Verso le elezioni

Berlusconi: "Con sì a presidenzialismo via Mattarella". Poi precisa: "Mai attaccato il presidente"

Esplode la polemica dopo le parole del leader di Forza Italia. La Russa (FdI): è prematuro discuterne. Letta: "Attacco al Colle, destra pericolosa". Al Viminale depositati i primi simboli per le elezioni. Segre a Meloni: tolga la fiamma dal simbolo
Berlusconi: "Con sì a presidenzialismo via Mattarella". Poi precisa: "Mai attaccato il presidente"
@ansa
Berlusconi Mattarella foto 2019

Renzi: terzo polo l'unico che ha sempre sostenuto Draghi

"L'unica coalizione in campo che ha sempre sostenuto Draghi è quella di Italia sul serio guidata da Carlo Calenda, tutti gli altri hanno da farsi perdonare qualcosa". Lo ha detto il leader di Italia Viva e co-fondatore del terzo polo, Matteo Renzi, a "Controcorrente" su Rete Quattro.

Letta: politiche abitative e primo stipendio vero a giovani

"Ho un obiettivo ambizioso ma bello. In Italia si esce di casa mediamente a 31 anni, in Francia e in Germania a 23. Perché lì ci sono politiche abitative per i giovani e il primo stipendio è uno stipendio vero. Questo dovrà essere il nostro impegno di governo". Così Enrico Letta, questa sera alla Festa dell'Unità a Villadossola (Vb).
 

Di Maio e Tabacci depositano il simbolo

Arrivati quasi allo scadere della giornata al Viminale, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, assieme Bruno Tabacci a depositare il simbolo di Impegno Civico. Il contrassegno ha in basso il nome del ministro. 

 

La Lega propone il presidenzialismo alla francese

"Il presidenzialismo, secondo il modello sperimentato in Francia con successo, è la risposta". Lo si legge nel capitolo dedicato alle riforme del programma elettorale della Lega. "In questa fase storica - si legge nel testo - le sfide nel Paese e nel mondo sono enormi. Non possono più essere affrontate con strumenti antiquati. Servono strumenti efficienti di governo e serve una maggiore e più chiara responsabilità nei confronti dei cittadini da parte di chi è chiamato a guidare il Paese. Le riforme istituzionali sono pertanto fondamentali per rilanciare il Paese". 

 

Al via simbolo "+Europa con Emma Bonino"

"Abbiamo oggi presentato il simbolo. Sono determinata, non mi arrendo facilmente, e siamo tutti gasati per la campagna elettorale". Lo ha detto la leader di Più Europa, Emma Bonino, alla presentazione del simbolo della lista '+Europa con Emma Bonino' in vista delle elezioni politiche del 25 settembre. "Il simbolo - ha sottolineato il segretario di +Europa, Benedetto Della Vedova - è una leggera evoluzione di quello del 2018, con un piccolo aggiornamento grafico. E' un simbolo bellissimo. Siamo pronti ad andare ben oltre la soglia di sbarramento del 3% e a rappresentare il voto europeista, liberaldemocratico e riformatore. Il voto cioè di quelli che vogliono un'Italia protagonista sui diritti, che vogliono difendere la società aperta e l'economia e che sanno che sui diritti non si può rimanere fermi. Se non si va avanti si torna indietro", ha concluso Della Vedova.

Segre a Meloni: tolga fiamma da simbolo

“Nella mia vita ho sentito di tutto e di più, le parole pertanto non mi colpiscono più di un tanto. A Giorgia Meloni dico questo: inizi dal togliere la fiamma dal logo del suo partito”. È il commento che la senatrice a vita Liliana Segre affida a Pagine Ebraiche in merito alla recente presa di posizione della leader di Fratelli d’Italia sulle responsabilità storiche del fascismo. “Partiamo dai fatti, non dalle parole e dalle ipotesi”, sottolinea ancora Segre. In un messaggio indirizzato alla stampa internazionale Meloni aveva tra l’altro sostenuto: “La destra italiana ha consegnato il fascismo alla storia ormai da decenni, condannando senza ambiguità la privazione della democrazia e le infami leggi anti-ebraiche”. Parole che stanno suscitando molte reazioni. Ma che se non saranno accompagnate da fatti concreti, fa capire Segre a Pagine Ebraiche, non avranno nessuna consistenza reale.

Viminale, iniziate le operazioni di deposito dei simboli

Sono iniziate al Viminale le operazioni per il deposito dei contrassegni da parte dei partiti o dei gruppi politici organizzati che intendono presentare liste di candidati per l'elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica prevista per il prossimo 25 settembre. I contrassegni - ricorda il ministero - sono destinati a contraddistinguere le liste nei singoli collegi plurinominali e i candidati nei singoli collegi uninominali. Le operazioni di deposito continueranno fino alle ore di 20 di oggi e proseguiranno domani, dalle 8 alle 20, e domenica, dalle 8 alle 16. Ai sensi dell'articolo 24 del dpr 361 del 1957 (modificato dall'articolo 13 della legge 53 del 1990), il numero d'ordine da assegnare ai contrassegni sulle schede elettorali sarà stabilito in seguito, dopo la presentazione delle liste, tramite sorteggio effettuato da ogni ufficio centrale circoscrizionale per la Camera dei deputati, e da ogni ufficio elettorale regionale per il Senato della Repubblica, alla presenza dei delegati di lista. 

 

Affisso al Viminale simbolo di Forza Italia, c'è riferimento a PPE

È stato affisso in bacheca al Viminale il simbolo della lista di Forza Italia. Nel simbolo c'è scritto Partito Popolare Europeo e sotto Forza Italia- Berlusconi Presidente.

Gregorio Fontana, questore della Camera per Forza Italia, depositando al Viminale il simbolo del suo partito conferma che la coalizione di centrodestra sarà composta da quattro forze: FI, FdI, Lega e centristi. Il capo politico di FI è Silvio Berlusconi.

 

La Russa (FdI) dopo le parole di Berlusconi su Mattarella: prematuro parlarne

"Capisco il ragionamento del Presidente Berlusconi, non voglio polemizzare con lui ma credo che sia prematuro discutere oggi del tema di Mattarella, ben prima che la riforma presidenziale si compia. Inoltre l'ipotesi delle dimissioni necessiterebbe il suo consenso: l'idea di una Presidenza con il cartellino di scadenza non è la più adatta. Non critico Berlusconi ma crediamo che frapporre elementi di discussione non aiuti il raggiungimento dell'obbiettivo comune". E' il commento di Ignazio La Russa (FdI) all'ANSA circa le dichiarazioni del Presidente di Forza Italia. 

Letta: presidenzialismo in Italia è errore profondo

"La destra si è messa insieme su alcuni obiettivi evidenti ed espliciti. Quello di oggi (sulla riforma del presidenzialismo, ndr) è esplicito. Berlusconi l'ha esplicitato e gli elettori l'hanno colto nella sua gravità, e non perché il presidenzialismo sia un fattore di autocrazia e dittatura, in altri paesi esiste. Ma nel nostro paese il presidenzialismo è un errore profondo". L'ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta intervistato dal direttore della Stampa, Massimo Giannini.

Letta: da destra preavviso di sfratto a Mattarella

"Questa è una destra che vuole sfasciare il sistema perché, dopo aver fatto cadere il governo Draghi, è un preavviso di sfratto". L'ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta intervistato dal direttore della Stampa, Massimo Giannini commentando le dichiarazioni di Silvio Berlusconi sul presidenzialismo. E sulla rettifica di Berlusconi, ha aggiunto: "La precisazione mi sembra assolutamente una conferma di quello che ha detto e che voleva dire". 

 

Lupi: il presidenzialismo non è un tabù

"Il dibattito che si sta sviluppando sul presidenzialismo, adottato da grandi e solide democrazie, sembra surreale: nessuno pensa ad alcuna forma di autoritarismo, credo neanche quelli che, a sinistra, ne hanno discusso e si sono espressi favorevolmente nel corso degli anni. Questa riforma per noi non è un tabù: non bisogna mai avere paura di dare il potere di scelta ai cittadini. Abbiamo profonda stima per il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, da sempre garante dei principi costituzionali e, se il Parlamento approverà la riforma costituzionale, con tutti i passaggi ed i contrappesi necessari, sarà Mattarella stesso a decidere il percorso da fare, in base alla sua riconosciuta sensibilità istituzionale e nell'interesse dell'Italia, come ha sempre fatto". Lo dice Maurizio Lupi, presidente di Noi con l'Italia. 

Il Partito Gay LGBT+ presenta il simbolo e il programma

 "Oggi al ministero dell'Interno abbiamo presentato il simbolo ed il programma di Partito Gay LGBT+, Solidale, Ambientalista, Liberale, per le prossime elezioni politiche. Stiamo lavorando per essere presenti con i nostri candidati per dare un valido progetto per i diritti delle persone LGBT+ in primis, ma anche per l'ambiente, i giovani ed i diritti degli animali". Così Fabrizio Marrazzo, portavoce del Partito Gay LGBT+, Solidale, Ambientalista, Liberale. "Tra i nostri punti del programma individuiamo come prime priorità alcune proposte concrete - elenca Marrazzo- matrimonio egualitario per persone LGBT+; legge antiomobitransfobia senza clausole salva omofobi; no alla cittadinanza a chi ha compiuto azioni discriminatorie e contro LGBT+; revisione della legge 164/82 per le persone Trans; semplificazione per l'implementazione delle energie rinnovabili per sbloccare i fondi del PNRR, ma anche gli investimenti dei privati bloccati da anni; politiche attive per i giovani partendo dalla formazione all'autoimpresa; no alla caccia, e piena tutela dei diritti degli animali". 

Gasparri: da Berlusconi solo parole chiare

"Berlusconi ha detto una ovvietà e i privi di voti e di argomenti urlano come ridicoli ossessi, paventando un fantomatico 'assalto alle istituzioni'. Il centrodestra è da sempre favorevole alla democrazia diretta e da sempre sostiene l'elezione popolare del Presidente della Repubblica. Anche nel programma elettorale appena sottoscritto da tutto il centrodestra si propone la scelta presidenzialista. È vietato proporlo? Non credo. E questa forma di più ampia e forte democrazia, con regole diverse vigente in Francia, negli Usa e altrove, potrebbe essere introdotta, attraverso un ampio dibattito in parlamento, secondo le forme indicate dalla Costituzione, ovvero doppia approvazione da parte di Camera e Senato e eventuale referendum confermativo aperto a tutti i cittadini. Se e quando tutto ciò avvenisse, ed è evidente che non è una ipotesi che si potrebbe realizzare in tempi brevi, si avrebbe diritto di immaginare di applicare la ipotetica nuova norma istituzionale". Così il senatore di Fi, Maurizio Gasparri.
 

Berlusconi precisa: non ho mai attaccato Mattarella o chiesto le sue dimissioni

"Non ho mai attaccato il Presidente Mattarella, né mai ne ho chiesto le dimissioni. Ho solo detto una cosa ovvia e scontata, e cioè che, una volta approvata la riforma costituzionale sul Presidenzialismo, prima di procedere all’elezione diretta del nuovo Capo Dello Stato, sarebbero necessarie le dimissioni di Mattarella “che potrebbe peraltro essere eletto di nuovo”. Così Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, su Facebook in un post che accompagna l'intervista di questa mattina che ha scatenato forti polemiche. "Tutto qui: una semplice spiegazione di come potrebbe funzionare la riforma sul Presidenzialismo proposta nel programma del centro-destra. Come si possa scambiare tutto questo per un attacco a Mattarella rimane un mistero. O forse si può spiegare con la malafede di chi mi attribuisce un’intenzione che non è mai stata la mia".

Di Maio: "Inquietante dichiarazione di Berlusconi su dimissioni di Mattarella"

"Noi siamo con i progressisti e noi ci opponiamo alla coalizione di destra che con Berlusconi ha dichiarato una cosa inquietante sulla presidenza della Repubblica, che Mattarella si deve dimettere". Così Luigi di Maio, ministro degli Esteri e leader di Impegno civico a Radio 24.

Conte: "Centrodestra cala la maschera: presidenzialismo è accordo spartitorio"

"Con le parole di Silvio Berlusconi il centrodestra ha calato la maschera, ammettendo che la riforma costituzionale in senso presidenzialistico di cui parla prefigura un semplice un accordo spartitorio: Giorgia Meloni premier, Matteo Salvini vicepremier e ministro dell'interno, Silvio Berlusconi primo Presidente della nuova Repubblica presidenziale, dopo avere ottenuto le dimissioni di Sergio Mattarella". Così Giuseppe Conte, sui suoi canali social. "Non permetteremo che le Istituzioni siano piegate alle fameliche logiche spartitorie delle forze di destra", conclude.

Meloni: presidenzialismo è una riforma seria

"ll presidenzialismo è una riforma seria che è anche economica, grazie alla stabilità si riesce a dare fiducia agli investitori". Lo afferma la leader di FdI,Giorgia Meloni, a Radio Monte Carlo. 

Calenda: Mattarella? Cav non è in sé, non va eletto

"Dopo aver cacciato Draghi adesso anche Mattarella. Non credo che Berlusconi sia più in sé. Berlusconi, non è Mattarella a doversi dimettere ma tu a non dover essere eletto. Ci stiamo lavorando". Così twitta il leader di Azione, Carlo Calenda. 

Letta: "Dopo Draghi, ora Mattarella. Destra pericolosa"

"Se oggi c'è un punto di unità nel paese è Mattarella e ora dopo aver fatto cadere Draghi vogliono fare cadere Mattarella". Così Enrico Letta intervenendo a 'Radio anch'iò e commentando le parole dell'ex premier Berlusconi sul presidenzialismo. Il centrodestra "attacca Mattarella mentre noi - ha affermato - lo difendiamo. Il fatto che il centrodestra inizi la sua campagna con un attacco a Mattarella e la richiesta di dimissioni dimostra che la destra è pericolosa per il paese". "Questa dichiarazione è la dimostrazione di quello che noi diciamo: per battere la destra l'unica alternativa è votare la coalizione che è nata attorno al Pd", ha osservato il segretario del Pd.

Berlusconi: "Se passa il presidenzialismo Mattarella si dovrebbe dimettere"

Il presidenzialismo esalta la democrazia, in Francia e Stati Uniti non è possibile quello che è successo in Italia, che dopo il mio governo non c'è stato alcun governo eletto dal popolo". Lo dice Silvio Berlusconi, ospite di Radio Capital. "Se entrasse in vigore presidenzialismo - spiega il leader azzurro - Mattarella dovrebbe dimettersi, poi magari potrebbe essere eletto di nuovo". "Una mia candidatura? Mah, restiamo alle cose attuali...", conclude.

Elezioni: depositati i primi simboli

Sono il Partito liberale Italiano, il Maie (Movimento associativo italiani all'estero) e il  Sacro Romano Impero cattolico "e pacifista" i primi tre a depositare i simboli al Viminale per la tornata elettorale del 25 settembre.