Verso le elezioni

Meloni a Letta: "La scelta è tra lui e noi? FdI è pronta". Il diario politico del 28 luglio

La leader di Fratelli d'Italia: "Saremo garanti del sostegno all'Ucraina". Berlusconi: "Sarà Forza italia a indicare il premier perché io scendo in campo. Chi lascia il partito sparirà"
Meloni a Letta: "La scelta è tra lui e noi? FdI è pronta". Il diario politico del 28 luglio
LaPresse
Direzione nazionale di Fratelli d’Italia. Giorgia Meloni accolta dagli applausi

Berlusconi: “Mille euro al mese a tutte le nonne e alle mamme”

"Per quanto riguarda gli anziani, i miei colleghi anziani, vogliamo dare serenità e dignità a quelle persone che non hanno potuto pagare i contributi ma che sono le persone che hanno lavorato di più hanno lavorato senza sosta in casa, il pomeriggio, la sera, qualche volta la notte, il sabato, la domenica, durante le ferie, le nostre nonne e le nostre mamme, quindi noi garantiremo e abbiamo già fatto i conti su dove trovare i fondi naturalmente necessari, euro1000 al mese per tredici mensilità a tutte le nostre nonne e a tutte le nostre mamme, credo sia una bella notizia per 13 milioni di anziani, di cui la metà, più della metà, sono nonne e mamme". Lo ha detto Silvio Berlusconi a Retequattro.

Berlusconi: “Sarà Forza Italia a indicare il premier”

'Sarà Forza Italia ad indicare il premier perché io scendo in campo anche stavolta in una campagna elettorale come ho fatto diverse volte perché sento dentro forte il dovere di farlo e quindi gli faremo una campagna elettorale in cui cercheremo di far pervenire agli italiani tutte le motivazioni che avrebbero nell'indicare noi con loro voto". Lo ha detto Silvio Berlusconi a Zona bianca, su Retequattro.

Berlusconi: "Farò campagna elettorale in prima persona"

"Inizio una campagna elettorale che vorrei fare in prima persona, una campagna molto forte diretta a far capire ai cittadini tutte le cose che adesso sembra che ancora non siano chiare, per portare Forza Italia ad essere la colonna principale del centrodestra". Lo ha detto Silvio Berlusconi. 
 

De Magistris: “Unione Popolare fuori dal sistema, è una grande sfida”

"È una grande e difficile sfida che abbiamo davanti da organizzare in poche settimane. Ma non ci mancano coraggio ed entusiasmo". Lo dichiara Luigi de Magistris, capo politico di Unione Popolare. "Siamo fuori dal sistema e non ci siamo sporcati le mani con la guerra e la macelleria sociale ai danni del popolo italiano. Proveremo a dimostrare che la credibilità per rappresentare le istituzioni del Paese è fatta di storie di persone che hanno dimostrato nella vita da che parte stare e che non utilizzano il potere per interessi di parte ma solo come strumento per attuare la Costituzione antifascista", conclude de Magistris.

Conte: “M5s pensa a lavoro e aiuti, centrodestra al potere”

"Le nostre priorità: salario minimo per chi ha stipendi da 2 o 3 euro l'ora, taglio delle tasse sul lavoro per aumentare gli stipendi, aiuti a famiglie e imprese sulle bollette. Le priorità del centrodestra: la spartizione di collegi elettorali e posti di potere". Lo scrive il leader del M5s, Giuseppe Conte su twitter, pubblicando la foto del block notes su cui i partiti di centrodestra ieri hanno sottoscritto il patto per la suddivisione dei collegi. 

Italia Sovrana e Popolare: nasce un nuovo soggetto politico

"Non è facile costruire un nuovo soggetto politico, non è facile tracciare gli obiettivi, non è facile tenere insieme uomini e donne con storie e sensibilità diverse, non è facile imporsi nell'attuale panorama e rendersi credibili. Non è facile e c'era poco tempo, ma noi ci siamo riusciti". Sono le parole del senatore Emanuele Dessì, che per lunedì 1 agosto alle 16 annuncia una conferenza stampa di presentazione alla sala Caduti di Nassirya a Palazzo Madama. "Presenteremo i partiti, i movimenti e i gruppi che hanno voluto realizzare insieme un progetto unitario". 

I sindaci del Pd consegneranno a Letta 5 punti di programma

La prossima settimana i sindaci del Partito Democratico, tra i quali il primo cittadino di Bari, Antonio Decaro, consegneranno al segretario Dem cinque punti da inserire nel programma per le elezioni Politiche del prossimo 25 settembre. Ieri i sindaci Pd hanno avuto un incontro con Letta riaggiornandosi alla prossima settimana per presentare al partito le loro proposte programmatiche. 

Europa Verde: appello a Mattarella per la firma digitale sulle liste

"Durante la discussione del DL Elezioni, come Europa Verde abbiamo portato in Aula la battaglia, sostenuta in questi giorni da Marco Cappato, per estendere la firma digitale alla presentazione delle liste per le elezioni politiche". Così dichiarano i membri della componente parlamentare Europa Verde-Verdi Europei alla Camera - Cristian Romaniello, Elisa Siragusa, Devis Dori, Rosa Menga, Paolo Niccolò Romano. "Il governo aveva, in un primo momento, chiesto la riformulazione dell'atto, per poi dare parere contrario - spiega la componente di Europa Verde-Verdi Europei - ma ciò che sorprende, è il voto favorevole di soli 43 deputati al nostro ordine del giorno. Dov'erano i difensori della democrazia prima di entrare in modalità campagna elettorale?''. ''Europa Verde ha firmato l'appello promosso dal leader dell'associazione Luca Coscioni al presidente della Repubblica, affinché intervenga in questa discriminazione in corso - concludono i deputati - perché tutte le forze politiche hanno il diritto a presentarsi alle elezioni, se libere e democratiche''.

Centrodestra: un tavolo per il programma

L'alleanza di centrodestra va verso la costituzione di un tavolo di lavoro sul quale condividere il programma elettorale comune. Nel tavolo di centrodestra per la costruzione del programma ci saranno - per conto della Lega - i senatori Massimiliano Romeo e Armando Siri, rispettivamente capogruppo del partito a Palazzo Madama e Responsabile dei Dipartimenti. Per Forza Italia ci saranno Alessandro Cattaneo e Andrea Mandelli, mentre per Fratelli d'Italia parteciperanno Giovanbattista Fazzolari e Raffaele Fitto. "Nel tavolo di centrodestra per la costruzione del programma ci saranno - per conto di Noi con l'Italia - Gianpiero Samorì e Nino Foti". Si apprende da fonti del partito. Lunedì prossimo il primo incontro.
 

Adriano Celentano: “Voto Draghi anche se non vuole tornare al governo”

Adriano Celentano in campo per Mario Draghi. Il Molleggiato, in vista delle elezioni politiche del 25 settembre, spinge il presidente del Consiglio, ora in carica per il disbrigo degli affari correnti, verso Palazzo Chigi. “Mi sembra d'aver capito - scrive sulle pagine Instagram e Facebook de ”L'inesistente" - che Draghi, nonostante gli appelli giunti da ogni parte del mondo per un suo ritorno al governo, proprio non ne voglia sapere. Ma io lo voto lo stesso".

Adriano Celentano ANSA
Adriano Celentano

L'accordo del centrodestra: due paginette scritte a mano con inchiostro blu

Due paginette, una esplicativa, di metodo, l'altra più operativa, solo con i numeri, con in calce la firma dei leader. L'accordo del centrodestra su premiership e collegi elettorali, raggiunto ieri sera dopo un vertice fiume alla Camera, è stato messo nero su bianco per blindarlo, evitando così brutti scherzi in futuro. 

Il primo foglio (preso da un block notes per appunti), intitolato “decisioni vertice”, prevede due punti. Il primo riguarda il candidato premier e formalizza il principio, già valido alle precedenti politiche del 2018, chi prende più voti sceglie chi mettere a palazzo Chigi. “Leadership in base a quale partito prende più voti”, c'è scritto di preciso.

 Il secondo punto sancisce la spartizione degli uninominali tra le varie forze della coalizione, ''tenuto conto di criteri condivisi (sondaggi corretti)'': 109 a Fdi di cui 11 centristi; 70 alla Lega e 42 a Fi per un totale di 221 collegi. 

Il prospetto aiuta a chiarire il caso dei centristi, che ha provocato malumore in casa Udc, con Cesa che ha chiesto di poter ricalibrare i collegi al prossimo vertice di coalizione in programma martedì prossimo in base al ''reale peso politico'' dello Scudocrociato. Le due paginette sono scritte a mano con inchiostro blu.

Domani Cappato lancia la lista “Per i referendum e la democrazia”

Domani Marco Cappato e Eumans presenteranno il simbolo della lista “Per i referendum e la democrazia”, con la richiesta al governo della possibilità di sottoscrivere le liste con firma digitale, nel corso di una diretta alle 15 sul canale Youtube di Marco Cappato e Eumans. Parteciperanno anche Virginia Fiume - la 39enne in sciopero della fame a sostegno della richiesta a Draghi di "consentire la firma digitale per la raccolta delle 60.000 sottoscrizioni autenticate e certificate necessarie entro il 22 agosto per presentare una nuova lista alle elezioni" -, Marco Perduca e gli esponenti di organizzazioni e partiti che hanno finora aderito all'appello, "già firmato da 500 persone, toccati dalla discriminazione in atto".

"Sbarrata la strada delle leggi di iniziativa legislativa popolare, sbarrata la strada del referendum, l'attuale sistema - si legge, tra l'altro, in una nota - è costruito in modo tale da sbarrare anche la strada delle elezioni per qualunque realtà sociale significativa che cercasse di esprimersi autonomamente anche sul piano del consenso. Noi non ci rassegniamo. Insieme a tante donne e uomini di buona volontà, persone malate, disabili, personalità del mondo della scienza e della cultura, abbiamo avviato la raccolta delle candidature per comporre una lista per il diritto alla democrazia e ai referendum, per cercare di interrompere la violazione in atto dei diritti umani, civili e politici, del popolo italiano". "La sottoscrizione digitale - si osserva - non risolverebbe il problema, ma attenuerebbe la violenza e ottusità burocratica che produce una discriminazione intollerabile, non nei nostri confronti, ma nei confronti di qualunque corpo estraneo al sistema dei partiti".

Fonti M5s: “Da Conte nessuna riapertura all'alleanza con il Pd”

In merito alle parole di Giuseppe Conte a TPI - che alla domanda "è irrecuperabile la situazione con i dem?" ha risposto "un dialogo col Pd non lo escludiamo. Ci saranno le premesse solo se il Pd vorrà schierarsi convintamente a favore dei più deboli, del lavoro, dei più giovani, delle donne" fonti del Movimento 5 stelle precisano che "questa riposta non è in alcun modo da intendersi come una riapertura alla possibilità di una alleanza col Pd in questa campagna elettorale. Conte ha voluto semplicemente chiarire che in prospettiva futura ci potranno essere le premesse per un dialogo solo se il Pd abbandonerà l'agenda Draghi e sposerà un'agenda autenticamente sociale ed ecologica".

Meloni: saremo garanti senza ambiguità della collocazione italiana a sostegno di Kiev

"Ribadiamo che saremo garanti, senza ambiguità, della collocazione italiana e dell'assoluto sostegno all'eroica battaglia del popolo ucraino. Posso dire che un Italia guidata da FdI e dal centrodestra sarà un Italia affidabile sui tavoli internazionali". Così, secondo quanto si apprende, Giorgia Meloni intervenendo nel corso della direzione nazionale di Fratelli d'Italia.

Meloni: no a nostalgici da operetta, sarebbero traditori causa

"Se qualcuno pensa di poter, sotto le nostre insegne, avere comportamenti che consentono alla sinistra di dipingerci come nostalgici da operetta quando noi stiamo costruendo un grande partito conservatore, sappia che ha sbagliato casa e che lo tratteremo come merita: uno che fa gli interessi della sinistra, e dunque un traditore della nostra causa". Lo ha detto Giorgia Meloni durante il suo intervento alla Direzione del partito.

Meloni a Letta, scelta è tra lui e noi, FdI è pronta

"Letta ha detto che l'Italia dovrà scegliere tra lui e noi. E vero: noi vogliamo un ritorno del bipolarismo e questo confronto non ci spaventa. Quando la storia chiama bisogna rispondere e noi non ci siamo mai tirati indietro. Tanto meno lo faremmo adesso". L'ha detto la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni alla Direzione nazionale del suo partito.

Cont: dialogo con Pd se si schiera per più deboli

"Un dialogo col Pd non lo escludiamo.Ci saranno le premesse solo se il Pd vorrà schierarsi a favore dei più deboli, del lavoro, dei più giovani, delle donne". Lo ha dichiarato il leader del M5s Giuseppe Conte, in una intervista al giornale online Tpi.it. 

Cesa: su quote centristi nei collegi elettorali troveremo una soluzione

'L'esperienza mi insegna e mi porta a  dire che anche stavolta troveremo una soluzione giusta sui collegi  elettorali''. Lo dichiara Lorenzo Cesa dopo la decisione  arrivata ieri al vertice fiume del centrodestra di assegnare a tutti i centristi della coalizione 11 collegi uninominali, una quota considerata ristretta rispetto all'attuale peso politico dell'Udc. 

Salvini: "Mano russa sulla crisi? Fake news"

Conte: dialogo con il Pd ma se si schiera con deboli

"Un dialogo col Pd non lo escludiamo. Ci saranno le premesse solo se il Pd vorrà schierarsi a favore dei più deboli, del lavoro, dei più giovani, delle donne". E' quanto dice, tra l'altro, Giuseppe Conte in un'intervista al giornale online Tpi.it.   "Il rischio di una vittoria netta del centrodestra non mi lascia affatto indifferente, ma le politiche di destra - prosegue - vanno contrastate con politiche più efficaci e adeguate non opponendo una democrazia ingessata in cui viene impedita aprioristicamente l'alternanza".    Al Pd, il leader M5s rimprovera che "si è affidato fideisticamente alla presunta agenda Draghi che però, almeno a noi, non è stata resa nota e che quindi non abbiamo potuto discutere" e che “sembra aver accantonato quella esperienza rispetto a un indirizzo politico economico di segno diverso che Draghi ha deciso di perseguire”.

Nuovi addii per FI e M5s, Casciello e Carbonaro lasciano

Proseguono gli addii in casa M5s e Forza Italia. Il presidente di turno Andrea Mandelli ha annunciato all'Aula della Camera che la deputata Alessandra Carbonaro ha lasciato il gruppo Movimento 5 stelle iscrivendosi al Misto. Così il deputato Luigi Casciello, che ha lasciato Forza Italia aderendo al Misto,

Orlando a Calenda: "Datti una calmata"

Fratoianni: "Fermare l'avanzata della destra nei collegi uninominali"

"Siamo molto avanti con la costruzione della nostra lista, elaborata insieme da Sinistra Italiana ed Europa Verde, che mette al centro la lotta alle diseguaglianze, i diritti sociali e civili, la tutela del lavoro e la transizione ecologica. E lo stiamo facendo con lo spirito di chi considera un problema molto serio l’avanzata dell’estrema destra, che va fermata nei collegi uninominali, quelli in cui ai deciderà la vittoria o la sconfitta.” Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, in un’intervista a Repubblica. Abbiamo davanti due schemi: se il tema sono le alleanze elettorali a difesa della Costituzione allora la coalizione deve essere la più larga possibile - prosegue il leader di SI - e allora non ha senso escludere il M5S. Io sto lavorando e continuerò fino all’ultimo minuto perché rientrino. Se invece il tema sono le alleanze politiche occorrerà confrontarsi sui programmi, ma la vedo durissima: è difficile immaginare che il nostro sia compatibile con quello di partiti che accolgono esponenti di Forza Italia. Io credo che ognuno dovrà innanzitutto lavorare sulla propria proposta politica. “

Tajani: "Il centrodestra è unito"

Craxi: Forza Italia in coalizione garanzia di atlantismo e europeismo

"Forza Italia porta in dote alla coalizione di centrodestra un chiaro afflato atlantico ed europeista. Siamo la garanzia di una salda collocazione internazionale, una circostanza, del resto, resa evidente dai fatti, dalla storia e dalle scelte compiute nei frangenti decisivi degli ultimi decenni, e non da mere dichiarazioni di intenti".  Così Stefania Craxi, senatore di Forza Italia (FI) e presidente della Commissione esteri a Palazzo Madama.

Magorno: porterò il caso ingerenze Russia al Copasir

"La possibilità di un'ingerenza della Russia nelle prossime elezioni è qualcosa di concreto e vicende simili si sono verificate nel passato, con la campagna referendaria di Renzi. L'Italia  ha  gli strumenti per garantire la legalità del voto e questi strumenti vanno tutti attivati. Come Copasir lavoriamo da mesi tutelare la nostra democrazia:siamo pronti a intervenire per contrastare ogni eventuali illegalità. Porterò la questione all'attenzione del Comitato in modo da mettere in sicurezza il voto del prossimo 25 settembre". Così il senatore IV, segretario del Copasir, Ernesto Magorno.

Letta: mettere in sicurezza il voto da influenze esterne

"Chiedo formalmente al governo e a tutte le autorità di sicurezza in Italia di mettere il massimo di attenzione perché questa campagna si svolga senza influenze della Russia". Lo ha detto il segretario del Pd Enrico Letta a margine della assemblea di Coldiretti.

Tajani: Letta in grave difficoltà

"Enrico Letta è in grave difficoltà: il governo Draghi è caduto per responsabilità del Pd e del M5s. Cercano di trovare ogni scandalo, ma noi siamo pronti ad affrontare qualsiasi cosa". Lo ha detto Antonio Tajani commentando le dichiarazioni del segretario Pd sulle relazioni tra Salvini e la Russia.

Letta: rivelazioni legami Salvini-Russia sono inquietanti

"Le rilevazioni di oggi sulla Stampa sui legami tra Salvini e la Russia di Putin sono inquietanti, lacampagna elettorale inizia nel modo peggiore, con una grandissima macchia su questa vicenda. Vogliamo sapere se è stato Putin a far cadere il governo Draghi". Lo ha detto il segretario del Pd Enrico Letta a margine dell'assemblea di Coldiretti.  Letta ha annunciato che interesserà del tema il Copasir e preparerà interrogazioni parlamentari: "Se così fosse sarebbe una cosa di una gravità senza fine. Salvini non è riuscito neanche a smentire con una dichiarazione che conferma tutti i suoi legami oscuri".

Di Maio: serve coalizione contro gli estremismi

"Continueremo a crescere, siamo impegnati a strutturare un programma importante per risolvere i problemi degli italiani. Dobbiamo costruire una coalizione contro gli estremismi che tenga al centro i problemi principali degli italiani in questo momento: l'inflazione, i costi della benzina, delle bollette e dei beni di prima necessita'". Lo ha detto il ministro Luigi Di Maio a 'Morning News' su Canale 5.

Renzi: stop veto Pd? Forse hanno fatto due conti

E' caduto il veto del Pd su Iv? "E'un tema che affascina gli addetti ai lavori. Nell'ultima settimana tutti i giorni il Pd ha detto 'Renzi ci fa perdere i voti e non lo vogliamo'. Forse hanno fatto due conti e l la pensano diversamente". ha dichiarato il leader di Iv, Matteo Renzi, ad Agorà, su Rai Tre. "Letta mi ha telefonato sabato e mi ha detto: 'quello che leggi sui giornali..., guardiamo, ci sentiremo". 

Renzi: vorrei sconfiggere la Meloni non con i fantasmi ma sui contenuti

"Farò di tutto perché il prossimo premier non sia Giorgia Meloni, ma se sarà così rispetterò" l'esito del voto visto che il centrodestra ha deciso che il partito che prenderà più voti esprimerà il premier. Lo ha detto il leader di Italia Viva Matteo Renzi intervistato ad Agorà Estate su Rai 3. "Sono disposto a tutto ma non andare con i Cinquestelle" ha precisato Renzi sottolineando che "Di Maio è quanto di più lontano da me, quali sono le sue idee?". "Io vorrei sconfiggere la Meloni non con i fantasmi ma sui contenuti" ha concluso.

Salvini: Meloni premier? Nulla in contrario, ma decidono gli italiani

Giorgia Meloni premier? "Nulla in contrario, ma decidono gli italiani. Poi la vittoria non è scontata". Lo ha detto Matteo Salvini ai microfoni di Radio 24. "Chi prende un voto in più governa - ha affermato - ma la decisione spetta agli italiani".

Salvini: noi con la Nato ma per buoni rapporti con Putin

La politica internazionale prescinde dai governi", noi siamo europeisti e atlantisti ma questo "non significa non voler buoni rapporti con Putin". Così il segretario leghista Matteo Salvini a 'Radio 24'. “La guerra finirà prima o poi e chi ha sbagliato pagherà”, ha aggiunto. 

Salvini, ieri è prevalsa la linea del buon senso

"Ieri è prevalsa la linea del buon senso: in tre ora abbiamo raggiunto l'accordo su tutto, dal premier ai programmi". Lo ha detto Matteo Salvini, segretario della Lega, ai microfoni di Radio 24. "Chi prende un voto in più avrà l'onere e l'onore di indicare chi guiderà il Paese - ha affermato - si chiama democrazia. Invece a sinistra non hanno ancora capito nulla. Nel frattempo noi siamo già alla fase del programma".

Fedriga: stop alla propaganda, ora programmazione

Sostiene che la politica deve essere"lungimirante", che "da propaganda debba diventare programmazione" e spera che "l'intero centrodestra sappia costruire un programma che non dica che cosa farà il giorno dopo le elezioni, ma come vuole lasciare il paese dopo cinque anni". Così, in un'intervista al Corriere della Sera, Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli-Venezia Giulia e presidente della Conferenza delle Regioni. Riguardo alla caduta del governo Draghi, Fedriga sostiene di essere "dispiaciuto", ma che "dopo l'operazione dei 5 Stelle, era diventata inevitabile". Poi aggiunge: "Non c'è dubbio che la caduta del governo crei instabilità nel sistema. Ma rispetto a una mia previsione iniziale che era molto buia, credo che Draghi e il presidente Sergio Mattarella siano riusciti a dare continuità ai lavori, una continuità che non è soltanto di ordinaria amministrazione. Penso che il lavoro dei due presidenti ci abbia messo al riparo dai pericoli".

De Magistris a Conte: lavoriamo insieme al terzo polo

Non nega che ci siano interlocuzioni in corso con il Movimento 5 Stelle ed è pronto a creare un polo alternativo con Unione Popolare: "Caro Giuseppe, vuoi un reale cambiamento? Bene, lavoriamo a un programma radicale e sociale che parta dal no all'invio di armi, dal salario minimo, dalle misure per le piccole e medie imprese, dal reddito di cittadinanza. Lavoriamo insieme al terzo polo che può arrivare al 15-20%". Così, nelle interviste a Qn e Il Fatto Quotidiano,l'ex sindaco di Napoli, Luigi de Magistris.  "Conte deve sapere che questa sarebbe una svolta radicale,che per loro sarebbe anche un ritorno alle origini, e che rappresenterebbe l'unica novità politica sulla scheda elettorale. Noi siamo pronti", afferma de Magistris.

Gelmini: Calenda parla alle imprese. Siamo in sintonia

"Il centrodestra è al suo triste epilogo. Ora è Calenda a parlare chiaro e a rivolgersi alle imprese. Ma non sono io che mi sono 'spostata', è Forza Italia che si è omologata alla destra-destra". Lo dice la ministra Mariastella Gelmini in un'intervista a Il Messaggero.

Casini, l'Italia non sia l'anello debole dell'Occidente

"La classe politica italiana dovrebbe chiedersi se e' consapevole del momento storico che stiamo vivendo. E non solo per la crisi economica e sociale ma perché siamo dentro a una rivoluzione geopolitica che ci coinvolge sotto il profilo militare, sotto quello energetico e sotto quello alimentare". Lo dice Pier Ferdinando Casini in un'intervista a Il Messaggero. Poi avverte: "L'Italia rischia di essere l'anello fragile di un Occidente debole". Sulle elezioni, Casini spiega: "I sondaggi danno favorito il centrodestra, ma la campagna elettorale e' lunga. In questi due mesi può accadere di tutto. Una sola riflessione: le ammucchiate senza contenuti non servono, bisogna dare agli italiani una proposta credibile e convincente"

Letta: "Avrei voluto primarie aperte per le candidature"

"Se si fosse votato ad aprile, a scadenza  naturale della legislatura, avrei voluto organizzare per la selezione  delle candidature del Pd delle primarie aperte, per cui chiunque si  voleva candidare avrebbe potuto farlo e poi gli iscritti avrebbero  scelto. Vorrei che la base avesse la possibilità di farlo, non saremo  in grado di farlo ma cercheremo di fare le scelte nel modo più  trasparente e aperto possibile, aperte alle esigenze dei territori".  Lo dice Enrico Letta alla festa dell'Unità di San Miniato (Pisa). "Una scelta che ci dava la possibilità di fare la candidature, che  purtroppo invece il nostro sistema assegna ai capi dei partiti  politici. Questo è l'aspetto peggiore, i capi dei partiti politici  fanno le liste sulla base del principio della fedeltà. Io vorrei che  non andassimo in questa direzione", avverte il segretario del Pd.

Berlusconi: Meloni ha le carte in regola per guidare il governo

Silvio Berlusconi è soddisfatto di quanto emerso nel vertice del centrodestra perché dalla riunione"esce unito, non sui posti ma sulle idee, sul programma, sui progetti per l'Italia e anche sui criteri per indicare il candidato premier". Il leader di FI coglie l'occasione di un'intervista a Qn per chiarire che non ci sono veti sulla Meloni premier: "Giorgia Meloni, come Matteo Salvini, come tanti esponenti di Forza Italia e degli altri partiti della coalizione, ha tutte le carte in regola e l'autorevolezza per guidare un governo di alto profilo, credibile nel mondo, saldamente legato all'Europa e all'Occidente". Poi aggiunge: "Le tre grandi forze politiche del centrodestra sono tutte necessarie numericamente per vincere e politicamente per governare - sottolinea Berlusconi -. Quindi non ha senso valutarle sulla base di sondaggi. Esiste la parte proporzionale perché siano gli elettori a misurare il peso dei singoli partiti".

M5s, Gubitosa: sapremo valorizzare chi è da 10 anni in Parlamento

Dobbiamo sciogliere questo punto e manca poco, davvero. Comunque sono convinto che si troverà un modo per valorizzare le esperienze di chi è stato dieci anni in Parlamento", dice il vicepresidente del M5S Michele Gubitosa a La Stampa sul nodo dei due mandati. "Con l'agenda progressista del Conte 2 abbiamo portato il Pd a rinnegare l'austerità, ad abbracciare politiche espansive che da anni erano state bandite in Europa. Il risultato è stato un più 6,6 per cento di Pil, un milione di persone salvate dalla povertà, mezzo milione di persone con redditi medio bassi che hanno ristrutturato casa gratis risparmiando 500 euro l'anno in bolletta, cosa che ha ridotto l'inquinamento. Il Pd era contrario al salario minimo, una nostra battaglia storica, ora invece è a favore. Purtroppo il Pd ha abbandonato questa agenda per abbracciare la cosiddetta agenda Draghi con un campo largo composto da soggetti con storie e idee molto diverse. Quindi noi al campo largo preferiamo il campo giusto", dice sugli ex alleati. Sul nome di Conte nel simbolo "si deciderà ciò che è meglio per il Movimento. La mia opinione personale è che abbiamo un attaccante di sfondamento, un leader politico che ha guidato con successo l'Italia in un momento drammatico" e "posso dirle che tutti credono che questa elezione siano una partita a due tra Letta e Meloni. Ma è un inganno parlare di voti utili, piaccia o no c'è una terza forza in campo, cioè il M5s. E ci faremo sentire".

Oggi alle 12 Meloni riunisce la direzione di FdI

Oggi alle 12 si svolgerà la Direzione Nazionale di Fratelli d'Italia convocata presso la nuova aula dei gruppi parlamentari. I lavori si svolgeranno a porte chiuse. Lo ha comunicato Fdi.