Verso le elezioni

Letta su Meloni: "Tenta di incipriarsi, ma è difficile". La replica: "Misogino"

Terzo polo, oggi l'incontro decisivo tra Renzi e Calenda. Berlusconi si candiderà al Senato. Sicilia, Musumeci ritira la candidatura
Letta su Meloni: "Tenta di incipriarsi, ma è difficile". La replica: "Misogino"
(Ansa)
Roma, il palazzo di Montecitorio

Conte: “Eravamo disponibili all'appoggio esterno a Draghi”

"Noi eravamo convinti che potessimo proseguire con un cronoprogramma. Dopo 18 mesi di governo vieni a dire cose concrete. A Letta e Speranza dissi che pur stupefatti della situazione eravamo disponibili a un appoggio esterno". Lo ha detto il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, ospite de "La corsa al voto", su La7.

M5S: "La destra da giorni parla di flat tax. Lo potremmo chiamare il balletto del balzello"

"Lo potremmo chiamare il balletto del balzello. La destra da giorni parla di flat tax, l'aliquota piatta che vale per tutti. Ma da quelle parti non sembrano aver proprio le idee chiarissime e, come se fosse una televendita, partono le offerte". E' quanto si legge in post pubblicato sulla pagina Facebook del M5S. “A cominciare da Berlusconi : aliquota del 23% dell'Irpef per tutti, dai miliardari a chi vive sotto la soglia di povertà. Salvini non vuol certo esser da meno, dice invece 15% ma solo per alcuni. Poi arriva la Meloni che per competere nell'asta di chi la spara più grossa va direttamente di controsenso: flat tax incrementale. Il classico ”silenzio assordante", “ghiaccio bollente” e via dicendo".

"A questo punto aspettiamo solo che Giorgio Mastrota aggiunga una batteria di pentole ed è fatta. Ad ogni appuntamento elettorale puntuali arrivano queste proposte confuse inique e, soprattutto, irrealizzabili, infatti non diventano mai realtà"

Carlo Calenda:"Sono prudente ma penso che il matrimonio con IV si farà"

"Ormai sono molto prudente", dopo il mancato accordo con il Pd, ma "spero che il matrimonio con Iv si fara', le cose stanno andando nel verso giusto". Lo dice il leader di Azione, Carlo Calenda, intervistato dal Tg4. "Io sono molto prudente visto che mi e' saltato un matrimonio pochi giorni fa - ha detto il leader di Azione - sono rimasto scottato", “ma penso che il matrimonio con Iv si farà. Lavoriamo a una lista unica con i loghi dei due partiti”.

Giorgia Meloni su elezioni in Sicilia:"Il candidato migliore per noi rimane Musumeci"

"Abbiamo sempre difeso l'unità del centrodestra e continueremo a farlo, anche in Sicilia, dove il candidato migliore per noi rimane Nello Musumeci. Una cosa, però, non ci si può chiedere: sostenere un candidato che saliva sulla Sea Watch con il Pd". Così Giorgia Meloni, sul suo profilo Twitter.

Virginia Raggi: "Servono regole chiare per le parlamentarie"

"Servono regole, chiare e da subito, per le parlamentarie. In questi giorni in tanti scrivono a me in qualità di membro del Comitato di Garanzia del M5S chiedendomi chiarimenti sulle modalità in cui saranno svolte le parlamentarie. Ho sottoposto da una decina di giorni la questione agli altri membri del Comitato, al presidente Giuseppe Conte e al Garante Beppe Grillo. In qualità di membro del comitato di garanzia, la più votata, credo che vada data una risposta immediata". Così su facebook l'ex sindaca di Roma, Virginia Raggi.

Fratelli d'Italia smentisce la possibile candidatura, nelle sue liste, dell'infettivologo Matteo Bassetti

Nessuna candidatura è stata proposta all'infettivologo Matteo Bassetti da parte di FdI. A sottolinearlo  sono fonti del partito di Giorgia Meloni, dopo i rumors su un possibile ingresso dell'infettivologo del San Martino di Genova tra i nomi in lista con Fratelli d'Italia per le prossime elezioni  politiche.

La bozza di programma del centrodestra è arrivato ai leader, è atteso il via libera per la presentazione

I leader del centrodestra stanno visionando la bozza del programma di governo definita ieri al tavolo della coalizione. Il documento, secondo quanto si apprende da fonti parlamentari, è in lavorazione e, dopo il via libera definitivo, tornerà ai rappresentanti dei partiti che lo hanno scritto per essere quindi presentato con i simboli dei singoli partiti.

Matteo Renzi: "Se vince la destra è in pericolo il nostro portafoglio non la democrazia"

"Se vince la destra è in pericolo il nostro portafoglio non la democrazia. Meloni, Berlusconi e Salvini sono un pericolo per le casse dello Stato".  Così il leader di Italia Viva e ha continuato: "O noi siamo un centrino o siamo decisivi. Io penso che siamo decisivi e in grado di fare l'unica cosa seria, riportare Mario Draghi a palazzo Chigi. Per me l'arrivo di Draghi non è stata una debacle della politica, ma il trionfo della politica, perché abbiamo rischiato l'osso del collo su una scelta e una operazione politica con la P maiuscola", ha aggiunto. Per Renzi "se siamo bravi e lo siamo riusciremo a spostare la politica".

Matteo Renzi sull'accordo con Calenda:"Sono ottimista e prudente. Penso che domani dobbiamo vederci e decidiamo se si o no"

"La domanda è vogliamo fare un polo del buon senso? Sono ottimista e prudente. Penso che domani dobbiamo vederci e decidiamo se sì o no". Così il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, parlando dell'accordo con Carlo Calenda.

"Stamattina ho visto che Berlusconi ci attacca e ho detto occhio, questa è la soluzione. Se Berlusconi ci teme perché possiamo portare via voti ai moderati, se il Pd ci teme  perché c'è un'ala riformista che tra votare Draghi e Di Maio ci pensa, vuol dire che questa cosa può avere un risultato decisamente superiore ai sondaggi". 

Matteo Renzi: "Prima il progetto politico, la leadership è l'approdo finale"

L'accordo sulla leadership tra Azione e Italia Viva? "Prima mettiamoci d'accordo sul resto poi vediamo. Prima viene il progetto politico, la leadership è l'approdo finale, non ho alcun problema ma prima bisogna decidere lo scenario", dice Matteo Renzi intervistato dal direttore de La Stampa, Giannini.

Elezioni regionali: in Sicilia Musumeci fa un passo indietro. "Cercatevi un candidato che risponda alle vostre esigenze"

"Basta con questo interminabile mercato nero dei nomi. Cercatevi un candidato che risponda alle vostre esigenze. Mi rendo conto di essere un presidente scomodo. Ringrazio di vero cuore Giorgia Meloni e Ignazio La Russa per il convinto e tenace sostegno datomi. Torno a fare il militante".Così il governatore della Sicilia Nello Musumeci scrive sul proprio profilo Facebook, comunicando di fatto il ritiro della sua candidatura alle regionali del 25 settembre, sostenuta da FdI, ma osteggiata dal resto dei partiti di centrodestra.

Botta e risposta sui social tra Enrico Letta e Giorgia Meloni: "Non ho biso0gno di incipriarmi per essere credibile"

"Il segretario del Pd Enrico Letta attacca il posizionamento in politica estera di Fratelli d'Italia e dice che Giorgia Meloni sta cercando di incipriarsi. Non ho bisogno di incipriarmi per essere credibile. La posizione di Fratelli d'Italia in politica estera è coerente ed estremamente chiara. E ha come stella polare la difesa dell'interesse nazionale italiano". Lo scrive la leader di FdI, Giorgia Meloni su fb, replicando al segretario del Pd.

Giorgia Meloni ai giornalisti della stampa estera in Italia: "Con la vittoria di FdI non ci sarà una svolta autoritaria"

Un videomessaggio in tre lingue, inglese, francese e spagnolo, per smentire che con la vittoria di Fratelli d'Italia ci sarebbe il rischio di una svolta autoritaria: lo ha realizzato la presidente del partito, Giorgia Meloni, inviandolo ai giornalisti internazionali nel nostro paese. "Ho letto che la vittoria di Fratelli d'Italia nelle elezioni di settembre - afferma Meloni in uno dei tre spezzoni del video forniti dalla agenzia France Presse - sarebbe un disastro, verso una svolta autoritaria, l'uscita dell'Italia dall'euro e altri sciocchezze di questo genere. Nulla di questo è vero - sottolinea Meloni -. La destra italiana ha consegnato il fascismo alla storia da decenni ormai, condannando senza ambiguità la soppressione della democrazia e le vergognose leggi contro gli ebrei". "Per anni - continua Meloni - ho anche avuto l'onore di guidare il partito conservatore europeo, che condivide valori ed esperienze con i Tory britannici, i Repubblicani statunitensi e il Likud israeliano". "La nostra posizione nel campo occidentale è cristallina, come abbiamo dimostrato di nuovo condannando senza se e senza ma la brutale aggressione della Russia contro l'Ucraina, e aiutando dall'opposizione a rafforzare la posizione dell'Italia nei forum europei e internazionali", conclude la presidente di Fratelli d'Italia.

Giorgia Meloni: "Ridurre le tasse alle imprese seguendo il principio più assumi meno paghi"

"La scelta è semplice. Mentre il potere di acquisto delle famiglie è aggredito ogni giorno di più dall'inflazione, il Pd ha pensato bene di proporre l'ennesima patrimoniale, evidenziando come l'obiettivo della sinistra sia rimasto sempre lo stesso: mettere le mani nelle tasche degli italiani. Secondo noi, invece, e' fondamentale avere un fisco a misura di famiglia". Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia, lo scrive su Facebook. "Per farlo - spiega - è prioritario agire sulla riduzione del cuneo fiscale a favore dei lavoratori dipendenti e sulla riduzione delle tasse sull'impresa secondo il principio più assumi, meno tasse paghi". Il 25 settembre ferma la politica fiscale della sinistra, scegli Fratelli d'Italia", conclude rivolgendosi agli elettori

Licia Ronzulli (FI): "Terzo polo teatrino della politica"

"Calenda e Renzi si propongono come i leader di un presunto terzo polo. In realtà, uno è europarlamentare eletto tra le fila del Pd, il secondo è stato il candidato Premier del Pd alle ultime elezioni politiche. Basta con questo pessimo teatrino della politica". Lo scrive sui suoi profili social Licia Ronzulli, vicepresidente del gruppo Forza Italia al Senato.

Cucchi: pronta a dare il mio apporto sui diritti

"Sono entusiasta e sono pronta a dare il mio apporto nella battaglia per i diritti che deve riguardare tutti. Ringrazio Nicola Fratoianni e tutte le persone che in questi lunghissimi 13 anni hanno camminato al mio fianco, a cominciare dall'avvocato Fabio Anselmo. Sento la responsabilità di chi ha creduto in me in questi anni, spero di non deluderli". Lo afferma Ilaria Cucchi, commentando la sua candidatura alle prossime elezioni nelle fila di Verdi-SI.

Bonino: da Calenda voltafaccia immotivato e truffaldino

Sulla rottura del patto col Pd e +Europa da parte di Azione, "devo dire che in tutta la mia lunga vita politica mai avevo visto un voltafaccia così repentino, immotivato e anche truffaldino". Lo ha detto la senatrice di +Europa Emma Bonino in conferenza stampa con il segretario del Pd Enrico Letta e quello del suo partito, Benedetto Della Vedova, durante la quale annunciata la candidatura di Carlo Cottarelli.

Letta: Cottarelli una punta di diamante della campagna elettorale

"Ringrazio Cottarelli, gli abbiamo proposto di candidarsi e di essere il punto di sintesi del lavoro fra Pd e Più Europa, è il miglior interprete dell'intesa che abbiamo fatto la settimana scorsa, che vede entrare Cottareli e vede uscire chi ha deciso di uscire. Lavorare con lui è un privilegio". Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, in conferenza stampa con i vertici di Più Europa, a Roma. "Cottarelli sarà una delle principali punte di diamante della campagna elettorale. Cottarelli sarà candidato nel nord, sia nell'uninominale sia nel proporzionale, abbiamo intenzione che la sua candidatura sia visibile, forte e importante

Cottarelli candidato con +Europa: scelta di campo

Carlo Cottarelli sarà candidato con +Europa alle Politiche. Lo annuncia il diretto interessato collegato in conferenza stampa con la sede di +Europa. "Ho accettato l'offerta che mi è stata fatta da Pd e Più Europa di essere un candidato comune per le prossime politiche. Per me è un passo importante, le prossime elezioni sono le più importanti che avremo per parecchi anni, si confrontano due visioni del mondo diverse, una conservatrice e una progressista, entrambe legittime, ma l'Italia deve decidere" ha detto Cottarelli durante la conferenza stampa. "Per me essere progressista vuole dire mettere al centro della vita politica la giustizia sociale come possibilità di crescita sociale che tutti debbono avere. E' l'articolo 3 della nostra Costituzione", ha aggiunto. "Serve una tassazione progressiva e non una flat tax che di progressivo non ha niente, essere progressista vuol dire guardare all'Ue come una entità politica che si deve sviluppare e non come a un capro espiatorio" ha sottolineato esprimendo "dispiacere" per l'uscita di Azione dalla coalizione di centrosinistra .

Alleanza Verdi-SI candidano Aboubakar Soumahoro e Ilaria Cucchi

Europa Verde e Sinistra italiana hanno  deciso di candidare Aboubakar Soumahoro e Ilaria Cucchi. Lo hanno  annunciato in una conferenza stampa alla Camera il portavoce di Ev,  Angelo Bonelli, e il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni.  Aboubakar Soumahoro è nato in Costa d'Avorio, giunto in Italia nel  1999, per anni si è occupato come sindacalista della condizione dei  lavoratori agricoli e dei braccianti. Ilaria Cucchi e Soumahoro  saranno candidati nell'uninominale e saranno i capilista di Europa  Verde e Si.

Salvini: nucleare e Ponte sullo Stretto nel programma del centrodestra

"Assolutamente sì". Così il segretario della Lega, Matteo Salvini, su Radio Libertà risponde a chi gli chiede se Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi approvano il progetto di autonomia. "Se devo essere preciso fino in fondo - aggiunge poi parlando del programma di governo del centrodestra - stiamo lavorando per mettere in dettaglio due temi centrali per me centrali che riguardano energia e infrastrutture". "In primis bisogna aggiungere alle fonti energetiche rinnovabili il nucleare - spiega Salvini -, e poi bisogna dare via libera alle troppo infrastrutture bloccate da tempo, e faccio un esempio che è quello del Ponte sullo Stretto di Messina".

Conferenza stampa Letta-Bonino-Della Vedova

Alle 12.30, presso la sede di +Europa, a Roma, conferenza stampa congiunta Pd/+Europa, alla presenza di Emma Bonino, Benedetto Della Vedova ed Enrico Letta.

Conte, possibile che io sia capolista in più collegi

"C'è l'ipotesi che io sia capolista in più collegi. Io ci metto la faccia e ci metto la faccia per primo. I cittadini mi ritroveranno in più circoscrizioni per garantire i valori e i principi del Movimento". Lo dice il leader del M5s, Giuseppe Conte a Radio24. "Il Pd ha dato uno schiaffo ai propri elettori. Nel momento in cui dicono 'non vogliamo il M5s', perché abbiamo battuto il pugno sul tavolo cercando di sollecitare il governo per dare risposte ai cittadini, ne risponderanno ai propri elettori. Hanno preferito lavorare con Fratoianni e Bonelli? Hanno preferito abbracciare chi come Di Maio e Tabacci hanno creato una nuova forza politica che ha creato uno smottamento in un precario equilibrio di maggioranza" dice il leader del M5s. "Io volevo solo avere delle risposte, non era mia intenzione ritirare i ministri ma incalzare l'agenda e dare concretezza".

Berlusconi: Pd impegnato a creare Comitato di Liberazione

La preoccupazione dell'Europa per la vittoria della destra "ho l'impressione che sia enfatizzata dalla sinistra italiana. Il Pd sembra impegnato a creare un nuovo Comitato di liberazione nazionale contro quello che loro chiamano le destre. Questo non fa bene al paese e nè alla qualità del dibattito politico. La presenza di FI nel governo sarà garanzia di atlantismo e europeismo. Dovrebbe essere la sinistra ad avere qualche imbarazzo, visto che Fratoianni ha votato contro l'allargamento della Nato".Lo dice il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi a Radio1 Rai.

Berlusconi: penso che mi candiderò al Senato

"Ci sto pensando, perché ho avuto  pressioni da parte di tantissime persone, non solo da parte di Fi.  Quindi penso che alla fine mi candiderò al Senato". Lo ha detto il  presidente di Fi, Silvio Berlusconi, ospite di "Radio Anch'io" su  Radio Raiuno.

Calenda: non è fissato oggi incontro con Renzi ma stiamo lavorando

"Non è fissato un incontro oggi, ma ci sentiamo, stanno lavorando gli staff", "stiamo lavorando su una lista unica con una chiara indicazione sulla leadership. Qual è? Non lo dico prima che sia chiuso l'accordo. Mara Carfagna? Avrebbe le capacità, ma lo vedremo... Abbiamo raggiunto su questi punti l'accordo, ci sono tutte le premesse per chiudere ma il diavolo si sa si nasconde nei dettagli". Lo ha detto il segretario di Azione Carlo Calenda intervistato a Omnibus su La7.

Calenda: Azione al 2%? Sondaggisti seri non lavorano ora

"Iv e Azione al 4%? Non mi preoccupa quel sondaggio, in questo momento i sondaggisti seri non stanno lavorando perché la gente è in spiaggia". Lo ha detto il segretario di Azione Carlo Calenda commentando ad Omnibus su La7 il sondaggio di Youtrend di ieri che dava Azione al 2% e intorno al 4% insieme ad Italia Viva di Matteo Renzi.

Tinagli: siamo noi i riformisti, non i partitini personalistici

"La telenovela per noi del Pd è finita. Abbiamo voltato pagina e si lavora alla campagna elettorale". Lo afferma la vice segretaria del Pd Irene Tinagli, in una intervista a Repubblica, a proposito del rapporto tra il Pd e Azione. L'accordo tra Renzi e Calenda andrà in porto? "E chi lo sa, noi abbiamo chiuso", aggiunge.Con l'addio di Calenda il Pd perderà voti al centro? "Nessuna emorragia. Il Pd è sin dalla nascita la casa dei riformisti" e per dare risposte a famiglie e imprese "occorre un partito serio, solido, che abbia la forza politica per realizzare le sue proposte. Il Pd in questo senso è l'unico che può dare garanzie. I piccoli partiti personalistici molto meno. E difatti il consenso non sembra premiarli", sottolinea Tinagli.

Zingaretti: dalla destra proposte irrealizzabili e inique

"La lotta alle diseguaglianze e la crescita diffusa dovrebbero essere l'assillo e la stella polare di tutta la politica", ma "la destra si è invece lanciata nella consueta lotteria di proposte irrealizzabili e, soprattutto,inique". Così, in una lettera inviata a La Stampa, il presidente della Regione Lazio ed ex segretario del Pd, Nicola Zingaretti, su elezioni e programmi.   "Flat tax al 23% per tutti, come promette Berlusconi, o al 15% per i lavoratori dipendenti, come propone Salvini - scrive-. Ciò significa, di fatto, scardinare quel principio di progressività fissato nell'articolo 53 della Costituzione". Secondo Zingaretti “l'intenzione non dichiarata della destra è ancora una volta penalizzare la parte più povera del Paese”. 

Meloni: Italia saldamente nella Nato, siamo pronti a governare

"Noi vogliamo un'Italia saldamente nella Nato. Questo non ci impedisce di lavorare per un'Alleanza più equilibrata, che sia protagonista di pace, sicurezza e stabilità mondiale e che tenga a bada certi avventurismi tipici dei Democratici americani. I Balcani occidentali sono un'area strategica per l'interesse nazionale italiano, la Serbia è un Paese amico, candidato all'adesione all'Ue e da sempre in relazioni strette con la Russia. Polarizzare la situazione in quell'area rischia di portare a scenari inimmaginabili e bisogna evitarlo a tutti i costi, abbiamo bisogno di unire e di non lasciare nessuna nazione europea nell'orbita di Mosca". Così Giorgia Meloni in un'intervista a La Verità. In merito l capitolo migranti, invece, "la gestione del ministro Lamorgese è stata disastrosa, i numeri sono impietosi. Sento dire dalla sinistra che non si può tare campagna elettorale agitando spettri come l'immigrazione a cui nessuno crede più. Noi non agitiamo spettri ma, come sempre, partiamo dai tatti: l'immigrazione è fuori controllo grazie a non-politiche scellerate che hanno fatto dell'Italia il campo profughi d'Europa. Anche l'ultimo accordo Ue aumenta la responsabilità degli Stati di primo approdo come l'Italia, mentre non c'è ancora traccia della solidarietà europea tanto sbandierata. Porre un argine a questa follia sarà una nostra priorità". E in merito a un eventuale futuro governo "siamo pronti come recita anche il nostro slogan elettorale". Meloni spiega che "sarà ovviamente un governo politico, legittimato dal voto popolare e porrà fine alla lunga stagione dei tecnici e dei premier che nessun italiano aveva mai votato". Ma questo "non ci impedirà di avvalerci, se necessario, di competenze che non vengono dalla politica di partito".

Calenda: con Renzi ci sarà un patto, terzo polo argine anti destra

Con Matteo Renzi "ci stiamo sentendo, stiamo discutendo. Ma, visto com’è andata con il Pd, finché non sono depositati i simboli non mi sbilancio". Così in un'intervista a La Stampa il leader di Azione, Carlo Calenda. "Io spero che nasca, ci sono tutte le premesse per farlo, perché con Italia Viva siamo vicini dal punto di vista programmatico. Poi c’è da accordarsi su come organizzare la campagna elettorale, su chi parlerà per la coalizione, oltre ovviamente ai collegi. Stiamo lavorando, ma è pur sempre un incontro tra forze politiche che hanno fatto scelte diverse nel recente passato: loro sono stati al governo con il Movimento 5 stelle, noi no", aggiunge. E in merito alla leadership "è una delle questioni che dobbiamo definire con chiarezza, ma la comunicheremo solo se e quando chiuderemo l’accordo. Potrebbe anche essere una figura terza, magari una donna". E in merito all'obiettivo finale "è arrivare a una maggioranza Ursula, costruendo una coalizione larga che chieda a Mario Draghi di rimanere a palazzo Chigi". Per Calenda l'esito delle elezioni non è affatto scontato. "Non c’è niente di scritto, proprio perché c’è un ampio mondo moderato che non vuole votare a destra o a sinistra e aspetta una proposta alternativa di buon senso. Meloni va battuta sul terreno del proporzionale, al Senato. Io mi candiderò lì. La mia sarà una battaglia strenua, peccato non possa farla con Letta". E proprio in merito al segretario dem: "A un certo punto, non ho più capito con quale intesa ci saremmo presentati davanti agli elettori. Nell’ultima nostra riunione gli ho detto: 'Enrico stai facendo la cavolata della tua vita, la gente così non capirà, sembriamo Frankestein, io non posso starci'. Quindi, la scelta l’hanno fatta loro, come fu per l’alleanza con M5s".

Berlusconi: Renzi-Calenda lontani dalla gente, il vero centro siamo noi

"Non darei troppa importanza a quello che fanno Renzi e Calenda sia perché è totalmente imprevedibile sia perché si tratta di due figure abili all'interno dei palazzi ma ben lontane dal cuore della gente. Certo fa sorridere che l'ex segretario del Pd e un parlamentare europeo eletto nel Pd scoprano ora che il Partito democratico è un partito di sinistra che non tollera concorrenti alla sua sinistra". Così Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, in un'intervista a Il Giornale. "Il vero centro, come in tutta Europa, è quello che gravita attorno al Ppe e che noi rappresentiamo in Italia. Si tratta della maggiore famiglia politica europea ed ha una collocazione ben chiara in alternativa alla sinistra". In quanto alla coalizione di centrodestra "una cosa è certa" - argomenta Berlusconi - "ogni voto in più a Forza Italia rafforzerà il profilo moderato, centrista della coalizione. Noi siamo diversi dai nostri alleati pur avendo con loro un rapporto di profonda lealtà e collaborazione. Siamo i soli a rappresentare allo stesso tempo e in modo coerente le migliori tradizioni politico-culturali italiane: quella liberale, quella cristiana, quella europeista, quella atlantica. Il centrodestra governerà il Paese ma maggiore sarà il peso specifico di Forza Italia nella futura maggioranza e maggiore sarà l'influenza di queste idee sull'azione di governo".

Gelmini: Azione colma il vuoto lasciato da Forza Italia

"Dopo tanti anni di militanza ho deciso di lasciare Forza Italia perché si è resa complice di Matteo Salvini nello staccare la spina al governo Draghi. In quel preciso istante, Forza Italia si è consegnata definitivamente alla Lega, spostandosi verso destra e lasciando al centro uno spazio importante. So che tanti elettori moderati e riformisti si sentono traditi dall'irresponsabilità di chi per puro calcolo elettorale ha voluto privare il Paese di una guida autorevole come Draghi, ma sono certa che Azione saprà colmare questo vuoto e diventare la casa di chi a populismo e sovranismo preferisce europeismo, atlantismo, pragmatismo e riforme". Così Mariastella Gelmini in un'intervista al Quotidiano Nazionale. E in merito all'esito delle elezioni "Molti danno per scontata la vittoria della destra, io la vedo diversamente. La campagna elettorale inizia adesso. Capisco la delusione del mondo produttivo, di tante associazioni di categoria, di sindaci e amministratori locali per quanto successo in queste settimane. Più che la deriva autoritaria mi preoccupa la risposta demagogica e senza prospettiva che un governo di destra a guida Meloni possa dare dinanzi alle emergenze che il Paese dovrà affrontare da settembre in avanti".

Bonaccini: proviamo a vincere, Letta mio segretario pure il 26/9

"Adesso diamo tutti una mano a Letta e proviamo a vincere le elezioni. E lui sarà il mio segretario anche il 26 settembre". Lo afferma il governatore dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini in una intervista alla Stampa ."La Destra dà l'impressione di essere unita ma per cinque anni sono stati divisi tra governoe opposizione", precisa. Bonaccini potrebbe essere un possibile presidente del Consiglio come aveva detto Renzi? "Non c'era pericolo: io terminerò il mio mandato nel 2025 e ho preso un impegno coi miei cittadini, che mi onora. Se ognuno di noi facesse bene quello che già fa, sarebbe una rivoluzione. Di Renzi resto amico, al netto delle divisioni politiche: altrimenti non sarei rimasto nel Pd mentre lui andava altrove". Renzi, aggiunge, "aveva colto una voglia di novità nel Paese e nei nostri elettori, potevamo governare l'Italia almeno per dieci anni. Poi, lo sa anche lui, ha dilapidato un patrimonio straordinario di consenso, personalizzando il referendum. Purtroppo, gli italiani lo vedevano già come establishment e non più come rottamatore".Calenda? "Qualcuno, riferendosi a lui, dice che ha superato il maestro. Ma io lo stimo - risponde Bonaccini -, sono tra i tanti che gli diede una mano quando si candidò capolista del Pd alle Europee e lui l'ha data a me in campagna elettorale. Un conto però è non riuscire a definire un percorso insieme, un conto è definirlo e poi distruggerlo. Sapeva tutto. Perché abbia rotto non l'ho capito io, ma neppure i riformisti di centro-sinistra". Quanto durano Calenda e Renzi insieme? "Cerchiamo di vincere le elezioni", conclude Bonaccini.