Zelensky: "La Russia vive la peggior crisi economica degli ultimi 50 anni"
"L'economia russa vive la più grande crisi degli ultimi 50 anni. Il mondo ha rotto i legami con la Russia. Le parole collasso, deficit e povertà descriveranno la vita russa finché questo Stato vorrà essere uno Stato terrorista". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel consueto video serale citato da Ukrinform.
Il leader ucraino ha aggiunto che la Russia ha perso più di 35.000 soldati "e questa è una stima prudente". "A cosa serve tutto questo? Serve ai propagandisti folli per mostrare nelle loro trasmissioni una bandiera russa o sovietica sulle rovine da qualche parte... Semplicemente non c'è altra risposta", hadetto.
Zelensky ha poi dichiarato che "è chiaro a tutti nel mondo -e, ne sono certo, a tutte le persone sane della stessa Russia -che l'Ucraina vincerà. È solo una questione di tempo.Sfortunatamente, è una questione di perdite che subiamo, principalmente di persone. È una questione di armi moderne, che dobbiamo ottenere e sicuramente otterremo", ha assicurato.
Kiev al Cremlino: "'Conoscete condizioni negoziali, via le truppe"
Il consigliere del presidente ucraino Zelensky, Mykhailo Podolyak, ha replicato alle parole del portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, che oggi aveva detto che l'Ucraina "deve capire le condizioni della Russia, accettarle, sedersi a un tavolo negoziale, e firmare un documento".
"Cessate il fuoco. Ritiro delle Z-truppe. Ritorno dei cittadini deportati. Estradizione dei criminali diguerra. Meccanismo di risarcimenti. Riconoscimento dei dirittisovrani dell'Ucraina. La controparte russa conosce bene lenostre condizioni. Il capo di Peskov non deve preoccuparsi,verrà il tempo e le registreremo sulla carta", ha scritto Podolyak su Telegram, ripreso da Ukrinform.
Zelensky rassicura gli ucraini: "Ci riprenderemo Lysychansk"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy nel suo tradizionale discorso serale ha voluto rassicurare il suo popolo annunciando che le truppe ucraine torneranno a Lysychansk grazie alla tattica e alla fornitura di armi moderne. "Proteggiamo la vita dei soldati e del nostro popolo. Ricostruiremo le mura e riconquisteremo la terra e questo vale anche per Lysychansk", ha detto, dove "torneremo grazie alle nostre tattiche, aumentando la fornitura di armi moderne". Lo riporta Ukrainska Pravda.
Kramatorsk di nuovo colpita dai russi. Lo scrive il sindaco su Telegram
Le forze russe hanno bombardato la città di Kramatorsk, nell'oblast di Donetsk, nell'estdell'Ucraina. Lo riferisce Ukrinform, citando il sindaco dellacittà, Oleksandr Goncharenko.
"Sembra che abbiano di nuovo usato i lanciarazzi Mlrs. Stiamo valutando gli effetti" del bombardamento, ha scritto il sindacosu Telegram. I russi hanno colpito Kramatorsk per il secondo giorno consecutivo.
Il portavoce del ministero della Difesa ucraino Yuriy Sak: "La battaglia per il Donbass non è game over"
Con la conquista dell'ultima roccaforte di resistenza ucraina nella provincia di Luhansk, la Russia è un passo più vicina al raggiungimento di uno degli obiettivi principali fissati da Putin, cioè la cattura dell'intero Donbass, regione composta appunto dal Luhansk e dal Donetsk. Anche perché Lysychansk potrà costituire una base per intensificare l'avanzata russa nella provincia di Donetsk.
Se la Russia dovesse vincere nel Donbass, l'Ucraina perderebbe non solo parte del territorio ma forse il nocciolo delle sue forze militari più capaci, aprendo la strada per Mosca alla conquista di più territorio e al rafforzamento della sua possibilità di dettare condizioni.
"La battaglia per il Donbass non è game over", ha detto alla Bbc il portavoce del ministero della Difesa ucraino Yuriy Sak. E fra i prossimi centri in cui potrebbe concentrarsi la battaglia per il Donbass c'è Slovyansk, nel Donetsk, che oggi è stata presa di mira da bombardamenti russi che secondo le fonti ucraine hanno provocato 6 morti e 15 feriti. Bombardamenti hanno colpito anche Kramatorsk, sempre nel Donbass.
Intanto le forze ucraine hanno bombardano l'aeroporto di Melitopol controllato da Mosca. E Mosca ha accusato Kiev anche di avere lanciato bombe a grappolo in territorio russo, su zone residenziali di Belgorod e Kursk. Il governatore di Belgorod, nella Russia occidentale, ha riferito che i frammenti di un missile ucraino che sarebbe stato intercettato hanno ucciso quattro persone. Mentre secondo il ministero della Difesa russo a Kursk sono stati abbattuti due droni ucraini.
Antony Albanese: "Da Australia più armi a Kiev e bando all'oro russo"
Il premier australiano Anthony Albanese in visita in Ucraina ha annunciato, in un punto stampa a Kiev con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, "un nuovo sostegno militare di 100 milioni di dollari", che porta a 390 milioni il totale degli aiuti, e l'invio di altri "14 veicoli blindati per il trasporto delle truppe e 20 blindati Bushmaster"e droni. Albanese ha inoltre annunciato nuove sanzioni contro Mosca,in particolare "il divieto di soggiorno per altri 16 ministri e oligarchi, per un totale di 843 individui e 62 entità colpitidall'Australia".
"Introdurremo anche il divieto di importazione di oro russo per ridurre le capacità della Russia di finanziarela sua guerra", ha aggiunto il premier che in giornata si è recato anche a Bucha, Irpin e Gostomel, cittadine che erano state occupate dai russi nel mese di marzo.
Il Cancelliere tedesco Scholz: "Putin può continuare questa guerra a lungo"
"Credo che la decisione di fare questa guerra sia stata presa un anno o anche prima che iniziasse", perché Putin "si è preparato. E quindi sarà in grado di continuare con la guerra per un periodo davvero lungo". Così il cancelliere tedesco Olaf Scholz, nel corso di un'intervista a Cbs.
Scholz ha anche riconosciuto che è stato un errore da parte dei Paesi europei diventare così dipendenti dall'energia russa. "Avremmo dovuto investire in tutta Europa in infrastrutture, che ci dessero la possibilità di cambiare l'offerta da un giorno all'altro", ha detto, aggiungendo: "La lezione imparata in Europea e in molti altri posti è che deve essere preparato a una situazione del genere".
Alla domanda su quanto la Germania spendesse per le importazioni di energia dalla Russia, Sholz ha risposto solo che la somma sta diminuendo.
Giornalista russa che denunciò i raid a Mariupol è stata ricoverata in una clinica psichiatrica
Dal carcere all'ospedale psichiatrico. La giornalista russa Maria Ponomarenko di RusNews, arrestata e detenuta a San Pietroburgoda aprile è stata accusata di screditare le forze armate russe. In alcuni post diffusi sui social media sulla guerra in Ucraina, la reporter aveva denunciato l'attacco russo al teatro nella città ucraina di Mariupol a marzo, in cui vennero uccisi centinaia dicivili. Una versione che non era piaciuta alle autorità russe che avevano deciso di fermarla. Prima di essere arrestata, la reporter si era occupata anche di coprire le proteste contro la guerra a San Pietroburgo e a Novosibirsk. Secondo l'avvocato Sergei Podolsky - riporta Radio Liberty -la reporter, che è madre di due figli piccoli, rimarrà presso l'Altai Clinical Psychological Hospital per 28 giorni. Un'attivista ha riferito che alla donna è stata vietata lacorrispondenza e gli incontri con i parenti, mentre le sarà possibile vedere un legale.
Le forze armate di Kiev si ritirano da Lysychansk
Le forze armate di Kiev hanno annunciato il ritiro da Lysychansk, nella regione orientale di Lugansk, dove da settimane sono in corso duri combattimenti con le truppe russe.
Zelensky: "A Lysychansk situazione difficile .Acceleriamo la fornitura di armi ai difensori della città"
La regione del Lugansk potrebbe essere conquistata dalle truppe russe ma i combattimenti sono ancora in corso nelle vicinanze di Lysynchansk e non si può dunque ancora dire che la città gemella di Severodonetsk sia sotto il controllo russo. Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky in una conferenza stampa con il premier australiano Anthony Albanese a Kiev, secondo quanto riporta la stampa ucraina.
"Ci sono rischi che l'intera regione di Lugansk venga occupata. Ma bisogna anche capire che la situazione può cambiare ogni giorno", ha detto Zelensky. Ma, ha aggiunto, se la situazione più difficile riguarda questa regione, in altre aree del Paese ci sono "i nostri passi avanti".
Le forze armate ucraine stanno facendo tutto il possibile per accelerare la fornitura di armi che darà loro l'opportunità di avere un vantaggio di fuoco ed esercitare maggiore pressione sulla Russia.
Kiev ringrazia Usa per sistemi missilistici Nasams
Il ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov ha twittato ringraziando il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il segretario alla Difesa Lloyd Austin per la decisione di fornire all'Ucraina i sistemi missilistici antiaerei Nasams come parte di un pacchetto di aiuti militari da 820 milioni di dollari.
"Grazie al presidente degli Stati Uniti e al mio collega segretario alla Difesa per un altro significativo passo a sostegno dell'Ucraina: la decisione di fornire i Nasams all'esercito ucraino. Ciò aumenta le nostre capacità di proteggere la nostra terra e il nostro cielo. La vittoria ucraina nella guerra contro lo stato terrorista garantirà la sicurezza globale per gli anni a venire!", ha twittato Rezniko
Le autorità ucraine accusano i russi di aver bombardato la città di Belgorod, sul loro territorio
Le autorità ucraine accusano i russi di aver bombardato la città di Belgorod, sul loro territorio, e di avere ucciso una famiglia che lì era stata deportata forzatamente. Stamattina, il ministero della Difesa russo aveva detto che le bombe che avevano colpito Belgorod provocando vittime civili provenivano dall'Ucraina. A sostenere il contrario è il capo della comunità di Dergachi, a nord di Kharkiv e a poche decine di chilometri dalla stessa Belgorod, Vyacheslav Zadorenko.
"Stanotte, a seguito delle azioni dei militari russi nella città di Belgorod, la famiglia Koptelov di Tsupivka è morta. le informazioni ci sono arrivate da altri migranti forzati. I residenti di Tsupivka e altri insediamenti occupati sono stati costretti a fuggire dalla guerra attraverso la Russia verso i paesi europei con tutti i mezzi disponibili. Sfortunatamente, come possiamo vedere, la Russia sta distruggendo il nostro popolo anche sul suo territorio".
Dmitry Peskov ""I paesi occidentali continuano a scommettere sul proseguimento della guerra e non permettono agli ucraini di discutere di pace"
"I paesi occidentali continuano a scommettere sul proseguimento della guerra e non permettono agli ucraini di pensare, parlare o discutere di pace". Ad affermarlo, secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa russa Tass, è il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov intervenendo in una trasmissione sul canale televisivo “Russia-1” commentando il fatto che il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz hanno smesso di chiamare il presidente della Federazione russa, Vladimir Putin.
Tuttavia il Cremlino è convinto che prima o poi prevarrà il buon senso in Occidente e riprenderanno i negoziati sull'Ucraina. "Ora la richiesta di iniziative per calmare la situazione è diminuita. Ma non abbiamo dubbi che prima o poi prevarrà il buon senso. E di nuovo sarà il turno dei negoziati", sottolinea Peskov. Il portavoce del Cremlino ha anche affermato che prima della ripresa del processo negoziale, "gli ucraini dovranno capire ancora una volta" le condizioni di Mosca. "Le conoscono molto bene. Bisogna solo sedersi al tavolo per sistemare il documento, che per molti aspetti è già stato concordato", conclude Peskov
Papa Francesco: "Progetto di pace globale, no a mondo diviso fra potenze"
No a un mondo diviso fra potenze. È un "appello ai Capi delle nazioni e delle Organizzazioni internazionali" quello che Papa Francesco pronuncia dopo la lettura dell'Angelus domenicale. La guerra in Ucraina attraversa il suo discorso per le delegazioni di fedeli giunte in Piazza San Pietro. Una guerra che "avrebbe dovuto essere una sfida per statisti saggi - afferma Bergoglio - capaci di costruire nel dialogo un mondo migliore per le nuove generazioni". E aggiunge: "Se lo si vuole lo può ancora diventare". Per farlo "bisogna passare dalle strategie di potere politico, economico e militare" a "un progetto di pace globale". "No a un mondo diviso fra potenze in conflitto - è il pensiero finale del Santo Padre - sì a un mondo unito tra popoli e civiltà che si rispettano"
Campagna Usa per fornire a russi un software contro la censura web
Una campagna sostenuta dagli Usa sta fornendo ad un crescente numero di russi software anticensura per eludere la stretta di Mosca sul dissenso contro l'invasione dell'Ucraina. Open Technology Fund (Otf), un fondo supportato dal governo di Washington, sta pagando una serie disocieta' americane perche' garantiscano gratis un network privato virtuale (Vpn) a milioni di russi, che possono così usarlo per visitare i siti bloccati dalla censura senza timore di essere scoperti. Il software sarebbe stato fornito finora a circa 4 milioni di cittadini
Il presidente tedesco Steinmeier: "E' anche possibile che avremo anni difficili davanti a noi"
L'Ucraina "deve recuperare la sua sovranità, integrità territoriale e indipendenza". Lo ha detto il presidente tedesco, Frank-Walter Steinmeier, che in un'intervista alla Zdf ha sottolineato come "si debba porre l'Ucraina in una posizione in cui abbia qualcosa da negoziare, rendendola forte prima dell'inizio dei negoziati".
"Non faremo pressioni sull'Ucraina - ha detto - continua a essere ed è una decisione dell'Ucraina decidere quando intraprendere questo cammino". Steinmeier ha aggiunto che nessuno pensava che il leader russo Vladimir Putin avrebbe accettato la "rovina totale, economica, politica e morale del suo Paese". E sulle implicazioni per la Germania ha commentato che "è anche possibile che avremo anni difficili davanti a noi".
ONU: oltre 7 milioni di profughi
Le stime aggiornate quotidianamente dell’agenzia Onu fotografano che il flusso degli sfollati è cresciuto nel tempo ed è accelerato negli ultimi giorni con l’intensificarsi dell’offensiva russa che colpisce sempre più spesso anche obiettivi civili. La Polonia è il Paese che ha accolto il maggior numero di profughi. Centinaia di migliaia di persone hanno trovato riparo anche in Ungheria, Slovacchia e Moldavia. Proprio la piccola repubblica ex sovietica (circa 3 milioni e mezzo di abitanti) ospita il più alto numero pro capite di rifugiati dopo la Polonia.
In attacco a Slovyansk almeno 6 morti e 15 feriti
È di 6 morti e 15 feriti in Ucraina il bilancio provvisorio dei bombardamenti che hanno colpito oggi la città di Slovyansk, nella regione di Donetsk. Lo riferisce la portavoce del governo regionale di Donetsk, Tetyana Ignatchenko, e lo riporta l'agenzia ucraina Ukrinform
La Turchia ha fermato nave cargo russa con grano rubato. L'Ucraina aveva chiesto il sequestro
Le autorità doganali turche hanno fermato una nave cargo russa, che trasportava grano, in rotta dal porto ucraino di Berdyansk a Karasu. Lo ha dichiarato l'ambasciatore ucraino in Turchia, come riporta il Guardian. "Abbiamo una piena collaborazione. La nave è attualmente ferma all'ingresso del porto ed è stata trattenuta dalle autorità doganali della Turchia", ha dichiarato l'ambasciatore Vasyl Bodnar alla televisione nazionale ucraina. L'Ucraina aveva chiesto il sequestro della nave, che si trovava al largo della costa turca, accusando la Russia di aver rubato grano ucraino, accusa negata dalla Russia.
A Kharkiv 1 morto e 4 feriti nei bombardamenti di questa mattina
"Questa mattina sono stati colpiti da bombardamenti i distretti Novobavarskyi e Kyivskyi della città di Kharkiv. Almeno 4 persone sono rimaste ferite, un uomo è morto". A riferirlo in un post pubblicato su Facebook è - a quanto riporta Ukrinform - Serhii Bolvinov, capo del dipartimento investigativo della polizia di stato nella regione di Kharkiv.
A causa dei bombardamenti "l'edificio di uno dei servizi comunali della città è stato parzialmente distrutto e diverse case private e condomini sono stati danneggiati", aggiunge Bolvinov.
Mosca: attaccato campo mercenari stranieri Mykolaiv
Un attacco aereo russo ha colpito un campo di mercenari stranieri a Mykolaiv oltre a quelli in cui si trovano i militari ucraini. Lo ha comunicato il ministero della Difesa russo. "Le forze aerospaziali russe hanno effettuato un attacco con armi ad alta precisione per distruggere un centro di alloggio temporaneo in cui era di stanza la 127a Brigata di difesa territoriale separata nella parte orientale della citta' di Kharkiv", ha affermato il portavoce del ministero Igor Konashenkov. Le forze aerospaziali russe hanno anche preso di mira "un campo di mercenari stranieri" nella periferia settentrionale di Mykolaiv, ha aggiunto.
Ucraina: in un video della polizia la distruzione a Backhmut dopo i raid russi
Ucraina, appello della sorella del comandante di Azovstal: "Dal 20 maggio non abbiamo sue notizie"
"I difensori di Azovstal sono eroi buoni, perché hanno combattuto per il bene, hanno difeso i bambini, le madri e la loro patria. Hanno il diritto di vivere e di essere liberi. Io mi rivolgo a tutta la comunità internazionale, a ogni associazione, a ogni organizzazione e a ogni persona che si trova dalla parte del bene: se potete aiutarci a liberare i nostri militari, fatelo". È l'appello lanciato di Tetiana Kharko, rappresentante dell'associazione delle famiglie dei difensori dell'Azovstal e sorella del comandante della 36esima brigata separata dei marines ucraini, Serhiy Volynsky, detto 'Volyn', che è ancora prigioniero russo.
L'ultimo contatto con la famiglia è stato "un messaggio che ci ha inviato il 20 maggio. Da allora "nessun messaggio, nessuna telefonata e nessuna informazione su come stesse e dove si trovasse", ha detto.
Approfondisci la notizia: parla la sorella di un comandante Azovstal
Lysychansk accerchiata dall'attacco russo: il video
Ministero della difesa ucraino: Lysychansk non è sotto pieno controllo russo
La città di Lysychansk non è sotto il "pieno controllo" delle forze russe. Lo ha detto alla Bbc Yuriy Sak, portavoce del ministero della Difesa ucraino, a dispetto delle notizie diffuse da Mosca. "Per gli ucraini - ha detto - la priorità assoluta è il valore della vita umana e quindi a volte possiamo ritirarci da alcune aree per poterle poi riprendere in futuro".
Mosca: caduta la regione del Lugansk, l'ultima roccaforte ucraina. Kiev smentisce
Tass: ministero della difesa russo annuncia di aver preso pieno controllo della città di Lysychansk
Le forze russe e separatiste nell'Ucraina orientale hanno preso il pieno controllo della città di Lysychansk, l'ultima grande roccaforte dell'Ucraina nella regione di Luhansk, afferma l'agenzia di stampa statale russa Tass, che cita il il ministero della Difesa. Le forze russe avevano circondato Lysychansk in mattinata e ora combattono all'interno della città.
Mosca: colpita base di mercenari stranieri a Nikolaev, 120 morti
La divisione aerospaziale delle forze armate russe (Vks) hanno colpito una base di mercenari stranieri alla periferia di Nikolaev. Ci sarebbero fino a 120 morti. Ad affermarlo, secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa russa 'Tass', è il rappresentante ufficiale del Ministero della Difesa della Federazione Russa, il tenente generale Igor Konashenkov. "L'attacco delle forze aerospaziali russe sulla base di mercenari stranieri nella periferia nord della città di Mykolaiv. Sono stati uccisi fino a 120 mercenari'", ha detto.
Mosca: missili ucraini con munizioni a grappolo su Belgorod, colpita anche Kursk
L'esercito ucraino ha colpito le città russe di Kursk e Belogorod, vicino al confine, con missili Tochka-U e droni Reis "con un attacco deliberato con missili balistici Tochka-U con munizioni a grappolo e droni TU-143 Reis sulle aree residenziali, dove non ci sono militari". Lo afferma il ministero della difesa russo, come riporta Ria Novosti, aggiungendo che "l'attacco missilistico è stato pianificato ed effettuato di proposito contro la popolazione civile delle città russe".
Forze armate ucraine: abbiamo fatto saltare magazzino di munizioni russo vicino a Kherson
Nuova controffensiva ucraina nei territori occupati dai russi: a Chornobayivka, cittadina vicino Kherson nel sud est dell'Ucraina, le forze armate dell'ucraina hanno fatto saltare in aria un magazzino di munizioni russe. Lo rende noto l'amministratore militare regionale di Odessa, Serhiy Bratchuk, su Telegram, come riporta Unian.
La Russia ammette di aver perso la nave Saratov, "affondata dal proprio equipaggio"
Mosca afferma di aver recuperato una grande nave da sbarco che sarebbe stata affondata dal suo equipaggio "per prevenire la detonazione delle munizioni a bordo, a causa dell'incendio scoppiato". La Saratov, fiore all'occhiello della flotta russa, era stata colpita da un missile ucraino nel porto di Berdyansk il 24 marzo. E' la prima volta che la Russia ne ammette l'affondamento.
Kiev: Lysychansk potrebbe cadere in mani russe
Il consigliere del presidente ucraino Oleksiy Arestovych ha ammesso che la città di Lysychansk potrebbe cadere in mani russe, mentre si intensificano i combattimenti nell'ultimo bastione dell'Ucraina nella provincia orientale di Luhansk. Lo riferisce il Guardian.
Kiev, russi subiscono perdite ma avanzano a Lysychansk
L'esercito russo sta subendo perdite significative ma continua ad avanzare a Lysychansk, ultima roccaforte ucraina nell'oblast di Lugansk, nel Sud-Est del Paese. Lo rende noto il capo dell'amministrazione militare regionale di Sergiy Gaidai, citato da Ukrinform.
Nella città - ha spiegato - "gli edifici amministrativi sono stati completamente distrutti in brevissimo tempo. Lysychansk è presa d'assalto da un grande numero di soldati russi che impiegano tutte le armi che hanno a disposizione. Stanno prendendo piede a Verkhniokamianka".
Kiev, 3 portamissili russe nel Mar Nero pronte ad attaccare
Tre navi russe con a bordo 24 missili da crociera e due grandi navi anfibie nel Mar Nero sono pronte per attacchi al territorio ucraino. Lo ha annunciato su Facebook il Comando operativo meridionale di Kiev, riferisce Ukrinform. "Sono avvenuti cambiamenti quantitativi e qualitativi nella formazione navale della flotta russa: sono adesso in attività tre portamissili dotati di 24 missili da crociera e due grandinavi anfibie ", si legge nel post.
Bombardato aeroporto Melitopol occupata, sede truppe russe
Potenti esplosioni intorno alle tre di notte nel perimetro dell'aeroporto di Melitopol, città dell'Ucraina sud-orientale occupata dall'esercito russo dove hanno sede le truppe della Federazione. Lo riporta Ria Melitopol pubblicando foto e video. Sull'area dell'aeroporto si è alzata un'enorme colonna di fumo.Le conseguenze dell'attacco sono visibili anche a decine di chilometri da Melitopol. I civili non hanno potuto accedere ai rifugi antiaerei perchè le forze russe li hanno chiusi tutti - riferiscono i media ucraini- e molti residenti starebbero tentando di lasciare la città.
Come eludere la censura. Gli Stati uniti finanziano software per i cittadini russi
Una campagna sostenuta dagli Stati Uniti starebbe fornendo ai russi l'accesso a un software anti-censura per eludere il giro di vite di Mosca sul dissenso contro l'invasione dell'Ucraina. Lo scrive l'Afp. L'Open Technology Fund, sostenuto dal governo statunitense, sta erogando fondi a una manciata di aziende americane che forniscono gratuitamente reti private virtuali (VPN) a milioni di russi, che possono così utilizzarle per visitare i siti web bloccati dai censori. Da quando ha attaccato Kiev a febbraio, Mosca ha intensificato le restrizioni sui media indipendenti con giornalisti minacciati di essere perseguiti per aver criticato l'invasione o anche solo per averla definita una guerra.
Incendio a Belgorod (Città russa vicina al confine ucraino)
Le esplosioni nella città russa di Belgorod, vicino al confine con l'Ucraina, hanno provocato un incendio in un edificio residenziale, ha dichiarato Vyacheslav Gladkov, governatore della regione di Belgorod. Tre feriti sono stati portati in ospedale. "Le ragioni dell'incidente sono in corso di accertamento", ha dichiarato Gladkov.
Video da belgorod
ISW: Ritiro deliberato da Lysychansk delle forze ucraine
Quello delle forze ucraine è probabilmente un ritiro deliberato da Lysychansk, che ha portato alla presa della città da parte dei russi il 2 luglio, scrive nel suo rapporto quotidiano l'Institute for the Study of War (ISW). I filmati geolocalizzati hanno mostrato le forze russe camminare con disinvoltura nei quartieri settentrionali e sudorientali di Lysychansk, in modo tale da suggerire che le forze ucraine rimaste in città sono poche o nulle a partire dal 2 luglio. I funzionari militari ucraini non hanno confermato il ritiro delle truppe, ma non hanno nemmeno riferito di battaglie difensive intorno a Lysychansk. Il Ministro degli Interni ucraino Vadym Denysenko ha osservato vagamente che le forze russe hanno "un'alta probabilità" di catturare Lysychansk, ma che avranno difficoltà ad avanzare nella regione di Donetsk oltre Slovyansk e Kramatorsk. Un ritiro ucraino a Siversk consentirebbe alle forze ucraine di ridurre il rischio di accerchiamento immediato, ma le forze ucraine potrebbero continuare a ritirarsi per combattere fino a una linea vicina all'autostrada E40 da Slovyansk a Bakhmut.
Ucraina, Lysychansk

Oleksiy Arestovych, consigliere di Zelensky: Entro lunedì si deciderà il controllo di Lysychansk
I russi non hanno raggiunto il centro di Lysychansk, ma il controllo della città si deciderà entro lunedì. A dirlo è in un'intervista online un consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Oleksiy Arestovych, secondo il quale le forze russe oggi sono riuscite per la prima volta ad attraversare da nord il fiume che separa Lysychansk da Sievierodonetsk, creando una situazione "di minaccia". Volodymyr Nazarenko, il secondo in comando del battaglione Svoboda che faceva parte della ritirata del 24 giugno da Severdonetsk, ha detto che i russi avevano "metodicamente livellato" la città. Ha raccontato che i carri armati russi hanno preso di mira un edificio dopo l'altro, andando avanti dopo che ognuno veniva distrutto. "Usano queste tattiche in cui vengono usate raffiche di munizioni per distruggere la città e trasformarla in un deserto bruciato", ha detto Nazarenko da Bakhmut, una città a sud-ovest. Ha anche detto che le truppe russe "hanno cancellato qualsiasi potenziale posizione difensiva a colpi di artiglieria e hanno bruciato le foreste per prevenire la guerra di trincea".