Verso le elezioni

Gelmini e Carfagna entrano nella segreteria di Azione. M5s: niente deroghe ai due mandati

Calenda: questa destra non vincerà, italiani non cadranno in tranello. Tajani: è partito attacco contro FI e c.destra
Gelmini e Carfagna entrano nella segreteria di Azione. M5s: niente deroghe ai due mandati
Ansa
Conferenza stampa Azione: Carlo Calenda, Mariastella Gelmini e Mara Carfagna

Lopalco (epidemiologo): “Paura che la pandemia sia usata come propaganda”

"È appena iniziata una campagna elettorale che si prospetta movimentata. Ho paura che le questioni riguardanti la gestione sanitaria della pandemia saranno utilizzate come argomento di propaganda". Così l'epidemiologo Pier Luigi Lopalco, docente all'università del Salento, in un post sulla sua pagina Facebook, con riferimento alle elezioni del prossimo 25 settembre e al Covid-19. "Diffidate di chiunque prospetti soluzioni alternative e, ancora di più, da chi vi dirà che la pandemia è passata e non c'è più bisogno di alcuna misura di prevenzione", conclude.

Letta: “Pronto al confronto con Meloni”

Come si combatte l'astensionismo? "Facendo una campagna elettorale nella quale parliamo delle cose e io sono pronto a confrontarmi con Meloni su tutti i temi sui quali credo che gli italiani saranno interessati a sapere come la pensiamo". Così il segretario del Pd, Enrico Letta, al Tg5. Per quanto riguarda i punti caratterizzanti del programma del centrosinistra, ha affermato: "Innanzitutto il primo di tutti è l'ambiente. Noi stiamo facendo una campagna elettorale mentre si soffoca. E io credo che tutti ci rendiamo conto del rischio che stiamo correndo. Quindi, essere molto chiari sulle scelte che dobbiamo fare in questo campo. E poi il sociale, lavori che siano ben pagati e non pagati male come oggi capita soprattutto ai più giovani e poi evidentemente la scelta dei diritti che porteremo avanti anche nella prossima legislatura".

Il segretario del Partito Democratico Enrico Letta nell'auletta dei Gruppi Parlamentari della Camera Ansa
Il segretario del Partito Democratico Enrico Letta nell'auletta dei Gruppi Parlamentari della Camera

Giorgia Meloni al Tg1 chiede agli alleati di non fare promesse elettorali che non si possono mantenere

"Non mi pare che ci siano nodi  particolarmente critici'' all'interno nel centrodestra. Ma la  richiesta di Fdi è di ''non fare una campagna elettorale facendo  promesse che non si possono mantenere, serve serietà". Lo ha detto  Giorgia Meloni al Tg1.       

FdI garantisce più di tutti atlantismo Italia 

"Le nostre idee sono chiarissime, in particolare dall'inizio del conflitto. Da molto, da sempre". Giorgia Meloni risponde così a chi le chiede delle coordinate internazionali del suo partito. "Lo abbiamo ampiamente dimostrato - rivendica la leader FdI - quando dall'opposizione del governo Draghi abbiamo fatto la politica estera del governo, atteso che Draghi aveva una difficoltà a mettere insieme i suoi riottosi partiti in una risoluzione sul tema del sostegno alla causa ucraina, che infatti non diceva assolutamente niente, alla fine il Parlamento ha dovuto approvare la risoluzione proposta da Fratelli d'Italia, che era molto più chiara". "Fratelli - assicura Meloni - è il partito che più di tutti garantisce la collocazione atlantica dell'Italia e l'abbiamo dimostrato quando non avevamo un interesse elettorale a farlo, banalmente perché quanto balla l'interesse nazionale italiano noi non facciamo calcoli elettorali ma ragioniamo sempre e solo a difesa dell'interesse della nostra nazione. E il nostro interesse nazionale si difende in questa metà campo". 

Giorgia Meloni al Tg1 Tg1
Giorgia Meloni al Tg1

Danilo Toninelli: "Il M5S non vuole politici professionisti e dice sì al limite dei due mandati"

"Come è giusto che sia il M5S non vuole politici professionisti e dice sì al limite dei due mandati. Bravo Giuseppe Conte ad aver tenuto la barra dritta! E sono convinto che lo farà anche con le parlamentarie, dove saranno gli iscritti a decidere chi mandare in Parlamento". Lo scrive su Twitter il senatore del Movimento Danilo Toninelli, uno dei parlamentari del M5s che non potranno ricandidarsi per il limite dei due mandati.

Toti: "Dialoghiamo con tutti ma con il Pd è molto difficile"

Toti: "Dialoghiamo con tutti ma con il Pd è molto difficile".

La risposta del governatore della Liguria e leader di Cambiamo! entrando alla Camera per una conferenza stampa con Quagliariello e Marin

Carlo Calenda e Antonio Tajani: schermaglie su twitter

"Ma alla Nato glielo hai spiegato che ti allei con i filoputiniani? Che ti hanno detto? Se pianti un milione di alberi siamo a posto cosi'? Facci sapere". Carlo Calenda replica così ad Antonio Tajani. "Avanti Savoia", è la stoccata finale che il leader di Azione rivolge al coordinatore FI, dopo la polemica dei giorni scorsi sulle sue simpatie monarchiche.

"Nessun italiano acquisterebbe un'auto usata da Carlo Calenda. Io ho servito la Nato vestendo l'uniforme, lui blatera seduto su un divano ai Parioli mentre fa l'assenteista a Bruxelles". Lo scrive su Twitter Antonio Tajani, Coordinatore nazionale di Forza Italia

Tajani: “È pronto il programma del centrodestra”

"Fratelli d'Italia praticamente ha concluso il lavoro per redigere il programma elettorale'' in vista del 25 settembre. ''Punterà innanzitutto sulle famiglie italiane. È pronto, sarà presentato''. Lo ha detto Antonio Tajani parlando alla stampa fuori Montecitorio.

Zingaretti: “Mi candido”

Nicola Zingaretti ha ufficializzato ai consiglieri di maggioranza della Regione Lazio la sua candidatura in Parlamento. A quanto si è appreso, si sarebbe svolta intorno alle 14 la riunione di maggioranza dove il governatore, esponente del Pd, ha reso noto alla coalizione che lo sostiene, che quasi sicuramente il suo prossimo passo sarà verso la candidatura alle elezioni politiche. Presenti, oltre ai consiglieri, anche il vicepresidente Daniele Leodori, e l'assessora M5s Roberta Lombardi. Zingaretti aveva detto in più occasioni di essere a disposizione del Partito, essendo la sua legislatura quasi al termine e non potendosi ricandidare. Secondo fonti presenti alla riunione, è stata ribadita da Zingaretti la "bontà del lavoro di questo anno e mezzo della maggioranza" e del campo largo, sottolineando che per quanto lo riguarda "crede molto in questo progetto". Ha poi spiegato che andrà "a fare la campagna elettorale del Pd" e che come è ovvio interpreterà quindi "una sola parte politica" anziché una coalizione larga come questa. Zingaretti ha quindi rivendicato la bontà di questo anno e mezzo e ha confermato che si dimetterà dopo l'insediamento del Parlamento. Quello che si è raccomandato è che in questo tempo, nel rush finale, si concludano i provvedimenti importanti, anche per dare una connotazione di contenuto al lavoro svolto finora.

Il presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti Ansa
Il presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti

Cappato lancia la lista “Referendum e Democrazia”

È stato presentato questo pomeriggio, con una conferenza stampa online, il simbolo con il quale la lista Referendum e Democrazia proverà a concorrere alle prossime elezioni, qualora dovessero riuscire a raccogliere le sottoscrizioni necessarie per legge. Un progetto tenuto a battesimo dall'ex europarlamentare e attivista per i diritti civili, Marco Cappato, e Virginia Fiume, co-presidente dell'associazione Eumans. La difesa dei referendum, delle leggi di iniziativa popolare e la riconquista della partecipazione democratica alla base del progetto politico della lista. "Senza funzionamento della democrazia le soluzioni politiche finiscono per essere o tecnocratiche o populiste e demagogiche - dice Marco Cappato, nel corso della conferenza stampa -. E questo è il tema più importante di tutta la campagna elettorale". Il simbolo presenta la scritta “Referendum e Democrazia”, su un cerchio di colore rosa nella metà superiore e azzurro nella metà inferiore.

Carfagna: “Costretta a lasciare Forza Italia per una scelta di verità e serietà”

''Fino al 20 luglio eravamo in un partito che aveva contribuito a far nascere un governo, quello Draghi'', che ha lavorato per famiglie e imprese, ''ha tagliato le tasse per i cittadini e le aziende''. Il 20 luglio con una decisione di far cadere il governo guidato dall'ex presidente di Bce ''siamo stati costretti'' a lasciare Fi. Si è trattato di una "scelta enorme". La scelta di oggi è stata una scelta di serietà e soprattutto di verità''. Lo ha detto Mara Carfagna in una conferenza stampa con Carlo Calenda. 

"La decisione di revocare la fiducia a Draghi è stata presa per anticipare di sei mesi la conquista di qualche seggio parlamentare in più e a provocare questa crisi sono stati M5s, Lega e purtroppo Fi, lo dico con amarezza, quelli che non sono entrati in Aula, esponendo l'Italia a una vera e propria avventura, da quel momento non potevo più restare". 

"Da oggi inizia una nuova battaglia al fianco di Carlo Calenda e Mariastella Gelmini in Azione". 

Gelmini con Azione: “Addio doloroso a Forza Italia, straconvinta del nuovo percorso"

"Grazie Carlo, a te e a tutta la squadra di Azione per questa accoglienza...''. Esordisce così l'ex azzurra Maria Stella Gelmini nella conferenza stampa con Carlo Calenda, che formalizza l'adesione ad Azione insieme a Mara Carfagna in vista delle politiche. Il ministro degli Affari regionali parla della sua ''dolorosa scelta'' di lasciare Forza Italia e assicura il suo massimo impegno per una nuova avventura politica: ''È stata una scelta dolorosa ma sono straconvinta di questo nuovo percorso...''.

Elezioni: Conte, non se ne parla di avere rapporti col Pd

"Col Pd per il futuro non escludo un dialogo, non un'alleanza. Per queste elezioni assolutamente non se ne parla di avere rapporti col Pd. Che rapporto può avere il Movimento 5 stelle con una forza politica che sta chiudendo accordi da Calenda a Di Maio a Renzi a Brunetta a Carfagna?Questa è un'ammucchiata dove noi non ci potremmo mai ritrovare,perché sono personalità divisive e litigiose. La politica fatta così significa tutto e il contrario di tutto". Lo ha detto Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 stelle, in diretta a Rtl. 

Calenda, benvenuta Carfagna. Entrerà segreteria Azione

"Benvenuta Mara Carfagna. Mara è un ottimo ministro per il mezzogiorno e una persona seria e coraggiosa. Entrerà nella segreteria di Azione e ci aiuterà a costruire un grande partito liberale, riformista e popolare per dar voce all'Italia seria. Avanti". Così il leader di Azione, Carlo Calenda.

"Io vi dico che questa destra non vincerà, gli italiani non cadranno nel tranello di chi dice cose che non accadono e di chi le vuole trascinare in un vortice di sovranismo, urla sguaiate, attacchi, non credo gli italiani vogliano essere declassati da partner di Germania e Francia a partner di Orban". 

Mariastella Gelmini, Carlo Calenda e Mara Carfagna Ansa
Mariastella Gelmini, Carlo Calenda e Mara Carfagna

Lega, Fontana: Pd-M5S partiti più amici di Putin in Europa

"La sinistra viene smentita da tutti, dal suo governo in primis, e ancora insiste nel rincorrere fake news imbarazzanti su presunti rapporti Russia-Lega. Lo dimostrano i numeri. Ricordo, dati alla mano, i partiti italiani più amici della Russia di Putin al Parlamento europeo sono il Pd e il Movimento 5 Stelle: 22% dei voti ai provvedimenti dell'Eurocamera, una percentuale ben superiore a noi e a tutto il centrodestra. In Italia è uguale: il leader del Partito Democratico Enrico Letta, da Premier, fece ripetuti accordi con Putin e curiosi affari con Pechino quando ricopriva il ruolo di co-presidente di ToJoy Western Europe, la consociata di ToJoy, gruppo cinese. Quindi basta bufale. Il governo Draghi è caduto per colpa loro e non certo per fantasiose influenze russe orchestrate da un 'pericoloso' Matteo Salvini". Così il deputato e vicesegretario della Lega Lorenzo Fontana, responsabile Esteri del partito.

Copasir, Urso ai presidenti delle Camere: rischio hackeraggio posta dei parlamentari

Con l'avvicinarsi delle elezioni politiche le forme di ingerenza di "alcuni attori statuali" nei"processi democratici dei Paesi occidentali "diventano "ancora più intense ed accentuate". Lo scrive il presidente del Copasir Adolfo Urso in una lettera  - che l'agenzia Ansa ha potuto visionare - inviata ai presidenti di Camera e Senato prima della crisi di governo. Urso ha segnalato in particolare il rischio di hackeraggio della posta dei parlamentari, come avvenuto in passato nel Bundestag tedesco. Di qui l'invito a Fico e Casellati a valutare "misure di carattere tecnico e organizzativo volte a contrastare il possibile verificarsi ditali circostanze anche nel caso del Parlamento italiano".

Fedriga, campagna elettorale svilente

"Vedo veramente una campagna elettorale svilente. Ho sentito parlare di illazioni, di fascismi, di Putin, di tutto e di più. Ma io penso ai cittadini e mi chiedo se non possiamo invece parlare di programmi". Lo ha sottolineato il presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga a margine dei lavori d'Aula a Trieste. Facciamo "magari un programma diverso e confrontiamoci su quello. Io - ha aggiunto il governatore - sono più che disponibile a farlo e penso che anche il centrodestra sia disponibile a farlo. Invito quindi anche la mia coalizione a non inseguire la rissa in cui si sta cercando di buttare la campagna elettorale. Me lo chiedo da cittadino: come si fa pensare che una persona decida consapevolmente" come orientarsi "quando non ha ancora sentito un programma, e si parla invece - conclude - soltanto se uno e' buono o cattivo a prescindere?"

Berlusconi: mai incontrato né sentito l'ambasciatore russo

"Non ho mai incontrato l'ambasciatore russo, né mai avuto conversazioni  telefoniche con lui". Così Silvio Berlusconi in una nota, in merito al retroscena pubblicato da Repubblica che parla di telefonate tra il leader di FI, Silvio Berlusconi, e l'ambasciatore russo in Italia Sergey Razov, durante la crisi di governo. “E' sconcertante l'idea che un leader si faccia suggerire dall'ambasciatore di un paese straniero valutazioni di politica internazionale. Un leader della caratura internazionale di Silvio Berlusconi, quando desidera avere contatti con leader stranieri lo fa al massimo livello, cosa che con la Russia non avviene da molto tempo”  ha sottolineato Forza Italia in una nota diffusa precedentemente. “Tutto questo farebbe addirittura sorridere, se non fossimo di fronte ad una delle peggiori tragedie del nostro tempo”.

Tajani: centrodestra vincerà, partito sotto attacco

"È partita una campagna elettorale in cui si raccontano tante balle, si rendono conto che il centrodestra è destinato a vincere le elezioni e da qui partono gli attacchi. Non ci preoccupano ma bisogna che i cittadini sappiano la verità". Lo ha dichiarato il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani.  “Non c'è mai stata né una telefonata né un incontro di Berlusconi con l'ambasciatore russo, è una notizia completamente inventata, è la dimostrazione che è partito un attacco verso Forza Italia e i partiti di centrodestra con notizie infondate”.

M5s, Conte ai vertici: niente deroghe al limite due mandati

Non ci saranno deroghe al limite dei due mandati nel M5s. Il leader Giuseppe Conte lo avrebbe già comunicato ai vertici del Movimento, secondo quanto confermano fonti parlamentari.

Fratoianni: Salvini la smetta di fare il comico

"Capisco che Salvini le stia provando tutte per giustificare e salvare la faccia a Putin e agli amici russi della Lega, ma non siamo alle comiche. Non c'è solo l'inchiesta di Repubblica, e già questa dovrebbe bastare a fargli smettere la sua propaganda contro i migranti fatta di odio e sciocchezze." Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni.

Calenda: benvenuta Carfagna. Entrerà nella segreteria di Azione

"Benvenuta Mara Carfagna. Mara è un ottimo ministro per il mezzogiorno e una persona seria e coraggiosa. Entrerà nella segreteria di Azione e ci aiuterà a costruire un grande partito liberale, riformista e popolare per dar voce all'Italia seria. Avanti". Così il leader di Azione, Carlo Calenda.

Toti: Calenda? Dobbiamo capire come si collocherà

"Calenda sta facendo il suo lavoro,vedo che sta aggregando tanti amici e personalità; dobbiamo capire come si collocherà rispetto all'offerta politica generale". Lo ha detto il leader di Italia al Centro, Giovanni Toti, a margine della conferenza stampa a Montecitorio con Gaetano Quaglieriello e Marco Marin, in cui ha illustrato il programma in 12 punti del partito.   "Dobbiamo capire - ha proseguito - anche come Letta sta strutturando il suo campo, dove vedo ci sono dei soggetti molto distanti da noi su diversi temi, come abbiamo visto anche in Liguria".

Renzi: Salvini e Conte devono chiarire sui rapporti con la Russia

"Giusto che Salvini faccia chiarezza sui  suoi rapporti con la Russia, l'ho più volte chiesto io in parlamento.  Oggi però, chi chiede a Salvini di buttare via tutte le ombre, ha  riflettuto su quello che ha fatto il governo Conte quando ha fatto  venire in Italia i soldati russi?". Lo ha detto il leader di Italia  viva Matteo Renzi a Sky Start su Skytg24, parlando dei rapporti tra la Lega e la Russia. Il riferimento è all'arrivo in Italia, durante la  pandemia di due anni fa, di una delegazione russa composta più da militari che da medici, oggetto di interrogazioni parlamentari e  audizioni al Copasir.

Orfini: noi da soli al voto per ripartire

"Ne abbiamo visto tante, risolveremo anche questa crisi. Pensiamo di essere preparati. Sulla caduta di Mario Draghi penso che ci siano responsabilità molto chiare: intanto chi ha aperto la crisi, e cioè Giuseppe Conte e quel che resta del Movimento 5 stelle. Poi, con loro, chi ha fatto prevalere un interesse di parte su quello del Paese. Cioè il centrodestra di governo e di opposizione. La trimurti Meloni, Salvini e Berlusconi ha scelto di precipitare il Paese al voto, pensando che questo convenga loro e fregandosene del fatto che il Governo Draghi stava realizzando alcuni provvedimenti importanti per dare sollievo alla sofferenza di milioni di cittadini e imprese". Così Matteo Orfini, deputato del Pd, in una intervista al settimanale 'The Post Internazionale - TPI'.

""Si gioca sempre per vincere. Noi chiediamo i voti per governare e ci giochiamo il primo posto con Fratelli d’Italia. Vogliamo essere il primo partito del Paese e intorno alla forza del Pd costruire un’alternativa alle forze di destra - prosegue Orfini - Sono convinto che le alleanze contro non abbiano mai funzionato nella storia della sinistra. I cittadini vogliono un progetto per, non contro". Poi aggiunge:  "I provvedimenti dei primi 100 giorni del nuovo Governo dovrebbero essere quelli sui quali si è interrotta la legislatura a vantaggio dei più deboli: dal salario minimo al sostegno a chi è in difficoltà, al contrasto alle disuguaglianze. E siccome diritti sociali e civili vanno di pari passo, dovremo ripartire da dove non siamo riusciti: cittadinanza e DdL Zan.I l prossimo presidente del Consiglio? Il segretario del Pd. Un grande partito si candida a governare il Paese con il proprio leader. Dire che si vuole Draghi a Palazzo Chigi mi pare solo una mancanza di rispetto nei confronti di Draghi. Lui ha fatto il presidente del Consiglio, ma il Parlamento lo ha sfiduciato, con un grave errore. Quindi l’ipotesi Draghi non c’è più. E basta. Non si può tirare per la giacchetta una personalità così importante. Draghi è un patrimonio per il Paese e non lo si gioca in campagna elettorale", conclude Orfini.

Mulè: chi lascia Forza Italia ne risponde agli elettori

"I ministri che hanno deciso di lasciare Forza Italia hanno portato avanti importanti battaglie su questioni rispetto alle quali la sinistra che oggi li accoglie la pensa in modo opposto. Cito su tutti la posizione ferma di Mariastella Gelmini contro la liberalizzazione della droga e quella di Mara Carfagna sull'utero in affitto. Sull'addio c'è poco da dire, ognuno prende la sua strada e ne risponde alla sua coscienza e agli italiani. Storicamente chi molla Forza Italia è stato punito dagli elettori che ne riconoscono l'incoerenza. I valori di Forza Italia sono quelli che decliniamo ogni giorno nella nostra attività e sono quelli dell'atlantismo, dell'europeismo e del liberalismo", così il sottosegretario alla Difesa e deputato di Forza Italia, Giorgio Mulè, questa mattina ad Agorà su Rai3.

Conte: quella del Pd è un'ammucchiata, con loro nessuna alleanza

"Col Pd per il futuro non escludo un dialogo, non un'alleanza. Per queste elezioni assolutamente non se ne parla di avere rapporti col Pd. Che rapporto può avere il Movimento 5 stelle con una forza politica che sta chiudendo accordi da Calenda a Di Maio a Renzi a Brunetta a Carfagna? Questa è un'ammucchiata dove noi non ci potremmo mai ritrovare, perché sono personalità divisive e litigiose. La politica fatta così significa tutto e il contrario di tutto", ha dichiarato il presidente del M5s Giuseppe Conte.

Conte: Noi non abbiamo voluto crisi. Draghi sprezzante, voleva andare via

"Noi non abbiamo voluto la crisi, abbiamo posto dei temi concreti rispetto alle priorità dei cittadini. Occorreva una azione di governo molto incisiva ma noi non abbiamo avuto risposta, siamo rimasti increduli rispetto a Draghi che ha mostrato la volontà di andar via, anche la modalità con cui si è presentato in Parlamento per il confronto ci ha meravigliati, è stato un atteggiamento sprezzante". Così il presidente del M5s, Giuseppe Conte, a Non Stop news su Rtl 102.5.

Conte: sulla regola del doppio mandato decisione in giornata

Sulla regola del doppio mandato "la soluzione arriverà in giornata". Così il presidente del M5s, Giuseppe Conte, a Non stop news su Rtl 102.5. "Sicuramente per noi la coerenza  è fondamentale. Noi non siamo cambiati, siamo le stesse persone responsabili di sempre", ha aggiunto.

Oggi conferenza stampa Calenda-Carfagna-Gelmini

Il segretario di Azione, Carlo Calenda, il ministro per gli Affari regionali Mariastella Gelmini e il ministro per la Coesione territoriale Mara Carfagna, terranno oggi alle 15,30 una conferenza stampa presso la sede della Stampa Estera. Con una intervista al Corriere della Sera, Carfagna ha annunciato che si candiderà con Azione, dopo l'addio - con Gelmini - a Forza Italia.

Renzi: le alleanze si fanno sui contenuti non sulle poltrone

"E' ovvio che non siamo ben visti. Noi siamo sempre stati soli in questa legislatura. Noi da soli abbiamo mandato a casa Conte. Se il tema dell'alleanza" e' sui contenuti "io mi siedo al tavolo. Non e' il mio obiettivo, invece, quello di salvare la poltrona. Il punto è salvare la faccia e non la cadrega". Cosi' Matteo Renzi a Radio 24. "Che cosa si fa sul rigassificatore?", si chiede il leader di Iv. "Se il Pd vuole fare un'alleanza sulle cose serie parliamone", afferma.

Letta: caso Russia gravissimo, Salvini spieghi

"Comincio a pensare che ci siano legami che Salvini deve spiegare perché, se non lo fa, queste relazioni non possono che lasciare immaginare cose oscure", "ci troviamo di fronte a fatti gravissimi". Così in un'intervista a 'Qn' il segretario del Pd, Enrico Letta, sul caso Russia-Lega. "È una vicenda incredibile. I dubbi che noi avevamo si stanno dimostrando realtà e francamente comincio a pensare che dietro la crisi di governo ci sia l'influenza della Russia - sottolinea Letta - è evidente che, tra i fatti che hanno determinato la caduta dell'Esecutivo, la cosa vera che ha cambiato il film della settimana scorsa è stato l'atteggiamento di Matteo Salvini".   Quindi aggiunge: "È lui che ha cambiato tutto, quando,mercoledì mattina, con un cenno fa smettere ai suoi di applaudire il discorso di Mario Draghi: e, finito l'intervento del Presidente del Consiglio, decide di far saltare tutto.

Pd, Borghi: mi aspetto forti tentativi per influenzare voto

"Non può sorprendere che la Wagner entri nella competizione italiana perché non può sorprendere che la Russia di Putin provi a influenzare le libere elezioni del nostro Paese. Quello che invece sorprende è come questo viene accolto da alcuni partiti: sembra quasi che sia qualcosa che non li riguardi, come se in gioco non ci fosse la nostra sovranità e la nostra democrazia". Lo sottolinea in una intervista a Repubblica, l'esponente del Pd, Enrico Borghi, membro del Copasir. "Il problema dell'ingerenza straniera nei processi democratici è il centro della risoluzione approvata il 9 marzo scorso dal Parlamento europeo. In quell'occasione si sono messi nero su bianco quali sono gli strumenti che vengono utilizzati dai paesi esteri. In quell'occasione è stato chiarito come, per esempio, l'informazione, o meglio la disinformazione, possa essere usata come un'arma. Circostanza che, tra l'altro, noi conosciamo bene: il Copasir ha documentato come durante la pandemia Russia e Cina abbiano provato a interferire pesantemente nelle nostre cose attraverso la disinformazione. Bene: perché su un dibattito serio come questo una parte della politica italiana è muta?", aggiunge Borghi.Quanto alla campagna elettorale, per Borghi, "visti i tempi strettissimi, sarà la prima, di fatto, principalmente digitale. Mi aspetto quindi tentativi fortissimi per influenzare il voto. D'altronde quella della disinformazione è uno dei punti cruciali della 'dottrina Gerasimov', in un certo senso il manuale della guerra ibrida russa. Noi che vogliamo fare? Io chiedo agli enti regolatori, penso all'Agcom, uno sforzo straordinario di controllo. Chiedo ai social network di tenere tutte le antenne accese per evitare abusi, non a una parte politica piuttosto che a un'altra. Ma alla democrazia".

FdI, Lollobrigida: nel nostro programma posizioni atlantiste

"Nel nostro programma espliciteremo le nostre posizioni atlantiste. Abbiamo chiesto di anticipare il voto del parlamento sull'adesione di Svezia e Finlandia alla Nato. Io stesso ho guidato una delegazione presso le due ambasciate garantendo il sostegno di FdI più di due mesi fa. È un atto che va nettamente contro i desideri di Putin e che ci allinea perfettamente alla nostra storica collocazione internazionale". Lo sottolinea in una intervista alla Stampa, Francesco Lollobrigida capogruppo di FdI alla Camera. "Il voto in Parlamento serve proprio per rendere esplicite tutte le posizioni. Se qualcuno votasse contro per noi sarebbe un problema", spiega Lollobrigida sul voto in parlamento per l'adesione di Svezia e Finlandia alla Nato su cui Salvini aveva espresso critiche. Quanto ad un dialogo con la Russia, Lollobrigida afferma: "Dipende dai contesti,la diplomazia ha le sue ragioni e le sue strade. Ora, però, gli interessi dell'Italia coincidono con quelli del popolo ucraino e questo ci impedisce di dialogare con un governo che sta aggredendo una Nazione democratica, libera e che va difesa a tutti costi perché difende tutti noi".

Carfagna: mi candido con Azione di Carlo Calenda

Mara Carfagna si candida con Azione di Carlo Calenda. In una intervista al Corriere della Sera, la ministra per il Sud spiega la sua decisione di lasciare Forza Italia dopo 18 anni, in seguito a terremoto politico scaturito dalla caduta del governo Draghi. "La scelta più difficile, anche umanamente per la riconoscenza che devo a Silvio Berlusconi, è stata quella di lasciare FI. Il passo successivo è stato più semplice. Oggi formalizzerò la mia candidatura con Azione di Carlo Calenda, che rappresenta a mio giudizio l'unica proposta politica capace di salvare il Paese da una nuova stagione di estremismi". "Ha una proposta europeista, liberale, garantista, fedele al patto europeo e occidentale, capace di dire la verità agli elettori, di prendere impegni seri e poi di rispettarli fino in fondo, e quindi in sintonia con tutto ciò in cui credo da sempre".Quanto all'ipotesi di una alleanza con il Pd di Enrico Letta, per Carfagna: "La corsa in purezza' sarebbe bellissima e anche più facile, ma so bene che le regole del sistema elettorale non la aiutano".  Carfagna che definisce "un'incognita" la capacità di Giorgia Meloni di saper governare, sottolinea poi a proposito dei rapporti della Lega e FdI con Russia e Ungheria: "Nel 2018, il Contratto di governo stipulato dalla Lega con i Cinque Stelle definiva la Russia 'interlocutore strategico'. Le relazioni di Salvini e Meloni con Viktor Orbán, che in questo momento è una sorta di quinta colonna russa in Europa, non sono mai state interrotte. L'ambiguità è nei fatti, non è un'opinione, e ogni timore è fondato".