Verso le elezioni

Letta incontra Sinistra Italiana e Verdi: passi avanti ora riflessione

Parlamentarie del M5S dal 5 all'8 agosto. Salvini in visita a Lampedusa: "Chiederei al mio futuro governo di reintrodurre i decreti sicurezza". Meloni alla Versiliana:" Io non trovo che la sinistra sia più presentabile di noi"
Letta incontra Sinistra Italiana e Verdi: passi avanti ora riflessione
Ansa
Il segretario del Partito Democratico, Enrico Letta, lascia Palazzo Montecitorio al termine dell'incontro con Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, Roma, 04 agosto 2022

Si-Verdi: da Letta forte volontà per intesa, ora riflessione 48 ore

"Abbiamo ascoltato e registrato la volontà molto forte del Pd di arrivare alla costruzione di una intesa con l'alleanza Verdi-Si. Abbiamo registrato la volontà di rendere questa alleanza centrale in questa campagna elettorale". Così il segretario di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni, assieme al leader dei Verdi Angelo Bonelli, al termine dell'incontro col segretario del Pd Enrico Letta. "Nelle prossime ore ci confronteremo nella nostra alleanza, svolgeremo la nostra discussione e poi ci auguriamo in tempi rapidi di dare una valutazione definitiva e capiremo davvero se ci sono le condizioni per questa intesa o se non ci sono. Siamo consapevoli che servono tempi rapidi, parliamo realisticamente di 24-48 ore".

Elezioni: fonti Nazareno, con Verdi-Si fatti passi avanti

"Si sono compiuti dei passi in avanti per arrivare a una conclusione positiva del confronto" con Europa verde e Sinistra italiana. Lo riferiscono fonti del Nazareno al termine dell'inconto tra il segretario del Pd, Enrico Letta, e Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni. 

Giorgia Meloni alla Versiliana:" La coalizione che dovrebbe fronteggiargi non ha contenuti e quindi ci dipingono come mostri"

"La coalizione che dovrebbe fronteggiarci è molto eterogenea. Ha in piccolo la stragrande maggioranza della realtà che ha portato alle dimissioni Draghi. Tutta gente che sta insieme e che ragioni per stare insieme fino a oggi non ne aveva molte. Non so come sia facile così mettere su un programma". Lo ha detto la leader di FdI, Giorgia Meloni, intervistata al Festival La Versiliana, a Martina di Pietrasanta.     

"Non hanno contenuti e non avendoli l'unico modo per stare insieme è indicare il nemico. "Arriva la Meloni, le 10 piaghe d'Egitto...". Ecco le coalizioni che stanno insieme più per necessità che per convinzione, un po' spaventano", aggiunge. "Ora tutto il mondo ci dipinge come se Fdi fosse un mostro, e visto che i sondaggi ci stimano al 25% questo equivale a dire che il 25% degli italiani sono dei mostri e non consento questa lettura della mia Nazione".

"Noi non siamo disposti a svendere pezzi di Italia per farci dire bravi da altre nazioni, vogliamo difendere i  nostri interessi che non vuol dire uscire dall'Europa".

Matteo Salvini: " Al mio governo chiederò di reintrodurre i decreti sicurezza e proporrò il servizio militare per i giovani"

"Chiederei al mio futuro governo di reintrodurre i decreti sicurezza, noi abbiamo fatto un buon servizio. A chi abbiamo salvato da morte sicura e all'Unione europea". Lo ha detto Matteo Salvini all'hotspot di Lampedusa. "In quegli anni l'Ue  stimava il lavoro del governo italiano - dice - Adesso le frontiere  italiane sono un colabrodo, non solo a Lampedusa, al Brennero, a Trieste, in Calabria, in Puglia, Sardegna, non stiamo facendo un buon  servizio all'umanità".

"Al 25 settembre mancano 52 giorni e li vivo come quando mi mancavano due mesi alla fine del servizio militare, che vorrei che i giovani facessero: anzi lo proporro'". 

E si è soffermato anche sul voto delle regionali in Sicilia:"Sceglierò presto il nome delcandidato alla presidenza della Regione Sicilia. Ho fattostamattina una riunione a Catania, le liste della Lega sono giàpronte. Probabilmente, e questa è la cosa bella, non sarannosoltanto liste della Lega, ma sotto le nostre bandierecorreranno forze ed energie diverse, culture e politichediverse. E anche a livello siciliano avremo un risultatostraordinario".

Virginia Raggi:"Il M5S coinvolga i cittadini e chiuda alle alleanze di comodo"

“Si parte da una proposta, la si presenta e chi la condivide si mette a lavorare per realizzarla. Per me la politica significa questo. Sono anni che il M5S è ingannato dalle ”sirene della politica" e dimentica chi ha il vero potere: i cittadini che votano. In vista della campagna elettorale si faccia una riflessione in tal senso. Si propongano i temi. Sono lieta di vedere che finalmente Conte e i big del MoVimento 5 Stelle hanno capito che non c'è speranza con il Pd: li abbiamo rianimati con il “Conte 2” e non siamo riusciti a pesare nel governo Draghi in nome di una presunta “alleanza progressista” che evidentemente faceva bene solo ai nostri alleati. Adesso, dopo che ci hanno sbattuto la porta in faccia, qualcuno ha riscoperto il valore delle proprie idee e si rende conto che è ora di tornare, di correre da soli. Noi a Roma lo dicevamo da tempo ma eravamo additati come 'bizzosi'. Il tempo è galantuomo e a volte, anche se in ritardo, dà ragione a chi l'aveva". Lo scrive su Facebook Virginia Raggi.

Tabacci:"Dove Di Maio si posizionerà vedremo, ne stiamo discutendo"

"Sono discorsi che si devono ancora vedere. Dove Di Maio si posizionerà si vedrà …stiamo ancora discutendo". Così  Bruno Tabacci risponde all'Adnkronos su una candidatura di Luigi Di  Maio, ministro degli Esteri e leader di Impegno civico nelle liste  proporzionali del Pd.

Matteo Salvini:"Nel centrodestra la Lega sarà quella che avrà l'affermazione più grande"

"Penso che ci sarà un governo politico, perchè dopo tanti tecnici la buona politica, con la p maiuscola, che si prende la responsabilità, che ci mette la faccia, che ha il coraggio delle proprie scelte si farà avanti. Se poi sarà, come penso, il centrodestra a vincere, e la Lega avrà più forza, la Lega farà la sua parte". Lo ha detto a Lampedusa Matteo Salvini, capo della Lega. "Ho troppo rispetto del voto degli italiani e non ho sfere di cristallo", ha aggiunto, ma "penso che il centrodedstra avrà una buona maggioranza sia alla Camera che al Senato e che nel centrodestra la Lega sarà quella che avrà l'affermazione più grande"

Giuseppe Conte:"Io parlo di contenuti e non di cartelli"

"Io parlo di programmi e contenuti e non di cartelli". Lo ha detto Giuseppe Conte, presidente del M5s, a Repubblica Tv, circa le alleanze in vista del voto del 25 settembre.

"Ho parlato con Fratoianni. La nostra posizione e' molto chiara. Siamo in grado di soddisfare l'elettore di sinistra e siamo in grado di contrastare l'agenda della destra di cui non condividiamo nulla".

Incontro Letta, Fratoianni, Bonelli alle 18,45 alla Camera

Si terrà alle 18,45, al gruppo Pd della Camera, l'incontro tra Enrico Letta, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli.I leader di Si ed Europa Verde dovrebbero consegnare a Letta un documento con alcuni punti programmatici ritenuti "imprescindibili"

Matteo Salvini a Lampedusa:"Conto che al Viminale ci sia un uomo o una donna della Lega"

"Conto che al Viminale ci sia un uomo o una donna della Lega" ma dipenderà "dal voto degli italiani" che "votano il 25 settembre, non vedo l'ora". Matteo Salvini, segretario federale della Lega, lo dice in diretta su RaiNews24, rispondendo a una domanda sulla squadra di ministri di un eventuale governo della destra all'indomani del voto.

"Il tema immigrazione può essere tenuto sotto controllo, accogliere degnamente chi ha diritto. In questo mese di luglio sono arrivati più immigrati che nel 2019, questo vuole dire che qualcosa nella gestione dell'ordine pubblico e della protezione dei confini non funziona". Ha detto il segretario della Lega  e ha aggiunto "Occorre garantire il rispetto delle regole. È indegno non offrire degna accoglienza a chi fugge dalla guerra ma piuttosto spalancare le porte dell'Italia a migliaia di clandestini che non scappano dai conflitti e dalla fame". 

Matteo Renzi:"Saremo noi la sorpresa delle elezioni"

Matteo Renzi continua a galvanizzare i suoi. I leader di Iv si è  buttato a capofitto nell'avventura elettorale in vista del 25  settembre. L'obiettivo? Superare la soglia del Rosatellum e portare  nel nuovo Parlamento una agguerrita pattuglia riformista. "Continuano  a proporci alleanze, accordi, seggi: non concepiscono che si possa  fare una battaglia seria, di libertà e di coraggio. Faremo loro vedere quanto è bello rischiare per un ideale, sognare un progetto comune,  sfidare chi vive di paura", ha scritto su Twitter.

Le associazione dei consumatori chiedono ai partiti di tutelari gli interessi dei cittadini

"Pandemia, crisi economica e sociale, crisi climatica, insieme alle attuali difficilissime relazioni politiche internazionali, hanno portato i prezzi di beni e servizi a livelli insostenibili, ampliando enormemente il numero di cittadini in stato di grave disagio economico e in povertà assoluta. Perciò è fondamentale che sin d'ora i partiti si confrontino e che dedichino spazio in campagna elettorale a quel che è stato fatto in questi anni e a che cosa intendano fare per la miglior tutela dei consumatori e degli utenti. Le associazioni chiedono a tutti i leader politici e ai candidati dei partiti e delle coalizioni che la tutela dei consumatori sia una vera priorità nei programmi di governo. Le associazioni, per parte loro, terranno sotto attenta osservazione i programmi e le attività elettorali di partiti e candidati rivolte ai cittadini, consumatori e utenti", conclude la nota

Il centro destra lima il programma martedì si chiude

Si è conclusa la terza riunione del tavolo del centrodestra sul programma di governo da presentare alle elezioni del 25 settembre. Secondo quanto apprende LaPresse da fonti parlamentari, è stata trovata la quadra su quasi tutto il programma e i rappresentanti dei partiti della coalizione torneranno a riunirsi martedì prossimo per chiudere il lavoro. Il weekend servirà invece per approfondire alcune tematiche.

Giuseppe Conte replica a Giorgia Meloni:"Già fatto nell'ultima manovra del Conte II"

"Cara Giorgia, questa l’ho già sentita. Anzi, l’ho già fatta. Con gli sgravi alle imprese per assumere giovani, donne e con “decontribuzione Sud”, inseriti nell’ultima Manovra del Conte II, circa 1,8 milioni di persone hanno ottenuto un lavoro. Ah già: tu non l’hai votata!". Lo scrive su Facebook il leader M5S Giuseppe Conte replicando alla proposta lanciata sui social da Giorgia Meloni "più assumi meno paghi".

Giorgia Meloni:"La nostra proposta è più assumi e meno tasse paghi"

"In Italia le tasse sul lavoro sono troppo alte. Non serve assistenzialismo per risolvere il problema occupazionale e rilanciare l'economia. La ricchezza di uno Stato la creano imprese e lavoratori. Più assumi e meno tasse paghi è la nostra proposta". Lo scrive su Twitter la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni. "Noi - aggiunge -siamo pronti a introdurre un meccanismo fiscale che premia le imprese che creano posti di lavoro in Italia".

Antonio Saccone, portavoce UDC:"Meritiamo rispetto"

"L'Udc non rivendica nulla se non l'agibilità politica che significa riconoscere uno spazio di movimento all'interno del centrodestra". Lo dice il senatore Antonio Saccone, portavoce dell'Udc, intervenendo alla trasmissione "STUDIO24" su Rainews24. "Credo - prosegue - che sia anche un atto di rispetto verso i numerosi consiglieri regionali e consiglieri comunali presenti sul territorio nel centro destra. Noi vogliamo salvaguardare la tradizione dei democratici cristiani e credo sia utile alla coalizione. A noi interessa portare avanti nel prossimo Parlamento i nostri valori che sono fondanti del Partito Popolare Europeo. Confidiamo per questo nella lungimiranza e nella leadership dei leader di centrodestra, perché il presidente Berlusconi quando aveva la responsabilità della coalizione ha sempre dimostrato una leadership inclusiva" conclude

Giannino e De Nicola lasciano comitato garanzia Azione

"La Direzione Nazionale di Alleanza Liberal-democratica per l'Italia, Ali per Fermare il Declino, si è riunita ieri presieduta dal presidente Silvia Enrico. Il segretario Franco Turco ha premesso che Ali ha generosamente partecipato sia al Comitato per il programma presieduto da Carlo Cottarelli sia al Comitato di Garanzia Liberali Democratici Repubblicani Europei presieduto da Giuseppe Benedetto", riferisce una nota. "Entrambi i Comitati erano stati costituiti sul presupposto che le componenti ivi presenti (Azione, +Europa, PRI, ALI, I Liberali, Fondazione Einaudi) lavorassero per la costruzione di un'area politica liberal-democratica autonoma dai due poli di sinistra e di destra. La costruzione di un programma comune e articolato ben prima della scadenza elettorale e sotto la guida di una figura autorevole come Carlo Cottarelli era un sigillo di serietà e concretezza per l'area rappresentata. I recenti sviluppi politici, vale a dire l'adesione del PRI alla lista Impegno Civico di Tabacci e Di Maio e di Azione+Europa alla coalizione di centro sinistra rendono superato ed inutile il Comitato di Garanzia, il cui presidente Giuseppe Benedetto (che ringraziamo per l'impegno) si è già dimesso. Pertanto anche Silvia Enrico, Alessandro De Nicola e Oscar Giannino di ALI, che hanno generosamente messo a disposizione del Comitato il loro tempo e la loro competenza, hanno rassegnano le loro dimissioni. Se sopravviverà, il Comitato per il programma potrà essere un forum di discussione programmatica ma poco altro", si precisa.

Botta e risposta tra Osvaldo Napoli (Azione) e Guido Crosetto (FdI)

"L'amico Guido Crosetto è quello che un tempo si diceva un bell'ingegno politico. La sua idea di un "patto" che impegni i partiti a evitare demonizzazioni reciproche è condivisibile. Ma non è sufficiente. Crosetto sa che esiste, soprattutto nella destra, una forma sottile di demonizzazione non verso gli avversari in Italia, ma verso l'Europa e le sue procedure, verso le istituzioni comunitarie considerate troppo invadenti, verso la legislazione europea che si vorrebbe sottordinata rispetto a quella italiana, e una demonizzazione della destra verso tutto ciò che ricade nella sfera della globalizzazione". Lo dice Osvaldo Napoli (Azione).  "L'idea di un'Italia chiusa e rinserrata nei suoi confini è essa stessa, se non una demonizzazione, qualcosa che le assomiglia. Aggiungo solo che un patto come quello da lui proposto esisteva già e il governo Draghi ne era il frutto più maturo. Una volta violato da una delle parti, con quale fiducia si può scrivere un nuovo patto? Crosetto ha posto una questione importante, ma le prime risposte dovrebbe sollecitarle dentro il suo stesso schieramento".

Da Sinistra Italiana e Verdi un documento per Letta con "punti imprescindibili" per un accordo

Sarà un documento congiunto di Sinistra Italiana e Verdi in cui verranno messi nero su bianco alcuni punti "imprescindibili" di programma. "Alcune  linee rosse che per noi non possono essere superate", spiegano dai  Verdi. E sul versante ecologista, una delle linee rosse resta il no  al nucleare. Insomma, seguendo il modello Azione-Più Europa, anche i rossoverdi intendono presentare un documento a Enrico Letta su punti  indispensabili. "Noi avevamo già presentato un testo in 9 punti che  ora amplieremo", spiega chi sta lavorando al documento. In attesa  dell'incontro con Letta che, al momento, non è ancora stato fissato.

Ettore Rosato, presidente di IV: "Noi siamo alternativi agli schieramenti di destra e sinistra"

"Noi siamo il terzo polo, quello alternativo agli schieramenti di destra e sinistra". Così il presidente di Italia Viva, Ettore Rosato, a Stylo24. "Ce lo chiedono tanti italiani delusi in generale, ma soprattutto speranzosi. A loro ci rivolgiamo, a chi guarda al futuro con la voglia di costruirlo, con la sicurezza che ci voglia una politica propositiva, che sappia dire dei sì quando servono e dei no quando servono. Che parli alla testa e al cuore degli elettori e non solo alla pancia. Che abbia il coraggio delle scelte e che non sia solo ripiegata sulla costruzione di un consenso fatto di paure o di distribuzione a pioggia di risorse pubbliche che incrementano il nostro debito senza fare sviluppo", conclude Rosato.

Marco Cappato presenterà domani il programma della lista "Referendum e Democrazia"

Marco Cappato presenterà il programma della Lista "Referendum e Democrazia". La presentazione avverrà domani venerdì 5 agosto alle ore 15:00 sul canale youtube di Cappato; interverrà anche Virginia Fiume, co-presidente di Eumans insieme a Marco Cappato, e  Marco Perduca, Presidente del Comitato Promotore Cannabis Legale. "Il silenzio di Mario Draghi, Mattarella, e del Parlamento non fermerà quanto avviato nei giorni scorsi.  Continueremo ad agire per rendere possibile il diritto di candidarsi o sostenere candidature alle elezioni grazie alle tecnologie digitali. Per questo andremo avanti grazie al sostegno di migliaia di persone facendo tesoro del precedente fissato l'estate scorsa con la raccolta di sottoscrizioni online per i referendum eutanasia e cannabis", hanno dichiarato Marco Cappato e Virginia Fiume

Il leader di "Sicilia Vera", Cateno De Luca presenta alla Camera il progetto politico "Sud chiama Nord"

È stato presentato alla Camera ilprogetto politico "Sud chiama Nord - De Luca sindaco d'Italia". Il leader di Sicilia Vera, candidato alla presidenza della Regione siciliana Cateno De Luca ha illustrato il nuovo progettoche lo vede impegnato a livello nazionale, in vista del voto il25 settembre. "Sud chiama Nord - De Luca sindaco d'Italia" sarà infatti presente con proprie liste sia alla Camera che al Senato. "E' in discussione la democrazia partecipata. Dare la possibilità ai cittadini di raccogliere le firme ed organizzarsi è un diritto costituzionalmente garantito. Bisogna intervenire per ridurre il numero delle firme che è necessario presentare", ha detto Cateno De Luca che ha illustrato gli obiettivi del partito. "E' una reazione del territorio che nasce dalla consapevolezza della necessità di attuare il modello del buon governo e dell'amministrazione, concetto scomparso dalla politica. La gente vuole essere amministrata. Questo è il valore che noi portiamo avanti con la nostra storia. Dobbiamo creare un patto di solidarietà tra Sud e Nord, integrando un nuovo quadro di politiche nazionali ed europee finalizzate ad eliminare le sperequazioni sociali economiche ed infrastrutturali tra il meridione ed il resto dei territori europei che non rendono competitivo il "Sistema Italia". Chiediamo di essere messi nelle condizioni di poter contare sugli stessi punti di partenza. Chi parte dal Sud o dal Meridione non ha gli stessi punti partenza.Non si tratta ovviamente di una rivendicazione fine a sé stessa", ha concluso l'ex sindaco di Messina e candidato alla presidenza della Regione Sicilia. 

Marco Bentivogli, ex segretario Cisl: "Serve una mobilitazione"

"Serve un'alleanza che sappia parlare al Paese su alcuni contenuti comuni e che, soprattutto, sappia mobilitare le persone". A dirlo in un'intervista al Corriere della Sera Marco Bentivogli, ex segretario generale della Fim CIsl e co-fondatore della start-up civica Base Italia. Per Bentivogli "non sarà sufficiente mobilitare il ceto politico, bisogna andare a mobilitare le persone come accadde nella campagna elettorale dell'Ulivo o contro Trump che fu una mobilitazione davvero diffusa". Bentivogli propone "un appello trasversale rivolto a tutte le forse politiche alle quali chiediamo di avere attenzione alla nostra agenda di temi che vanno assolutamente recuperati: il lavoro, la lotta alla povertà, l'Europa". L'accordo tra Letta e Calenda: "E' un passo davvero in avanti e bisogna andare proseguire senza veti e mettersi d'accordo su posizioni diverse perché la posta in gioco il 25 settembre è altissima". Su una sua eventuale candidatura Bentivogli afferma: "Ci sono se serve a dare una mano".

Viminale, online le istruzioni per candidature per la circoscrizione Estero

Pubblicate online sul sito Eligendo del ministero dell'Interno le "Istruzioni per la presentazione e l'ammissione delle candidature" per la circoscrizione Estero nelle elezioni della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica del 25 settembre 2022.  "La pubblicazione - spiega il Viminale - si prefigge lo scopo di agevolare per i cittadini, le forze politiche e tutti gli operatori del settore le operazioni preparatorie delle prossime elezioni politiche nella circoscrizione Estero, fornendo dettagliate indicazioni sia per il deposito dei contrassegni (presso il ministero dell'Interno insieme al deposito dei contrassegni per il territorio nazionale: il 12 agosto dalle ore 8 alle ore 20, il 13 agosto dalle ore 8 alle ore 20 e il 14 agosto dalle ore 8 alle ore 16), sia per la presentazione delle liste e candidature (presso la cancelleria della Corte di appello di Roma, negli stessi giorni ed orari della presentazione delle liste per il territorio nazionale: il 21 agosto dalle ore 8 alle ore 20 ed il 22 agosto dalle ore 8 alle ore 20)".  Nella seconda parte della pubblicazione sono riportati i facsimile dei moduli di deposito dei contrassegni, di raccolta delle sottoscrizioni e di presentazione delle liste, nonche' quelli relativi agli altri documenti richiesti dalla legge.

Giuseppe Conte: "Il rientro di Di Battista? Scioglieremo la riserva"

Con Alessandro Di Battista "ci siamo sentiti, adesso ci risentiremo. C'è una conversazione molto sincera, molto franca, fra due persone che si stimano. E scioglieremo la riserva. Se vuole rientrare nel Movimento magari dobbiamo discutere un pochettino". Così il leader del M5s,Giuseppe Conte

Pierpaolo Sileri:"Non mi ricandido torno a fare il chirurgo"

Come annunciato nel 2018 e come ripetuto oggi in una intervista a Repubblica, non mi ricandiderò alle prossime elezioni e a fine mandato tornerò al mio lavoro di chirurgo e di professore universitario". Lo scrive sul proprio profilo Twitter il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri.

Maurizio Gasparri: "Di Maio fonda un partito e poi scappa per un seggio con il PD"

"Le avevamo viste tutte. Ma quella di uno che fonda un partito e per paura di non essere eletto si candida in un altro ci mancava. Mi riferisco a Di Maio, che ha fatto la scissione dai grillini, ha fatto la conferenza stampa presentando un partito civico con il suo nome ben impresso nel simbolo. Poi, siccome teme che questa lista con il suo nome non raggiunga la soglia minima del 3% nella quota proporzionale, necessaria per avere qualche seggio, si andrebbe a candidare nelle liste del PD di Letta. Dalla serie, metto in mare un gommone, lo vedo sgonfio, abbandono i naviganti del gommone con ben impresso il mio nome sulla fiancata e salgo a bordo di una barchetta un po' più confortevole. Siamo all'incredibile". Così il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri.

Conte: " Indifferente se Letta o Meloni premier? No, destra è pericolosa"

Enrico Letta o Giorgia Meloni premier per il M5S è indifferente? "Non è assolutamente indifferente, noi siamo molto distanti dalle politica della destra e ci sono delle proposte della destra che noi riteniamo sbagliate e pericolose. Così il leader del M5S Giuseppe Conte, intervenendo a 'L'aria che tira' su La7.

Renzi: "Ci propongono accordi e seggi, da noi battaglia seria"

"Continuano a proporci alleanze, accordi, seggi: non concepiscono che si possa fare una battaglia seria, di libertà e di coraggio. Faremo loro vedere quanto è bello rischiare per un ideale, sognare un progetto comune, sfidare chi vive di paura #25settembre #ControCorrente". Lo scrive Matteo Renzi su Twitter.

Conte:" Bonelli non usi il M5S per negoziare con il PD"

"Bonelli ha fatto delle dichiarazioni non adeguate, perché mettere in discussione le nostre battaglie sulla transizione ecologica non è possibile. Bonelli non ci deve usare per negoziare con il Pd". Così Giuseppe Conte, ospite di La7, risponde ad Angelo Bonelli (Verdi) che ha criticato le politiche ambientaliste del Conte I.

Berlusconi: non ho ancora deciso se mi candiderò. Di sicuro no presidente Senato

 "Non ho ancora deciso" se mi ricandiderò "forse alla fine mi candiderò al Senato, ma credo di poter essere molto più utile in Europa". Di certo sono "totalmente infondate" le notizie circa "la mia ambizione per la presidenza del Senato". Cosi' Silvio Berlusconi a Rtl 102.5. Se mi chiedessero di fare il presidente del Consiglio? "No - risponde il leader di FI - l'ho fatto per quasi dieci anni, bisogna lasciare che ci sia qualcuno che possa fare ancora delle buone cose". 

Calenda, nessun compromesso, serve chiarezza

Azione non è disposta a compromessi per ricomporre il dialogo con Si e Ev. "No - ha ribadito Carlo Calenda, ospite di Radio anch'io, su Rai Radio 1 -. Per Azione,la situazione più conveniente era andare da soli, ma avrebbe determinato la vittoria della destra a tavolino, senza partita.Non me la sono sentita, però ho chiesto condizioni molto stringenti a Enrico Letta, una lista precisa dell'Agenda Draghi,e che neanche un voto di Azione andasse a Di Maio o Fratoianni".   Calenda ha spiegato che "è un patto elettorale con due leadership, quella mia e quella di Letta, distinte. Se non c'è chiarezza su cosa vogliamo fare non si va da nessuna parte.L'Agenda Draghi per noi è un perno irrinunciabile.

Boschi: non barattiamo le nostre idee per un posto sicuro

Intervistata dal Messaggero, Maria Elena Boschi sottolinea che Italia Viva è "prontissima" alla traversata elettorale in solitaria. "Sarà una campagna elettorale tosta, ma entusiasmante perché la potremo giocare con grande libertà, con idee nette, senza mediazioni al ribasso. E anche con il sorriso e la leggerezza dei primi tempi". Pd-Calenda: si aspettava questa conclusione? "Abbiamo lavorato con Calenda perché si potesse riportare a livello nazionale l'esperienza di Roma: un terzo polo riformista alternativo alla destra sovranista e alla sinistra confusa. Carlo ha preferito la sicurezza dei voti del Pd. Fa fatica a spiegarlo ai suoi di Azione che lo stanno abbandonando sul territorio, figuriamoci agli altri. Da parte nostra nessuna polemica: se si sente più in sintonia con Fratoianni, Emiliano e Di Maio, auguri". Perché avete rifiutato il diritto di tribuna offerto da Letta? "Perché non barattiamo le nostre idee per un posto sicuro. Renzi non è Di Maio. Matteo si è dimesso da Presidente del Consiglio, pur avendola maggioranza assoluta in Parlamento, per coerenza. Andiamo avanti a viso aperto". Se il Pd rompe con Si e Verdi, è possibile che si riaprano i giochi per un accordo con voi? "Semmai sono Verdi e Si a rompere con il Pd. Magari stanno soltanto rinegoziando i posti in lista, alzando i toni. Ma sono temi che non appassionano i cittadini che vogliono sapere come bloccare l'inflazione, se ci sarà un tetto al costo del gas, se riusciranno ancora a permettersi la vita di prima". Vede come scontata la vittoria del centrodestra? "Non c'è nulla di scontato. Noi faremo di tutto per rovinare la festa a Meloni e Salvini. E gli elettori di una destra moderata ed europeista, indignati per la fine del governo Draghi, ci daranno una mano". 

Bersani: non mi ricandido, e lo consiglio a tutti

 Pier Luigi Bersani ha deciso di non ricandidarsi. "Perché? Me lo chiedono in tantissimi. È una cosa normale, come il tempo che passa. Ho fatto 20 anni il parlamentare da ministro, da segretario e da deputato semplice. Penso che basti. Non abbandono la politica, né la compagnia, darò una mano in altre forme. A settant'anni consiglio a tutti di avere disponibilità e non aspirazioni", conferma l'ex segretario del Partito Democratico in un'intervista al Corriere della Sera. "Dopo queste elezioni ci sarà un reset, si aprirà una fase nuova che io mi auguro di costruzione. Noi abbiamo alle spalle l'esperienza del governo Draghi che non era un'agenda, era una occasione di organizzare i campi della politica in condizioni di sicurezza per il Paese", sottolinea. 

Bonino, senza Nato e agenda Draghi niente intesa

 Un'intesa anche con Bonelli e Fratoianni? "E' un tema che riguarda il Pd. L'accordo +Europa/Azione e Pd è chiaro: Europa, Nato e agenda Draghi". Così la senatrice di +Europa Emma Bonino in un'intervista a La Stampa che si dice "contenta" dell'accordo siglato con Letta. "In particolare - spiega - perché nessun voto dato a + Europa e Azione favorirà la destra sovranista, filo Orban e filo Putin di Salvini, Meloni e Berlusconi. Ma non è ovviamente solo questa la condizione che ha consentito l'accordo: innanzitutto l'ancoraggio all'agenda Draghi, poi i diritti, i rigassificatori necessari per sganciarci dal gas russo e il termovalorizzatore per risolvere la questione dei rifiuti di Roma. E poi politiche di bilancio improntate alla responsabilità, soprattutto verso le nuove generazioni".

M5s, possibile escamotage Raggi-Di Battista

Conte salva Raggi e Di Battista? L'indicazione giunta a tutti i pentastellati è che non può candidarsi chi ricopre una carica elettiva, salvo che questa non scada nel 2022 o nel caso di consiglieri comunali, municipali e/o Presidenti di Municipio in carica per il loro secondo mandato.

Per chi ha svolto due mandati elettivi, a qualunque livello, è escluso dal conteggio del limite dei due mandati elettivi un mandato da consigliere comunale. Per Raggi, eletta a Roma, il primo mandato è considerato "zero" e il secondo a cui è stata eletta nel 2021 non ha scadenza nel 2022.

Quanto a Di Battista, potrebbe essere prevista una versione più morbida del criterio di esclusione per chi non sia iscritto sulla piattaforma Skyvote da almeno sei mesi. I possibili escamotage hanno comunque suscitato malumori tra molti degli eletti in Parlamento rimasti nel Movimento, per i quali la regola del tetto dei due mandati resta tassativa.

Botta e risposta Letta - Fratoianni

“Domani sarò a Roma tutto il giorno” dice Enrico Letta, segretario del Pd, rispondendo alla domanda su cosa vorrebbe dire a Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni. 

Letta domani sarà a Roma? "Mi pare un po' generico... anche io domani sarò a Roma" replica Nicola Fratoianni, leader di Sinistra italiana, dopo che l'incontro previsto oggi con Verdi e Sinistra è saltato. Fratoianni spiega: "La questione è semplice: il punto non è di merito perché è un patto tra Calenda e Letta e noi non ci impegna in nessun modo. Ma il punto è che voglio sapere se quel patto disegna il profilo di una proposta generale".

Di Maio: “Parità di trattamento o viene meno il principio della coalizione”

"Impegno Civico vuole costruire, è una comunità fatta di persone determinate, pazienti, pronte a dare il massimo, ma la nostra comunità pretende rispetto e parità di trattamento. Altrimenti viene meno il principio fondante di una coalizione". Così Luigi Di Maio, capo politico di Impegno Civico.

Letta: “Se non siamo uniti, perdiamo”

"Sto cercando di tutto per trattenermi e cercare di fare il federatore, perché si decidono adesso i destini dei prossimi 5 anni e se il centrodestra è unito e noi divisi il prossimo Parlamento avrà il 66% del centrodestra e potrà da solo cambiare la Costituzione, e la mia più grande responsabilità è costruire una alleanza vincente alternativa alla destra". Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, a La7. "Io continuo a parlare con tutti coloro che possono far parte di una coalizione larga che sia in grado di essere alternativa alla destra. Sì ci sono differenze, ma dall'altra parte sono insieme chi è per Putin e chi per l'Ucraina, hanno fatto un patto di potere". Il leader dem aggiunge: "Io prenderei un sacco di applausi se andassi da solo a perdere le elezioni, io mi assumo la responsabilità di fare un'altra cosa".

Conte: “Fine governo Draghi? Non mi devo giustificare”

"Io ci metto sempre la faccia, quindi in questo momento non mi devo giustificare di nulla. Ho semplicemente incalzato il governo sulla prospettiva di un autunno caldo". Lo ha detto il leader del M5s, Giuseppe Conte, al Tg2 post tornando sulla cause della caduta del governo Draghi.

Meloni: “Salvini al Viminale? Non si decide prima”

"Salvini è già stato ministro dell'Interno ed è sicuramente una persona capace in quel ruolo ma non penso siano cose che si definiscono prima o che le debba definire io da sola in tv. Sono materie che si discutono con la coalizione sulla base di quello che ci dicono gli italiani". Così la presidente di Fdi, Giorgia Meloni, ospite su Rete4.

Salvini: “Io al Viminale? Punto sugli italiani”

"Io puntare al Viminale? Io punto sugli italiani affinché il 25 settembre scelgano il centrodestra e dentro il centrodestra, la Lega". Lo ha detto Matteo Salvini, segretario della Lega, a Cosenza, a margine di un evento con gli amministratori leghisti del territorio. Sarebbe opportuno, per Salvini, "indicare già prima del voto i nomi di alcuni dei ministri, almeno i più importanti, così da non chiedere il voto a pacchetto chiuso".

Calenda: “Nessuna disponibilità a negoziare il patto”

"Fratoianni e Bonelli chiedono a Enrico Letta di rinegoziare il patto sottoscritto ieri. Non c'è alcuna disponibilità da parte di Azione a farlo. L'agenda Draghi è il perno di quel patto e tale rimarrà. Fine della questione". Lo scrive su twitter Carlo Calenda.

Bonelli (Europa Verde):"L'accordo con il PD possibile se c'è rinegoziazione dei punti"

"Quando abbiamo cominciato a ragionare col Pd c'era la consapevolezza di costruire un fronte. Dopodiché l'accordo di ieri con Calenda, con quel profilo programmatico sposta, non tanto il baricentro, ma non parla più al popolo di centrosinistra". Lo ha detto il co-portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli, in diretta a Metropolis, podcast diRepubblica. Ed ha anche detto “Non regalo al centrodestra 14 seggi è una grande responsabilità”.

"Se c'è una rinegoziazione dei punti,assieme a una questione che indichi un profilo programmatico che parli al popolo del centro sinistra ci possono essere le condizioni per un accordo". 

"Né io né Fratoianni andiamo col Pd, noi  abbiamo la nostra lista. Per come è stata impostata ieri l'intesa Letta-Calenda  potrebbe consentire un'intesa anche con M5S, un'intesa tecnica. Faccia parte di questa alleanza, con un'intesa tecnica, anche M5S così come  lo fa Calenda".

Morassut (Pd): "Con Si-Verdi possibili punti di intesa"

"Con Bonelli e Fratoianni il centro sinistra allarga a sinistra il suo perimetro e diventa competitivo e possibilmente vincente dopo l'intesa con Azione di Calenda. È il momento di pensare al bene dell'Italia, come ha detto ieri Enrico Letta. Ascoltando le ragioni di un'area importante del centrosinistra e trovando quei punti di intesa che sono possibili su equità sociale e transizione ecologica". Lo afferma in una nota il vicepresidente del gruppo Pd alla Camera, Roberto Morassut.

Antonio Tajani: "Sinistra divisa, li vedo in caduta libera"

"La sinistra è tutta divisa. L'estrema sinistra sta trattando con il Pd e con Calenda che era di centro e oggi è definitivamente tramontato il centrino. Il terzo polo non esiste e ora ci sarà una scelta di campo tra centrodestra e sinistra". Così il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, a Metropolis. "Il M5S in questo momento ha perso la spinta iniziale di cambiamento di qualche anno fa, oggi è diventata una forza ancora più a sinistra del Pd. E' difficile per il Pd nei collegi scontrarsi con il M5S - ha proseguito - ci sono molti veti e nel maggioritario se nei collegi non c'è una forte coesione si perdono. Li vedo molto in caduta libera".

"Le forze di coalizione di centrodestra sono diverse, non siamo un partito unico, noi facciamo parte della famiglia del Ppe e siamo noi la garanzia in Europa e negli Usa di un centrodestra liberale, garantista, europeista e atlantista. Sulla politica estera nel programma comune ci sarà un riferimento esplicito: non cambia la politica estera del governo precedente con un governo di centrodestra, nessuno pensa di uscire dalla Nato e dalla Ue". Così il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, a Metropolis. "Questo nel programma viene messo nero su bianco e noi siamo i garanti", ha aggiunto.

M5S al via le Parlamentarie dal 5 all'8 agosto

Le parlamentarie del M5s in vista delle elezioni politiche del 25 settembre si terranno dalle ore 14.00 di venerdì 5 agosto alle ore 14.00 di lunedì 8 agosto 2022. La comunicazione ufficiale è arrivata con un post pubblicato sul sito del Movimento. "Ciascun iscritto potrà proporre la propria autocandidatura solo per una delle due Camere (alla data delle elezioni dovrà aver compiuto 25 anni per candidarsi alla Camera e 40 anni per il Senato)", si legge. Inoltre, "il proponente potrà avanzare una sola proposta di autocandidatura, in ogni caso si riterrà valida solo l'ultima in ordine temporale che, di conseguenza, rende nulle le precedenti".

Si va verso l'indicazione dei capilista M5S da parte del leader Giuseppe Conte. Lo dice all'Adnkronos una fonte  autorevole del Movimento: "sarà lui ad avere l'ultima parola su chi  sarà a capo delle liste elettorale".

Viene meno, o comunque diventa di gran  lunga più soft, il vincolo di residenza per la selezione dei candidati M5S. Mentre alle ultime elezioni politiche, nel 2018, gli aspiranti deputati e senatori dovevano "risiedere nel collegio plurinominale per il quale intende proporre la candidatura", nel nuovo regolamento,  pubblicato sul sito del Movimento, è scritto che "la proposta di autocandidatura si intende relativa alla Circoscrizione/Collegio  presso cui ricade il Comune di residenza del proponente; il proponente potrà indicare una proposta di autocandidatura per una  Circoscrizione/Collegio differente qualora in essa vi abbia domicilio  personale o professionale e/o centro principale dei propri interessi;  in tal caso dovrà allegare una apposita dichiarazione firmata, sotto  la propria responsabilità". Questo dovrebbe aprire la strada ad alcune candidature a rischio, come quella del ministro Stefano Patuanelli,  che risiede sì, in Friuli Venezia Giulia, ma che vede il suo "centro  di interessi" nel Lazio.

Come di consueto, dovranno essere allegati il certificato penale del casellario giudiziale e il certificato dei carichi pendenti. Necessario anche "accettare lo Statuto ed il Codice etico del Movimento 5 Stelle e condividerne totalmente il loro contenuto". "In caso di portavoce nazionale o regionale in carica - precisa il post - dovranno essere in regola con il pagamento dei contributi alla data di presentazione dell'autocandidatura, come dovrà risultare da apposita certificazione di regolarità contributiva rilasciata dal Tesoriere del Movimento 5 Stelle". Non potranno presentare la loro candidatura "coloro che ricoprano attualmente una carica elettiva, salvo che la stessa non abbia scadenza nell'anno 2022 o che si tratti di consiglieri comunali, municipali e/o presidenti di municipio in carica per il loro secondo mandato indipendentemente dalla scadenza dello stesso" e "coloro che abbiano svolto due mandati elettivi a qualunque livello istituzionale; è escluso dal conteggio del limite dei due mandati elettivi un mandato da consigliere comunale, municipale e/o Presidente di Municipio, già effettuato o da effettuare".

Marta Fascina, Forza Italia: "Calenda attacca Berlusconi. Impari l'educazione e il rispetto verso gli altri"

''Carlo Calenda, evidentemente innervosito dalla valanga di critiche piovutegli addosso per aver stretto un'alleanza con il Partito Democratico e cespugli vari di estrema  sinistra, dopo aver agognato per anni il mito del “terzo polo”, oggi  torna ad attaccare il nostro presidente Silvio Berlusconi, reo di aver promesso “cose lunari”. In verità le proposte avanzate da Forza Italia sono serie, concrete e rispecchiano la sensibilità ambientalista (per  quanto non ideologica) del nostro Presidente e la sua vicinanza alle  fasce più deboli della popolazione". Così, in una nota, la deputata di Forza Italia, Marta Fascina.

Orlando,:"Bonelli e Fratoianni alleati importanti. PD dia un segnale"

"Bonelli e Fratoianni alleati importanti, credo che ci sia l'occasione per definire temi comuni sulla transizione ecologica o anche sul lavoro, il salario minimo, la lotta alla precarietà. E' importante che il Pd dia un segnale e sono certo che lo darà". Così il ministro del Lavoro e capodelegazione Pd al Governo Andrea Orlando intervenendo a SkyTg24.

 

Centrodestra: conclusa seconda riunione del tavolo sul programma di governo:"Clima costruttivo"

Si è conclusa la seconda riunione del tavolo del centrodestra sul programma di governo. I lavori sono proseguiti in un clima proficuo e costruttivo: domani nuova convocazione alle 14 per continuare l’importante lavoro di definizione e strutturazione della proposta politica che il centrodestra intende offrire ai cittadini". Si legge in una nota diffusa da tutti i componenti del tavolo.

 

Pd Bibbiano: "Se Di Maio si è ravveduto dia giustificazioni"

"Se Di Maio ha avuto unr avvedimento politico, tanto meglio. Evidentemente si è ricreduto su quanto detto del Pd in passato, ma le giustificazioni le deve portare lui". Lo dice all'ANSA il segretario Pd di Bibbiano, Stefano Marazzi, sulla possibilità che l'ex M5s si candidi in quota Dem. Il ministro degli Affari Esteri tra l'altro è atteso proprio nel Reggiano venerdì sera alle 21.30 alla festa regionale Pd al Parco Secchia di Villalunga, a Casalgrande, a poco meno di una trentina di chilometri da Bibbiano.

Letta: "Berlusconi e il PNRR? E' lui che ha mandato a casa Draghi" '

"Disse chi ha mandato a casa il Governo  Draghi". Lo scrive su Twitter Enrico Letta, rilanciando il video in  cui Silvio Berlusconi rivendica di aver ottenuto il Pnnr.

Matteo Renzi:" Diritto di tribuna? Offerto anche a me ma non sono Di Maio"

"Cosa è il diritto di tribuna? Un posto garantito come capolista del PD a tutti i leader dei partiti in coalizione. Così sono sicuro di entrare in Parlamento. Lo hanno proposto anche a noi. Pare che al momento abbia accettato di prendere questo posto e correre con il simbolo del PD, Luigi Di Maio. Amici miei, ma la dignità dov’è? Ho lasciato il PD perché non condividevo le idee di quel gruppo dirigente. Io non mi faccio adesso candidare da quel partito per salvare una poltrona. Le idee valgono più dei posti. Per me la politica è un ideale, non un centro per l’impiego. E a chi mi chiede se useremo il diritto di tribuna rispondo: mi chiamo Matteo Renzi, io, non Luigi Di Maio. Meglio rischiare di perdere il seggio che avere la certezza di perdere la faccia". Lo scrive su Facebook il leader di Iv Matteo Renzi.

Lista Cappato fuori dalla corsa elettorale. Appello al Presidente Mattarella

"La lista di Marco Cappato, almomento, non può correre alle prossime elezioni a causa dellamancata possibilità di raccolta delle 60.000 firme cartaceeentro il 21 agosto. Per questo Cappato e Eumans, il movimentopaneuropeo nonviolento per la democrazia da lui fondato halanciato negli scorsi giorni una campagna per consentirel'apertura allo SPID, per raccogliere, in così poco tempo adisposizione, le adesioni". Lo si legge in una nota. "Il 27 luglio Virginia Fiume, co-presidente di Eumans, haavviato uno sciopero della fame a sostegno di una circostanziatarichiesta recapitata a Governo e Parlamento di sanareurgentemente la situazione consentendo la presentazione delleliste tramite la firma digitale. A oggi si sono aggiunte 21persone. Oggi ha consegnato una lettera al Quirinale,all'indirizzo del Presidente Mattarella, chiedendo un interventoper porre fine alla discriminazione che impedisce a partiti emovimenti che non sono presenti in Parlamento di poterpartecipare ad armi pari alle elezioni politiche del 25settembre prossimo".

La Vice Presidente del M5S, Alessandra Todde:"Sono convinta che il M5S sorprenderà"

"La stampa in questi giorni ci chiede spesso a quale percentuale puntiamo, quanto vorremo prendere alle elezioni e quale cifra ci renderebbe soddisfatti. Ho sempre risposto in maniera diretta a questa domanda: non gioco con i numeri e non mi interessa. Ogni voto in più di coloro che sono disillusi, che si sono astenuti in passato, che sono convinti che la politica non rappresenti più i cittadini sarà un successo. Siamo pronti a fare una campagna città per città, strada per strada, casa per casa, per raggiungere più persone possibili". La viceministra allo Sviluppo economico e vicepresidente del M5S, Alessandra Todde, lo scrive Facebook.

Il Presidente di IV: " Noi rimasti coerenti, alla corte del Pd ci è andato Calenda"

"Noi siamo rimasti dove abbiamo sempre detto che saremmo stati, al contrario di altri. Volevamo lanciare un progetto di centro moderato alternativo a destra e sinistra, riformatore, che portasse avanti la linea Draghi e questo faremo con convinzione". Così il Presidente di Italia Viva Ettore Rosato a 'Il Dubbio'. "Calenda fino a ieri era sulla stessa linea, poi è andato da un'altra parte - spiega -. Anzi usava ilarità nei nostri confronti dicendo che poi alla fine saremmo andati alla corte del Pd. E invece con Fratoianni, Di Maio e Bonelli ci è andato lui".

Salvini: "Pronto a fare Ministro Interno? Lo decidono italiani"

"Il mio avversario è a sinistra, si chiama Renzi, Letta, non si chiama nè Silvio, nè Giorgia, nel centrodestra c'è una competizione che, però, ci vede amici, alleati. Stamattina leggevo qualche giornale in cui si diceva che 'Salvini chissà se farà il premier o il ministro dell'Internò: io faccio quello che gli italiani desiderano". Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, a Bari a margine di un incontro elettorale, rispondendo ai giornalisti.

Il Consiglio dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha approvato il regolamento sulla par condicio per le prossime elezioni

Il Consiglio dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha approvato il regolamento sulla par condicio (legge n.28/2000) da applicare nella campagna elettorale per le  elezioni politiche del prossimo 25 settembre 2022. Il via libera,  precisa una nota, dopo aver svolto le consultazioni previste dalla  legge con la Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la  vigilanza dei servizi radiotelevisivi. La verifica riguarderà il tempo di parola dedicato alle diverse posizioni politiche nei notiziari e  nei programmi di approfondimento informativo diffusi da ciascuna  testata, tenuto conto del format, della periodicità di ciascun  programma nonché della collocazione delle trasmissioni nelle diverse  fasce orarie del palinsesto. In sede di valutazione si terrà conto  anche del tempo di notizia fruito da ciascun soggetto politico,  sottolinea la nota dell'Agcom. Il regolamento prevede, inoltre, che le piattaforme per la  condivisione dei video siano tenute ad assumere ogni utile iniziativa  volta ad assicurare il rispetto dei principi di tutela del pluralismo, della libertà di espressione, dell'imparzialità, indipendenza e  obiettività dell'informazione nonché ad adottare misure di contrasto  ai fenomeni di disinformazione anche in conformità agli impegni assunti dalle piattaforme nell'ambito del Code of Practice on  Disinformation.

Isabella Rauti: "Fratelli d'Italia sta elaborando un programma che non è il libro dei sogni"

"Fratelli d'Italia sta elaborando un programma che non è il libro dei sogni ma impegni concreti e realizzabili con coperture e tempi certi. No tasse, no patrimoniali, aiuti alle imprese che assumono e alle famiglie". A dirlo al Tg5 la senatrice di Fratelli d'Italia, Isabella Rauti, vicepresidente vicario del gruppo.

Giusepep Conte: "Non ho ancora deciso dove mi candido"

"Non ho ancora deciso, non siamo ancora  arrivati al momento della redazione delle liste". Lo ha detto il  presidente del M5s, Giuseppe Conte, ospite di "Agorà" su Raitre  rispondendo a una domanda relativa dove intende candidarsi alle  elezioni politiche.

Giusy Versace, ex Forza Italia, aderisce ad Azione

La deputata ex FI Giusy Versace aderisce ad Azione. "Sin dall'inizio della mia esperienza politica ho avuto la consapevolezza che non tutti avrebbero compreso o condiviso la mia scelta, ma avvertivo fortemente l'urgenza di introdurre nel dibattito politico, temi spesso posti in secondo piano, come lo sport, la disabilita', le pari opportunità per donne e giovani", afferma la parlamentare ed atleta paralimpica. "Il mio impegno in Parlamento non è stato esente da critiche, ma mi ha consentito comunque di ottenere con determinazione risultati importanti, che io stessa ritenevo quasi irraggiungibili - prosegue -: ad esempio, il riconoscimento di pari opportunità per gli atleti paralimpici nei gruppi sportivi militari e corpi dello Stato, eliminando una disuguaglianza non più tollerabile. Non mi sono mai fatta scoraggiare dai tanti che sostenevano che si trattava di un obiettivo impossibile dimostrando, dopo un lavoro di confronto e mediazione durato tre anni, che l'obiettivo era solo difficile. Questo risultato evidenzia quanto sia indispensabile impegnarsi in prima persona e dialogare con tutti, cercando sempre una sintesi per il bene comune.Quella del Governo Draghi e' stata un'ulteriore prova a conferma dell'idea che anche forze politiche contrapposte, se guidate da buon senso, possono fare tanto per il bene del Paese ed offrire quelle soluzioni concrete e quegli esempi virtuosi, che da tempo la politica stenta a proporre. La conclusione anticipata di questa legislatura, oltre ad aver innescato un'ulteriore fase di incertezza nel Paese e ad apparire ingiusta verso una personalità autorevole e stimata come Mario Draghi, ha anche bruscamente arrestato l'iter di molti provvedimenti sui quali io stessa stavo lavorando".

M5s, Raggi contro la deroga al principio di territorialità

Virginia Raggi sta spingendo in queste ore affinché il M5s rispetti le sue tradizionali regole nella definizione delle liste, a partire dalle parlamentarie. Come confermano fonti autorevoli del partito, l'ex sindaco di Roma, membro del Comitato di garanzia del M5s, è contraria in particolare alla deroga al principio di territorialità, secondo cui ci si può candidare solo dove si ha residenza, domicilio personale o professionale o centro principale degli interessi vitali. Secondo le stesse fonti, la deroga a questo principio è un'ipotesi concreta sul tavolo. In giornata Giuseppe Conte avrà una riunione con i coordinatori regionali.

Verdi-Sinistra, rinviamo l'incontro con il Pd

L'alleanza Verdi e Sinistra comunica che ha deciso di rinviare l'incontro di oggi con Il segretario del Pd Enrico Letta alla luce delle novità politiche emerse nella giornata di ieri. “Registriamo comunemente un profondo disagio nel paese e in particolare nel complesso dell'elettorato di centro-sinistra che ha a cuore la difesa della democrazia, la giustizia climatica e sociale”, si legge in una nota. "Essendo cambiate le condizioni su cui abbiamo lavorato in questi giorni, sono in corso riflessioni e valutazioni che necessitano di un tempo ulteriore".

Malpezzi, noi in Europa dalla parte opposta della Meloni

"Il Pd in Europa si colloca dalla parte opposta della Meloni. Noi guardiamo a un'Europa aperta dove nessuno si senta escluso e dove ci si possa prendere permano. Non c'è spazio per gli egoismi nazionali, dobbiamo lavorare per un'Europa unita e solidale, quell'Europa nata durante la pandemia. Questa è la nostra stella polare: abbiamo lavorato per il Next Generetion Eu perché sappiamo che la credibilità e la forza dell'Italia si gioca in Europa. Se vincesse la destra il progetto europeo uscirebbe indebolito e l'Italia sarebbe messa in un ruolo marginale. Per questo,dobbiamo essere chiari sull'importanza che avranno queste elezioni per la collocazione e la credibilità internazionale del Paese".  Lo ha detto a Sky Start, Simona Malpezzi, Presidente dei Senatori del Pd.   "Non ci possono essere dubbi - aggiunge - sulla collocazione e sulla visione dell'Italia in Europa. Quando Giorgia Meloni dichiara che con lei non ci saranno dubbi sulla politica internazionale del paese, che sarà occidentale e atlantista, non dà nessuna risposta rassicurante sull'idea di Europa perché fino ad oggi si è schierata con gli stati che vogliono un'Europa debole e isolata".

Di Battista: Di Maio chi lo conosce lo evita

"Luigi Di Maio non ha un voto. Chi conosce il fanciullo di oggi, lo evita. Trasformista, disposto a tutto, arrivista, incline al più turpe compromesso pur di stare nei palazzi. Perché il PD dovrebbe concedergli il “diritto di tribuna”, un modo politicamente corretto per descrivere il solito paracadute sicuro, tipo la Boschi candidata a Bolzano nel 2018? Perché? Che rassicurazioni ha avuto mesi fa, quando portava, insieme a Grillo, il Movimento 5 Stelle tra le braccia di Draghi? Queste sono domande che dovrebbero avanzare i giornalisti. Ma, salvo rare e preziose eccezioni, oggi i giornalisti a Di Maio non chiedono nulla. Lo trattano come Mazzarino nonostante abbia dilapidato un consenso colossale costruito con il sudore della fronte anche (e soprattutto) di persone che non hanno chiesto mai nulla in cambio". Lo scrive in un post su Facebook Alessandro Di Battista, ex pentastellato che potrebbe tornare nel Movimento 5 stelle

Giani: spero in un'alleanza anche con Renzi

"Se prendete i giornali di due giorni fa, si parlava di un accordo con Calenda che non sarebbe mai accaduto perché era una posizione di centro alternativo sia alla destra che alla sinistra: avete visto poi che le vie della politica prima del deposito delle liste portano a esiti imprevedibili, io spero che accada anche con Renzi". Lo ha detto Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, a margine della firma di un protocollo per la sicurezza sul lavoro.   Se anche Pd e Italia Viva correranno separati alle politiche,secondo Giani a livello regionale "negli equilibri di giunta non cambia niente", anche perché "la posizione di Renzi è chiaramente antitetica al centrodestra, è una posizione di centro", mentre "sarebbe incompatibile" nel caso di "accordi di coalizione o patti di desistenza con il centrodestra", per cui"saremo più rigorosi nel rispetto delle regole programmatiche e delle intese, ma questo non è sicuramente alternativo alla presenza in giunta".

Falasca: lascio Azione, non condivido alleanza

"Ho deciso di lasciare Azione perché non condivido la scelta di allearsi con persone e partiti che hanno fatto del populismo la propria bandiera, pur capendone le ragioni. Resta una comunità di belle persone guidata da una persona competente e appassionata". Lo annuncia su Facebook Giampiero Falasca.

Salvini: accordo Pd-Calenda è allegra brigata

L'accordo di ieri tra Pd e Calenda "è un'allegra brigata che mette insieme Di Maio, Fratoianni, Calenda, Gelmini, Letta, Speranza: quindi coerenza zero,concretezza zero. Ho visto che l'unico punto su cui sono d'accordo è la spartizione dei collegi elettorali". Lo ha ribadito il leader della Lega, Matteo Salvini, durante la visita dell'associazione dei soccorritori SerBari, nel capoluogo pugliese, dove ha incontrato anche rappresentati dell'Ordine dei commercialisti e degli avvocati."Penso - ha aggiunto parlando con i cronisti - che in Puglia ein tutta Italia ci sarà un risultato chiaro e netto che darà per 5 anni un mandato alla Lega e al centrodestra di dimostrare quello che sappiamo fare. Il primo punto da cui partire è il lavoro: chi sceglie la Lega sceglierà l'azzeramento della legge Fornero. L'obiettivo è di arrivare a quota 41"

Calenda: se non con il Pd con chi potremmo governare?

"Smarcate le questioni Di Maio e Fratoianni adesso parte la tiritera 'ma poi devi governare anche con il PD'. Amici carissimi ma a meno di non prendere il 51% con chi mai potremmo governare? Con quello che regala dentiere? Con quello nudo al Papeete? Con quella che urla da Vox? E su". Lo scrive sui suoi social Carlo Calenda, leader di Azione.

Boschi: puntiamo ai delusi dei due poli

Italia Viva correrà da sola e Maria Elena Boschi è convinta di potere arrivare al 5%: "Abbiamo la possibilità - dice in un'intervista a 'La Stampa' - di dare una casa ai delusi del centrodestra che sono indignati per la fine del governo Draghi, ma anche a chi non ha condiviso la scelta di Calenda di andare col Pd. Non sottovaluterei nemmeno tanti amici del Pd che il loro voto a Di Maio e Fratoianni non lo regaleranno".    Parlando dell'accordo tra Letta e Calenda, secondo Boschi,"avrebbe avuto più senso ripartire da chi ha portato Draghi al governo, fatto la legge sulle unioni civili, il Family Act, gli 80 euro, Industria 4. 0. Hanno preferito puntare su chi ha votato 55 volte contro Draghi come Fratoianni o ha accusato il Pd di ogni nefandezza, compreso rubare i bambini a Bibbiano,come Di Maio". "Così - aggiunge - hanno fatto un regalo alla destra e non aiuteranno il Paese. Ma noi andremo avanti tranquilli con le nostre idee, senza recriminazioni". "Tutti sanno che noi avremo i voti che ci faranno essere decisivi in molti collegi e centrali nella prossima legislatura come lo siamo stati in questa. Noi non barattiamo le nostre idee per un posto", conclude.

Iv, Rosato: coalizioni sui contenuti, sinistra ridicola

"Le coalizioni si costruiscono sui contenuti, quella messa in campo dalla sinistra è ridicola". Cosi' il presidente di Italia Viva Ettore Rosato a Rainews24.   "Cosa c'entrano Gelmini, Fratoianni, Bonelli e Camusso? Che messaggio dà questa sinistra al Paese? Da una parte c'e' Letta che parla di introdurre le tasse di successione e dall'altra Calenda che invece propone di abbassare le tasse, io fatico a trovare punti di accordo anche tra Gelmini e Fratoianni che si tratti di Europa, economia, sanita' o scuola , eppure sono in coalizione insieme". Rosato ha poi aggiunto: " Noi vogliamo smontare questa contraddizione profonda di chi si allea senza avere nulla di programmi coerenti tra loro, ma illudendosi solo di portare via cosi' elettori alla destra"

Dl aiuti bis, incontro governo-partiti a Palazzo Chigi

È in corso a Palazzo Chigi, secondo quanto si apprende, un incontro del governo con i partiti per illustrare le linee generali del decreto Aiuti bis.A fare il punto sul nuovo decreto Aiuti il sottosegretario Roberto Garofoli e il ministro dell'Economia Daniele Franco, che a seguire incontrerà al Mef anche i sindacati.

Carfagna: con il Pd un patto di salvezza nazionale

"Abbiamo sottoscritto un patto elettorale, costretti da una legge che praticamente obbliga agli accordi, pena l'irrilevanza" dichiara Mara Carfagna in un'intervista a Il Messaggero, ma parlare di alleanza con il Pd "è una parola esagerata". "E' un patto fondato sulla continuità del Piano di Ripresa e del metodo Draghi" e "per difendere la ripresa italiana messa a rischio dall'irresponsabilità del Movimento 5Stelle, della Lega e purtroppo di Forza Italia". Il documento sottoscritto da Letta e Calenda è "un patto di salvezza nazionale" che "ogni liberale può sottoscrivere: c'è l'europeismo, l'atlantismo, c'è il sì esplicito alle infrastrutture energetiche, la lotta alle diseguaglianze e la riduzione delle tasse".    "Potevo comodamente restare sul carro dei presunti vincitori, dove un posto mi era stato assicurato - osserva la ministra ex Forza Italia, appena confluita in Azione -. Ho scelto in coerenza con le mie idee e la mia storia liberale e moderata". A Berlusconi direbbe: "Ma li hai visti i dati sull'economia? Lo hai visto il boom dei posti di lavoro? Non ti viene il dubbio che era meglio aspettare otto mesi e andare al voto alla scadenza ordinaria, dopo aver messo in sicurezza il Paese? Sarei rimasta volentieri nella mia casa, quella per la quale ho lavorato tanto tempo, se solo la mia casa avesse avuto rispetto per i cittadini, i loro bisogni e le loro speranze".

Lega, Minardo: in settimana si scioglierà nodo Regionali in Sicilia, possibili dimissioni Musumeci

"Penso che in settimana anche il nodo sulle Regionali si scioglierà, anche per ovvi motivi: il termine ultimo per le dimissioni anticipate è tra giovedì e venerdì. Attendiamo, noi siamo pronti". Così il segretario della Lega in Sicilia, Nino Minardo, in un'intervista al quotidiano La Repubblica. "Per la Lega - prosegue - la priorità è innanzitutto il centrodestra unito, una coalizione che guardi con responsabilità a quelli che sono i problemi reali in Sicilia: rifiuti, infrastrutture, turismo. Serve una programmazione importante su questi temi". Alla domanda se questi progetti siano ancora possibili con il presidente della Regione uscente, Nello Musumeci, risponde: "Io non mi sono mai permesso di dare giudizi - sottolinea - sulle persone perché ne ho profondo rispetto, non lo farò neppure oggi. Ma credo che siamo già in ritardo: la coalizione deve individuare in fretta delle soluzioni che partano dal territorio e che siano unitarie. La Lega ha sicuramente tutte le carte in regola per poter esprimere la candidatura". In merito alla candidatura di Stefania Prestigiacomo, invece, "la nostra posizione su questo argomento mi pare fin troppo chiara - specifica Minardo -  consentire un fenomeno di traffico di uomini animato da persone che lo sfruttano non è positivo. Se qualcun altro preferisce sbarchi, morte e reati, mi dispiace per lui o lei. Noi su questo abbiamo una posizione chiara".

Conte, parlamentarie per scegliere i candidati M5s

"Dobbiamo assolutamente farle, è un passaggio che rientra nella democrazia diretta per dare agli iscritti la possibilità di dare indicazioni sulla scelta dei candidati". Lo dice il leader M5s Giuseppe Conte ad Agorà, rispondendo a chi gli chiede se il Movimento sia pronto a scegliere i candidati attraverso le parlamentarie.

Renzi, rispetto la scelta di Calenda ma non condivido

"Calenda poteva costruire un polo riformista che puntasse al 10%. Ha preferito trattare una percentuale di posti sicuri con il Pd". Lo scrive Matteo Renzi nella sua E-news.     "Non mi stupisco degli accordi sui numeri: so che sono importanti. Ma conosco la legge elettorale e sinceramente non so quanto saranno sicuri quei posti. Ma anche se lo fossero, penso che la politica sia prima di tutto coraggio e libertà. C'era una possibilità storica di mandare il terzo polo in doppia cifra: Calenda ha preferito giocare un'altra partita alleandosi con chi ha votato contro Draghi e con Di Maio. Rispetto questa scelta, ma non la condivido", aggiunge

Stefani: per le idee ci vogliono i sghei

Fratoianni: se c'è l'agenda Draghi non ci sono io

"Non farò mai campagna elettorale parlando bene del governo di cui sono stato opposizione. Altro che agenda Draghi. Se c'è quello, non ci sono io" e "se qualcuno pensa che l'agenda programmatica della coalizione sia questa, non ci sarà l'alleanza con Sinistra e Verdi. Calenda parli di quel che vuole e vada in pace". Così il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni in un'intervista a La Stampa. Questione che sarà affrontata nell'incontro con Enrico Letta fissato per il pomeriggio: "Verificheremo se ci sono le condizioni per fare campagna elettorale sul nostro programma", che va dal no al rigassificatore di Piombino al no all'aumento delle spese militari. Fratoianni però sottolinea anche le necessità dell'alleanza: "Di fronte a una destra estrema è responsabilità di tutti ricercare fino all'ultimo momento il massimo della convergenza in quella parte della legge elettorale regolata dall'uninominale. Poi serve un programma coraggioso di cambiamento". Per Fratoianni "abbiamo un problema che si chiama 'destra' e dobbiamo fare come loro che litigano a morte ma un minuto dopo si siedono e trovano la massima convergenza"."Sarebbe stato giusto - conclude Fratoianni - lavorare a una coalizione larga, partendo dal Conte II. Il dialogo con i Cinque stelle va riaperto".

Berlusconi: dopo 28 anni sento il dovere di restare in campo

Salvini, rendere nota lista ministri è operazione trasparenza

"Quello che farà Matteo Salvini lo decideranno gli italiani il 25 settembre. Sul rendere noto prima del voto chi farà il ministro dell'Economia, degli Esteri o della Giustizia mi sembra un'operazione di serietà e trasparenza nei confronti di chi il 25 settembre andrà a votare. Sono convinto che anche gli amici Giorgia e Silvio condivideranno questa necessità". Così il leader della Lega Matteo Salvini a 'Breakfast club' su Radio Capital.

Calenda: soddisfatto dell'accordo, Letta se vuole gestisca Di Maio e la sinistra

Intervistato da La Stampa, Carlo Calenda si dichiara "molto soddisfatto" dell'accordo elettorale raggiunto con Enrico Letta. "Ho ottenuto quello che volevo, il Pd ha recepito tutti i nostri punti", dice, e assicura che un'eventuale alleanza di Letta, dall'altra parte, anche con Luigi Di Maio e Nicola Fratoianni non lo turba più di tanto: "Fosse per me, quelli non li metterei in coalizione — spiega— ma se lui li vuole, poi se li gestisce lui". Ottima premessa per una campagna elettorale serena, non trova? "Guardi, io ho chiesto con forza di evitare che gli elettori di Azione si vedessero costretti a dare il loro voto a queste persone, agli ex 5 stelle, a quelli che hanno votato contro Draghi. Non saranno nei collegi uninominali, questo è scritto chiaramente nel documento che abbiamo firmato". Stavolta avete ufficializzato tutto in pubblico, Letta magari non si fidava: ha detto che avevate già un accordo, e poi lei ha cambiato le carte in tavola. . . "Non torno sul passato, dico che alla fine abbiamo raggiunto un'intesa su punti molto seri e netti, su un'agenda condivisa in continuità con il governo Draghi. E, cosa a cui tengo molto, evidenziando che ci presentiamo con due leadership distinte e paritarie: io come front runner dell'area liberale e moderata e Letta per quella progressista". E se si aggiungono gli altri? Di Maio, Fratoianni, Bonelli. . . "Ma che mi frega di Di Maio, non c'entra niente con noi, l'importante è che non contribuisco a farlo eleggere. Chiariamo: nel caso, quelli saranno alleati del Pd, e nelle loro liste, si rapporteranno con loro. Se fosse per me, non li farei entrare nella coalizione, ma se Letta vuole, logica vuole che sia lui a farsene carico e a gestirli".

Meloni: Dio, Patria e famiglia il più bel manifesto d’amore

"Dio, Patria e famiglia non è uno slogan politico ma il più bel manifesto d’amore che attraversa i secoli. Affonda le sue radici nel 'pro Aris et Focis' di Cicerone: 'l’altare e il focolare'  che da sempre fondano la civiltà occidentale". Così la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni parlando al Corriere della Sera. Per Meloni, "conservatori significa innanzitutto sentirsi eredi. Avere cioè la consapevolezza storica di ereditare una tradizione, una cultura, un’identità e un’appartenenza. Un conservatore - precisa Meloni - non è contrario ai cambiamenti in sé. È contrario alla visione della sinistra secondo la quale progredire vuol dire cancellare tutto ciò da cui proveniamo".

Verdi, Bonelli: noi più voti di Calenda, posti da negoziare

"È una proposta irricevibile, noi siamo un progetto politico che si sta fortemente radicando e riteniamo di avere più voti dello stesso Calenda". Così Angelo Bonelli, leader dei Verdi, in un'intervista al Corriere della Sera in cui sottolinea anche la contrarietà per non aver posto nei collegi uninominali."Quell’accordo per noi non è vincolante. E poi se non candidano me e Fratoianni, allora non si candidano nemmeno gli altri: Calenda, Della Vedova, Di Maio, Tabacci e Letta. I punti dolenti sono altri", dice Bonelli per cui è necessario "discutere nei contenuti, i nostri li riteniamo fondamentali".Pur dicendosi ottimista, il leader dei Verdi ritiene che "l’accordo tra Pd e Calenda va rinegoziato. Bisogna controbilanciare la nostra presenza: perché Azione, che vale più o meno quanto noi, deve pretendere un peso elettorale che non ha? Non si può trattare Calenda come un bambino viziato che siccome urla mamma e papà gli danno tutto".

Letta, la destra pensava di avere già vinto ma ora la partita è aperta

"Se fossimo usciti senza un’intesa avremmo trasmesso il messaggio dei perdenti in partenza, per via della legge elettorale che obbliga ad aggregarsi. Gli altri, di là, tutti insieme e noi tutti divisi. No. Sarebbe stato un disastro e la dinamica della campagna sarebbe partita in avvitamento. Invece da oggi è chiaro che siamo in campo per vincere e la dinamica sarà positiva". Così il segretario del Pd Enrico Letta in una intervista al Corriere della Sera dopo l'accordo raggiunto con Carlo Calenda e + Europa."Dalle reazioni di Meloni e Salvini - prosegue Letta - capisco che non se l’aspettavano. Scommettevano sul fallimento e sugli aspetti caratteriali, appunto: i commenti stizziti confermano che è stata la scelta giusta. Siamo competitivi e mettiamo paura. Ne approfitto per suggerire al centrodestra di non spartirsi già i ministeri: Salvini ha prenotato il Viminale, ma è meglio aspettare".

Gelmini: è nato un nuovo bipolarismo, con noi metodo e agenda Draghi

"Abbiamo scelto per l’Italia e per gli italiani. Siamo rimasti coerenti con il manifesto di Azione, contro chi ha mandato a casa il governo Draghi. Calenda ha avuto su punti programmatici qualificanti". Commenta così in un'intervista al Corriere della Sera Mariastella Gelmini l'accordo tra il Pd e Azione, partito di cui è entrata a far parte dopo l'addio a Forza Italia.Nessun disagio a correre con la sinistra perché, spiega, "io sono rimasta dove ero. Al centro. È Forza Italia che si è spostata a destra, facendo cadere il governo" mentre "Azione è il soggetto politico che più convintamente sostiene la necessità di proseguire con il metodo e l’agenda di Mario Draghi. È nato un nuovo bipolarismo nel Paese: fra chi sceglie Giorgia Meloni, il sovranismo e Orbán e chi l’europeismo e la prosecuzione di un’esperienza come quella di Mario Draghi".