Verso le elezioni

Il diario della crisi, il voto del 25 settembre

La giornata politica minuto per minuto
Il diario della crisi, il voto del 25 settembre
Ansa
Seggi elettorali

Calenda: bene no di Letta a M5S ma serve chiarezza sui programmi

"Dico a Letta che apprezzo molto che abbia detto no al M5S ma serve chiarezza su quello che vogliamo fare: ad esempio sui rigassificatori e sui rifiuti o sul termovalorizzatore". Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, ospite a La7.

Tajani: nel programma di Forza Italia aumento delle pensioni minime e taglio delle tasse alle imprese

“Forza Italia è al lavoro per preparare un programma di Governo per i prossimi 5 anni serio e credibile che darà risposte ai pensionati con aumento delle minime, puntando anche a politiche industriali ed agricole e che porterà posti di lavoro anche grazie al taglio delle tasse per le imprese”. Lo ha dichiarato il Vice Presidente di Forza Italia Antonio Tajani.
 

Elezioni, Renzi anticipa la Lepolda ai primi giorni di settembre

"Questa campagna elettorale non la fanno solo candidati e dirigenti. La fanno anche le persone che non sono in prima fila perché sarà da fare col coltello fra i denti, anche se col tono sereno e pacato". Lo ha detto a Radio Leopolda il leader di Italia viva Matteo Renzi, annunciando a causa delle elezioni anticipate del 25 settembre che i primi tre giorni di settembre si terrà a Firenze una "edizione straordinaria della Leopolda". E presentando la campagna 'Gimme five avviata sul sito Iv . "Il nostro slogan - ha spiegato- è "dacci il cinque...".
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La Russa: ambienti italiani dietro gli attacchi dall'estero a Fratelli d'Italia

"Ci sono ambienti italiani dietro gli attacchi dei giornali stranieri" a Fratelli d'Italia e a Giorgia Meloni. Lo ha detto il senatore di Fratelli d'Italia, Ignazio La Russa, a In mezz'ora in più, su Rai3.
 

La Russa (FdI): centrodestra rispetti le regole su collegi e candidati

"A Salvini e Berlusconi chiediamo pari dignità nella coalizione e il rispetto delle regole", affinché "non cambino né sui collegi né su come si sceglie un candidato. Non c'è ancora un accordo di centrodestra ma non c'è neanche il tempo di cambiare le regole, perché sarebbe un aiuto alla sinistra". Così il senatore di Fratelli d'Italia, Ignazio La Russa, a Mezz'ora in più su Rai3. "Si vince insieme e, se per caso non si vince, si perde insieme, ma non è accettabile che dopo le elezioni si stia con il Pd o con i Cinque stelle", aggiunge.

Brunetta: Unione repubblicana per salvare il Paese

Per le prossime politiche "serve un rassemblement repubblicano, ci sarà una lista, un listone, che abbia un programma comune. Serve un rassemblement repubblicano, che abbia l'agenda Draghi come base, per salvare il Paese. Ci stiamo lavorando". Lo dice il ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, ospite di 'Mezz'ora in più'.     Alla domanda su chi deve essere coinvolto, l'ex azzurro risponde: "Toti, Calenda, Più Europa, Bonino, Speranza, Di Maio...".

Brunetta: da Forza Italia decisione presa alle nostre spalle

"Nulla abbiamo saputo, una decisione presa alle nostre spalle". Così il ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, a Mezz'Ora in più di Lucia Annunziata su Rai 3 a proposito della scelta di Forza Italia sul governo. "E' stato un atto di irresponsabilità motivato da un opportunismo temporalistico", ha detto, "una valutazione di tipo opportunistico. Salvini vedeva deteriorare il suo consenso mese dopo mese, Forza Italia non si espandeva, Meloni cresceva. Hanno preferito non pagare il costo del governo ma farlo pagare agli italiani".

Letta: con M5S separazione irreversibile

La rottura con i 5 stelle "in queste elezioni è irreversibile, lo abbiamo detto, lo avevo detto prima". Così il segretario del Pd, Enrico Letta, a Mezz'ora in più, su Rai tre.  "Avevo detto a Conte se prendete una decisione di questo tipo questa sarà la conseguenza e siamo lineari con questa scelta".

Letta: è un suicidio collettivo della politica

"Quello che si è compiuto in questa settimana è stato un suicidio collettivo della politica, che ne esce molto ammaccata". A commentare così la fine anticipata della legislatura è il segretario Pd, Enrico Letta, a Mezz'Ora in Più su Rai3.

Conte: Pd arrogante, i progressisti siamo noi

"Il Pd è arrogante. I progressisti siamo noi", dice il leader del M5S Giuseppe Conte, intervistato da 'La Stampa'. Per il presidente pentastellato l'accusa di tradimento "è un'infamia" ma "non mi fa male. Credo piuttosto - dice - che sia la spia di un certo modo di fare politica che non è il mio. Come Movimento siamo sempre stati lineari e coerenti". Conte nega di aver affossato il governo Draghi: "Il primo colpo di questa crisi l'ha sparato chi ha inserito nel decreto sugli aiuti una norma sull'inceneritore di Roma sapendo perfettamente di mettere due dita negli occhi al Movimento e di attaccare le nostre battaglie decennali per l'ambiente, la transizione energetica e l'economia circolare". E a chi gli fa notare che il "campo largo" non esiste più, risponde: "L'ho sempre detto. Non si può pensare di definire con arroganza un perimetro di gioco e stabilire arbitrariamente chi vi è ammesso. Ho sempre invitato a considerare la necessità di misurarsi con l'agenda sociale e ambientale che serve all'Italia. E da lì non mi muovo".

Di Maio: Cinquestelle finito, noi siamo nel solco di Draghi

"Conte e Salvini hanno buttato giù Draghi solo perché i loro partiti stavano già andando a picco nei sondaggi. È stata la loro mossa della disperazione, ma adesso la disperazione rischiano di provarla i cittadini, a causa di queste scelte folli. Anche le stesse categorie che presumono di rappresentare. Dubito, dunque, che potranno fidarsi di quei partiti che hanno voltato loro le spalle". Lo ha detto il ministro degli Esteri e leader di Insieme per il Futuro, Luigi Di Maio, intervistato dal Quotidiano Nazionale. "Vogliamo l'Italia che abbiamo avuto con Draghi - ha aggiunto Di Maio parlano del dopo 25 settembre - credibile ai tavoli internazionali e garanzia di stabilità in Europa, concreta per famiglie e imprese. Dobbiamo riprendere la sua agenda e metterci a lavorare subito per fare in modo che dal giorno successivo alle elezioni si riparta come prima. Questa è l'eredità che dobbiamo portare avanti. Gli italiani non possono affidarsi a personaggi che interpretano la politica come uno show mediatico". "Il partito di Conte, che ormai sta andando verso l'implosione invece di andare avanti - ha detto ancora il ministro - non fa altro che guardare al 2013. Sono tornati quelli del vaffa, quelli delle posizioni anti-Nato e anti-Europa. E lo hanno dimostrato in Parlamento provando a far saltare la risoluzione a sostegno dell'Ucraina. Il partito di Conte è ispirato dal populismo spinto e da un finto sovranismo. Insieme per il futuro, allora, parla anche a quell'elettorato che voleva il Movimento al governo per governare, non per lamentarsi e far cadere un esecutivo". A proposito di Beppe Grillo, Di Maio dice "gli voglio bene" e aggiunge: "È consapevole che il Movimento non esiste più. Insieme, invece, abbiamo raggiunto l'apice con quel 33%. Un risultato unico, il migliore di sempre per il Movimento. E il segreto di quel successo è stato il lavoro di squadra, che nel partito di Conte è quasi un tabù, mentre Insieme per il futuro si basa proprio sul dialogo, sul confronto di idee, sull'aggregazione".

“La scelta è chiara, o noi o Meloni, due Italie profondamente diverse”, spiega Enrico Letta a Repubblica, e citando le ultime parole di Berlinguer dice che quella del Pd sarà 'una campagna casa per casa, strada per strada'. Per una lista aperta ed espansiva, le proposte contano più della coalizione, e nel solco del governo Draghi. Parlando con tutti, anche con i ministri ex Fi: “Lo dico anche a chi a casa mia storce il naso”. L'agenda Draghi punto di partenza, ma andando più avanti su lavoro, giustizia sociale, lotta alle disuguaglianze e diritti. Ma con i 5S il percorso è interrotto: il 20 luglio è stato punto di non ritorno. . "è l'Italia di chi vuole stare in Europa contro quella di chi vuole i nazionalismi", dice nell'intervista a Repubblica. "Se vince Meloni mi aspetto Pillon ministro della famiglia e passi indietro su tutto, un'Italia che fa scappare i giovani". Le Feste dell'unità saranno una chiama per i volontari: "ne metteremo insieme 100 mila", spiega il segretario, "ad agosto saremo in tutte le città semideserte, nelle periferie, per parlare con chi in vacanza non è potuto andare". Il nuovo progetto politico si chiama "Italia 27, la data di fine legislatura":  si tratta di "una lista aperta ed espansiva, democratici e progressisti", "nel solco condiviso dalle forze che hanno dato la fiducia al governo Draghi". Ma l'agenda Draghi sarà solo un punto di partenza, precisa Letta, e non il programma di coalizione. "Nel governo di unità nazionale - spiega il segretario dem - c'era anche la Lega e dunque nel programma non c'erano misure che noi avremmo voluto, come per esempio lo Ius scholae. Noi vogliamo andare molto più avanti, sul lavoro, sulla giustizia sociale, sulla lotta alle disuguaglianze e sui diritti". Per quanto riguarda le alleanze, Letta dichiara di non voler tracciare confini, e spiega di voler dialogare con Calenda, Renzi, Di Maio e Speranza. e anche con i ministri usciti da Forza Italia che "meritano apprezzamento". Niente spazio invece per i cinquestelle: "il percorso comune si è interrotto il 20 luglio e non può riprendere, è stato un punto di non ritorno", afferma il leader dem: "avevo avvertito Conte che che non votare la prima fiducia sarebbe stato lo sparo di Sarajevo".

Enrico Letta Getty
Enrico Letta

Chinnici vince le primarie del Pd in Sicilia

L'eurodeputata del Pd Caterina Chinnici ha vinto le primarie per la scelta del candidato progressista alla presidenza della Regione Sicilia. Seconda, Barbara Floridia del M5s che assicura: “Il movimento c'è e partecipa”. Terzo Fava (Centopassi): aiuteremo a battere la destra. Intanto, a Roma, Conte attacca Letta e accusa Draghi di avere “tradito” l'agenda sociale del movimento. A destra, il nome di Tajani si oppone a quello della Meloni. Salvini, alla festa della Lega a Domodossola, convoca i militanti a Pontida per il 18 settembre, confessa la “fatica” di stare al governo con Lamorgese e Speranza e promette, in caso di vittoria alle elezioni, decreti sicurezza e flat tax.

 

Per approfondire: Primarie del campo progressista in Sicilia, vince Caterina Chinnici del Pd

I candidati alle primarie Caterina Chinnici, Claudio Fava e Barbara Floridia Ansa
I candidati alle primarie Caterina Chinnici, Claudio Fava e Barbara Floridia