Verso le elezioni

È scaduto il termine per presentare i simboli al Viminale: sono 101

Ben 26 contengono il nome di (almeno) un leader. Domani le decisioni sui doppioni, entro lunedì andranno depositate liste e firme. Sicilia, Azione e Italia Viva candidano Armao
È scaduto il termine per presentare i simboli al Viminale: sono 101
Ansa
La fila davanti il Viminale per depositare i simboli dei partiti

Possibile candidatura di Nicola Fraoianni nel collegio uninominale di Pisa

Il leader di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, a quanto si apprende da fonti della coalizione di centrosinistra, potrebbe essere candidato nel collegio uninominale di Pisa.

Tra gli autocandidati M5S Patuanelli, Castellone e Appendino

Ci sono tanti nomi noti tra i 2000iscritti del Movimento 5 stelle che hanno inviato la propriaautocandidatura per partecipare alle parlamentarie in programma martedì 16 agosto. Numerose le riconferme tra i parlamentari uscenti che potranno partecipare alla selezione. C'è il ministro dell'Agricoltura Stefano Patuanelli nel collegio della camera del Friuli Venezia Giulia, Francesca Flati, Francesco Silvestri (Lazio 1 alla Camera), Vita Martinciglio, Eugenio Saitta in Sicilia, in Campania al Senato Maria Domenica Castellone e Michele Gubitosa alla Camera. Tra le new entry Chiara Appendino,ex sindaca di Torino e Sergio Costa, ex ministro dell'Ambiente alla prima esperienza in Parlamento

Sul sito del M5S pubblicato l'elenco dei candidati alle parlamentarie

Sul portale del Movimento 5 stelle è disponibile la lista dei candidati alle parlamentarie che si svolgeranno il 16 agosto. Il presidente Giuseppe Conte è candidato nel collegio Lazio 1.

Matteo Salvini: "Cìè voglia di cambiamento, dalla sinistra insulti e minacce"

"C'è tanta voglia di cambiamento, un po' di tasse in meno e un po' di sicurezza in più. Le idee della Lega non sono l'insulto, la minaccia che da sinistra arrivano, ma cose molto  concrete". Lo dice al Tg1 il segretario della Lega Matteo Salvini.

Conte: "Questo è il momento di scegliere da quale parte stare"

"Questo è un momento cruciale, bisogna scegliere da quale parte stare. Se dalla parte dei pochi, pochissimi che comandano l'Italia. Sono i potentati economi, sociali e politici che controllano da tempo il Paese e che non vogliono il cambiamento. Oppure stare dall'altra parte", dalla parte dei giovani, delle donne, dei lavoratori in genere. Così Giuseppe Conte, leader M5S, in un video pubblicato su Facebook.

Sondaggio Demopolis: Fdi al 24,3% e stacca Pd che si attesta al 22,8%

A poco più di 40 giorni dalle Elezioni Politiche, il Centro Destra, trainato da Fratelli d’Italia, incrementa il proprio vantaggio sul Centro Sinistra. Il distacco odierno tra le 2 coalizioni è oggi di circa 15 punti: un dato che pesa in modo significativo sull’attribuzione dei seggi nella quota uninominale, prevista dall’attuale legge elettorale.E’ quanto emerge dalla fotografia scattata dal Barometro Politico dell’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento.Se ci si recasse alle urne, Fratelli d’Italia sarebbe con il 24,3% primo partito, un punto e mezzo in più del Partito Democratico, attestato al 22,8%. Al terzo posto, al 15,2%, la Lega; al 10,6% il Movimento 5 Stelle.

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Fonti di Palazzo Chigi: "Il simbolo depositato è un'inizitiva che non ha alcun avallo"

Il simbolo 'Italiani con Draghi- Rinascimento', depositato oggi al ministero dell'Interno, è "un'iniziativa che non ha alcun avallo" da parte del presidente del Consiglio, Mario Draghi, il quale pertanto non ne era informato. E' quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi. Il contrassegno quindi potrebbe non essere ammesso, mancando l'autorizzazione del diretto interessato.

Cancellieri, M5S:" Il listino di Conte è una scelta indigesta, si rischia un'altra spaccatura"

"Martedì si svolgeranno le Parlamentarie,  quel momento in cui gli attivisti del Movimento voteranno i candidati  che scenderanno in campo alle prossime elezioni. Purtroppo, e lo dico  a malincuore, le premesse non sono delle migliori perché da quanto  emerge dalle regole pubblicate sul sito del Movimento la regola delle  autocandidature viene d'un tratto integrata da una regola ulteriore,  calata dall'alto, per cui oltre ai singoli autocandidati viene messo  in votazione anche un elenco di candidati predisposto da Conte in  persona, i cui membri saranno da preferire ad altri partecipanti non  presenti nell'elenco. Insomma, anche se con meno voti i 'preferiti' sono i 'preferiti'". È quanto scrive sui social la deputata del  Movimento 5 Stelle Azzurra Cancelleri.

Tra i simboli depositati anche "Italiani con Draghi"

Tra gli ultimi simboli depositati arriva anche “Italiani con Draghi - Rinascimento”, unico logo con il nome del presidente del Consiglio: oltre alla scritta Italiani con Draghi il simbolo è corredato da una striscia tricolore. A quanto si apprende al ministero, sarebbe stato presentato dal signor Cristiano Aresu. Palazzo Chigi fa sapere di non essere a conoscenza di questa iniziativa

DAI POETI D'AZIONE AL PARTITO DELLA FOLLIA: I SIMBOLI PIÙ ORIGINALI DI CHI CORRE ALLE ELEZIONI

Depositati in tutto 101 simboli

Sono in tutto 101 i contrassegni depositati al Viminale per concorrere alle elezioni politiche in programma il 25 settembre. I simboli sono stati presentati da 98 soggetti politici. Ben 26 contrassegni contengono il nome di (almeno) un leader. Per la scorsa tornata elettorale del 2018 il ministero dell'Interno esaminò 103 contrassegni depositati e ne ammise 75. 

Unione popolare: in molti comuni il servizio di certificazione delle firme non è operativo

“È vergognoso che il governo non abbia garantito la certificazione delle firme raccolte in tutti i comuni. Riscontriamo che in molti comuni il servizio non sia operativo in questi giorni creando enormi problemi alle liste come Unione Popolare  con De Magistris che devono raccogliere e presentare decine di migliaia di firme. La nostra senatrice Paola Nugnes ha presentato stamattina un' interrogazione urgente alla ministra Lamorgese. Ricordiamo che per legge i comuni dovrebbero consegnare certificati entro 24 ore. Siamo di fronte a un'altra pesante discriminazione antidemocratica.” È quanto scritto in una nota di Unione Popolare.

Anche l'ex magistrato Luca Palamara ha depositato un simbolo

È stato depositato al Viminale il simbolo dell'ex magistrato Luca Palamara. Contiene la dea bendata della giustizia, una sagoma della penisola italiana e la scritta 'Palamara oltre il sistema'. Palamara è anche indicato come capo politico. La lista vule esprimre "un punto di vista garantista è una visione della giustizia equa rapida scevra da inquinamenti esterni", commenta Palamara in una nota. Come già aveva annunciato il radicale Cappato, le firme saranno raccolte “in modo digitale”, nonostante la legge a tutt'oggi non preveda esplicitamente questa possibilità.

Simboli elettorali: tempo scaduto

Alle 16 è scaduto il termine ultimo per depositare i simboli elettorali al Viminale. Entro domani il ministero dell'Interno deciderà in prima battuta sui doppioni, i contrassegni troppo simili da loro e per questo confondibili dagli elettori. Gli interessati entro il 18 agosto potranno adeguarsi e modificare il simbolo contestato oppure presentare ricorso all'Ufficio elettorale nazionale presso la Corte di Cassazione. Poi ci sarà un'altra settimana di tempo per compilare e presentare le liste, che per chi non ha una deroga dovranno essere accompagnate da almeno 750 firme valide per ogni collegio. Le coalizioni di centrosinistra e centrodestra correranno con quattro liste ciascuna, nessuna alleanza né per il Movimento 5 stelle né per la lista unitaria di Azione e Italia Viva né per Unione Popolare.

Meloni: "La sinistra teme il presidenzialismo perché dovrà vincere "

"Anni e anni al governo senza vincere un'elezione: per questo alla sinistra fa così paura il presidenzialismo. Noi, invece, non temiamo il giudizio degli italiani e vogliamo restituire forza alla volontà popolare". Lo scrive sui social la leader di FdI, Giorgia Meloni, commentando un post in cui afferma "Perché la sinistra ha cosi' paura del presidenzialismo? Perché, per governare, a quel punto, dovranno vincere"

Il Movimento 5 stelle ha pubblicato il suo programma elettorale

 Il M5s nel suo programma, pubblicato sui social propone tra le altre cose, una "economia rigenerativa, per un sistema non più fondato solo sulla crescita ma anche sulla rigenerazione sociale, del territorio, dei consumi", "stop a tecnologie obsolete per i rifiuti (realizzazione di impianti completamente compatibili con le richieste dell'Europa e non inquinanti, finalizzati a migliorare le prestazioni ambientali)" e "promozione del vuoto a rendere". I Cinquestelle propongono inoltre il rafforzamento del reddito di cittadinanza, con misure per rendere più efficiente il sistema delle politiche attive e monitoraggio delle misure antifrode, la sperimentazione di una riduzione dell'orario di lavoro soprattutto nei settori a più alta intensità tecnologica,  il rafforzamento della sicurezza nei luoghi di lavoro e la riforma delle pensioni, "evitando il ritorno alla legge Fornero, attraverso l'ampliamento delle categorie dei lavori gravosi e usuranti e attraverso meccanismi di uscita flessibile dal lavoro"

Regionali in Sicilia: Azione-Italia Viva candidano Armao. Centrodestra, Musumeci: "Saremo leali con Schifani"

Gaetano Armao è il candidato di Azione e Italia Viva alla presidenza della Regione Siciliana alle elezioni del 25 settembre. “Gli sono personalmente grato per aver accettato”, ha detto Carlo Calenda. Il nome di Armao si aggiunge a quello di Caterina Chinnici, vincitrice delle primarie dell'alleanza tra Pd e Cinque Stelle (dove però crescono i malumori) e di Renato Schifani indicato ieri dal centrodestra. L'attuale presidente Nello Musumeci ha detto oggi di aver ricevuto una telefonata dallo Stesso Schifani e di avergli assicurato lealtà nella competizione.

+Europa ha depositato il simbolo e annuncia: "Nella coalizione avremo il 30% dei collegi 'di fascia alta'"

La Lista '+Europa con Emma Bonino' ha depositato il proprio simbolo al Viminale in coalizione con 'Pd. Italia democratica e progressista', 'Alleanza Verdi Sinistra' e 'Impegno civico'. Capo politico è Emma Bonino. Gli adempimenti di legge sono stati effettuati dalla tesoriera Maria Saeli, che annuncia: "Per quanto riguarda i collegi uninominali di fascia alta, quelli dove l'elezione è più probabile l'accordo con il Pd resta inalterato. Esprimeremo il 30% dei candidati, anche dopo il passo indietro di Azione". Saeli rende inoltre noto che Bonino, Della Vedova e Magi saranno sicuramente candidati.

Berlusconi: il Quirinale "è fuori dalla mia testa"

"Se voglio andare al Quirinale? Assolutamente è fuori dalla mia testa. Ho risposto ad un'intervista per Libero, credo di avere detto che non posso pretendere altro dalla vita, che sono soddisfatto". Lo ha detto il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi ieri sera, parlando ai cronisti al termine della partita del Monza. Ad chi gli chiede se sia ancora convinto che, se passasse il presidenzialismo, Sergio Mattarella si dovrebbe dimettere, risponde: "Ma io non ho  detto questo, ho detto che c'è un cambio costituzionale... ci saranno delle norme transitorie…". Poi aggiunge: "Io ho sempre avuto un ottimo rapporto con Mattarella, hanno tutti frainteso queste parole e questo mi ha indignato abbastanza".

Cappato presenta un simbolo e chiede che vengano riconosciute le firme digitali

Marco Cappato ha depositato e affisso al Viminale il simbolo per le elezioni politiche: "Referendum democrazia con Cappato". Spiega il tesoriere dell'associazione Luca Coscioni: "Servono 60 mila firme per poter partecipare alle elezioni e chiediamo di poter utilizzare quelle digitali per rivitalizzare la democrazia. Come già accade per i referendum, le firme digitali devono essere valide per partecipare alle elezioni politiche", ha detto Cappato dopo il deposito sottolineando che raccoglierà le firme "solo in modalita' digitale" e chiederà "al presidente Draghi una interpretazione della norma. Se dovesse accadere che le firme non vengano riconosciute abbiamo già pronti i ricorsi che presenteremo in tutte le sedi nazionali e internazionali"

Rizzo e Ingroia hanno depositato il simbolo di "Italia sovrana e popolare"

Marco Rizzo del Partito comunista e Antonio Ingroia di Rivoluzione civile hanno depositato al Viminale il simbolo 'Italia sovrana e popolare' per tutte le circoscrizioni italiane di Camera e Senato. La lista non è in alcuna coalizione e dovrà raccogliere le firme per essere presente sulla scheda elettorale. Ieri era stata annunciata la candidatura dell'attrice 95enne Gina Lollobrigida

Calenda: "All'estero la matrice missina di Fdi è un problema"

"Ho riconosciuto, unico avversario, a Giorgia Meloni la nettezza delle sue affermazioni sul ripudio del fascismo. È tuttavia un grave errore tenere il simbolo di un partito fascista come l'Msi nel simbolo. È chiaro che Meloni non ha dimestichezza con le relazioni internazionali". Lo scrive su Twitter il segretario di Azione, Carlo Calenda. "All'estero l'ostentata matrice missina di Fratelli d'Italia renderà impossibile avere normali relazioni con i partner internazionali. Il rischio non è il fascismo in Italia, ma l'isolamento. Un dramma per un Paese che vive di Made in Italy e di sostegno finanziario Ue", aggiunge.

Fratoianni attacca la Lega: "Nel programma segnali di depotenzialmento della lotta alla mafia"

"Vedo che nel programma della Lega si vuole evitare che, nei Comuni con all'interno collusioni mafiose, vengano sciolti i Consigli comunali. Insomma, la mafia fa schifo, ma evidentemente fino a un certo punto. Lanciare segnali di depotenziamento della lotta alla criminalità organizzata non va assolutamente bene". Lo afferma Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana, formazione che il 25 settembre si presenterà in una lista unica con Europa Verde

Al Viminale il simbolo di Unione Popolare con De Magistris

'Unione Popolare con De Magistris' ha depositato il simbolo al Viminale per tutte le circoscrizioni italiane ed estere di Camera e Senato. Capo politico è l'ex sindaco di Napoli, Luigi De Magistris. Dalla lista assicurano di avere “già raccolto le firme necessarie per presentarsi a Roma” e di essere “a buon punto in altre realtà d'Italia”. L'ex sindaco di Napoli intanto twitta: "PD-5S si rompono su inceneritore. Ma entrambi hanno governato Roma e la Regione Lazio e sono stati al governo insieme: ma Roma è in crisi rifiuti da anni. A Napoli diventato sindaco abbiamo risolto emergenza con filiera pubblica, no nuovo inceneritore e raccolta differenziata".

Bonetti: "Saremo noi a parlare alla donne"

La lista unitaria di Azione e Italia Viva non mira a “un pareggio che blocchi tutto” ma a “continuare nel solco tracciato da Draghi”, spiega al Messaggero la ministra per le Pari opportunità Elena Bonetti. Facendo poi riferimento a esponenti della lista liberale come Maria Elena Boschi, Mara Carfagna e Mariastella Gelmini, nota che "finalmente abbiamo una proposta politica che ha davvero il volto forte della leadership femminile. Non c'è altra coalizione che abbia in campo tre ministre del governo Draghi. E le donne, tante in questa campagna, non saranno mai dietro. Saremo noi a parlare alle donne valorizzando le energie al femminile nel mondo del lavoro, della produzione e della politica".

Brugnaro: "Servono stato leggero e flat tax, finanziata ristrutturando la spesa"

"Tutto ciò che tiene bloccato l'ascensore sociale per milioni di giovani" sono "il fisco eccessivo, lo Stato invadente" e "la burocrazia". Lo sostiene, intervenendo sul Quotidiano Nazionale, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, uno dei leader della lista “Noi moderati” all'interno della coalizione di centrodestra. “La flat tax rappresenta l'idea e la visione di uno Stato leggero, di una fiscalità che attrae investimenti e che spinge a intraprendere”, aggiunge, "mentre la realtà è che oggi, fino a luglio, si lavora per lo Stato. Per uno Stato che ha un'enorme montagna di costi improduttivi. Ed è lì che, ristrutturando la spesa, si possono trovare le coperture per finanziare i tagli fiscali".

Elly Schlein: "Giochiamo per convincere e vinceremo"

"Dobbiamo convincere il 40% di indecisi e il 50% di astenuti delle Amministrative, la cui maggior parte ha redditi bassi. Giochiamo per convincere e vinceremo". Lo assicura in un'intervista a Repubblica la vice presidente della Regione Emilia-Romagna, Elly Schlein, candidata da indipendente nella lista del Partito democratico. Rispetto alle parole del presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi sulla possibilità che Mattarella si dimetta in caso di approvazione di una riforma costituzionale in senso presidenziale, parla di “attacco grave e irrispettoso” che "tradisce il disegno di pieni poteri cui mira la destra".  Prevede infine che "continueranno a servire pontieri con il M5s, perché i nostri avversari sono a destra". 

Brunetta non sarà candidato

"Rimango a disposizione per servire ancora il mio paese, con le idee e le energie di sempre. Mi occuperò di più di Venezia e della mia famiglia, i grandi amori della mia vita". Con queste parole, consegnate al Corriere della Sera, il ministero della Pubblica amministrazione Renato Brunetta, fuoriuscito da Forza Italia, ha annunciato che non sarà in lizza il 25 settembre. "Nessun rammarico e nessun rimpianto" ma "un po' di dolore", aggiunge

Meloni: sul presidenzialismo decideranno gli elettori

 "FdI si batterà per il presidenzialismo, il Pd lo considera un pericolo per la democrazia. E gli italiani sceglieranno". Questo il nocciolo del ragionamento che la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, espone in un'intervista al Corriere della Sera di oggi, dove chiarisce inoltre che "non c'è nessuna dichiarazione di ostilità nei confronti di Mattarella - sottolinea - Il dubbio su cosa possa accadere dopo l'approvazione di una riforma ci può stare, ma noi pensiamo che la cosa più naturale e logica sia che una riforma di questa portata, che cambia l'assetto dei poteri, entri in vigore non a governo in carica, ma nella legislatura successiva". Meloni ricorda poi che in precedenti legislature, molti esponenti Pd si dissero favorevoli a una riforma in senso semi-presidenziale.

Le ultime ore della corsa al contrassegno

Ultimo giorno per presentare al Viminale i simboli in vista delle elezioni politiche del prossimo 25 settembre. Fino a ieri ne erano pervenuti 76, c'è tempo fino alle 16. Entro domani il ministero dell'Interno deciderà in prima battuta sui doppioni, i contrassegni troppo simili da loro e per questo confondibili dagli elettori. Gli interessati entro il 18 agosto potranno adeguarsi e modificare il simbolo contestato oppure presentare ricorso all'Ufficio elettorale nazionale presso la Corte di Cassazione

Poi ci sarà un'altra settimana di tempo per compilare e presentare le liste, che per chi non ha una deroga dovranno essere accompagnate da almeno 750 firme valide per ogni collegio. Le quattro formazioni della coalizione di centrodestra hanno già presentato i propri contrassegni, così come la lista liberale di Azione e Italia Viva e il Movimento 5 stelle. Nella coalizione di centrosinistra sono già in bacheca tre simboli su quattro, manca ancora quello di +Europa.