Verso le elezioni

Letta non mette veti sulle alleanze del Pd. Grillo sul suo blog: "Vinceremo nonostante gli zombie"

Giorgia Meloni: "Non do per vinte le elezioni, sono abituata a combattere". La gara è aperta, “una situazione mutevole che vede per ora il centrodestra in vantaggio”, dice Renato Mannheimer
Letta non mette veti sulle alleanze del Pd. Grillo sul suo blog: "Vinceremo nonostante gli zombie"
Tg2
Enrico Letta

Boschi al Pd: “Gli accordi si fanno sui contenuti o non durano”

"Le coalizioni si fanno sulle idee. Per noi gli accordi devono essere basati sui contenuti, altrimenti il giorno dopo si sciolgono come neve al sole". Lo ha detto Maria Elena Boschi parlando dei rapporti fra il Pd e Italia viva nel corso di un incontro pubblico a Viareggio. "Penso che tutto possiamo permetterci - ha poi continuato - tranne che fare gli errori del passato. Come ha fatto ad esempio nel 2013 il Pd a guida Bersani che ha fatto un'intera campagna elettorale con la coalizione di sinistra che all'epoca si chiamava Sel. Vinte le elezioni, il giorno dopo l'accordo si è rotto e insieme non hanno resistito nemmeno un mese".

Letta: “Renzi? Non metto veti nei confronti di nessuno”

"Abbiamo qualche giorno di tempo davanti" per ultimare le alleanze: “Io non sono uno di quelli che vuole perdere tempo, bisogna andare di fronte a 60 milioni di italiani e dobbiamo essere convincenti. Io non metto veti nei confronti di nessuno, sto discutendo con tutti, non le dico ”serenamente" perché non tornerebbe tanto simpatico in questo momento, ma discutiamo con tutti". Lo ha detto il segretario del Pd Enrico Letta rispondendo, nel corso di una intervista al Tg2, sul possibile accordo tra il Pd e Italia Viva di Matteo Renzi. 

"Stiamo cercando di costruire un progetto, una proposta", mentre "il centrodestra è stato molto più rapido di noi, perché per noi è più difficile non perché siamo più incasinati ma perché di là Salvini e Berlusconi si sono arresi a Meloni, si sono consegnati a Meloni. Per noi è più difficile, ma stiamo lavorando e costruendo e rispetteremo i tempi ai primi di agosto e poi in campagna elettorale parleremo di contenuti".

Calenda: “Sulle alleanze decidiamo lunedì”

"Entro lunedì decideremo". Carlo Calenda lo ha annunciato via Twitter. "Lo stesso ex ministro del Mise nei suoi tweet ha ammesso che "la cosa più naturale per noi sarebbe il modello Roma", cioè la corsa in solitaria. "Anche perché la decisione del Pd di tenere dentro partiti che non hanno votato la fiducia a Draghi e ex 5S non ci convince per nulla", ha aggiunto. Però "la legge elettorale è quella che è", e da qui il rebus da risolvere: "Corsa in coalizione al centro o con il Pd". Di certo il leader di Azione una scelta di campo l'ha già fatta: "Non siamo affatto equidistanti dal Pd e Forza Italia. Ho sempre pensato che Liberali, socialdemocratici e popolari avrebbero dovuto governare insieme emarginando gli estremisti", si legge in uno dei suoi tanti tweet. Da qui, una riflessione che è politica ma anche tecnica.

Boccia: “Pd partito dei giovani e del lavoro”

"Il Partito Democratico è il partito dei giovani e del lavoro, qui si gioca la sfida per il futuro del nostro Paese. Sul lavoro basta tentennamenti, è necessario rompere ogni schema precostituito. Questo significa garantire una mensilità all'anno in più per tutti i lavoratori, salari più alti e costo del lavoro più basso; basta con le inutili guerre tra poveri o con chi, dall'alto dei propri privilegi, accusa chi sopravvive grazie al reddito di cittadinanza. È nostro dovere separare e proteggere chi ha bisogno di assistenza da chi deve trovare un lavoro e il lavoro dev'essere retribuito adeguatamente con un salario minimo e senza più stage e tirocini gratuiti. I giovani italiani devono sapere che il PD sarà in prima linea per difendere l'Europa, la loro Europa, dalla destra dei muri e dei fili spinati. Saranno loro i protagonisti della società digitale e dovranno vivere in un contesto di diritti civili garantiti, senza il rischio di ritrovarsi di nuovo nel Medioevo dei diritti. Non consentiremo alla destra di tornare indietro. Davanti a noi c'è il futuro, la salvaguardia dell'ambiente, la transizione ecologica che per noi è l'addio per sempre al carbone, a differenza della destra che predica il ritorno alle fonti inquinanti". Così Francesco Boccia, commissario del Pd Campania, intervenendo alla Direzione della federazione provinciale del Partito democratico di Avellino.

Vittorio Sgarbi si candida: "Corro in quota centrista con Lupi"

Si candiderà alle politiche con il suo  movimento “Rinascimento” insieme a “Noi con l'Italia” di Maurizio  Lupi, in rappresentanza della quota centristi nel centrodestra.  Stiamo parlando dell'ex azzurro, ora al Misto con “Nci”, Vittorio  Sgarbi. Il critico d'arte, che è rimasto in ottimi rapporti con Silvio Berlusconi (era alle “nozze non nozze” tra il Cav e Marta Fascina),  ringrazia Giorgia Meloni, perchè gli è stato assegnato uno degli  undici collegi uninominali “offerti” da Fratelli d'Italia.

Luigi Di Mio lunedì lancia il nuovo progetto con Bruno Tabacci. Siglato l'accordo

Siglato l'accordo tra il ministro degli  Esteri Luigi Di Maio, fondatore dei gruppi parlamentari di Ipf, e il  sottosegretario Bruno Tabacci, fondatore di Centro Democratico. Lunedì mattina a Roma ci sarà il lancio del nuovo progetto. ''Sarà  l'evoluzione di Insieme per il futuro'', confermano dall'entourage del ministro.

Matteo Salvini: "Da Letta a Carfagna un minestrone"

"Non commento le scelte degli altri, saranno i cittadini ed i lettori a commentarle. Certo che se venisse fuori un minestrone Letta, Speranza, Di Maio, Carfagna, Gelmini, Renzi, Calenda e fuori usciti vari, auguri! Comunque ognuno sceglie quello che crede. La Lega ha una sua coerenza e una sua dignità; il centrodestra ha trovato una compattezza che non aveva da anni onestamente, e quindi ne sono felice". Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini, questo pomeriggio a Firenze, dove ha dato il via alla campagna elettorale del Carroccio in Toscana.

"Agli insulti di Letta e del Pd preferisco non rispondere" ha aggiunto, sottolineando che "dietro la caduta del governo c'è la manina di Conte"

Michele Santoro: "Serve il parito che non c'è e non c'è mai stato"

Una disponibilità condizionata quella espressa da Michele Santoro in una lunga intervista a La Repubblica. “Io sono sinceramente disponibile con tutte le mie conoscenze e capacità di comunicazione a dare un contributo" dice il giornalista rispondendo sulla possibilità di un suo coinvolgimento nelle prossime elezioni. E alla domanda sull’eventuale intenzione di fondare un partito: "In una settimana? Un partito non nasce per decisione di una o poche persone ma per rappresentare le esigenze di un pezzo di società. Di sicuro non mi interessa fare il candidato indipendente senza un progetto che guardi al futuro. Serve il partito che non c'è e che non c'è mai stato", dichiara e aggiunge: "Il Pd non ha più nulla a che vedere con la sinistra. È scoperto a sinistra. Di Calenda ne ha già tanti al suo interno. Se Letta insiste nell'ammucchiata di centrodestra dentro la sinistra, resta lo spazio per un campo alternativo. Se in questo campo ci fosse spazio per una lista per la pace, perché no?".

Il sondaggista Maurizio Pessato (Swg):"Ricordo che è stata definita solo la coalizione di centro destra.Occorre cautela"

"Il centrosinistra non ha ancora sciolto  la riserva sulla sua coalizione. Fino ad allora gli esiti dei sondaggi sono ipotetici, perché i dati sono fortemente condizionati dalle  aspettative degli elettori sulle possibili alleanze tra i partiti.  Ricordo che è stata definita solo la coalizione del centrodestra. Quindi occorre cautela". Così il sondaggista Maurizio Pessato (Swg)  all'Adnkronos in merito agli scenari elettorali e aggiunge: "Premesso  che tutto è possibile, mi pare comunque improbabile che la coalizione  di centrosinistra superi quella di centrodestra".        

Confermata da Pessato la fotografia 'scattata' dal Corriere della Sera che vede Fratelli d'Italia e Pd testa a testa e centrodestra molto  avanti. "Punto per punto questo è il quadro - conferma il sondaggista  - ma non può dare conto di ciò che succederà. E' figlio di un'attesa  rispetto alla vera offerta politica del centro sinistra, dato che solo quella del centro destra si è manifestata. Gli elettori sono ancora  molto condizionati dalla coalizione di riferimento, che da stabilità.  La prospettiva per loro non è il partito, ma la coalizione. La partita è dunque - conclude - su chi presenterà la coalizione vincente a  garantire cinque anni di stabilità".

Papa Francesco lancia un appello alle forze politiche: "Serve responsabilità civica"

Papa Francesco lancia un appello alle forze politiche italiane, in vista di queste difficili elezioni: serve "responsabilità civica". Lo fa sul volo di ritorno dal Canada. "Io non voglio immischiarmi nella politica interna italiana", precisa. Ma, rispondendo a chi gli chiede come ha vissuto la caduta di Draghi, sottolinea: "Nessuno può dire che il presidente Draghi non fosse un uomo di alta qualità internazionale. E' stato presidente della Banca (Centrale Europea). Ha fatto una buona carriera. Io ho fatto una domanda soltanto a uno dei miei collaboratori: dimmi, quanti governi ha avuto l'Italia in questo secolo? Lui mi ha detto 20. Questa è la mia risposta...".

Beppe Grillo: "Vinceremo nostante gli zombie"

Compiange con chi non ha resistito al contagio di quelli che definisce gli "zombie" della politica, "di cui Roma è schiava", e prende a prestito un verso dell'Inno di Mameli per spronare i suoi per la campagna elettorale che portera' al voto del 25 settembre. Archiviate le fibrillazioni sul terzo mandato, Beppe Grillo invita gli elettori a stringersi "a coorte" perche' "l'Italia ci sta chiamando". Nelle ore in cui Federico D'Incà e Davide Crippa annunciano le dimissioni dal Movimento, Grillo ammette che fin dalle origini era certo di "dover combattere contro zombie che avrebbero fatto di tutto per sconfiggerci o, ancor peggio, contagiarci. E così è stato: alcuni di noi sono caduti, molti sono stati contagiati. Ma siamo ancora qui, e alla fine vinceremo, perchè abbiamo la forza della nostra precarietà: siamo qui per combattere, non per restare, e questa nostra diversità e' spiazzante per gli zombie". Parole affidate al suo blog.

Giorgia Meloni: "Non do per vinte le elezioni sono abituata a combattere"

Il sostegno all’economia reale, favorendo “chi lavora e chi produce”, togliendo ostacoli a chi il lavoro lo crea e a chi il lavoro lo svolge. Giorgia Meloni mette il rilancio del Paese al centro del programma di governo di FdI, partendo dal presupposto che “la ricchezza non la crea lo Stato, ma le imprese e i lavoratori”. Per questo FdI presenta una serie di proposte concrete che mettono il tessuto produttivo italiano al centro di ogni ragionamento e che si tengono ben lontane dalla tentazione del libro dei sogni. “Io voglio concentrarmi su che cosa posso tentare di fare per risollevare il Paese, senza promesse irrealizzabili”, ha chiarito la leader di FdI.Meloni: “Non do per vinte le elezioni, sono abituata a combattere”

Clemente Mastella annuncia che da lunedì parte la raccolta di firme per presentare le liste

“Noi di Centro”, il raggruppamento che fa capo a Clemente Mastella, inizia lunedì prossimo la raccolta firme per presentare liste autonome in vista del voto di settembre e annuncia le prime candidature nei collegi maggioritari e nelle liste proporzionali. "Entro la fine della prossima settimana contiamo di ultimare la raccolta delle firme - spiega in una nota Mastella - nei territori chiameremo all'impegno le migliori risorse ed energie del partito. Nel collegio maggioritario alla Camera di Caserta città sarà candidato Luigi Bosco, segretario regionale di Noi di Centro e assessore nel capoluogo casertano, mentre nel collegio maggioritario al Senato correra' la nostra consigliera regionale Maria Luigia Iodice. Nel maggioritario Camera Aversa/Litorale Domitio il consigliere provinciale nonchè vice sindaco di Cellole, Giovanni Iovino. Nel listino proporzionale alla Camera e al Senato pronti a scendere in campo il segretario provinciale Orlando De Cristofaro (Aversa), il consigliere provinciale Pasquale Salzillo (Marcianise), la consigliera comunale e gia' consigliera provinciale Liliana Trovato (Caserta), il consigliere comunale ed importante riferimento dell'Appia Francesco Petrella (Santa Maria Capua Vetere) e Francesca Benenati (Maddaloni). Nel collegio uninominale Camera di Salerno/Mercato San Severino candideremo la vice sindaco di Mercato San Severino, Vincenza Cavaliere, presidente provinciale a Salerno di Noi di Centro".

Federico D'Incà lascia il M5S: "Le nostre strade non sono più sovrapponibili"

“Ho riflettuto molto in questi giorni sulle motivazioni e le conseguenze della caduta del governo Draghi e non posso che prendere atto delle insanabili divergenze tra il mio percorso e quello assunto nelle ultime settimane dal Movimento 5 Stelle, che oggi lascio”. Lo ha annunciato la mattina di sabato 30 luglio il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà ricordando che aveva “spiegato nelle sedi opportune e anche pubblicamente i rischi ai quali avremmo esposto il Paese in caso di un non voto di fiducia nei confronti del Governo Draghi. Una decisione a mio giudizio irresponsabile che non ho condiviso e che ho cercato di evitare fino all’ultimo. Le nostre strade non sono più sovrapponibili”

Matteo Salvini: "Prima del voto i nomi dei ministri vengano messi sul tavolo"

"Sicuramente proporrò al centrodestra che prima del voto i nomi di alcuni ministri vengano messi sul tavolo. Per me gli italiani dovranno votare sapendo se vince la Lega con il centrodestra chi fa il ministro dell'Economia, chi fa il ministro degli Esteri, delle Infrastrutture, quindi alcuni ministeri importanti dovranno essere messi sul tavolo degli italiani prima del voto". Così il leader della Lega Matteo Salvini nel corso di un punto stampa a Milano. "Però non fatemi coinvolgere Letizia Moratti perché non vorrei che qualcuno dicesse che offro una roba in cambio dell'altra. Non lancio ministri a caso. Per quello che mi riguarda, ma anche stando alle dichiarazioni di Berlusconi e Meloni, Attilio Fontana ha lavorato bene e può continuare a lavorare bene".

Davide Crippa: "Mi vedo costretto a lasciare il M5S"

"Dopo ormai 14 anni di attivismo politico mi vedo costretto a lasciare il Movimento 5 Stelle". Lo annuncia l'ex capogruppo del M5s alla Camera Davide Crippa in un lungo post su Facebook nel quale spiega che "si tratta per me di un gesto molto sofferto e meditato a lungo. Non ho mai nascosto la mia divergenza di opinione con i vertici del movimento sulla gestione del mancato voto di fiducia al governo, che di fatto ha aperto una crisi poi cavalcata dal centrodestra per scopi elettorali. Non comprendo più il progetto politico, troppo instabile, troppo volubile e spesso contraddittorio, che ha fatto perdere di vista l'orizzonte comune che aveva unito il Movimento 5 Stelle in molti anni di battaglie e di impegno politico".

Giuseppe Conte: "Non sarò il Melechon italiano"

Io il Melenchon italiano? "Non proveremo a recitare parti per compiacere l'elettorato. Saremo semplicemente il M5S con la nostra intransigenza per la legalità e la giustizia sociale". Così il leader del M5s, Giuseppe Conte, in un'intervista a il Fatto Quotidiano.