenenti alle forze armate ucraine, non sia eseguita.   L'ordine arriva dalla Corte europea dei diritti umani (Cedu) a cui i due volontari, condannati il 9 giugno, si sono rivolti per richiedere misure urgenti nei confronti della Russia oltre che dell'Ucraina. Come aveva già fatto precedentemente con la richiesta del marocchino Brahim Saadoune, nelle stesse condizioni dei due britannici, la Cedu ha risposto positivamente alla richiesta di misure urgenti domandando a Mosca di assicurare anche che i due siano detenuti in condizioni appropriate e che, se fosse necessario, gli siano fornite cure e medicine.   Strasburgo chiede all'Ucraina di fare quanto possibile per garantire il rispetto dei diritti di Pinner e Aslim. La Cedu ha infine chiesto a Mosca di fornire, entro due settimane, informazioni sulle azioni e misure prese per assicurare il rispetto dei loro diritti, come aveva già

Papa Francesco: la guerra è scandalo, piangere e convertirsi

"Di fronte allo scandalo della guerra anzitutto non c'è da fare considerazioni: c'è da piangere, soccorrere e convertirsi". Lo ha detto il Papa nell'udienza con una delegazione del Patriarcato ecumenico. "C'è da piangere le vittime e il troppo sangue sparso, la morte di tanti innocenti, i traumi di famiglie, città, di un intero popolo: quanta sofferenza in chi ha perso gli affetti più cari ed è costretto ad abbondonare la propria casa e la propria patria! C'è poi da soccorrere questi fratelli e sorelle: è un richiamo alla carità che, in quanto cristiani, siamo tenuti a esercitare nei riguardi di Gesù migrante, povero e ferito. Ma c'è anche da convertirsi", ha concluso il Papa

Gazprom rinuncia a pagare i dividendi per il 2021

La società russa Gazprom ha rinunciato a pagare i dividendi per l'anno 2021, nel mezzo del conflitto in Ucraina e di un'ondata di sanzioni contro Mosca. L'annuncio che ha portato a un vertiginoso calo del prezzo delle azioni in Borsa. "Gli azionisti hanno deciso che, in questa situazione, non è appropriato pagare i dividendi per l'anno 2021", ha indicato Famil Sadyrov, vicepresidente del consiglio di amministrazione di Gazprom, al termine dell'assemblea generale annuale degli azionisti." Le priorita' di Gazprom sono la realizzazione del programma di investimenti, compresa la gassificazione delle regioni russe e la preparazione per l'inverno. E ovviamente, dobbiamo essere pronti a pagare tasse più alte", ha proseguito.

Putin: le azioni di Kiev in Donbass crimine contro l'umanità

Le azioni di Kiev nel Donbass sono un  "crimine contro l'umanità". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin. Lo riporta la Tass.

Il Parlamento russo vota una legge contro i media stranieri

I deputati russi hanno approvato una legge che renderà più facile chiudere un media straniero in Russia. La nuova norma dà al procuratore generale russo e ai suoi vice il diritto, "in caso di azione ostili di uno Stato straniero contro un media russo all'estero, di prendere rapidamente la decisione di bandire o restringere le attività dei media di questo Paese in Russia", rende noto la Duma

Filo-russi: movimenti militari' a confini Transnistria

Le autorità della Transnistria stanno monitorando la situazione vicino ai suoi confini meridionali e occidentali e registrano "alcuni movimenti militari": lo ha detto il ministro degli Esteri della repubblica autoproclamata, Vitaly Ignatiev, all'emittente televisiva Rossiya-24.   "Stiamo monitorando la situazione - afferma l'autorità filo-russa -. Stiamo lavorando con attenzione su tutto il perimetro del confine con l'Ucraina, stiamo anche tenendo d'occhio i movimenti al confine occidentale della Transnistria, sul versante moldavo. Stiamo osservando alcuni movimenti militari, una concentrazione di alcune unità. Si lavora per garantire la massima sicurezza, per proteggere gli interessi del nostro Stato, dei nostri cittadini", ha affermato.   Ignatiev ha osservato che Tiraspol è pronta ad affrontare qualsiasi scenario: "Ma non vorremmo provocazioni contro la Transnistria".

Governatore Dnipro: 40 tonnellate di grano distrutte in attacco russo

Le autorità ucraine denunciano:  tonnellate e tonnellate di grano andate perdute a causa di un attacco  russo nell'est dell'Ucraina. Secondo il governatore della regione di  Dnipro, Valentyn Resnichenko, un incendio è divampato in un magazzino  colpito nella zona di Zelenodolsk e 40 tonnellate di grano sarebbero  andate distrutte. Su Telegram il governatore punta il dito contro la  Russia.

Mosca: l'attacco al centro commerciale di Kremenchuk concepito da Kiev

L'attacco al centro commerciale di Kremenchuk di lunedì è stato concepito da Kiev alla vigilia di eventi internazionali per fare in modo che l'Occidente fornisca più armi all'Ucraina: lo ha detto l'inviato russo all'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (Osce), Alexander Lukashevich, secondo quanto riporta la Tass.   "È stato un finto incidente che, ovviamente, è stato messo in scena alla vigilia di eventi internazionali con l'obiettivo di persuadere l'Occidente a fornire una risposta comune e, cosa è più importante, più armi" all'Ucraina, ha detto Lukashevich al canale tv Rossiya-24.   Martedì il ministero della Difesa russo ha negato il bombardamento sul centro commerciale affermando invece che un "missile di precisione" aveva colpito un deposito in cui erano stoccate armi inviate dagli Usa e dall'Europa provocando un incendio che poi si era propagato al vicino centro commerciale, che in quel momento "era chiuso".

Zelensky sente la premier della Nuova Zelanda: rafforzare le sanzioni alla Russia

"Ho avuto una conversazione con la prima ministra neozelandese Jacinda Ardern. Ho ringraziato la Nuova Zelanda per la solidarietà e il supporto all'Ucraina, in particolare quello sulla sicurezza. Abbiamo discusso dell'ulteriore rafforzamento delle sanzioni alla Russia e delle modalità per poter portare l'aggressore davanti alla giustizia". Lo ha scritto su Twitter il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, aggiungendo di aver rivolto alla Nuova Zelanda l'invito "a partecipare alla ricostruzione post-bellica dell'Ucraina".

Le forze russe annunciano il ritiro dall'Isola dei Serpenti

Le forze armate russe hanno annunciato di voler ritirare le truppe dall'Isola dei Serpenti, "per non ostacolare gli sforzi dell'Onu per liberare le esportazioni alimentari ucraine". Lo riferisce la Tass.   Tuttavia, a Kiev non sarà consentito di usare l'isola come base per le sue esportazioni.   "Il 30 giugno, in segno di buona volontà, le forze armate russe hanno completato i loro compiti sull'Isola dei Serpenti e hanno ritirato una guarnigione di stanza lì", ha affermato il ministero della Difesa in una nota.

Widodo, che oggi vede Putin, si è offerto di mediare

Il presidente indonesiano, Joko Widodo, si è offerto nell'incontro avuto ieri con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, di mediare tra lui e il leader russo, Vladimir Putin, per cercare una soluzione negoziata alla guerra.     Il presidente indonesiano, che incontrerà Putin oggi a Mosca, ha offerto a Zelensky durante la conversazione al Palazzo Maryinsky di Kiev di portare un messaggio alla controparte russa. Lo ha reso noto l'ufficio della presidenza indonesiana. "Mi offro di portare un messaggio del presidente Zelensky al presidente Putin, che visiterò presto", ha detto Widodo.

Sanchez: le ambizioni Putin non si fermeranno all'Ucraina

"Le ambizioni espansioniste di Putin non si fermeranno all'Ucraina. Riguardano anche le repubbliche baltiche, Polonia, Lituania e altri Paesi che stanno bussando alle porte della Nato". Lo ha dichiarato il premier spagnolo, Pedro Sanchez, in conferenza stampa all'inizio dell'ultimo giorno del vertice Nato di Madrid.   "Se la Finlandia e la Svezia aderiscono alla Nato non è per animo espansionista ma perché desiderano difendersi da una minaccia reale, ovvero la Russia guidata da Putin", ha proseguito Sanchez, "se non agiamo a difesa dell'Ucraina, il costo e il prezzo che pagheremmo nel presente e nel futuro sarebbe molto maggiore".

Zelensky: grato a Johnson per aiuti, Gb vero amico e partner

"Sono grato al premier britannico Boris Johnson per lo stanziamento di un altro miliardo di sterline per l'assistenza alla sicurezza dell'Ucraina. Il Regno Unito è nostro vero amico e partner strategico. Apprezziamo il costante sostegno della leadership all'Ucraina nel contrastare l'aggressione russa". Lo ha scritto su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo l'annuncio dei nuovi aiuti britannici ieri al vertice della Nato.   In un altro tweet Zelensky ha inoltre riferito di una conversazione telefonica con la premier neozelandese Jacinda Ardern che ha ringraziato per "la solidarietà e il sostegno, in particolare per la sicurezza". "Abbiamo discusso dell'ulteriore rafforzamento delle sanzioni alla Russia" e ho invitato la Nuova Zelanda "a partecipare alla ricostruzione postbellica dell'Ucraina", ha aggiunto il presidente.

Kiev: 35.600 soldati russi uccisi dall'inizio della guerra

Sono circa 35.600 i soldati russi uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione, secondo l'esercito di Kiev. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l'esercito ucraino indica che si registrano anche 217 caccia, 185 elicotteri e 641 droni abbattuti. Lo riporta Unian.   Inoltre le forze di Kiev affermano di aver distrutto 1.573carri armati russi, 790 sistemi di artiglieria, 3.726 veicoli blindati per il trasporto delle truppe, 14 navi e 143 missili da crociera.

Amnesty: l'attacco russo al teatro di Mariupol fu crimine di guerra

Alcune prove suggeriscono che il 16 marzo scorso due attacchi aerei russi presero di mira deliberatamente il teatro di Mariupol che veniva usato come rifugio durante l'assedio della città ucraina. Lo afferma Amnesty International in un report diffuso oggi. Amnesty chiama l'attacco un crimine di guerra e sottolinea che non c'è alcuna indicazione che il Donetsk Academic Regional Drama Theater fosse una base operativa per i soldati ucraini, come invece ha sostenuto la Russia. All'epoca era ampiamente noto che era un rifugio per i civili in cerca di protezione da settimane di incessanti bombardamenti e attacchi aerei.

Truss (Gb): Putin ha invaso l'Ucraina grazie alla bassa spesa della Nato nella difesa

La ministra degli Esteri del Regno Unito, Liz Truss, ha affermato che uno dei motivi per cui la Russia è stata in grado di invadere l'Ucraina è stata la scarsa spesa per la difesa in Europa.A Sky News, edizione britannica, il segretario del Foreign Office ha detto: "L'alleanza occidentale deve concentrarsi maggiormente sulla deterrenza. Dobbiamo concentrarci di più sulla difesa. E quello che sappiamo è che prevenire è meglio che curare".

Mosca: le forze russe controllano già il 50% di Lisichansk

Le forze russe controllano già il 50% della città di Lisichansk. Lo sostiene Rodion Miroshnik, un funzionario russo, mentre la città resta sotto incessanti bombardamenti della Russia che continua con la sua offensiva nell'Ucraina orientale.

Gb: gli ucraini mantengono posizioni a Lysychansk

Le forze ucraine continuano a mantenere le loro posizioni nella città di Lysychansk (est) dopo la loro ritirata da Severodonetsk, mentre quelle russe proseguono l'accerchiamento strisciante da Popasna - una trentina di km a sud - evitando così di attraversare di nuovo il fiume Siverskyi Donets, che divide Lysychansk da Severodonetsk: lo scrive l'intelligence britannica nel suo aggiornamento quotidiano sulla situazione nel Paese.   Secondo il rapporto, pubblicato dal ministero della Difesa su Twitter, attualmente i combattimenti sul terreno sono concentrati nella zona della raffineria di Lysychansk, a circa10 km a sudovest dal centro della città. A livello operativo, prosegue l'intelligence, le forze russe continuano a segnare progressi limitati mentre cercano di accerchiare i difensori ucraini nel nord della regione di Donetsk avanzando da Izium.

Kiev: attacchi a Kharkiv, un morto e sei feriti, anche una bambina

Secondo Oleh Synyehubov, governatore di Kharkiv, una persona è stata uccisa e sei sono rimaste ferite, tra cui una bambina di 11 anni, negli attacchi russi alla regione di Kharkiv. Il governatore lo ha scritto su Telegram. "I combattimenti continuano nella regione. Nella direzione di Kharkiv, gli occupanti stanno conducendo battaglie difensive, cercando di frenare il nostro esercito. Il nemico sta sparando da carri armati, mortai, artiglieria e artiglieria a reazione sulle posizioni dei nostri militari e su pacifici paesi e villaggi".

Filorussi: partita una nave con 7.000 tonnellate di grano

Una nave con 7.000 tonnellate di grano ha lasciato il porto ucraino occupato di Berdyansk. Lo riferiscono le autorità filo-russe.

Kiev: Lysychansk sotto incessanti bombardamenti

La città di Lysychansk nell'Ucraina orientale è sotto incessanti bombardamenti mentre la Russia prosegue la sua offensiva nella regione: lo ha detto alla tv ucraina il governatore della regione di Lugansk, Serhiy Gaidai, secondo quanto riporta il Guardian.   "I combattimenti proseguono senza sosta. I russi sono costantemente all'offensiva. Non c'è tregua. Viene bombardato assolutamente tutto", ha detto Gaidai.   Le autorità ucraine hanno affermato che stanno cercando di evacuare i circa 15.000 residenti rimasti in città.

Aiea: perso di nuovo contatto con centrale Zaporizhzhya

L'Agenzia internazionale per l'energia atomica "ha di nuovo perso la connessione remota con i suoi sistemi di sorveglianza dei dispositivi di sicurezza installati nella centrale nucleare di Zaporizhzhya, in Ucraina. Ciò sottolinea la necessità che l'Aiea visiti la struttura nel prossimo futuro", ha detto il direttore generale dell'agenzia, Rafael Grossi. Lo riporta l'Aiea in un tweet pubblicato ieri sera. 

Mosca: sotto controllo russo strade da e per Lisichansk

 Tutte le strade da e per Lisichansk sono controllate dalle truppe della Federazione russa e dai ribelli della sedicente autoproclamata Repubblica di Lugansk, la via Lysichansk-Artyomovsk è completamente chiusa. Lo rende noto Rodion Miroshnik, un funzionario russo secondo Ria Novosti. Il territorio della raffineria di Lysichansk è passato completamente sotto il controllo delle forze russe.

Centinaia di militari ucraini addestrati in Gran Bretagna per utilizzare sistemi missilistici avanzati

Centinaia di soldati ucraini hanno completato l'addestramento militare in Gran Bretagna, anche sui sistemi missilistici a lancio multiplo (MLRS) che il governo britannico sta fornendo a Kiev per contrastare l'artiglieria russa. I media sono stati invitati a filmare le truppe ucraine mentre caricavano e sparavano con cannoni leggeri da 105 mm durante le esercitazioni a Salisbury, nel sud dell'Inghilterra - parte di un programma a guida britannica a cui hanno preso parte oltre 450 militari ucraini.

Ancora missili su Kharkiv

La notte del 30 giugno è iniziata nel modo più turbolento possibile a Kharkiv. Almeno sei missili hanno colpito la città e nei dintorni. Secondo alcune fonti i missili sarebbero partiti da Belgorod. Al momento non è noto cosa sia stato colpito e se quante siano le vittime.

007 Usa: possibile che Putin usi armi nucleari

Col prolungarsi della guerra in Ucraina è possibile che la Russia usi le armi nucleari. Secondo la numero uno dell'intelligence Usa, Avril Haines, Mosca ci metterà anni a ricostruire le sue forze. E "in questo lasso di tempo è possibile che le forze di Vladimir Putin facciano affidamento su altri mezzi come i cyberattacchi, i ricatti energetici o le armi nucleari per cercare di gestire e proiettare potere e influenza a livello globale". Haines ha affermato che a questo punto del conflitto per le agenzie di intelligence Usa lo scenario più' probabile è che il conflitto si protragga e le forze russe continuino a compiere piccoli progressi senza sfondare. La priorità di Putin adesso, ha spiegato ancora la numero uno dell'intelligence americana, è "progredire nel Donbass e sconfiggere le forze ucraine, un'operazione che secondo Mosca porterà al crollo della resistenza interna".

Gb, oltre un miliardo di euro di nuovi aiuti a Kiev

Il governo britannico ha annunciato al vertice Nato di Madrid un miliardo di sterline (1,16 miliardi di euro) in aiuti aggiuntivi all'Ucraina, compresi sistemi di difesa aerea e droni. I nuovi fondi porteranno gli aiuti militari britannici a Kiev a 2,3 miliardi di sterline, ha affermato Downing Street, definendo l'aumento degli aiuti una "nuova fase" del sostegno occidentale che dovrebbe consentire all'esercito ucraino di lanciare controffensive.

Damasco riconosce le repubbliche filorusse, Kiev rompe le relazioni diplomatiche

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato che l'Ucraina interromperà tutte le relazioni con la Siria dopo la decisione di Damasco di riconoscere le autoproclamate Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk. Il regime di Damasco, stretto alleato di Mosca, è il primo Paese ad aver riconosciuto le repubbliche separatiste filorusse.