Verso il voto

Accordo dei Verdi col Pd, attesa per SI. Meloni a Fox: "Potrei essere prima donna premier in Italia"

Ancora non è sciolto invece il nodo con Azione di Carlo Calenda, Di Maio: "Disgrega il centrosinistra". Salvini: "Lampedusa porta d'Europa non campo profughi"
Accordo dei Verdi col Pd, attesa per SI. Meloni a Fox: "Potrei essere prima donna premier in Italia"
FoxBusiness
Giorgia Meloni intervistata dalla Fox

Letta ha incontrato Di Maio e Tabacci

C'è stato in serata un incontro tra il segretario del Pd Enrico Letta, Luigi Di Maio e Bruno Tabacci. Il ministro degli Esteri ha scritto in una nota: "Ci aspettiamo pari dignità e rispetto dentro la coalizione, non accetteremo altri attacchi e discriminazioni da parte di nessuno. Serve una coalizione unita e larga e lavoreremo in maniera costruttiva, ma non deve venir meno il rispetto". 

Anche Brugnaro e Cesa hanno presentato il loro simbolo

A poche ore di distanza dalla presentazione del logo elettorale di Giovanni Toti e Maurizio Lupi, un'altra coppia dell'area moderata del centro-destra ha mostrato il loro simbolo. Sono il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, presidente di Coraggio Italia, e il segretario dell'Unione di Centro Lorenzo Cesa. Su fondo fucsia, in alto riporta le scritta 'Coraggio Italia' e 'Brugnaro', mentre nella parte bassa il simbolo Udc, con lo storico scudo crociato della Democrazia cristiana che si staglia sulla vela che fu negli anni '90 simbolo del Ccd.

Tajani: "Porte aperte, ma Renzi non mostra intenzione di entrare nel centrodestra"

"La nostra coalizione ha le porte aperte a chi ne condivide i valori. Certamente Renzi è sempre più insofferente nei confronti di una sinistra giustizialista, però non ha manifestato alcuna intenzione di entrare nella coalizione di centrodestra". Sono le parole pronunciate del coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, in serata su Rete4. 

Matteo Renzi a proposito dell'accordo fra PD e Azione:"Discutono di tutto tranne che del problema degli italiani"

"L'unica cosa che ho capito e' che con questa gente non ci possiamo stare". Discutono "di tutto tranne che dei problemi degli italiani".  Lo ha detto Matteo Renzi al Tg4 a proposito dell'accordo nel centrosinistra fra Pd e Azione. "Loro chiacchierano" e "noi parliamo dei problemi del Paese", ha notato.    

"Partiremo dal Salento il giorno dopo la campagna elettorale, dove c'e' il Tap", ha annunciato.

L'Assemblea nazionale di Sinistra Italiana si riunisce domani per esprimersi sull'alleanza con il PD

L'Assemblea Nazionale di Sinistra italiana dovrebbe riunirsi domani, viene spiegato. L'organismo del partito di sinistra e' chiamato ad esprimersi sul via libera definitivo, o meno, all'alleanza con il Pd. L'altra forza di sinistra, Europa verde, ha gia' stabilito che l'unica alleanza possibile per contrastare la destra e' quella con il fronte democratico, a partire dal Pd. A decretarlo e' stata la Direzione nazionale, che ha votato all'unanimita'. Come spiegato ieri dagli stessi Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli al termine dell'incontro con Enrico Letta, i due partiti si sarebbero riuniti per decidere. Una volta che anche SI avra' stabilito il da farsi, si dovrebbe svolgere un nuovo incontro con il segretario del Pd.

Europa Verde:"L'unica alleanza, pur con le differenze note, è un fronte democratico con il PD"

''La Direzione Nazionale ritiene, come già  deciso dal Consiglio Federale nazionale del 25 luglio, che l'unica  alleanza che possa contrastare efficacemente la destra estrema in  Italia sia quella, pur con tutte le differenze che sono note, di un  fronte democratico a partire dal Pd". Questo il dispositivo approvato  all'unanimità oggi dalla Direzione nazionale  di Europa Verde-Verdi,  che si è riunita questo pomeriggio.  "Per questo motivo la Direzione nazionale ritiene non percorribile  un'alleanza con il M5S esprimendo, nel contempo, rammarico per il non  raggiungimento di un accordo tecnico più ampio che includesse anche il M5S. Riteniamo strategica l'alleanza con Sinistra Italiana con cui  abbiamo dato vita ad un progetto politico che sta riscuotendo  importanti consensi e sostegni. Insieme a Sinistra Italiana ci  sentiamo impegnati a valutare comunemente l'evolversi dell'attuale  situazione politica". Così i due co-portavoce di Europa Verde, Angelo  Bonelli e Eleonora Evi, che sono in stretto contatto con il Segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni.

Nuovo incontro tra Letta e Carlo Calenda presnte anche Bendetto Della Vedova

Si e' svolto oggi, apprende l'AGI, un nuovo incontro tra il segretario del Pd, Enrico Letta, e il leader di Azione Carlo Calenda, assieme al segretario di Piu' Europa Benedetto della Vedova.

L'accordo con il Pd regge? "Non ho veramente niente da dire". Così il leader di Azione Carlo Calenda al termine dell'incontro con il segretario Pd Enrico Letta

Giorgia Meloni intervistata da Fox News: "Potrei essere la prima premier donna in Italia"

"Le proiezioni indicano che Fratelli d'Italia è il partito leader della coalizioni di centrodestra. Nelle nostre regole di coalizione, il partito che vince può esprimere il premier per cui sì, io sono la leader di quel partito. Vediamo cosa succederà alle elezioni in Italia per cui sì, potrei essere la prima donna a guidare il governo italiano. Per me sarebbe un grande onore". Così Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, intervistata da Fox News nel corso della trasmissione “Mornings with Maria”, sottolineando che la prossima sarà "una stagione difficile ed è per questo che durante la campagna elettorale bisogna dire la verità agli italiani sulla situazione e su quello che possiamo fare. Non possiamo promettere nulla che non possiamo fare".

"Per quello che riguarda l'Europa, quello che è successo lo scorso anno con la pandemia e la crisi internazionale hanno mostrato la debolezza dell'Europa. Abbiamo bisogno di un'Europa che non spenda troppo tempo a costruire una massiccia burocrazia e leggi quando abbiamo bisogno di una strategia di difesa e la sicurezza energetica. Dobbiamo difendere la nostra industria e la nostra economia. L'Europa per esempio non ha una strategia sulla supply chan".

Lista Unica per l'Udc di Lorenzo Cesa e Coraggio Italia di Luigi Brugnaro

Lista unica anche per L'Udc di Lorenzo Cesa e Coraggio Italia di Luigi Brugnaro. I due partiti, alleati del centrodestra, correranno insieme alle elezioni di settembre. L'accordo si chiude nel giorno in cui Noi con l'Italia e Italia al centro hanno presentato il loro simbolo comune per le urne.

Rottura tra Lista civica e Pd, si apre uno spiraglio per l'accordo tra Pizzarotti e Renzi

Nel giorno in cui Calenda e Fratoianni agitano le acque del fronte progressista, si registrano movimenti al centro, nel cosiddetto terzo polo. Con incontri e abboccamenti, apprende l'Adnkronos, tra Matteo Renzi e l'ex sindaco di Parma Federico Pizzarotti, tornato in pista con “Lista civica nazionale”, un movimento che impegna sindaci, amministratori locali, associazioni e  promotori di progetti del territorio. L'ex primo cittadino grillino è ormai da due settimane nella capitale, impegnato in incontri,  confronti e faccia a faccia. Poco fa, con una nota, Lista Civica ha reso noto di aver rifiutato la proposta del Pd di confluire in un'unica lista con quella promossa da Luigi Di Maio e Bruno Tabacci. Una condizione che il movimento di Pizzarotti bolla come  “irricevibile”.

Alternativa: "Sciolto accordo con Italexit, no a candidati organici a formazioni di ispirazione neofascista"

"Il quadro di possibile accordo elettorale fra Alternativa e Italexit in vista delle elezioni del 25 settembre 2022 è sciolto. Laddove c'era un consenso di fondo su una serie di importanti nomi da presentare come candidati, nella composizione in dettaglio delle liste presentata da Italexit abbiamo riscontrato la presenza - anche in ruoli di capolista - di candidati organici a formazioni di ispirazione neofascista". E' quanto si legge in una nota di Alternativa. "Sebbene nelle piazze - prosegue la nota - le persone di diversa ispirazione abbiano trovato un linguaggio comune, e proprio perchè ci siamo impegnati nel tempo a superare molti schemi ideologici, non vogliamo che le liste siano condizionate dal peso ideologico di esponenti del fascismo nostalgico favoriti dal meccanismo delle liste bloccate". "Nel quadro dell'infame legge elettorale, il folle meccanismo burocratico che ostacola la raccolta delle firme per le nuove formazioni politiche rende gli accordi elettorali molto complicati in un tempo troppo breve e imponderabile. In questo tempo breve, secondo Alternativa c'era spazio per rappresentare tante personalità che hanno dato lustro al dissenso contro una stagione di ingiustizie, ma non c'e' spazio per veicolare candidati in cui prevalgano connotazioni personali d'ispirazione fascista militante", conclude la nota

Giorgia Meloni:"Il tema degli sbarchi si deve affrontare con il blocco navale"

"Il tema degli sbarchi si deve affrontare col blocco navale, che altro non è che una missione europea, da concordare con le istituzioni europee, per trattare insieme alla Libia la possibilità che si fermino i barconi in partenza, l'apertura in Africa degli hotspot, la valutazione in Africa di chi ha diritto a essere rifugiato e di chi è irregolare, la distribuzione dei veri profughi e rispedire indietro gli altri. Occorre smetterla di considerare profughi e irregolari la stessa cosa: è una falsità costruita in questi anni dalla sinistra". Lo ha detto la leader di FdI, Giorgia Meloni, a Studio Aperto, su Italia 1. "Serve una riforma seria per le nostre istituzioni. Noi continuiamo ad essere convinti di una riforma in senso presidenziale: rapporto diretto tra i cittadini e il governo, cinque anni di stabilità per fare le  cose".

La collocazione occidentale dell'Italia è  "dirimente" per Fdi nel programma del centrodestra: "Non possiamo consentire che  l'Italia possa tentennare. E' fondamentale per la nostra nazione  dimostrare serietà, fedeltà, lealtà: uno standing alto, anche per  poter meglio rivendicare i propri interessi nello scacchiere  internazionale", sia rispetto alla maggiore presenza diretta nel Mediterraneo, sia rispetto al tema "delle compensazioni per le nazioni che le pagano di più... La base per difendere il proprio interesse  nazionale è dimostrarsi credibili", ha detto la leader di FdI.

RAI: a partire dal 9 agosto partono gli incontri politici che accompagneranno gli elettori al voto

Dal 9 agosto al 1° settembre al via la prima fase della comunicazione politica curata da Rai Parlamento, la testata del servizio pubblico diretta da AntonioPreziosi. Un impegno che andrà avanti anche nelle settimane successive con una produzione che sarà arricchita da diverse trasmissioni che accompagneranno gli elettori fino alla vigilia del voto.    Nella prima fase, che precede la presentazione delle liste elettorali, si confronteranno i rappresentanti del Parlamento nazionale con un ciclo di tribune elettorali organizzate nella formula di "tavole rotonde", trasmesse martedì 9, mercoledì 10, mercoledì 17 e venerdì 19 agosto su Rai 3 alle 15.05 e in replica sulle frequenze di Rai Radio1 alle 23.05. Sempre su Rai3 saranno in programma le interviste della durata di 5 minuti ciascuna ai rappresentanti delle forze politiche, tradotte nella lingua italiana dei segni, andranno in onda a partire da mercoledì 17 agosto per tre serate consecutive alle 23.20 circa e in replica su Rai Radio 1 alle 23.40.Saranno invece tre gli spazi informativi dedicati alla Circoscrizione Estero, 15 minuti di approfondimenti in onda su Rai3 dalle 07.45, ogni giovedì dal 18 agosto al 1° settembre e diffusi nel mondo anche da Rai Italia secondo i diversi fusi orari, replica sempre su Rai Radio 1 alle 22.45.Tutti gli aggiornamenti, i calendari delle trasmissioni, leinformazioni per gli elettori saranno disponibili su www.raiparlamento.rai.it, la vetrina web di Rai Parlamento aggiornata quotidianamente.

Enrico Letta:"Disposto a prendere calci per una coalizione competitiva"

Letta: “Disposto a prendere calci pur di formare un'alleanza competitiva”

Giorgia Meloni: "Unico obiettivo sinistra è fermare centrodestra"

"Incredibile anticipazione: trovato  l'accordo per il programma di coalizione della sinistra  liberalcomunista. Un programma vario che toccherà tutti i temi principali, dalle tasse all'immigrazione, passando per il nucleare e i rigassificatori. Garantisce Enrico Letta". A corredo, il cartello con  i punti del programma: "fermare il centrodestra, arginare il  centrodestra, bloccare il centrodestra...".

Il M5S ha avviato la raccolta delle autocanditature possibili fino alle 14 di lunedì 8 agosto

Il M5s ha avviato la raccolta delle autocandidature per in vista delle elezioni del 25 settembre, "fatta salva - come precisato sul sito del Movimento - la facoltà del Presidente", ossia di Giuseppe Conte, di indicare modalità e i criteri per la formazione delle liste". Gli iscritti hanno tempo fino alle 14.00 di lunedì 8 agosto per avanzare la propria candidatura con le modalità indicate nel regolamento, approvato dal Comitato di garanzia del partito. Le parlamentarie dovrebbero tenersi martedì 16 agosto.   

Sul sito del M5s è stata attivata la pagina attraverso cui si può avanzare la propria autocandidatura, allegando documento d'identità, curriculum vitae, certificato penale del casellario giudiziale e certificato dei carichi pendenti. È stato confermato il limite dei due mandati, al netto del “mandato zero” "da consigliere comunale, municipale e/o Presidente diMunicipio". Inoltre non può candidarsi chi ricopre attualmenteuna carica elettiva, a meno che non scada nel 2022, o "si tratti di consiglieri comunali, municipali e/o Presidenti di Municipio in carica per il loro secondo mandato indipendentemente dalla scadenza". Ci si può candidare per la circoscrizione/collegio di residenza, del domicilio personale o professionale o "centro principale dei propri interessi", come previsto in deroga al principio di territorialità era invece più stringente nel regolamento del M5s per le candidature alle elezioni politiche del 2018. Rispetto a quattro anni fa, inoltre, cade il divieto di autocandidarsi per chi ha contratti di collaborazione o di lavoro subordinato con gli eletti del Movimento o con i gruppi.

Bruno Tabacci:"Basta critiche, fatwe e attacchi reciproci. Serve senso di responsabilità"

"Avendo una certa età mi permetto di suggerire a tutti coloro che non vogliono regalare il Paese alla destra di smetterla con critiche, fatwe e attacchi reciproci". Lo dichiara Bruno Tabacci, leader di Impegno Civico - Centro Democratico. “La mia preoccupazione - prosegue - è dettata dalla convinzione che serva senso di responsabilità da parte di tutte le forze del centrosinistra. Il primo problema da affrontare è di metodo: non si regge una coalizione in cui alcuni decidono da soli chi può farne parte e chi no e a quali condizioni. Non possono esserci alleati di serie A e serie B. In una coalizione tutte le forze devono avere pari dignità e rispetto reciproco, altrimenti molto semplicemente non c'è la coalizione. Una volta risolta la questione di metodo si dovrà poi affrontare quella del merito, ovvero i programmi. Nella consapevolezza che le diverse forze della coalizione possono anche avere idee molto diverse, come le hanno i partiti delle destre. Ma su alcuni punti base occorrerà sedersi intorno a un tavolo e non alzarsi finchè non si è trovato un punto di intesa”.

Vincenzo Carbone lascia Italia Viva e torna in Forza Italia

"C'è una casa dei moderati  in Italia e si chiama Forza Italia. E' proprio per difendere le sue ragioni che senza chiedere nulla scelgo di stare con SilvioBerlusconi". Lo afferma il senatore Vincenzo Carbone che ha aderito a Forza Italia, partito dal quale era uscito per passare, dall'1 luglio 2020, al Gruppo parlamentare di Italia Viva.  "La scelta di Carbone è quella dei tanti moderati che in Campania e nel paese capiscono che queste sono le elezioni più importanti della storia repubblicana e scelgono la parte dei popolari", ha dichiarato Fulvio Martusciello commissario regionale di Forza Italia.

 

Maurizio Lupi e Giovanni Toti presentano lista e simbolo a sostegno del centrodestra

L’appuntamento è per il primo pomeriggio di oggi all’Hotel Nazionale di piazza Montecitorio dove Maurizio Lupi e Giovanni Toti, rispettivamente presidenti di Noi con l’Italia e di Italia al Centro, presenteranno lista e simbolo con cui si presenteranno alle elezioni politiche a sostegno del centrodestra . La coalizione alternativa alla sinistra aggiunge dunque un altro tassello al proprio mosaico. Eloquente è la presenza di Toti. Un ritorno, il suo, dopo le polemiche seguite al suo accorato appello a votare la fiducia al governo Draghi, non raccolto né da Forza Italia né dalla Lega.  Ne seguirono il grande freddo e il mancato invito al governatore della Liguria per il primo vertice post-crisi.

Lorenzo Borrè, ex grillino e avvocato di ex pentastellati:"Conte non può scegliere e blindare i capilista.Lo dice lo Statuto"

"Conte non può scegliere e blindare i capilista, lo dice lo statuto". E nel regolamento pubblicato mercoledì scorso sulle candidature M5S "di questa possibilità, eventualmente  riservata al presidente, non c'è traccia. Ma, a prescindere dal  regolamento, possono esercitarsi esclusivamente i poteri previsti  dallo statuto. Non ha senso del resto indire una gara in cui il primo  arrivato viene collocato al secondo posto in graduatoria. Tanto  varrebbe allora eliminare definitivamente le primarie. Ma anche questa sarebbe una violazione statutaria". Lo dice all'Adnkronos l'avvocato  Lorenzo Borré, da sempre a capo delle battaglie legali contro i vertici del M5S, mentre sono ancora incerte le regole che il Movimento si darà nella selezione dei candidati, compresa la possibilità per  l'ex premier di indicare i capilista, tra le ipotesi al momento più  avvalorate.

 

Giuseppe Sala:"Credibilità di Draghi o Ponte sullo Stretto?"

"La parola chiave, quella che unisce, è: credibilità. Ieri il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha mostrato concretamente cosa significhi credibilità: un decreto da 17 miliardi per alleviare le difficoltà di persone, famiglie, imprese". E quindi: "Preferite questa credibilità concreta o proposte inutili se non dannose come il ponte sullo Stretto? Vedete voi". Lo scrive sui social il sindaco di Milano Giuseppe Sala. In piena campagna elettorale, il decreto aiuti bis varato ieri dal Consiglio dei ministri diventa, per il primo cittadino milanese, noto sostenitore della cosiddetta 'agenda Draghi', una leva per mandare un messaggio politico in vista del 25 settembre.

Clemente Mastella ha firmato un accordo con gli Europeisti del senatore Fantetti:"Saremo presenti così senza la raccolta firma"

"Abbiamo concluso un accordo politico con gli amici del partito degli Europeisti guidato dal senatore Raffaele Fantetti. Questo ci consente di essere presenti in tutta Italia senza applicarsi in questo periodo di caldo infernale alla raccolta delle firme. Riteniamo ingiusto e spregevole per gli aspetti democratici che non si tenga conto del lavoro che si fa per la prima volta ad agosto e del Covid che comunque permane e che ha visto slittare nei mesi scorsi altre elezioni. Sarebbe corretto per tutte le liste che comunque sono espressione di libertà e democrazia poter partecipare alla competizione evitando assurdi blocchi burocratici. Tocca al Governo intervenire al riguardo. Per quanto ci riguarda saremo presenti in tutta Italia e all'estero, nei maggioritari e nei plurinominali, portando avanti le ragioni della territorialità, soprattutto del Mezzogiorno, e della visione europea. Io credo otterremo alcuni risultati conseguendo dei seggi elettorali nelle aree dove siamo stati e siamo protagonisti. Siamo per storia e per recenti esperienze elettorali una autentica formazione di Centro, orgogliosa dei valori democristiani". Così in una nota il segretario nazionale di Noi Di Centro, Clemente Mastella, che questa mattina ha firmato un accordo con gli Europeisti del senatore Fantetti.

Giorgio Mulè:"Nel centro sinistra è esploso il big bang dell'allenza impossibile"

"Nel buco nero che è diventata la galassia di sinistra dove è esploso il big-bang di un'alleanza impossibile, fa tenerezza leggere le dichiarazioni di esponenti del partito democratico nel disperato tentativo di nascondere la loro incapacità di costruire perfino un accrocchio elettorale fondato sulle poltrone. Forza Italia con il presidente Silvio Berlusconi ha iniziato a dire agli italiani che cosa farà dal 26 settembre per andare incontro alle esigenze di lavoratori, pensionati e imprese". lo scrive il sottosegretario alla Difesae deputato di Forza Italia, Giorgio Mulè.

Stefano Patuanelli: "Io credo che l'accordo Fratoianni e Bonelli lo faranno con il PD e non con noi"

"Io credo che alla fine l'accordo Fratoianni e Bonelli lo faranno con il Partito democratico e non con  noi". E' quanto ha detto il ministro delle Politiche agricole Stefano  Patuanelli in merito ad una possibile alleanza dei due leader di Sinistra ed Europa Verde con il Movimento 5 Stelle in vista delle  prossime elezioni, intervistato da “Radio 24”.      Interpellato poi su un possibile riavvicinamento con il Pd dopo le elezioni Patuanelli ha detto: "E' uno scenario inverosimile perché  abbiamo avuto un'esperienza multipla in questa legislatura di cosa significa governare con forze politiche che non la pensano allo stesso modo e non è stata di successo, né in termini elettorali per il  Movimento né per il progetto che si è fatto soltanto a metà per il  Paese".

 

“Giorgia Meloni non si preoccupi del programma dell'Alleanza Verdi-Sinistra. Piuttosto deve spiegare ai giovani cittadini del nostro Paese quali malsane idee ha per loro, visto che sono state pubblicate in '”Appunti per un programma conservatore". Lo scrive su Facebook il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni replicando alla leader di FdI. "Deve spiegare - prosegue Fratoianni - perchè vuole costringere i più giovani ad accettare qualunque proposta di lavoro, a qualunque condizione economica e di contratto, stabilito da un sistema di intelligenza artificiale. E la grande idea di Meloni è che se non accettano di lavorare a qualunque condizione prendono pure una multa. Noi abbiamo un'altra idea di Italia per i nostri giovani - conclude il leader di SI - con proposte di legge già depositate in Parlamento: zero precarietà, salario minimo legale di almeno 10 euro l'ora, trasporto pubblico locale gratuito e formazione gratuita, dalla culla all'Università. Ciao Giorgia, ciao".

Matteo Ricci, coordinatore dei Sindaci PD:" Pragmatismo e stop polemiche"

"Pragmatismo e stop polemiche. Stiamo facendo una coalizione elettorale a causa di un pessimo Rosatellum. Gli accordi sono bilaterali tra Partito democratico- Azione e Partito democratico-Sinistra. Il segretario Pd Enrico Letta lavora per rendere gli accordi compatibili, ma nessuno ha mai pensato di fare accordo Calenda-Fratoianni". Lo ha scritto su Twitter il presidente di Ali e coordinatore dei sindaci del Pd Matteo Ricci

Caon, ex Forza Italia, si unisce a Calenda: "Garantire agenda Draghi"

"Dopo un'attenta riflessione sull'importanza per l'Italia di garantire continuità all'agenda Draghi e la necessità di portare a termine tutti i progetti in corso per modernizzare e sviluppare il mio territorio, ho scelto di raccogliere la sfida lanciata a Padova da Carlo Calenda e di entrare a far parte della squadra di Azione". Lo dichiara l'ex deputato di Fi Roberto Caon. "Bisogna offrire ai giovani - dice - un'istruzione di qualità, abbattere le tasse per i neolaureati che entrano nel mondo del lavoro, attrarre nuovi investimenti attraverso innovazione, capitale umano e accordi di libero scambio con gli Stati Uniti e mettere in sicurezza i finanziamenti europei del Recovery fund. Ma soprattutto voglio continuare a portare avanti tutto il lavoro fatto in Parlamento per il Veneto, dall'alta velocità Padova-Bologna, all'idrovia Padova-Mar Adriatico. Lavorerò per l'istituzione di una zona franca doganale nel padovano con l'obiettivo di attirare investimenti e creare nuove opportunità di lavoro per i giovani e le partite iva. E poi abbiamo una proposta seria e concreta sull'autonomia. Si tratta di progetti e infrastrutture indispensabili per la messa in sicurezza e la modernizzazione del territorio che non possono restare in sospeso e che vanno portate a termine il prima possibile. È il momento di agire, per l'Italia e per il Veneto".

Calenda: "Non ci sono condizioni per lo spazio nella coalizione"

"Direi che abbiamo raggiunto un punto di chiarezza. Mi pare del tutto evidente che c'è una scelta netta da fare per il Partito Democratico che ha siglato un patto chiaro con noi che dice l'opposto. A queste condizioni per quanto ci concerne non c'è spazio per loro nella coalizione". Lo scrive il leader di Azione, Carlo Calenda, commentando una nota in cui Nicola Fratoianni (Si) dice che l'agenda Draghi non esiste.

Quindi  rispondendo al ministro della Cultura, Dario Franceschini: "Il terzismo alla volemose bene con noi non funziona. Avete firmato un patto. Nato, rigassificatori, equilibrio di bilancio, revisione rdc, agenda Draghi. Dall'altro lato c'è una dichiarazione al minuto contro tutto questo. Chiarite. Decidete. Punto". 

"L'interesse dei partiti non conta nulla. Conta dare al paese una prospettiva di Governo seria. Questi erano i patti" ha aggiunto il segretario di Azione.

Renzi: "Gli altri litigano, noi soli seri e coraggiosi"

"Mentre gli altri litigano, noi siamo i soli seri e coraggiosi che dicono Terzo Polo. Non abbiamo scelto la solitudine: abbiamo scelto la libertà. Le alleanze si fanno sulle idee, non sugli scranni. Avanti". Lo scrive sui social il leader di Azione, Matteo Renzi.

Salvini: "Cingolani futuro ministro? Sarei felice"

La Lega vedrebbe bene Roberto  Cingolani, ministro uscente della Transizione ecologica, in un eventuale governo della destra. "Cingolani - ha detto a Lampedusa Matteo Salvini - ha tutta la mia stima: si è fatto carico più di una volta di usare il termine nucleare facendo arrabbiare Pd e Cinque Stelle; così come non si può più rinviare il Ponte sullo Stretto, non si può più rimanere tra i pochi grandi Paesi al mondo che non producono energia nucleare di ultima generazione. Non credo che Cingolani - ha aggiunto - abbia tessere di partito in tasca, non è della Lega, ma se fosse a disposizione sarei felice".

Di Maio: "L'atteggiamento di Calenda disgrega il centrosinistra"

"Dopo essere partito dal 'grande centro', Calenda è diventato un 'gregario' della coalizione di centrosinistra. Di conseguenza, capisco le sue difficoltà a spiegare, anche ai nuovi arrivati del suo partito e al suo elettorato, che alla fine si candida nel centro sinistra. Sorprende, però, che alla fine proprio Calenda - che si innalza a paladino dell'anti-grillismo - nelle sue dichiarazioni e nei suoi tweet sia diventato il più estremista di tutti". Lo scrive in una nota Luigi Di Maio, capo politico di Impegno Civico. "Con questo atteggiamento sta solo disgregando la coalizione di centrosinistra prima ancora che si formi, facendo un regalo alle destre.  Ovviamente Calenda può fare quello che vuole, ma con meno arroganza e più rispetto".

Le proposte delle associazioni animaliste

Contrasto al randagismo, tutela della  fauna selvatica, stop all'uso degli animali nei circhi e negli  spettacoli, protezione degli animali allevati a fini alimentari,  superamento della sperimentazione animale e tutela degli animali nel  nostro sistema giuridico e istituzionale-amministrativo. Questi i sei  punti principali attorno ai quali si concentrano le proposte delle associazioni animaliste firmatarie del manifesto ''Anche gli animali  votano'', un programma per le elezioni politiche 2022 indirizzato a  partiti, candidati premier e candidati al parlamento.        

Le associazioni animaliste nazionali e internazionali Animal Equality  Italia, Animalisti Italiani, Animal Law Italia, Ciwf Italia, Enpa,  Essere Animali, Humane Society International/Europe, Lac, Lav, Leidaa, Lndc Animal Protection, Oipa e Save the Dogs and Other Animals, nel  rispetto dei propri fini statutari chiedono ai protagonisti delle  prossime elezioni del 25 settembre 2022 di impegnarsi per la concreta  attuazione del principio fondamentale costituzionale della tutela  degli animali, della biodiversità, dell'ambiente e degli ecosistemi,  entrato in vigore il 9 marzo scorso, mediante la realizzazione di una  serie di punti programmatici per la prossima Legislatura. 

Con un tweet Franceschini prova a sedare gli animi tra Calenda e Fratoianni

"Carlo Calenda e Nicola Fratoianni, fermatevi! Ci aspetta una sfida più grande dell'interesse dei nostri partiti: evitare che l'Italia finisca in mano a una destra sovranista e incapace. Per iniziarla e vincerla occorre rispettarci a vicenda e accettare le nostre diversità". Lo scrive in un tweet Dario Franceschini, dirigente Pd e ministro della Cultura, provando a gettare acqua sul fuoco nello scontro tra i due esponenti politici.

Lampedusa, Salvini: "Immigrazione business miliardario"

"Proporrò al futuro governo un commissario straordinario per gestire i flussi dei migranti". Lo ha detto a Lampedusa il capo della Lega, Matteo Salvini, durante la conferenza stampa con i giornalisti. 

Quello dell'immigrazione per Matteo Salvini è "un business miliardario" e "stiamo maturando l'idea, lo proporrò agli alleati, di un commissario straordinario proveniente o dall'esercito o dall'arma dei Carabinieri a gestire i flussi per non gravare solo su Prefetture e Questure. La soluzione non è certo quello di aprire in giro per l'Italia centri per migranti. Significherebbe mettere un cartello 'avanti' alle porte dell'Italia", ha aggiunto.

"Sarà la quinta volta che vengo a  Lampedusa, vedo che altri pontificano, da Letta a Renzi, da Calenda a  Speranza. Non so quante volte siano venuti a Lampedusa ad ascoltare i  lampedusani, ma se vivi su internet i pescatori non li incontri".

Berlusconi: "No alla patrimoniale, sì alla flat tax al 23%"

"I signori della sinistra hanno sempre in mente una patrimoniale. Noi non accetteremo mai una patrimoniale, né delle tasse sulle case o sui risparmi o sulle successioni. Introdurremo una flat tax al 23% per rimettere in moto l'economia e l'occupazione". Lo ha detto il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi a 'Radio Montecarlo'. "'Nuovo miracolo italiano' non è uno slogan, questo è il Paese che amo e io mi sento la responsabilità di stare ancora in campo", ha concluso.

Per l'ex premier, toccherà intervenire "in primis sulle pensioni, oggi molti sono costretti a vivere di stenti. Bisogna aumentare tutte le  pensioni, di anzianità e invalidità, portarle almeno a mille euro al  mese per 13 mesi, non si può vivere con meno. La vecchiaia deve essere dignitosa e serena. La stessa attenzione va riservata ai giovani, con  contratti di praticantato e primo impiego ad almeno mille euro", con  una "totale detassazione per i datori di lavoro". Altro punto del  programma di centrodestra, "sterilizzare l'Iva sui prodotti di primo  consumo", dice ancora il Cavaliere.

Berlusconi: "Non ho bisogno di rivincite"

"Sono stato io, in una situazione di emergenza, a suggerire un governo di unità nazionale con Draghi presidente, governo al quale abbiamo votato la fiducia per ben 55 volte. Non ho dato nessuna spallata al presidente Draghi e questo lo sa bene lui e lo sa anche il capo dello Stato". Lo ha affermato il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, in una intervista a La Verità.

L'ex premier si è detto favorevole a un possibile incarico allo stesso Draghi in sede europea (presidenza del Consiglio, della Commissione Ue) o nella Nato. Per Berlusconi Draghi "ne ha tutti i titoli, e l'esperienza necessaria. Del resto sono stato io ad imporlo alla guida della Bce, a costo di un duro contrasto con Angela Merkel". Per quanto lo riguarda smentisce di pensare a un incarico istituzionale che suoni come una "rivincita". "Ma che bisogno ho di rivincite? Ringrazio chi mi fa queste proposte ma non mi interessano. Ho avuto dalla vita e dal mio impegno pubblico tutte le soddisfazioni possibili, compreso il privilegio di rappresentare il mio Paese nel mondo per quasi 10 anni", ha concluso.

Matteo Renzi: "Potremo arrivare al 5%"

"La sinistra per fermare le destre" avrebbe dovuto "fare delle proposte" e lanciare un patto repubblicano rivolgendosi a chi ha sostenuto Draghi ma "ha costruito una marmellata indistinta" e sposato idee come quella della tassa di successione. Così il leader di Italia dei Valori, Matteo Renzi, alla trasmissione radiofonica 'Radio anch'io'. 

Si tratta di una proposta che "blinda" la Meloni per Renzi. "In questa campagna elettorale Letta è il miglior alleato della Meloni", ha osserva l'ex premier. 

"Potremo arrivare al 5%. Credo fortemente nella volontà degli italiani di avere una casa diversa rispetto a queste alleanze litigiose e anche un po' insopportabile. Vedo un entusiasmo incredibile".

Calenda: "L'accordo sottoscritto dal Pd è una scelta"

"Abbiamo fatto una scelta di responsabilità molto sofferta ma a condizioni nette. Non siamo disponibili a rivedere nessun punto di quanto sottoscritto. Ogni giorno vediamo aggiungere alla coalizione un partito zattera e iniziative incoerenti con quanto definito. Anche basta". Lo scrive su Twitter il segretario di Azione Carlo Calenda. 

"Della sorte di Di Maio, D'Inca', Di Stefano e compagnia non ce ne importa nulla. Al contrario, prima tornano alle loro professioni precedenti meglio è per il Paese. E per quanto concerne l'agenda o è quella di Draghi o è quella dei no a tutto. Chiudiamo questa storia ora", ha aggiunto.   

"C'è una ambivalenza che tormenta la sinistra dalla sua origine: riformismo o massimalismo. Una scelta mai compiuta fino in fondo che ha determinato contraddizioni e sconfitte. L'accordo sottoscritto dal Pd è una scelta. Può essere cancellata ma non annacquata. Decidete".

Letta: "La legge elettorale ci obbliga a stare insieme ma gli accordi sono separati"

Senza un centrosinistra unito, "il Paese sarebbe in mano alle destre contrarie ai diritti civili", ha affermato Enrico Letta in un intervista al Messaggero.  Il segretario del Partito democratico persevera nel tentativo di "tenere insieme le forze progressiste, le forze che si contrappongono alla destra. Il segretario dem ha detto anche di essere criticato perché da giorni va "in giro da una parte all'altra per provare a tenere unito il centrosinistra". Ma l'attuale legge elettorale, che definisce come "la peggiore della storia", "ci obbliga a stare insieme".

Riguardo agli accordi con gli alleati, Letta ha ribadito che nel patto c'è scritto "autonomia programmatica" e dunque è lecito che vi siano "questioni sulle quali possono esserci posizioni diverse", come sui rigassificatori sostenuti da Calenda, ma che vedono critici Sinistra Italiana e Verdi.   "Non è che su tutti i temi si deve essere d'accordo su tutto", aggiunge. Il "patto tra noi e Calenda, non è il patto di tutti - prosegue -, quello è il punto sul quale su alcuni temi abbiamo trovato con Calenda e +Europa" accordo.   Letta sente come un "dovere quindi fare di tutto, perché io so cos'è la destra di Meloni e so cos'è la destra di Salvini. Se, periodo ipotetico dell'impossibilità - prosegue il dem -vincessero, il governo italiano sposterebbe il proprio asse in Europa per allinearsi con Polonia e Ungheria". 

Della Vedova, +Europa: "Abbiamo stretto soltanto un patto elettorale, non abbiamo ricostituito l'Ulivo"

"Non voglio interferire ma immagino che il negoziato andrà a buon fine. Anche perché scegliere i 5 Stelle produrrebbe contraccolpi a sinistra. Conte non è Melenchón". 

Lo ha affermato il segretario di +Europa Benedetto Della Vedova in un'intervista a la Repubblica. "Abbiamo stretto soltanto un patto elettorale, non abbiamo ricostituito l'Ulivo - ha sottolineato - Abbiamo cercato un punto di incontro con Letta negli uninominali: conoscendo l'interlocuzione Pd con SI e Verdi non abbiamo messo veti sui partiti". 

Sul tema dei rigassificatori inseriti nella lettera al Pd Della Vedova ricorda che "si tratta di due rigassificatori flottanti, decisi dal governo Draghi per affrontare l'emergenza. Mica una provocazione. Se avessimo voluto, ce n'erano di temi così. Azione ha il nucleare nel suo programma". 

Con Renzi, invece, "purtroppo non si sono create le condizioni, ma se il Pd volesse riaprire il confronto, non metteremmo becco. C'è ancora qualche giorno, vediamo se arriveranno sorprese". Alla domanda se fosse deluso dal centrodestra risponde: "Molto. Nel 2005 pensavo alla possibilità di costruire una polarità liberale, ma la destra si mostrò reazionaria. Oggi è ancora quella roba lì".

Conte: "Senza spocchia: saremo la sorpresa di queste elezioni"

Intervistato da Repubblica, il leader del M5S Giuseppe Conte assicura che i voti della sinistra li cercherà comunque, in solitaria. "Agli elettori di sinistra dico questo: se vogliono avere la garanzia che il loro voto non vada sprecato, votino noi". Con la destra non governerà più, giura: "Non gli affiderei nemmeno le chiavi del condominio". E con il Pd? Conte non è così netto. Non lo esclude. "Anche se l'alleanza è improbabile, in questo momento". Lui in ogni caso rimarrà alla testa del MSS anche dovesse scivolare al 5%. "Non mi interessano le percentuali". 

Ma è sicuro: "Senza spocchia: saremo la sorpresa di queste elezioni". Il 26 settembre, in caso di Parlamento senza maggioranza, esclude alleanze con il Pd o uno spiraglio c'è? "Sicuramente non potremo fare un accordo con la destra, hanno soluzioni inadeguate. Quello che posso garantire è che le nostre riforme, dal salario minimo alla lotta al precariato, le realizzeremo costi quel che costi o, se non saremo al governo, le difenderemo con le unghie". 

Quindi potrebbe esserci un'alleanza con il Pd? "In questo momento mi sembra abbastanza improbabile. Si sono messi in un calderone e non so cosa ne possa uscire. I nostri programmi invece sono chiari. Con tre pilastri: la giustizia sociale, dal reddito di cittadinanza al salario minimo. La transizione energetica: no termovalorizzatori. E la transizione digitale". Con queste premesse, afferma Conte, "il voto al Pd rischia di essere sprecato". 

De Magistris, Unione Popolare: "Sarei ben felice se si creasse qualcosa di più di un dialogo con Di Battista"

"Siamo convinti di entrare in Parlamento. Potremmo essere decisivi, dopo le elezioni, per formare un governo alternativo alla destra". Lo afferma il leader di Unione Popolare, Luigi De Magistris, in un'intervista a La Stampa. Alla domanda su che fine abbia fatto l'alleanza con Conte ha risposto: "Mai sentito. Svicola, tace. Gli abbiamo offerto un salvagente politico importante. Rompi con il Pd? Bene del sistema. Sono più vicino io di lui alla base dei Cinque stelle". 

"Io a Napoli ho realizzato quello che i Cinque stelle avevano nel programma. Non siamo settari né estremisti. Il suo è solo un riposizionamento da campagna elettorale". Con Di Battista invece "c'è un dialogo: ci sono molti più punti in comune tra me e lui che tra lui e Conte. Se avesse voglia di partecipare al nostro progetto si potrebbero fare tante cose insieme. Sarei ben felice se si creasse qualcosa di più di un dialogo con Di Battista".

Draghi: "Buone vacanze ai non candidati"

Crosetto: "Fratelli d'Italia non è un partito euroscettico"

Guido Crosetto, Fratelli d'Italia, in un'intervista a La Repubblica ha affermato che Fdi non è un partito euroscettico ed i voti sul Pnrr "erano posizioni di eccessiva pignoleria. Non furono voti contrari, ma astensioni. C'era la preoccupazione che gli Stati non riuscissero poi a rispettare i vari parametri europei, non a caso alcuni di quei requisiti sono stati poi corretti. Quando si è passati al merito Fratelli d'Italia ha sempre votato a favore". 

"Credo che a nessun partito del centrodestra venga in mente di rinunciare ad investire una cifra che vale il 2 per cento annuo del Pil, per 5 anni", ha proseguito. Alla domanda se il partito sia euroscettico, Crosetto ha quindi affermato che: "No, ci sono due Europa: quella del Pnrr e quella che strangolò la Grecia. La prima, quella che sa fare comunità, ci piace, la seconda no". 

"In autunno avremo la necessità di affrontare una grande emergenza economica e sociale. E la barra dritta si tiene anche sapendo che avremo necessità di aiuto dal contesto europeo e internazionale nel quale l'Italia è collocata", ha aggiunto.

"Italia domani", la bozza del programma di centrodestra

Il leader della Lega, Matteo Salvini, da Lampedusa, torna a cavalcare il tema migranti: "Lampedusa è la porta d'Europa, non il campo profughi d'Europa". 

Si chiama "Italia domani" la prima bozza del programma elaborato dal centrodestra e che nelle prossime ore passerà all'esame dei leader prima dell'approvazione definitiva.

Intanto il Pd è alle prese con il nodo alleanze dopo l'intesa con Calenda: il segretario dem Enrico Letta ha incontrato quello di Sinistra italiana Nicola Fratoianni e il co-portavoce di Europaverde Angelo Bonelli. 

Ma Di Maio avverte: "Non ci sono alleanze di serie A e B". 

Dal sottosegretario alla Salute Sileri, ex M5s passato a Insieme per il Futuro, l'annuncio: non si ricandiderà.